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Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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Il Luogo del Cuore

Post n°153 pubblicato il 30 Maggio 2007 da odio_via_col_vento

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Tutti hanno un luogo.
Fisco o mentale. Storico o attuale. Ognuno si riconosce in un luogo o in più di uno.

Per qualcuno è il luogo in cui è si è nati, una identificazione col grembo materno.
E' un luogo la cui evocazione equivale a ritrovare dentro di sé un nido caldo che suscita una identificazione. Spesso una identificazione solo ideale, soprattutto se questo luogo non coincide con quello dove poi si passa il resto della vita, soprattutto se la vita ci costringe ad essere raminghi.
E' il luogo di un'anima che ama tornare a ritrovare la sicurezza e la consolazione dell'infanzia.

Per qualcuno il luogo del cuore è fonte di conflittualità, perché istintivamente si associano alla parola "cuore" sentimenti positivi, mentre la realtà del luogo suscita desiderio di separazione, noia, talvolta repulsione. E per quanto questi sentimenti siano oggettivamente motivati dalla realtà (sociale, politica, ambientale) di questo luogo del cuore, comunque se ne ricava l'idae di essere di fronte ad un'anima adolescente. Che cerca di separarsi da questo luogo, ma che al tempo stesso trova difficile farlo.

C'è poi il luogo del cuore frutto di una scelta. Non è quello in cui si è nati, non è quello in cui si vive. Spesso è il luogo di un'esperienza, di un avvenimento importante; talvolta solo di una vacanza, o di un momento felice.
Cosa c'è di più allettante, di più bello, dello scegliersi da soli un luogo, senza obblighi biografici o anagrafici?
Le anime libere, talvolta ribelli, si comportano così. Scelgono invece di farsi scegliere. Selezionano, attribuiscono valore su base esperienziale.

E poi ci sono anche coloro che si scelgono un luogo immaginario, in cui non si è mai stati, come luogo del cuore, per costruirselo , in definitiva, su misura alle proprie aspettative.
L'isola-che-non-c'è di Peter Pan, Utopia di Thomas More, Macondo di Garcia Marquez. Ma anche la Terra di Mezzo di Tolkien, la Galassia di Asimov, sono esempi di questa fuga in avanti. La realtà è deludente o, forse, semplicemente non basta.

Quanto a me devo ammettere che mi riconosco, quando più quando meno, in tutti e quattro questi profili.
Ho un luogo delle radici, un luogo che è casa, eigenheim, home.
Forse proprio "focolare" è l'unica parola italiana che definisce il calore e conferisce all'idea anche quel tanto di antico  che rende il senso più profondo della mia immagine mentale.
Ho un'infinità di luoghi del cuore, frutto di scelte: Londra, per prima; e New York; ma anche la squallida periferia urbana dove abbiamo vissuto qualche anno appena sposati; e il paese delle vacanze al mare.
Ma soprattutto, adesso che sono arrivata a concepire la vita come viaggio - viaggio interiore principalmente, ma anche patrimonio di esperienze culturali e di vita, spesso stimolate da viaggi in senso letterale - adesso credo che il viaggio sia quello che si fa vivendo.

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E quindi ho scelto il non luogo per eccellenza, l'aereo, come mio luogo del cuore.

E così ve lo consegno.
Precario, illusorio, senza tempo che sia suo, coronamento del sogno dell'uomo dalla notte dei tempi di imitare il volo degli uccelli; spreco di belle menti che inutilmente lo intuirono, costruendosi ali e spesso una morte; superamento della cera e delle piume di Icaro e del Monte Ceceri di Leonardo.
Nuvole, geografia dall'alto.
Aria condizionata, cibo pessimo, convivenza forzata, spazi angusti.
Ma anche superamento delle barriere di spazio e di tempo, ricerca di craere ponti lanciati che superino le differenze e violenze reciproche.


[scritto in volo tra Firenze e Londra, 24 maggio 2007]

Tu che sei in viaggio,
sono le tue orme
la strada, nient'altro;
Tu che sei in viaggio,
non sei su una strada,
la strada la fai tu andando.

