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L'amore in soffitta: John E. Millais e Effie Gray - coppie celebri 4

Post n°441 pubblicato il 04 Febbraio 2011 da odio_via_col_vento
 

 

 

Bellezza riposata dei solai 
dove il rifiuto secolare dorme! 

(Guido Gozzano)

 

Millais_Effie Millais

John Everett Millais, Portrait of Effie Gray

 

Chi non ha avuto un moto di speranza, amalgamato in modo quasi inscindibile alla curiosità, nell'esplorare una vecchia soffitta, in una casa non più visitata da anni, uno di quei solai bui, con improvvise cascate di luce che si diffonde in pulviscolo dorato da un'apertura casuale del tetto, di un lucernaio spiovente, tra scricchiolii domestici e fruscii di polvere?

Le Piccole Donne della Alcott vi tenevano, chiuse in un baule, le memorie della loro infanzia, le cose più care, le lettere, i diari.

Ma fra tesori personali e tali solo affettivamente e tesori veri, ecco che ogni tanto si leggono notizie di tesori veri, scoperti tra la polvere e arredi dimenticati.
Come questo bellissimo ritratto di Effie Gray, del pittore pre-raffellita Millais, nascosto nella soffitta di una dimora inglese per decenni, che fa riemergere la testimonianza di uno scandalo vittoriano dopo un secolo e mezzo. 

Effie Gray era la moglie infelice del critico d'arte John Ruskin: matrimonio combinato, quando lei era ancora una bambina, dalle famiglie; celebrato quando Effie aveva 17 anni e mai consumato. Ma convenzioni sociali e pruderie non permettevano nemmeno che si cercasse di uscire da una situazione impossibile come questa.

 

File:John Ruskin - Portrait - Project Gutenberg eText 17774.jpg

John Ruskin, Self portrait

 

Meno male che ci si mise di mezzo l'imprevisto, nei panni del pittore John Everett Millais, uno dei fondatori della cosiddetta Confraternita dei Pre-raffaelliti. La conoscenza tra la coppia inesistente dei Ruskin e Millais portò. inevitabilmente, all'amore tra lui e la giovane Effie.

 

 File:Millais 2.jpg

John Everett Millais

 

Nonostante lo scioglimento e l'annullamento del matrimonio precedente e nonostante la nuova coppia, solidissima, avesse avuto ben otto figli, la società faticò non poco ad accettarli. La regina Vittoria di rifiutò di ricevere Effie a corte se non in tarda età, quando questo fu l'ultimo desiderio espresso da Millais sul letto di morte.
Le vili scusanti espresse da Ruskin durante il processo per l'annullamento (che Effie sarebbe stata mentalmente instabile e lui quindi, non avesse consumato il matrimonio per paura di avere dei figli menomati) lasciarono comunque la loro pesante impronta.

Rileggendo la storia, poi, pare che Ruskin avesse in realtà una difficoltà patologica a rapportarsi con donne adulte: aveva accettato il fidanzamento quando Effie era dodicenne, ma all'epoca delle nozze, pur essendo appena diciassettenne, la povera ragazza, non era più di suo gusto. Le sue dichiarazioni processuali sono spaventose, in questo senso. Come spaventoso è constatare che in età matura egli si fosse di nuovo invaghito di una ragazzina, Rose La Touche, conosciuta all'età di 9 anni.

Ma questa è un'altra storia.
Divago: ma volevo raccontare la storia del ritratto, che è anche la storia di una salvezza.
Effie si salva da una vita arida e forse folle grazie all'amore di Millais.
E questo ritratto, casualmente ritrovato in una soffitta, è forse il primo segno di questo amore.
La giovane donna è ancora quasi una fanciulla; la sua espressione tra il sognante e l'appassionato, porta in sé una vena di tristezza. Le mani, incrociate a sorreggere il volto, sembrano quasi in preghiera. Ma, non per caso, Millais lascia in ombra proprio l'anulare sinistro: non sapremo mai se Effie indossa ancora l'anello nuziale o no; se c'è tristezza o speranza nei suoi occhi. Se questo è il ritratto di un amore appena sbocciato, ma già dichiaratosi, o di una tenerezza e compassione che spinsero poi il giovane pittore verso la giovane e sfortunata donna.

