Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

 

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Sillaba di Dio non si cancella

Post n°449 pubblicato il 13 Maggio 2012 da angeligian

Se c’è stato un uomo per me ripugnante quello era Gabriele D’Annunzio. Non lo era solo di fisico: piccolo, pelato, gracile, con gli occhi da rospo e quei ridicoli baffi a manubrio, lo era ancor più di anima e di cuore. Un uomo fatuo, egocentrico, narcisista, libertino, ampolloso, megalomane, bugiardo. Viveva di grandi pose e consumate recite da teatrino di periferia, di auliche prose e di poetiche iperboli, ma soprattutto viveva di raggiri in particolare ai danni di quelle poverette che, inspiegabilmente, lo amarono. Fosse rimasto l’unico uomo sulla Terra mi sarei fatta monaca di clausura. Eppure tante donne persero la testa per lui … e lui per loro. Le ammaliava con frasi ricche di suggestive enfasi  e di sublimi artificiosità … e le rintontoniva de buscie, come cantava Nino Manfredi. L’unica che lo respinse fu Tamara de Lempicka che, un po’ perché lesbica e un po’ perché pittrice raffinatissima poteva mai accettare di mischiarsi a un tale scarabocchio? Quando conobbe Eleonora Duse lui era un giovanissimo imbrattacarte senza una lira mentre lei era già un’affermata attrice di teatro, ricca e famosa in tutta Europa. Cosa si dissero quella notte a Venezia passeggiando fino all’alba tra calli e campielli non si sa, ma da quel momento scoppiò tra loro una passione travolgente che, per la verità, travolse più lei che lui. D’Annunzio, che era perennemente al verde e indebitato fino al collo perché da megalomane qual era  spendeva e spandeva senza ritegno, veniva foraggiato dalla sua Musa e la ripagava creando per lei pièce teatrali che la Duse recitava in tutti i teatri ma che riscuotevano un ben misero successo.  Sogno d’un mattino di primavera e La Gloria furono fiaschi clamorosi che mortificarono l’attrice ma non scalfirono minimamente la estrema presunzione e la stima che il Vate aveva di se stesso. E intanto proseguiva incessante nella ricerca di “rose” femminili dove poter sbrigliare il “gonfalon selvaggio” (che se mi si fosse mai presentato uno che chiamava il suo attrezzo “gonfalon selvaggio” minimo minimo lo avrei cacciato di casa senza mutande). Ma era un’unione troppo sbilanciata: tanto amore e tanta dedizione da parte di lei e indifferenza amorosa e interesse materiale da parte di lui. Lei capì e se ne allontanò. Quando tempo dopo si rincontrarono, lui da perfetto imbecille le si gettò ai piedi esclamando “Ma quanto mi avete amato!” e lei, impeccabile e arguta, gli rispose “ Ma non potete immaginare quanto vi abbia dimenticato!”. Si sarebbero rivisti per l’ultima volta pochi giorni dopo quando lui cadde da una finestra e lei, nonostante tutto, accorse al suo capezzale. Poi lui riprese la vita sfarzosa di sempre tra “rose”, balli, cacce alla volpe, concerti e intanto inzeppava di orpelli e cianfrusaglie immonde la sua casa ivi compreso l’aereo con cui sorvolò Vienna, in un’accozzaglia di drappi e velluti, ricchi premi e cotillon. I ricchi premi erano naturalmente quelli che gli donavano le sue facoltose amanti. Il 1° marzo 1938, a 75 anni, mentre si preparava ad andare a cena, fu fulminato da un ictus. Chiamò aiuto invano, nessuno lo sentì. Forse perché per la prima volta si era dimenticato di recitare.

Commenti al Post:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 13/05/12 alle 14:23 via WEB
Festa della mamma celebrata come meglio si crede. Auguri a tutte le mamme a ciascuna secondo le personali necessità di amore da donare a coloro che hanno generato. Un saluto, M@.
 
 
angeligian
angeligian il 13/05/12 alle 16:39 via WEB
Graaaazie, Mario. Che bel pensierino!
 
gattoficcanaso
gattoficcanaso il 14/05/12 alle 06:38 via WEB
il soggetto puo' essere amato oppure odiato ma è uno che ha vissuto la vita come gli è piaciuto. Anche non condividendo ideali e stile lo preferisco alle amebe che si lasciano scorrere la vita tra le mani senza sapere se sono vivi.......
 
 
angeligian
angeligian il 14/05/12 alle 12:23 via WEB
Personalmente, non lo amo e non lo odio. Non lo giudico come letterato, ma come uomo mi sembra un gran buffone. Forse erano tempi in cui si poteva far colpo sugli altri con atteggiamenti sempre sopra le righe, con linguaggi aulici che dicevano poco, con atteggiamenti teatrali e esagerati. Oggi un uomo cosi' farebbe ridere ...
 