Antonio Machado

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Commenti al Post:
releardgl
releardgl il 30/05/07 alle 15:11 via WEB
Ho l`onore di commentare questo post....hai tirato fuori l`ennesima genialata...mi inchino al tuo luogo..ai tuoi aerei...che attraversano ognidove....andiamo e continuiamo a costruire strade...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 17:06 via WEB
archimede pitagorico de'paperis ringrazia.
 
il_presidente77
il_presidente77 il 30/05/07 alle 15:12 via WEB
Cibo pessimo di norma sì, ma ricordo del gradevole salmone che mi han dato di ritorno dalla Scozia, peccato fosse le quattro del pomeriggio (ma io lo ho mangiato lo stesso). Comunque l'aero è proprio un nonluogo, perchè sei da qualche parte e contemporaneamente è come se tu non ci fossi. E anche gli aeroporti sono in certo senso dei nonluogi espulsi dalla realtà del luogo fisico che li accoglie.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 17:12 via WEB
è un non-luogo anche per l'abbinamento tra tempo e pasti, sì.:)
 
falco58dgl
falco58dgl il 30/05/07 alle 15:57 via WEB
Nella prima parte del testo tracci le tue tipologie, ricorrendo a categorie psicologiche e sociologiche,nella seconda parli di te in rapporto a queste tipologie. L'aereo non è soltanto un "non luogo" è un mezzo che mette in relazione i luoghi. Testo Interessante, ms,da un punto di vista narrativo, abbastanza incompiuto. Writer.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 17:05 via WEB
infatti: io non narro. non ho mai voluto narrare.
 
   
falco58dgl
falco58dgl il 30/05/07 alle 21:39 via WEB
I blog sono essenzialmente delle narrazioni, come sai bene. In un gioco letterario, poi, la narrazione è il cardine di qualsivoglia testo si proponga, anche se uno non vuole ;) W.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 21:57 via WEB
permettimi di dissentire. il blog è lo spazio che ciascuno vuole che sia. non credo ci siano obblighi strutturali di alcun tipo. e ugualmente la letteratura non si esaurisce nella narrazione. citare la prosa d'arte, la lettratura del frammento, gli streams of consciousness potrà sembrare presuntuoso, ma vuol solo essere un esempio di quello che la parola e l'espressione offrono al di là della narrazione.
 
     
falco58dgl
falco58dgl il 31/05/07 alle 00:12 via WEB
Il discorso è complesso e non voglio andare O.T. La narrazione non è soltanto riconducibile a forme codificate (il racconto, il romanzo, la favola, ecc), ma consiste nel raccontare eventi in un contesto. Questa definizione è molto ampia, ma non mi pare arbitraria. In letteratura, la prosa d'arte, i frammenti e anche il flusso di coscienza sono forme narrative. Forme che presentano una scansione spazio-temporale e una struttura linguistica particolare, ma comunque narrazioni. Ti riporto una citazione di Striano, ordinario di pedagogia a Firenze "La lettura che la narrazione offre dell’agire umano è di tipo idiografico, giacché intende conferire un senso ed un significato a specifiche azioni compiute da particolari attori in determinati contesti; in questo senso, essa sostanzia un dispositivo di descrizione/interpretazione/comprensione dell’agire individuale e sociale piuttosto che di osservazione/analisi/esplicazione dello stesso". In questo senso quando ci racconti dell'aereo e delle città per te significative, tu descrivi/interpreti/comprendi il tuo agire e lo trasponi nel testo, quindi narri. Scusa la lunghezza. Writer.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 17:07 via WEB
ma infatti è un pedagogista, non uno studioso di letteratura! credo che Joyce non gradirebbe essere inserito in una griglia narrativa.
e poi: sai che tutte queste griglie sono un po' noiose? che male c'è ad andare fuori tema (traduzione del codice "OT")? a me va bene. e a te?
 
