Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

 

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BERNOCCOLI (in) TEST

Post n°412 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da ausdauer
 

La cara e premurosa Belethil ha deciso di aggradare queste mie meravigliose giornate da attesa al patibolo con un simpatico test. Essendo io incapace di sottrarmi a tali richieste, adempio al mio compito diligentemente.

Istruzioni: più che un test questo è uno dei tanti espedienti per farci raccontare un po' dei fatti nostri a tante persone a cui fondamentalmente, del nostro vissuto può anche non fregare di meno!
Il titolo credo sia chiaro: bisogna elencare almeno 3 cadute clamorose avvenute durante il nostro ciclo vitale (non è obbligatorio il bernoccolo in testa, è anche sufficiente aver riportato una serie di ematomi sparsi), se la caduta è corredata da colossale figura meschina meglio pure e se ne avete più di 3, oltre a rendervi conto che FORSE avete seri problemi di equilibrio (non solo mentale), potete raccontarle tranquillamente! (potrete anche fornire ai vostri partner un importante spunto per farvi un'assicurazione sulla vita....che non si sa mai!).

Terminato l'elenco, potete amabilmente "passare il test" a chi più vi aggrada.

Bernoccolo I
Da bambina abitavo in un condominio in cui all'entrata si trovava una bella discesa in cemento, di quelle che ai bambini piacciono tanto e che ai grandi piacciono un po' meno. Uno dei miei passatempi preferiti era quello di percorrere tale discesa in corsa sul mio triciclo, gioendo ad alta voce di tale brivido in velocità. Si narra che un giorno, cercando di impressionare mia madre, mi sia spinta giù dalla discesa gridando "Guarda mamma! Faccio Iuuuuuuuuuuu!" e che sia finita, tristemente, spiattellata sull'asfalto con la fronte. Ahia.

Bernoccolo II
Più o meno quando avevo 11-12 anni, frequentavo un corso estivo di nuoto vicino a casa mia. Ero una ragazzina intraprendente e, in un certo senso, amavo esibirmi in prodezze acquatiche di fronte alla mia insegnante. Un giorno, durante una sessione di tuffi, la mia maestra non sembrava soddisfatta della mia entrata in acqua e continuava ad urlare "alza il sedere!", causandomi una discreta irritazione. Al mio turno decisi di stupirla e alzai il sedere più che potevo, entrando in acqua praticamente in verticale e finendo per cozzare la testa sul fondo della piscina. Ahia.

Bernoccolo III
Era circa un mese che frequentavo il mio primo ragazzo. Ero una 17enne poco avvezza agli spostamenti, ma, visti i 20 km che ci separavano, prendere il treno per raggiungere la sua cittadina era più che doveroso. La prima volta che andai lo avvisai che per nessun motivo al mondo sarei salita sul suo scooter, perché i miei genitori mi avevano terrorizzato raccontandomi cose terribili di questo pericolosissimo mezzo di trasporto. Molto pazientemente lui si presentò con la sua bicicletta, che non usava ormai da diversi anni, e mi caricò romanticamente sul cannone. Io, che non sono un mostro di abilità in queste cose, ciondolavo distratta a destra e a sinistra, finché ad un certo punto un mio piede è finito contro la ruota, che, inchiodandosi, ci ha letteralmente sbalzati in avanti, facendoci precipitare in mezzo alla strada. Sbattei violentemente l'anca sull'asfalto e conclusi che da quel momento in poi, con lui, avrei voluto girare soltanto a piedi.

Non lo passo a nessuno, che ho bisogno di non ricevere ulteriori accidenti in questo periodo...

 
 
 
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