Via, Verità e Vita

Religione

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

San Giuseppe

San Giuseppe, mi consacro a te per essere per sempre tuo imitatore, tuo amabile figlio. Prendi possesso di me, fa’ del mio corpo e della mia anima ciò che faresti del tuo corpo e della tua anima, per la gloria di Gesù. Pure lui si è affidato a te così pienamente da lasciarsi portare là dove tu credevi opportuno, da stabilire te per suo padre e obbedirti come il più docile figlio. Sacro Cuore di Gesù, grazie di averci dato Giuseppe per padre e di averci donato tutto ciò che hai e tutto ciò che sei. Fa che ti restituisca amore per amore; te lo chiedo per intercessione e in nome di san Giuseppe. Amen.

 

Eucarestia

O Gesù, che ti fai alimento spirituale per noi nel Sacramento dell'Eucarestia, nutri le nostre anime e fa' che possiamo essere sempre migliori, giorno dopo giorno, nelle vie di Dio. Amen.

 

 
 
 

 

« Date a Dio quello che è di DioLa resurrezione »

Commento al Vangelo di oggi, Domenica 19 Aprile 2015

Post n°1455 pubblicato il 19 Aprile 2015 da francesconapoli_fn

Dal Vangelo secondo Luca 24,35-48: (In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Emmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni»). PAROLA DEL SIGNORE.

Commento a cura di Don Lello Ponticelli, sacerdote.