     
falco58dgl
falco58dgl il 31/05/07 alle 17:26 via WEB
Bè, Joyce ha scritto anche racconti magnifici e di impianto "tradizionale". La narrativa non è una griglia, ma una modalità di espressione e di descrizione degli eventi. Ho visto che sei stata segnalata come "blog del giorno". Complimenti, anche se hanno scelto il giorno della manutenzione :-( W.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 17:31 via WEB
data la qualità media delle segnalazioni, meglio passare inosservati.:)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 17:38 via WEB
su Joyce rispondo: infatti: "anche". così come per la narrazione: "una" delle modalità.
che vuoi, sono fiorentina, difficile che non risponda a tono. genius loci, sai com'è?:))))
 
     
falco58dgl
falco58dgl il 01/06/07 alle 00:37 via WEB
"Che cos’è un grande maestro? Fra i grandi scrittori ci sono quelli che, a un certo punto, hanno cambiato la direzione della narrativa, il modo di raccontare. Joyce, per esempio, è una frontiera: non si possono raccontare le storie allo stesso modo dopo Joyce. Questo non significa che gli scrittori prima di Joyce non fossero grandi scrittori, anzi, lo erano, ma Joyce introduce un modo di narrare diverso che aggiunge non solo una nuova tecnica, ma suggerisce dimensioni nuove della realtà". Mario Vargas Llosa. Buona serata, odio :-)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 12:07 via WEB
guarda che il fatto che Joyce abbia ANCHE prodotto narrativa, non implica il fatto che non sia proprio uno dei massimi esponenti della prosa evocativa, chiamala come ti pare (anche se "non-narrativa" è la sua definizione migliore). la parola viene considerata nella sua capacità evocativa e simbolica che adempie a una funzione, appunto, non narrativa. vedi anche la (da me) già citata "prosa d'arte".
 
sillylamb
sillylamb il 30/05/07 alle 16:01 via WEB
Più che dagli aerei io sono affascinata dagli areoporti, li vedo come specie di limbo dove la gente si veste di aspettative durante ore di attesa.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 17:06 via WEB
sì. c'è stato anche un film su un viaggiatore imprigionato in questo non-luogo, tanto da crearsi lì una vita-non-vita alternativa. mi pare fosse con Tom Hanks.
 
   
calipso81
calipso81 il 30/05/07 alle 17:58 via WEB
E' una storia vera. Il film si chiama The Terminal.
 
otherwise1
otherwise1 il 30/05/07 alle 17:46 via WEB
ricordo benissimo il film...proprio con Hanks...a me ha trasmesso inquietudine...non avere un luogo di appartenenza...un luogo in cui far ritorno,seppure temporaneamente,mi da' ansia.il tuo racconto e' stupendo...trasmette le emozioni che dici di provare...Londra su tutte.conosco tutti questi posti...li frequento e ci soggiorno per lavoro..soprattutto New York...anni fa,quando seguivo l'Europa,Londra e Parigi.in effetti anch'io amo l'aereo...mi da' un infinito senso di liberta'...a bordo non ci sono confini.Ti confesso che quando ho le paturnie e vedo un aereo sulla mia testa il mio pensiero e'"vorrei essere li' sopra"...non importa quale sia la meta...Ho sorriso quando ho letto dell'obbrobrio tutto vetri e specchi di N Y...l'appalto di cio' l'ha vinto la mia ditta...e io personalmente seguo questo progetto (naturalmente non dal punto di vista architettonico...magari!)...ti chiedo perdono...un abbraccio...lullaby
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 21:20 via WEB
un appalto di fantastiliardi, allora. non si costruisce altro a NY, da quindici anni a questa parte.:). mi fa piacere averti conosciuta, comunque: magari una volta ci incontraimo in volo.:)
 
   
otherwise1
otherwise1 il 31/05/07 alle 00:20 via WEB
beh...lo spero!il fatto che io lavori per un colosso dell'edilizia che c'entra!e poi lo sai meglio di me...a N Y e' tutto esagerato!e' un piacere leggerti anche per me...una scoperta...LULLABY
 
cateviola
cateviola il 30/05/07 alle 17:51 via WEB
Attesa sorpresa... un dono di te, Ody da scoprire. Il tuo luogo del cuore non poteva che essere in viaggio..
C'è un posto a Firenze in cui spesso cullavo malinconie e inquietudini affamate di vita: la stazione di S. Maria Novella. Mi perdevo a immaginare le storie di chi partiva e di chi arrivava, di chi aspettava e di chi salutava.. E il nonno, quel nonno pittore che a volte mi ricordi per altri versi, portava spesso me e il mio fratellino, da piccini, a veder passare i treni, all'altra stazione, quella di Campo di Marte.
I "non luoghi" ti regalano una libertà speciale, non solo dal tuo luogo di lavoro, studio, vita quotidiana, non solo dai luoghi scelti per te dalle svolte della vita, ma anche - in qualche modo - dal tempo. Ci sei e non sei arrivata.. un paradiso!
Nuvola. Mi ha chiamata così un amico speciale, che si fa chiamare "Vento"... Nuvola perché sempre inquieta, senza radici, in apparenza, quando mi ha conosciuta. Nuvola viola nella seconda vita, nata due volte, la seconda volta ho scelto la città che amo e in cui ero già nata la prima volta...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 18:26 via WEB
mio padre prendeva bonariamente in giro la mia voglia di viaggiare: "girellona" era il suo apprezzamento (tipicamente fiorentino e credo che solo tu e pochi altri lo potrete apprezzare:).
 