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Commenti al Post:
atapo
atapo il 04/02/11 alle 20:22 via WEB
Anche questa una storia parecchio triste...Ma non ci sono opere d'arte che ci ricordino storie di amori, di affetti, di amicizie più serene e tranquille? Comunque questa non è nemmeno delle più tragiche, visto che l'amore ha prevalso alla fine, nonostante tutto.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/02/11 alle 23:07 via WEB
ma sì che ci sono. solo che, come sai bene, la normalità non fa notizia.:)
 
madame.art
madame.art il 04/02/11 alle 21:01 via WEB
Che storia bella e terribile al contempo ci racconti. Alla luce della tua breve esposizione, sono andata a rivedere i quadri di Millais. Tranne che in rarissimi casi le sue donne sono sempre tristi, anche se sono ragazzine, anche se sono intente ad una partita a carte, anche se si sono recate ad un incontro d'amore. Il tormento deve averlo veramente accompagnato per tutta la vita, così come la malinconia e la "sconfitta" della Effie Gray. L'amore senza serenità è di sicuro una sottile ma interminabile pena. Bellissimo post, grazie. Ciao, M.A.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/02/11 alle 23:14 via WEB
questi pre-raffaelliti! le prime vite "moderne" del jey set dell'arte!:)
 
magdalene57
magdalene57 il 04/02/11 alle 22:15 via WEB
era uno che assomigliava al nostro gnomo... meno male che la e3x moglie trovò rifugio e amore tra le braccia del pittore.la tua esposizione precisa e dettagliata per mettte di ripercorrere la vita di questa coppia in un batter d'occhio senza tralasciare punti salienti ... (a parte tutto... bellissimo!!! avrei volutop io far di queste scoperte nella mia vita d'archivista...)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/02/11 alle 23:15 via WEB
forse era peggio. era anche amico di Lewis Carroll, quello di Alice nel Paese delle Meraviglie. io credo fossero davvero pedofili, in senso letterale
 
cateviola
cateviola il 05/02/11 alle 00:11 via WEB
queste storie non me le raccontava i' nonno... mi aveva parlato di Ruskin per varie questioni, non di questo suo lato decisamente oscuro. Pietre di Venezia è rimasto letto a metà sullo scaffale alto...
Il ritratto di Effie è commovente. Le dita della mano destra un po' arrossate sulle punte forse indicano che stringono la mano sinistra (a nascondere l'anello o l'assenza dell'anello?)come in una preghiera? Ringraziamento o richiesta di sollievo?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 13:26 via WEB
forse un nonno è imbarazzato a raccontare queste storie alla nipotina
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 05/02/11 alle 00:16 via WEB
La soffitta! E’ quasi una parola magica perché indica un luogo magico.Io ho passato tantissimo tempo in soffitta, non perché mi ci abbiano messo ( ahahahah, buona, vero?)ma perché finchè sono stato nella mia casa nel Salento, ci andavo per trovare tranquillità, pace e finalmente rovistare fra libri antichi, riviste, giornali, acconciature per il carnevale e altro. Ma la mia attenzione era sui libri, anche ora! Per me i libri, le riviste, ecc… che si trovano in soffitta sono na fonte preziosissima di emozioni. In soffitta ci si sbarazza di qualcosa senza perderla definitivamente. Nella mia casa da giovane, ci si accedeva con una lunga scala a pioli. Mi portavo sopra anche la chitarra.Capitava che i miei fratelli o mio padre togliessero la scala senza sapere che ero lì sopra, … capitava pure questo!! Lì dopo tanti anni, in un libro di versioni di latino della scuola media, trovai una ciocca di capelli avvolta in un pezzo di carta con scritto: “ Capelli di Chiara a cinque anni”. Me l’ aveva regalata lei, sta ciocca al termine della scuola media. Ci eravamo innamorati, roba da bimbi!! Poi tutto scorre e tutto si trasforma. Ma mi vengono le lacrime a pensare alla innocenza de sto sentimento di ragazzi. C’era sempre la mia gatta che saliva anch’essa la scala e mi faceva compagnia. E allora ti ricordo la splendida canzone di Paoli:
“La gatta”
C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu
Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa
ed una stellina scendeva vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su.
Ora non abito più là
tutto è cambiato, non abito più là
ho una casa bellissima
bellissima come vuoi tu.
Ma ho ripensato a una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
a una vecchia soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.
Sembra la mia storia!! Buonanotte. tt
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 13:30 via WEB
spero che la tua storia sia stata un po' più lineare.
ma dimmi, sei proprio sicuro che fratelli e padre, quando toglievano la scale, non lo sapessero che tu eri su? non è che volevano liberarsi di te per qualche ora?:))))
 
