Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

 

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ROTTURA DI SCATOLE

Post n°402 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da ausdauer
 

Qualche giorno fa mi si è rotta una scatola. Una fra le tante, diciamo.
Poiché era tanto che non ravanavo tra quell'accozzaglia di oggetti e carta, non ho trattenuto la curiosità e in pochi minuti sono stata catapultata ad una vita fa, quando ancora i problemi della tesi erano lontani e tutto quello che dovevo fare era spostarmi in treno per raggiungere l'Istituto Tecnico Commerciale o il ragazzuolo pazzoide di cui mi ero innamorata.

La scatola conteneva:
- un numero imbarazzante di abbonamenti e biglietti del treno, conservati gelosamente per anni per improvvisare goliardici scherzi con aria innocente al controllore di turno;
- i cinque libretti delle giustificazioni delle superiori, con gustosissime foto che mi ritraggono nel periodo più unto e brufoloso della mia esistenza (ho ancora vivido il ricordo di quando il mio prof di italiano, aprendo quello di quarta, esclamò "Ausdauer, ma qui sembra davvero una tossica! Non ce l'aveva una foto migliore?");
- i biglietti di auguri di vari compleanni, con storiche frasi come "Volevamo prendere un regalo bello e costoso per il tuo compleanno, ma poi ci siamo ricordati che era per te e abbiamo pensato che la nostra presenza potesse bastare!";
- i biglietti, i regali e le lettere del mio ex, più una foto che ci ritrae diciassettenni in un sabato pomeriggio in centro, di cui assolutamente non ricordavo l'esistenza;
- i bigliettini che ci si passava furtivamente tra i banchi nelle noiose ore di lezione e le trovate grafiche demenziale della mia compagna di banco;
- le tabelle in cui segnavo meticolosamente i voti ricevuti a scuola;
- le foto del mio 15esimo compleanno (TeneraPiccolaAussina!!).






Inoltre, dentro una busta, ho rinvenuto uno dei famosi biglietti che mi lasciava la Mutti al mattino affinché io svolgessi le mie mansioni casalinghe secondo gli ordini impartiti.

Liberamente tratto da "I quattro pilastri della saggezza del Buddha"

UNO DEI PILASTRI DELLA CASA

Questo ho sentito. Una volta soggiornava il Sublime nella casa dei S. Là or si volse il Sublime ad Ausdauer: "Tu, Ausdauer!" "Illustre!" replicò attenta Ausdauer al Sublime.
Il Sublime parlò così: "La dritta via, o Ausdauer, che mena alla purificazione degli essere, al superamento del dolore e della miseria, alla distruzione della sofferenza e della pena, all'acquisto del giusto, alla realizzazione dell'estinzione, è da tata da uno dei pilastri della casa. Quale? Ecco: una figlia, o Ausdauer, vigila presso il Bagno, instancanbile, con chiara mente, sapiente, dopo aver superato le brame e le cure del mondo. Ma come, o Ausdauer, vigila una figlia presso Bagno? Una figlia, o Ausdauer, si reca all'interno del Bagno e presa una spunga si esercita nella pulizia. Se pulisce profondamente, ella sa 'pulisco profondamente', se pulisce brevemente, ella sa 'pulisco brevemente'. 'Voglio pulire tuto il bagno': così ella si esercita."

Proseguendo nella lettura mi sono state improvvisamente chiare molte cose. Altro che cinque anni di psicologia, a volte le risposte si hanno sotto il naso.

 
 
 
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Data di creazione: 02/03/2005
 

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