   
cateviola
cateviola il 30/05/07 alle 20:03 via WEB
"girellona"... può una parola farti rivedere persone e stagioni intere? Lo zio di mamma mi chiamava così e il nonno paterno..
 
cateviola
cateviola il 30/05/07 alle 17:54 via WEB
Ma sono stata anche a sbirciare le tue radici, commossa dal ricordo della sua Itaca, il paese del tuo babbo ... e lì, tra profumo di castagne e fredda acqua di montagna, nell'amore infinito del babbo hai preso la forza di volare...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 18:27 via WEB
abbiamo ancora un Appennino quasi intatto, una montagna vera e non da turismo ricco e tute da sci di moda.
 
   
cateviola
cateviola il 01/06/07 alle 00:32 via WEB
Montagna vera, da castagnaccio e vitalba... mai sciato :(
La prossima volta che volerai, mi saluti le sorelle nuvole?
 
cateviola
cateviola il 30/05/07 alle 17:55 via WEB
Ody da scoprire, non da leggere in fretta
 
calipso81
calipso81 il 30/05/07 alle 18:04 via WEB
Non conosco il paesetto di origine. Ma è straordinario ciò che hai scritto. E' proprio vero che ci sono posti che ci scegliamo e che amiamo. Al momento sono stata poco all'estero (solo la città della birra, Monaco di Baviera)...mi toccherà vedere tanto prima di scegliere.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 18:25 via WEB
sei tanto giovane: magari sceglierai la luna perché da qui a quando avrai la mia età i viaggi spaziali saranno una bazzecola.:)
 
lauro_58
lauro_58 il 30/05/07 alle 18:21 via WEB
E' un bel post, in cui non è descitta una città solo apparentemente ... in effetti neanche l'aereo a cui dedichi una invidiabile descrizione lo è (secondo me), probabilmente tutti i luoghi che hai citato lo sono, perchè sono parte di te, delle tue esperienze, delle tue esigenze. Ora che ho commentato il tuo post vorrei però ricordarti che avrei preferito un commento al mio, oltre al semplice avviso. Non farlo ora, mi sembrerebbe di aver imposto la mia presenza e questo non è nel mio stile. Cmq brava, verrò a leggerti ancora. Ciao Lauro.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 18:24 via WEB
erano le regole del gioco di writer: fare un commento avvisando. anche gli altri lo hanno fatto con me e non mi sono affatto meravigliata o risentita.
 
   
lauro_58
lauro_58 il 30/05/07 alle 20:02 via WEB
Avevi commentato il 27 ed hai postato oggi, l'avevo scordato. Come posso rimediare per il misunderstanding ?? Ciao Lauro
 
Maramaldo85
Maramaldo85 il 30/05/07 alle 20:31 via WEB
Questo luogo, questo non luogo..questo viaggio..siamo anche noi, raminghi viaggiaotri dell'etere a spasso tra città reali e virtuali..
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 21:21 via WEB
vero, verissimo. etere e aria.
 
annisexanta
annisexanta il 30/05/07 alle 20:31 via WEB
Tu che sei in viaggio, sono le tue orme la strada, nient'altro; Tu che sei in viaggio, non sei su una strada, la strada la fai tu andando.... ORMAi?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 21:27 via WEB
ora o mai?
 