   
stradanelbosco
stradanelbosco il 05/02/11 alle 16:06 via WEB
difatti era proprio così! d'altronde era implicito nella mia confessione, da cui discendeva automaticamente la deduzione logicissima!Ero un diavolo, ma io li fregavo sempre poichè mi portavo su na corda che legavo a un gancio fissato nel muro e scendevo. La corda la recuperavo, facendola oscillare dal basso finchè un onda raggiungeva il gancio e si staccava venendo giù! Poi comparivo all'improvviso nel grande giardino e sulla lammia ( la terrazza piatta della casa) e rimanevo lì incantato ad ammirare il sole che tramontava rosseggiante fra i maestosi e secolari ulivi!! Che vita!che anni!!che famiglia preziosissima! mia sorella ( Mela)era la grande alleata!che peccato diventare grandi e aver perso la mia mamma che mi leggeva Dante e io la guardavo e la ascoltavo con gli occhi spalancati!che poi le letture erano sempre quelle, Paolo e Francesca, Ulisse, l'ultimo del paradiso e il terzo dell'inferno. Ma più di tutti, l'ultimo del paradiso, ormai lo recitavo a memoria.Le illustrazioni sono stampate nella mia mente in maniera indelebile." Capelli di Chiara a cinque anni" : era il mio amore in soffitta!Bellissima anche la storia che hai raccontato. Però è per grandi , la mia è più innocente!! ciao. Passa na bella domenica.Ieri pomeriggio a Modena ho rivisto la mostra " Lo spazio del sacro" con quell'opera dei gong! E' na cosa fantastica! Fantastica è dir poco!!La puoi cercre su Google. Pensa che i gong sono veri, pesantissimi, affianco ad ognuno c'è il batacchio e fanno tutti un suono diverso e profondissimo. E' na cosa fantastica , una delle cose più belle che abbia visto nella mia vita!Giuro!ciao! smetto di annoiarti! Scusami! Aveva ragione quella lì a dire che son logorroico! tt
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 17:14 via WEB
lo dicevo per esperienza, perché anche io ne ho avuto uno, di figli, cui non levavamo la scala di sotto solo per paura che si buttasse convinto di volare! ma era terribilissimo!!!!!
 
calipso81
calipso81 il 05/02/11 alle 13:18 via WEB
Mi sa tanto di pedofilo! Già all'epoca gli storici dell'arte/critici d'arte è isterici dell'arte/rompiballe esauriti. Il ritratto è molto dolce e traspare un interesse da parte di Millais nel ritrarla così. Chissà quanti di questi "tesori" sono sparsi in giro per il mondo!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 13:28 via WEB
infatti, anche per me Ruskin (e Carroll) lo erano (pedofili): forse in modo sublimato, ma il danno che facevano alle bambine c'era ugualmente
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
morena il 05/02/11 alle 14:53 via WEB
nessuna soffitta per me ma un baule pieno di ritagli di stoffa, avanzi della mamma e della zia sarte provette, per me preziosi, per poter cucire abiti x le bambole, rigorosamente femmine, come la figlia che ho avuto, la quale, una volta sposa, ogni volta che torna a casa dei suoi genitori, trova sempre qualcosa di bello da portar via. nessuna storia pruriginosa per me, per fortuna. a presto. la vecchietta di Forlì
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 17:16 via WEB
(ma smettila con questa storia della "vecchietta" che non è affatto vero!!!!)
bello questo "scampolo" di memoria. scampolo come i pezzetti di stoffa che trovavi da bambina (se avessi un blog, ne potresti fare un racconto, vedi, Morena?:))
 
mpt2003
mpt2003 il 05/02/11 alle 18:25 via WEB
Povera donna! per fortuna l'arrivo del pittore l'ho in qualche modo aiutata...mah!...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 18:53 via WEB
le vite oscure dell'epoca vittoriana!
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 05/02/11 alle 19:35 via WEB
che bella storia... anche se deve aver molto sofferto , la donna del ritratto , dev'essere stata poi felice, e questo conta... è indicativa anche la totale differenza fisica tra i due uomini: computo e aderente alle apparenze l'uno, semplicemente sè stesso l'altro.... secondo me la fede c'è nel ritratto, mi piace pensare di vederla, vista l'espressione del volto.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/02/11 alle 20:03 via WEB
devono essere stati felici, sì, a giudicare da questo dipinto, intitolato "Peace Concluded" in cui Effie, al centro, sembra la personificazione delle dea della famiglia.
 
   
magdalene57
magdalene57 il 05/02/11 alle 20:59 via WEB
che dolcezza in questo quadro....
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/02/11 alle 10:46 via WEB
e hai visto come lì, invece, l'anello nuziale è in primo piano?
 