Vince198
Vince198 il 14/05/12 alle 08:15 via WEB
Oddio la vita privata di D'Annunzio non è che mi sia mai interessata più di tanto: fatti suoi in fin dei conti, Angela! Come, ad esempio, non mi è mai interessata più di tanto la vita privata di Grazia Deledda..
Entrambi due grandi poeti, scrittori italiani. A proposito, se non li hai già letti, ci sono due interessanti libri di Roberto Gervaso (che ho letto tempo addietro), "I destri" e "I sinistri".. Lì dentro, nel primo ovviamente, c'è anche D'Annunzio, raccontato molto bene nei suoi pregi e difetti! Mandi biele fantate ^__^
 
 
angeligian
angeligian il 14/05/12 alle 12:45 via WEB
Non sono solo fatti suoi, Vince, perché lui influenzo' non poco la società dell'epoca con il suo stile di vita. Il mio è un punto di vista essenzialmente femminile. Capisco che per i maschietti uno come lui che scopava come un riccio, che viveva la grandeur, che combatteva come un eroe, che mistificava se stesso possa essere giudicato positivamente e quasi assurgere a simbolo di virilità, ma per me uno cosi' appare grottesco
 
   
Vince198
Vince198 il 14/05/12 alle 13:26 via WEB
Capisco Angela, però sappi che - oltre a ribadire che a me non ineteressano quelle cose, nel periodo in cui visse il "vizietto" esisteva eccome e non certo perchè lui ne fu il fulcro. Se vuoi posso raccontarti certe gesta di diversi gerarchetti fascisti ad esempio..
E poi tu sai che certe cose da solo non le puoi fare..
Il mio riferimento alla Deledda aveva un qualche vago "intendimento"..
D'Annunzio lo valuto positivamente per le sue doti di poeta e scrittore: senz'altro eccelse! Come lo fu anche la Deledda che venne anche insignita del premio nobel per la letteratura nel 1926.. Mandi biele siore ^__^
 
     
angeligian
angeligian il 14/05/12 alle 14:25 via WEB
Per "vizietto" intendi quelli scopereccio? Ma quello è un vizietto che c'è sempre stato e sempre ci sarà, in ogni luogo e in ogni tempo. E' un vizietto verso il quale sono inclini tutti tutti. No, è il modo e le maniere che usava, è l'infirgadaggine, è la menzogna, è il tradimento a raffica tutte cose che denotano una pochezza di sentimenti e una mostruosa opinione di sé. Non è il discorso scemo dell'uomo sentina di ogni perversità e la donna angelo del focolare e del cielo tipo dolce stil novo. Io non parlavo di quello che faceva, ma di COME lo faceva ponendo se stesso al di sopra e al di là di ogni altro essere umano. Io ho provato a leggere "Il piacere" di D'Annunzio e "Canne al vento" della Deledda ma la noia mi ha vinto e non ho finito di leggerli. Stanno là sulla libreria e là resteranno se non mi decidero a buttarli come tutti gli altri che ingombrano la casa. Che la deledda abbia vinto il Nobel per la letteratura non mi impressiona, visto che lo hanno dato anche a Fo'...
 