   
annisexanta
annisexanta il 31/05/07 alle 22:33 via WEB
Meglio ora,almeno nelle intenzioni :°)
 
magdalene57
magdalene57 il 30/05/07 alle 20:35 via WEB
mi ci ritrovo molto nel tuo post, ody. amo i non luogi, quegli spazi che diventano tuoi, come fossero la tua casa, il tuo nido. in fin dei conti cosa dovrebbe essere una città, se non il luogo della vita per eccellenza, vita sociale, intendo. sull'aereo ho visto tanti di quei volti ed immaginato tante di quelle storie, da riempire intere pagine di blog. meno male che certe cose non si narrano ma si vivono. e basta. un bacio:-)))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 21:24 via WEB
narrare in certi casi è troppo facile, no?:)))
 
violette51
violette51 il 30/05/07 alle 23:50 via WEB
interessante..ciao vio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 22:01 via WEB
grazie.
 
upmarine
upmarine il 31/05/07 alle 02:01 via WEB
Povera ragazza. Confinata in uno stile letterario anche quando si vuole sfuggire ad una etichetta. Vabbé!
Un mio luogo importante, del cuore e della mente, è Monte Senario. Lo conosci? Quando ero afflitto da qualche peso sentivo il bisogno di arrivarci.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 17:09 via WEB
la fanciulla è difficilina da confinare, sai?. anzi, appena sente puzza di steccati e griglie, è quando si scatena...:)
certo che conosco Monte Senario. posto bellissimo. ben riconoscibile anche da lontano. anche i Sette Santi Fondatori lo avevano eletto a luogo del cuore, mi pare di ricordare.:)
 
   
upmarine
upmarine il 01/06/07 alle 11:45 via WEB
Sette Santi. Ho lavorato anche in una via con quel nome, a FI.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 11:56 via WEB
sì: zona Campo di Marte. è all'angolo della chiesa dedicata appunto ai Sette Santi.
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 31/05/07 alle 18:08 via WEB
..è sempre un enorme piacere passare a leggerti, mi fai riflettere, mi dai spunto per continuare a scrivere, tutto questo mi piace...io zingaro da tempo ormai non ho un solo luogo e come te mi ci ritrovo in tutti e 4 i tuoi profili..Rimini(la casa dove sono nato)..la tenda piantata in un campeggio vuoto dell'allora sconosciuta Le Castella in Calabria, la città che spesso raggiungo per trovare l'affetto di una donna che mi permette di camminarle a fianco, ma anche quell'isola che non raggiungerò mai ma che mi aiuta a superare attimi a volte deprimenti..l'attuale abitazione ancora non mi da nulla se non un panorama mozzafiato ogni volta che mi affaccio sul terrazzo, chissà più avanti forse potrei aggiungerla alla lista..un tenero abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 21:42 via WEB
chi lo sa se non raggiungeremo mai "l'isola che non c'è". mai abbandonare il sogno. forse alla fine scopriremo che è proprio dietro l'angolo.:)
 
diavolettoincielo
diavolettoincielo il 31/05/07 alle 18:13 via WEB
Il testo mi è piaciuto tantissimo…è diverso di tutti i testi che ho letto fino adesso ed è diverso giustamente perché non descrive un unico luogo come meta obbligatoria di arrivo e di ricordo… Nella maggioranza dei testi che ho letto la voglia di rivedere il proprio posto di nascita è forte, e penso sia forte anche in OdioVia col vento… comunque, essendo una persona che ha vissuto e convissuto in diversi posti, è normale che si senta bene anche in questi posti che alla fine sono suoi… È un bellissimo ragionamento, anche perché, limita la sofferenza di non poter arrivare al posto di nascita… o perché è oltremare, o perché non si ha più radice li… per me il suo ragionamento è giusto…
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 21:46 via WEB
forse tu mi hai capita proprio perché sei venuta da lontano e di luoghi del cuore ne hai almeno due, quello di origine e quello in cui ti sei ambientata. ed è vero: nell'averne molti, nel sentire come propri molti luoghi, si soffre meno a non possederli per intero.
grazie!
 
suntree
suntree il 31/05/07 alle 20:34 via WEB
Che bello...Dal canto mio avevo scelto...una stradina, meglio dire un argine del "mio" Po, che ora non c'è più perchè i camion passandoci sopra l'hanno distrutta per poi sotterrarla avendo fatto rialzare l'argine maestro...Ora non la vedo più, ma me la porto nel cuore...E quando ho bisogno di ripartire, riparto proprio da lì...A presto...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 21:51 via WEB
che bella questa tua scelta. molto in carattere con l'idea che ho io dei tuoi luoghi, di te, anche (perdonami, è solo fantasia, non presunzione).
 
