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Italia: siamo capaci di rinascere?

Post n°138 pubblicato il 25 Settembre 2011 da biancoblu78
Foto di biancoblu78

Abbiamo dovuto toccare il fondo affinché molti cittadini e politici aprissero gli occhi su Mister B. Ormai sono rimasti con lui solo i disonesti e qualche vecchio rincitrullito.
Ci vorranno anni per riparare i danni che ha provocato all'economia e alla morale pubblica.
Se si vuole ricostruire bisogna essere intransigenti su valori come onestà, giustizia e meritocrazia. Si deve riscoprire il senso di appartenenza a una comunità nazionale, per motivare i sacrifici necessari alla rinascita. Per questo bisogna ripartire dalla scuola, a cui assegnare le risorse e l'importanza che merita.
È un'occasione per ripensare il nostro modello di crescita fondato sui consumi, per convertirsi al benessere vero, prodotto da fattori come il tempo libero, la cultura e l'attività sociale.
A livello internazionale abbiamo perso credibilità e se Mister B non se ne va entro l'anno, il rischio bancarotta è tutt'altro che remoto.
Solo una dittatura resiste alla volontà popolare espressa con continue proteste, nelle ultime elezioni amministrative e nel referendum. Se ne sono accorti anche all'estero. A parlare di dittatura in Italia non sono comunisti incalliti, che ormai esistono solo nella zucca di Mister B, ma personaggi insospettabili come Anna Wintour, direttrice di Vogue America.
Le organizzazioni umanitarie accusano Mister B di non mantenere le promesse di aiuti per le popolazioni stremate dalla fame in Somalia. Forse era troppo impegnato ad aiutare altre famiglie bisognose tipo quella dei Tarantini.
Penso serva un governo tecnico capace di prendere le decisioni necessarie senza calcoli elettorali.
È arrivato il momento di far pagare il risanamento delle finanze nazionali a chi non ha mai pagato e a chi possiede di più, compresa la nostra Chiesa Cattolica.
Esistono gli strumenti tecnologici per scoprire gli evasori, che vanno sanzionati con l'esclusione dai pubblici uffici e sospendendoli dal diritto di voto, per evitare che possano eleggere candidati pro condoni o scudi fiscali.
Gli onesti devono tirare su la testa!
Diciamo no a chi non vuole fare la ricevuta, a chi inquina, ai sindacati corrotti che difendono i parassiti vendendosi i lavoratori, ai falsi invalidi, ai raccomandati, agli speculatori e alle cricche.
Si tratta di vivere senza girarsi dall'altra parte, devono sapere che non sono più tollerati e siamo pronti a denunciarli.
Tutti insieme per dire ADESSO BASTA!!!
L'alternativa è continuare a vivacchiare... sempre peggio.

 
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