     
Vince198
Vince198 il 14/05/12 alle 15:08 via WEB
Chiaro, Angela, chiaro! Non fa una grinza il tuo dire. Vorrei solo ribadire un concetto: il mio giudizio non si basa solo sulle manie sessuali e "dintorni" di D'Annunzio ( che sono molto "originali", in sè.. e che conosco essere non solo manie scoperecce.. Che NON hanno fatto scuola, sia chiaro!), quanto su tutta la sua produzione poetico letteraria. Certe perversioni, poi, non è che andassero di moda solo allora, dai.. Se vuoi possiamo parlare anche delle schifezze che facevano gli antichi romani ai tempi della Roma "caput mundi" di 2000anni fa o giù di lì.. Oppure anche altri popoli del circondario europeo etc. etc. Secondo me quel tema lascia un pò il tempo che trova: i pervertiti sono sempre esistiti, no? Comunque prendo atto che alcuni aspetti della vita di D'Annunzio sono molto riprovevoli: su questo ti do ragione. Compreso la Deledda che il nobel, a mio avviso, per i suoi scritti (a parte alcuni discutibili) se lo è meritato molto più che non quell'istrione, bambinone di Fo.
Busadone a ti ^___^
 
     
angeligian
angeligian il 15/05/12 alle 07:59 via WEB
Non ci capiamo. Quando io parlo di repulsione non è per le sue manie sessuali o le sue "perversioni", non c'entrano quelle. E' la sua personalità che mi ripugna, le sue menzogne, i suoi tradimenti, i suoi raggiri, il suo credersi al di sopra del bene e del male. Che poi secondo me era anche poco uomo perché quando uno ha bisogno di mettere sempre alla prova la sua virilità saltando di fiore in fiore, zompettando da un letto a un altro, significa che non se ne fida, che ha bisogno di verifiche continue. Dunque non c'entra il sesso, c'entra la personalità deviata e narcisista. C'entra l'amore mostruoso per se stesso ai danni degli altri. Buongiorno e ben alzato!
 
     
Vince198
Vince198 il 15/05/12 alle 08:36 via WEB
E certo! Eppure attraverso i suoi scritti, le sue opere lo giudico un grande poeta e scrittore. Che poi questo suo modo di fare del tutto egoistico, nasrcisistico e che non trovo assolutamente originale, abbia influenzato gli italiani e oltr'oltralpe magari, lo trovo esagerato, del tutto fuopri luogo. Insomma sarà stato un uomo poco racomandabile nel suo modo di fare, questo non lo nego - tuttaltro, a te fa letteralmente schifo (e questo era chiaro fin dalle prime righe del tuo post), però a me interessa più il poeta e l'artista. Tutto qui! Bune zornade, fantate ^__^
 
     
angeligian
angeligian il 15/05/12 alle 08:52 via WEB
Bé, in quelle scarne righe non c'era posto per lo scrittore e poi non ne sarei stata capace. Ho voluto fare uno schizzo molto approssimativo dell'uomo che era poi una scusa per tratteggiare un tipo di personalità maschile che non mi piace. Ce ne sono altri eh, altroché se ce ne sono ...
 
     
Vince198
Vince198 il 15/05/12 alle 10:28 via WEB
..ehehehe.. Non si era capito, eh? Sto alla larga da simili "quadretti" e non certo per timore nell'affrontarli:
portano inevitabilmente a discorsi tipo "guelfi contro ghibellini". Un pò come la politica.. ahahaha.. Mandi bielissime, busadutis ^__^
 
     
angeligian
angeligian il 15/05/12 alle 23:07 via WEB
Mandi, mandi e sogni d'oro
 
   
angeligian
angeligian il 15/05/12 alle 23:10 via WEB
Ma pensa te, quello scemo! Sono contenta che l'abbiano condannato. Capirai, non ci mancava che lui nel quadro politico italiano! Ciao
 
idro56
idro56 il 15/05/12 alle 19:25 via WEB
Ciao buona serata ....
 
 
angeligian
angeligian il 15/05/12 alle 23:10 via WEB
Ciao, buonanotte!
 
rosarioforino
rosarioforino il 16/05/12 alle 11:27 via WEB
Ciao Angy! Di lui ho letto solo"Il piacere",e non era male.Pensai che fosse molto autobiografico.La sua vita privata la conosco meglio,e proprio per questo non l'ho mai potuto soffrire.Troppa megalomania,troppo estetismo e troppo"machismo",per i miei gusti.Ma a differenza di Oscar Wilde ed Hemingway,ad esempio,Gabriele Michele Raffaele Ugo Rapagnetta D'Annunzio(era il suo nome completo)era privo di autoironia e soprattutto certi comportamenti da stronzo con le donne,rientravano in una sua malata idea estetica.Ciao bella signora!
 
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