Gioiasole
Gioiasole il 31/05/07 alle 21:45 via WEB
Se ti dicessi che il tuo scritto per me è stata una boccata d'aria fresca? Non soltanto un percorso diverso, compiuto tra categorie differenti in cui ci si può facilmente riconoscere, ma anche un modo alternativo di individuare un luogo del cuore. Perchè niente, a mio avviso, è più vero del senso di appartenenza che ti dà l'essere in un posto dove ti senti semplicemente a casa. E 'casa' può essere dappertutto, basta che ci siamo noi a renderla tale: persino un aereo, come l'hai descritto tu. E pensare che nella mia tesi di laurea l'ho definito come una "no men's land dai molteplici punti di vista simultanei"... Mi è piaciuto moltissimo, un grande abbraccio, Gioia
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 21:50 via WEB
ma allora non mi sono poi inventata una cosa senza senso. grazie, gioia. se ne davi una definizione simile da un punto di vista scientifico (ma che tesi hai fatto? ora sono curiosa...:)...allora il mio dilettantismo non è poi così fuori di testa. per una persona che ha *pretese* di razionalismo come me, è una bella conferma.:))
 
   
Gioiasole
Gioiasole il 31/05/07 alle 22:37 via WEB
La mia tesi? Sui 'Territori dell'aeroporto'... una tesi di urbanistica, per la quale non mi sono limitata al lato tecnico, ma mi sono divertita ad andare oltre, sconfinando nel sociologico e persino nella narrativa: per come è andata, so che è stata molto apprezzata :)) Come vedi, non esistono schemi così rigidi da non poter essere adattati ai molteplici punti di vista... un bacione :))
 
bluewillow
bluewillow il 31/05/07 alle 22:19 via WEB
Per me è il contrario: magari mi affezionerei a qualunque luogo e dopo un pò sarebbe la mia casa, ma soffro terribilmente sui mezzi pubblici di qualunque genere. La convivenza forzata e il non poter fare quello che desidero sono due delle cose che mi fanno più soffrire. Però il tuo rimane sempre un bel post :))! Ciao e complimenti per essere stata il blog del giorno!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 22:28 via WEB
blog del giorno...il giorno che libero non c'era!
dev'essere la pena del contrappasso per aver scelto un non-luogo come esempio dei mio luogo!:)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 31/05/07 alle 23:06 via WEB
Sapevo che non avresti parlato di Firenze... ma m'aspettavo come luogo del cuore che descrivessi un museo. Ed invece Ody riesce sempre a sorprenderci e sceglie un non luogo. L'aereo, come "ponte" per unire paesi diversi.
Da ragazzina avevo il terrore di volare, poi col tempo mi sono ricreduta. Ricordo ancora il volo Francoforte - San Francisco, da sola con mio figlio che aveva solo 18 mesi. Stetti a parlare più di un'ora con lo stewart, io in italiano e lui in inglese. Non ho mai capito se facemmo veramente conversazione oppure se ognuno parlava di una cosa differente :-)))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/05/07 alle 23:20 via WEB
un museo: già, ma come scegliere? e poi ho un rapporto conflittuale con i musei: spesso frutto di spoliazioni, furti, compravendite assurde, truffe.
appena qualche giorno fa a Londra visitavo una mostra di quadri della Regina (una infinitesima parte del suo patrimonio) e ammirandoli (splendori assoluti) consideravo amaramente come fossero quasi tutti della perduta collezione Gonzaga. se le cose fossero andate diversamente oggi sarebbero a Mantova.
 
marika851
marika851 il 01/06/07 alle 00:39 via WEB
Ciao davvero complimenti per il blog:originale e profondo da leggere con calma e con moltissima attenzione.Condivido pienamente l'idea che tutti abbiamo un luogo che sentiamo nostro,in cui ci identifichiamo e che ci da sicurezza.Anche chi dice di amare la vita da "nomade",di non voler mettere radici ha nel cuore un luogo caro dove tornare a ricaricarsi e ritrovare se stesso Un abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 10:05 via WEB
viviamo tutti la necessità di radicarci in un luogo: scelto in base a criteri (di mente e di cuore) diversi. ma la necessità c'è per tutti, sì.
 