     
magdalene57
magdalene57 il 06/02/11 alle 11:15 via WEB
si, anzi lui sorregge la mano di lei,la tiene nello stesso gesto degli sposo dopo essersi scambiati l'anello... è bellissimo e quei colori...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/02/11 alle 11:45 via WEB
quando Millais dipinge questa opera i due si sono appena sposati e in quell'anno nascerà il loro primo figlio, il dipinto è quindi una promessa di "pace" in se stesso (al di là del soggetto contingente che è quello della fine della guerra di Crimea), pace nelle loro vite e vita familiare che inizia
 
ceithre
ceithre il 06/02/11 alle 21:51 via WEB
Ah queste espressioni sognanti dei preraffaeliti... Quando ero nel mio periodo romantico (17/18 anni) avevo tutti i dipinti di Burne-Jones in camera. Quelli "mitologici" Merlino, Lancilotto, San Giorgio ecc. Quell'espressione accomuna tutti!! Per quanto riguarda i pedofili... Non sono mai riuscita a leggere 'Alice' mi faceva schifo già dopo qualche pagina, anche ora da adulta, non ci reisco proprio, nè comprendo perchè è così riverito.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/02/11 alle 22:33 via WEB
e pensare che la pedofilia fosse nascosta anche nel mondo dell'arte fa un certo effetto, no?
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 06/02/11 alle 23:04 via WEB
Più di qualche volta mi sono chiesta quante opere d'arte ci sono nascoste nelle soffitte o cmq nelle case e le persone nn lo sanno, o ricoperte da altri dipinti, ignorate dai proprietari. E cmq, le storie d'amore tristi mi sa che in passato erano più frequenti per le prevaricazioni che le donne dovevano subire. Ora che possono scegliere, però, tante donne sono infelici lo stesso. Naturalmente, è sempre colpa degli uomini che non le sanno rendere felici. ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/02/11 alle 00:15 via WEB
la felicità non è mai garantita, nemmeno oggi che scegliamo da sole. c'è, forse, la ben magra soddisfazione di dire che si è sbagliato con la propria testa.
o, forse, al contrario, non c'è più nemmeno la consolazione di poter dare la colpa a qualcun altro.:)
 
atapo
atapo il 07/02/11 alle 22:49 via WEB
Hai cambiato il quadro in alto: che bello! Io non so il tedesco, ma le gemme, il merlo che canta, la ragazza che lo guarda e pensa che manca poco a primavera...sono molto eloquenti.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/02/11 alle 22:57 via WEB
sì, diciamo che il bel tempo di sabato scorso mi ha "fregata": oggi dovrei mettere di nuovo qualcosa di nebbioso e freddo!
 
Wonderwife
Wonderwife il 08/02/11 alle 16:28 via WEB
Ma sai che ho visto un film, o letto un libro su questa vicenda? Ho il neurone in stand by, ma appena si sveglia ti dirò di più!
 
 
Wonderwife
Wonderwife il 08/02/11 alle 18:59 via WEB
Neurone resuscitato: si tratta di un libro di Joanne Harris, l'autrice di Chocolat. Un romanzone dove i nomi sono cambiati e dove anche il giovane pittore è dipinto in modo molto negativo. Ma è palese che ha preso spunto da questa vicenda, a partire dal nome della protagonista, rimasto tale: è Il fante di cuori e la dama di picche. Mi sentirei di consigliarlo solo a chi ama i drammoni vittoriani con risvolti spiritistici. Un po' troppo di tutto, per i miei gusti. Molto meglio la vicenda reale che hai raccontato tu
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/02/11 alle 21:38 via WEB
credo di avere capito il genere, ma sono drammoni "falso vittoriani"! dove l'ambientazione è così esagerata e snaturata che fanno venire male a leggerli.
con i pre raffelliti, poi, non c'è bisogno del romanzo: le loro vite stesse sono costellate di storie, passioni, tradimenti. un po' come nel ciclo di Artù
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 08/02/11 alle 21:17 via WEB
Primavera anche nel tuo blog, in alto .. bello! ;) Triste la storia ma chissà quanti ritratti sono lo specchio di storie di cui non si sa cosa c'era veramente nascosta? Tu certo ne sai un bel po'!!!!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/02/11 alle 21:39 via WEB
sì. tante storie dietro un volto. e quando non le sai, puoi sempre immaginrtele.:)
 
ilio_2009
ilio_2009 il 08/02/11 alle 21:56 via WEB
Nella Bohème di Puccini (1896), ispirata al romanzo di Murger Scènes de la vie de bohème (1847-49), i protagonisti sono alcuni giovani artisti, che vivono poveri e liberi nelle soffitte di Parigi :) Ciao Lucio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/02/11 alle 08:19 via WEB
certo: e forse anche la stanze in cui vivevano alcuni pittori dell'epoca potevano essere assimilate a soffitte.
ma non questi: questi erano assai benestanti, Ruskin in modo particolare.:)
 
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