 
Rispondi al commento:
GiuseppeLivioL2
GiuseppeLivioL2 il 20/04/15 alle 12:00 via WEB
vorrei condividere queste parole molto belle, ma soprattutto vere, attuali, e molto importanti,,,, non solo interessanti ....!! ^___^ da 'MISERICORDIA , Empatia del mondo ' di Walter Kasper, scritto ben prima dell' incredibile, inaudita, immane strage di migranti, di ieri _____________ Povertà è un tema attuale nel nostro mondo ed è una sfida soprattutto per noi cristiani. Certo, povertà si trova anche da noi, in Occidente. Se faccio una piccola passeggiata attorno a San Pietro incontro non solo molti turisti, ma anche, soprattutto la sera, molti poveri che vivono sulla strada. Nelle periferie di Roma sono ancora molti di più. Grave la povertà nascosta di molti anziani, di molte famiglie, che non possono pagare l’affitto, la corrente, il gas o che alla fine del mese non hanno più soldi per mangiare, per le medicine. Il volto della povertà lo vediamo anche nelle nostre città nel mezzo di una civilizzazione cosiddetta di abbondanza. ........ Il problema della povertà è ancora più grave nell’emisfero sud. Mi ricordo di molte visite negli slum in Africa, Asia, America Latina. Da ogni visita sono ritornato diverso. Lì abitano due terzi dei cristiani. Sono i nostri fratelli e sorelle. Poiché non sanno come vivere vengono da noi, bussano alle nostre porte, arrivano sulle nostre coste e chiedono asilo. Emigrazione e immigrazione sono oggi una realtà per molti milioni, sono segni dei tempi. Domandiamoci: ascoltiamo il grido dei poveri? O facciamo parte della globalizzazione dell’indifferenza? Se fosse così, non saremmo più degni di chiamarci cristiani. ........ Papa Francesco ha capito la sfida e sa interpretare i segni dei tempi. Lui ha il desiderio, pure il sogno, di una Chiesa povera per i poveri. Un programma che ha presentato già nei primi giorni del suo Pontificato e che ha ripetuto spesso; anzi, non solo ripetuto, ma sottolineato con gesti forti: le visita a Lampedusa, in Sardegna, in Albania. E col suo stile di vita semplice. Lui non è più il papa- imperatore, il papa-re, il papa-principe del passato. Ha chiuso definitivamente l’epoca di Costantino e iniziato una nuova era nella storia della Chiesa. ..... Molti erano e molti sono ancora sorpresi e si chiedono: che cosa significa «Chiesa povera per i poveri»? Si domandano: come mai una Chiesa povera può aiutare i poveri? E ci si chiede ancora: il programma del Papa non è forse un programma irrealistico, utopico, romantico? Ma per comprendere il Papa si deve scavare più in profondità. Questo Papa non è né comunista né liberale, è un radicale nel senso originale di questa parola. Lui è radicale perché va alla radice del cristianesimo. Per questo Papa il punto di partenza e la norma sono solo il vangelo di Gesù Cristo. Non a caso la sua lettera apostolica ha il titolo Evangelii gaudium. ........ Si può anche dire: Lui è un papa evangelico, certo non nel senso confessionale, ma nel senso originale di questo termine. Lui vuole un rinnovamento della Chiesa a partire dall’origine. Solo dalla sorgente si può attingere acqua fresca. E di questa acqua fresca abbiamo bisogno. La riforma della Chiesa, che oggi molti richiedono, non è un adattamento allo status quo, alla situazione, al mondo. «Non conformatevi a questo mondo», dice l’apostolo Paolo. Riforma significa ritornare alla forma originale della Chiesa, alla Chiesa del nuovo Testamento, della primitiva Chiesa di Gerusalemme. Certo, non possiamo ripristinarla, ma dobbiamo plasmare la Chiesa in un modo costruttivo e creativo secondo il modello e secondo l’esempio delle origini. In ultima analisi dobbiamo plasmare la Chiesa e la vita di ogni cristiano secondo il modello e secondo l’esempio di Gesù. Questo è il significato della parola 'radicale'. Si tratta di vivere la radicalità della carità e della tenerezza con chi è povero. (...) Vivere la povertà del Vangelo vuol dire poi vivere la misericordia. Nel Sermone sulla montagna Gesù aggiunge alla beatitudine per i poveri un’altra beatitudine: «Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia» (Mt 5,7). E aggiunge: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,38). Che cosa è questa misericordia? Se partiamo dallo stesso termine, misericordia vuol dire avere un cuore per i miseri, avere compassione e lasciarsi muovere dalla sofferenza altrui. Gesù ci mostra che questa compassione non è solo una emozione; l’emozione del cuore deve diventare attiva e portarci a muovere le mani e i piedi per andare incontro e per aiutare l’altro. In questo senso Gesù raccontò la parabola del buon Samaritano: lui sentì compassione per il povero ferito e scese nel fango della strada, toccò e fasciò le sue ferite, lo portò nell’albergo e pagò tutte le spese per lui (Lc 10,29-37). Misericordia è un comportamento attivo che combatte attivamente la povertà e la miseria altrui e la povertà e la miseria nel mondo. La misericordia resiste all’ingiustizia e s’impegna per la giustizia e, come il buon Samaritano, va anche oltre la giustizia. La povertà non è un valore in se stesso, no, è una realtà da combattere e da superare. La misericordia vuol dire farsi povero condividendo i propri beni per superare la povertà degli altri. .......... continua ....................... belliissssssima! ************ ^_____^ ....buonissima settimana ! :) un grande abbraccio, gius
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

INFO


Un blog di: francesconapoli_fn
Data di creazione: 01/06/2010
 

San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo, donaci la forza per tenere lontano le insidie del maligno. Ricaccia negli inferi gli spiriti malvagi e custodisci con la tua potenza i figli di Dio. Amen.

 

Sacro Cuore di Gesù

Sacro Cuore di Gesù purificaci da ogni macchia di peccato e donaci salute e salvezza.

Amen.

 

San Pio

O San Pio da Pietrelcina, intercedi per noi presso Gesù affinché ci siano concesse le grazie materiali e spirituali necessarie per ottenere la salvezza eterna di ognuno di noi, cosicché possiamo rendere gloria a Dio come Lui vuole, con cuore, anima e mente. Amen.

 

 

Sant'Antonio di Padova

O Sant'Antonio, che hai preferito abbandonare la dottrina per vivere nella semplicità, sul tuo esempio, aiutaci a vivere come umili cristiani pieni di sante virtù, la cui grande ricchezza sta nell'essere con Cristo, Salvatore del mondo. Amen.

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963