ericsan
ericsan il 01/06/07 alle 09:46 via WEB
Complimenti per le citazioni, sia dei 4 non-luoghi letterari per eccellenza, sia per i versi di Machado. Per il resto è chiaro che il tuo è semplicemente un "report", una considerazione a margine, una parentesi di riflessione. Tanto così per scrivere, tanto così per riflettere, tanto così per... vivere. E come tale mi sono imposto di leggerlo, e l'ho trovato gradevole. Se ti va di venirmi a trovare nel mio blog, clicca pure su http://blog.libero.it/altrimondi/2765002.html. Beh, già che ci siamo, spero non ti dispiaccia se ti aggiungo ai miei blog amici.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 10:07 via WEB
mi fa solo molto piacere e vengo senz'altro a conoscerti meglio.
grazie anche di aver capito le mie motivazioni (e le mie scelte ...di "stile", chiamiamole così, senza nessuna presunzione:).
 
almasolaro
almasolaro il 01/06/07 alle 09:56 via WEB
io leggo solo ora, un po' in ritardo.. è un'idea molto bella... in effetti l'aereo è un luogo! un tappeto volante.... quale sovranità, quale ingerenza.. non si sa, è una cosa tutta nostra, interiore. e poi è vero, anche la nostra anima è un luogo. l'aereo è un luogo precario, illusorio, ma in cui non si rinuncia a creare, e a socializzare. un luogo che riunisce personalità, intenti e mondi diversi che per una, due ore, sono - letteralmemte - gomito a gomito... Ammaliante. io ho scritto su Firenze, siamo fuori tempo massimo, ma se ti va passa a leggermi! buona giornata!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 10:08 via WEB
avevo già a letto il tuo post sul luogo "mio" per eccellenza, Firenze. io sono la persona che ti aveva suggerito di cercare riferimenti parapsicologici da dare in pasto ai turisti, ricordi?
grazie della riflessione. e bella, veramente bella, l'immagine del tappeto volante!
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 01/06/07 alle 10:44 via WEB
Dopo tutti questi commenti (che ho letto), cosa aggiungere? Che non mi aspettavo che tu parlassi di una città precisa, nemmeno mi aspettavo l'aereo ma è perfetto così. Rende molto bene l'idea di appartenere al mondo e non solo ad un preciso posto. Mi riconosco in questo tuo post, pur avendo delle radici precise, non saprei quale città scegliere come quella del "mio cuore", in qualche modo appartengo ai posti dove ho vissuto. Forse avrei scelto il treno, ma il treno appartiene ai suoi binari, alle sue stazioni, alle sue persone, invece l'aereo è perfetto. Sì, mi piace molto per la sua originalità.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 10:53 via WEB
anche ilpresidente77 diceva che avrebbe parlato del treno. forse un treno di notte, o un treno che corre nella nebbia, possono essere non-luoghi, sì. mi viene in mente anche l'Orient Express, o le lunghe percorrenze americane.
e poi mi ricordo una volta (che avevo perso l'aereo), viaggia da Parigi a Firenze in treno. si dorme per modo di dire: mi ricordo il dormiveglia che ti dà un senso di irrealtà già di per sé: ci sei e non ci sei, mantieni il controllo della situazione e lo perdi di continuo. e poi, all'improvviso, svegliarsi - era appena giorno - e dal paesaggio cercare di capire se si era ancora in Francia o già in Italia. e mi ricordo l'immagine splendida della catena delle Alpi innevata (ero già in Piemonte). sono rimasta per lunghi minuti, distesa nella cuccetta, a rimirarmela. un lento riappropriarsi della coscienza e di un "luogo".
 
onice0
onice0 il 01/06/07 alle 11:28 via WEB
Un bel post. Ognuno definisce "luogo del cuore" ovunque si senta a suo agio o perlomeno non sta male. I criteri narrativi non li discuto, non ne sarei all'altezza, ma mi piace lo stile. Potrei dirti che mi ricordi Ulisse, ma non di Joyce, quello di Omero: alla fine non so se come lui vorrai tornare alla tua Itaca. Kiss
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 11:35 via WEB
il "nostos": i ritorni. bellissima idea che pervade tutta la letteratura occidentale, in effetti.
 
