Sonoviva

IL MOVIMENTO 5 STELLE ED IL PRESUNTO FUORI ONDA

foto dal sito: http://www.politica24.it/articolo/beppe-grillo-favia-denuncia-nel-movimento-5-stelle-non-c-e-democrazia/24605/

La puntata con cui ha esordito giovedì scorso Corrado Formigli, l'ho vista più perché non avevo possibilità di fare altro che per vero interesse. Non mi piace per niente il suo modo di far giornalismo e meno che mai di condurre i dibattiti; spesso trovo che le sue conclusioni siano del tutto fuorvianti e che le domande contengano già le risposte che intende gli siano date e verso le quali dirige il 'dibattito'.  Quella certa aria di superiorità del suo ex capo Santoro non mi è simpatica ma devo dire che non c'è paragone e che ho perciò apprezzato gli ironici toni con cui quest'ultimo, lo scorso anno, augurava al suo ex, che non aveva voluto seguirlo, ogni bene 'ma con qualche malattia', ovvero con la scelta del medesimo giorno di programmazione per la sua Servizio pubblico.

Ma tornando all'esordio di Piazzapulita, quel fuori onda, tale o presunto, con il quale si è cercato di demolire Grillo e l'intero popolo dei grillini, mi ha riempito di meraviglia e l'ho percepito come un ignobile strumento, da qualsiasi posizione lo si voglia considerare.

Infatti, se fuori onda ci fosse stato, e se si fosse trattato di una chiacchierata fra amici ( mah? ) squallido sarebbe stato farne l'impalcatura di un'intera trasmissione per sputtanare il movimento 5 stelle, e soprattutto in mancanza di motivazioni migliori. Ma dubito che un personaggio navigato nella politica ed ormai alla sua seconda legislatura nel Consiglio regionale dell'Emilia Romagna, si sarebbe lasciato andare a confidenze con un giornalista, seppure amico, e che lo avrebbe fatto usando quelle parole. Se vere le sue accuse, infatti, non si capisce quale dottore gli abbia ordinato di rimanere in quel movimento che non gli era più congeniale. Libero di andare, salutare Grillo e grillini, dire ciao ciao a tutti rivelando le contraddizioni e le magagne all'origine del suo dissenso. Ma certo ciò avrebbe comportato l'abbandono di un posto di potere che, di certo, gli piace proprio perché può esercitarlo. Allora, ed in questa luce, appare molto più verosimile l'ipotesi e la lettura che Grillo dà nel suo blog dell'accaduto. Ipotesi che ci fa vedere Favia alle prese con uno stratagemma ben orchestrato, nato e realizzato già dalla scorsa primavera, da far esplodere nel momento opportuno al fine di raccogliere il massimo beneficio. Forse l'acuto ( si fa per dire ) Telese o il grande ( si fa sempre per dire ) Formigli avranno pensato che il momento giusto fosse quello dell'attacco di Bersani non tanto a Grillo ma al suo linguaggio: certo non è che i due potessero arrivare a capire certe sfumature dato lo spessore culturale: allora quale occasione migliore per accreditarsi presso il PD buttando fango su Grillo? Vista la regola della doppia legislatura come limite massimo in politica, tanto vale lavarsi la faccia e cambiare camicia o casacca, come i compagni di strada e di merenda.....

Non sono  mai stata una seguace di Grillo di cui non amo i tono violenti e generalisti ma ho seguito con attenzione l'affermarsi di un giovane, il neosindaco Pizzarotti, a Parma, e di questo ho parlato anche diffusamente in un altro post. Dietro c'è la gente, ci sono le persone, ci sono i messaggi che trasmettono, c'è l'illusione di avere un interlocutore ormai perso nel mondo della politica. Demolire Grillo in questo modo o cercare di demolirlo è solo volgare, irrispettoso e crudele. Spero che Bersani dia un calcio in culo al sig. Lavia e non ci deluda. Condivido le sue coraggiose parole non dettate in un falso fuori onda. 

Sull'argomento democrazia si, democrazia no, a parte la faccia tosta del tipo 'da che pulpito viene la predica', io dico che in un partito o movimento non tuttto deve essere democraticamente messo in discussione ma certi principi, una volta stabiliti, devono valere per tutti. Chi non ci sta se ne vada così come appunto avrebbe dovuto fare Lavia. La zavorra del PD, la politica del 'facciamoci del male' e del fuoco amico, provengono tutti dalla pretesa di criticare sempre ciò che dice il Segretario. Prodi ci provò a far tacere le boccacce di Rutelli o di Veltroni e tutti sappiamo quanto ci sia costato quel mancato silenzio. Ed un Veltroni perché non è stato espulso? avrebbe fatto bene alla politica ed a tutto il PD buttare fuori chi, irresponsabilmente, diede fine al Governo Prodi interrompendo una politica di risanamento volta politicamente a sinistra che stava cercando di mettere un freno allo strapotere di classi super forti come quelle dei notai, dei farmacisti, dei tassisti ( penso ai tassinari romani ma non solo e me ne scuso con il mio amico Franz ) le assicurazioni ( che ancora piangono perché Bersani le ha inguaiate ). 

Chi salverà questa Nazione dal populismo? se è populista Grillo tanto più lo è chi non parlando omette di dire la verità sui fatti. La stampa mendace accresce l'ignoranza del popolo. Vedo ancora su Facebook commenti incredibilmente privi di qualsiasi consistenza logica ed onestà mentale: siamo tutti rimbambiti? e dov'è finito l'astio per quello che ci hanno fatto gli scorsi venti anni di berlusconismo? tutto dimenticato, tutti a criticare Monti ed i suoi, a distruggere i brandelli di un PD alle corde per le battaglie interne, dimentichi del fatto che a quest'ora avremmo potuto essere alla guerra civile ed alla povertà. 

Ma che dobbiamo fare: questa è l'Italia  e così ci conoscono nel mondo: cialtroni e voltagabbana, opportunisti dell'ultim'ora. Mi pento ora di aver difeso l'Italia in quel bar di Salem dove raccontavano, pensando che non li avremmo capiti, barzellette sugli italiani: 'sai perché l'Italia è a forma di stivale? per nasconderci la merda' e 'sai perché i carrarmati italiani hanno le luci di retromarcia sia avanti che dietro? per cambiare direzione a seconda della convenienza'. Questo trent'anni fa e da allora poco è cambiato o molto e solo in peggio.