qis
qis il 01/06/07 alle 13:44 via WEB
...che poi se non sbaglio ultimamente Marc Augè dice che i non-luoghi sono gli ultimi luoghi-luoghi che ci restano, cio gli ultimi spazi dove ci è dato creare relazioni...ma prendila come una notizia di seconda mano, non leggo molto antropologi e sociologi. Ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/06/07 alle 15:57 via WEB
è una considerazione un po' da sociologo, infatti.:)
 
maschiosiculo1961
maschiosiculo1961 il 01/06/07 alle 14:30 via WEB
il luogo del cuore. . . . ce l'ho anchio, ma voglio farlo uscire presto dal cassetto.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 18:01 via WEB
allora, per rimanere nel patrimonio di immagini da Peter Pan, è un'ombra, non un'isola. del resto, semza la sua ombra, peter si sentiva perso!:)
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 01/06/07 alle 15:04 via WEB
La vita come un lungo viaggio. Mi fai ricordare Walt Whitman. Ciao Ody, ovunque tu sia, sei sempre Ody
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 18:46 via WEB
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito, La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto, Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante, Gli occhi seguono la solida chiglia, l'audace e altero vascello
 
ciaodolce
ciaodolce il 01/06/07 alle 15:25 via WEB
Luogo non luogo, ciò che ti aiuta a spostarti da un luogo all'altro diventa "il luogo"......diverso davvero da tutti gli altri questo testo. Complimenti. Passa da me...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 18:47 via WEB
certo. grazie
 
walk_on_by
walk_on_by il 01/06/07 alle 22:38 via WEB
D'accordo con te. Ogni tanto, piu' per vacanza che per lavoro, mi trovo spesso ad affrontare viaggi transoceanici. E mi rendo conto di come l'aereo si un mezzo formidabile. Otto, dieci ore, e ti trovi dall'altra parte del mondo. Millenni di culture diverse dalla nostra, separati da dieci ore di volo. Lo spazio (terreno) è ormai una barriera superata. Meraviglioso sarebbe viaggiare nel tempo...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/06/07 alle 16:45 via WEB
mi comprerei subito il biglietto per il primo volo. destinazione: Medioevo! hai letto L'anno del contagio di Connie Willis? una bellissima variazione sul tema del viaggio nel tempo, appunto.
 
   
walk_on_by
walk_on_by il 04/06/07 alle 07:26 via WEB
Purtroppo no, ammetto il mio essere ignorante e poco attratto dalla lettura. Amo di piu' 'leggere' gli animi umani... Ciao Ody
 
elioliquido
elioliquido il 02/06/07 alle 11:03 via WEB
Un mio ex compagno di classe ci disse di essere nato su un aereo in volo dagli Stati Uniti. Un luogo del cuore, che sia uno, non saprei dirlo. Forse lo saprò quando avrò ottant'anni (e se).
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/06/07 alle 16:46 via WEB
eh, si può cambiare, sai. mica "una volta scelto, scelto per sempre".:)
 
   
elioliquido
elioliquido il 02/06/07 alle 18:02 via WEB
È che ne ho due. Uno è Paris, che è il luogo in cui ho vissuto l'infanzia e in cui, nelle poche occasioni, mi sono sempre sentito tornato a casa. Quasi da entrare nella solita panetteria di allora e dire: buongiorno... eh sì, sono tornato (mentre invece la "mia" casa non è più da tempo un'abitazione da molti anni). L'altro è la zona a nord di Udine in cui vivo da trentacinque anni, e di cui sono originari i miei. Anche qui, quando torno da qualche posto, mi sento tornato a casa. Questo è l'aspetto in comune dei miei luoghi del cuore, sentire di essere a casa.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/06/07 alle 18:35 via WEB
sì, credo sia così un po' per tutti: focolare, come dicevo nel post.
credo anche che coloro che scelgono un luogo immaginario è perché in realtà non hanno, per molteplici motivi, l'esperienza di sentirsi "a casa" in un luogo preciso.
 
regina_crimilde
regina_crimilde il 02/06/07 alle 11:24 via WEB
buongiorno Ody. anche le fiabe sono come un viaggio.
leggi il mio post 52: http://blog.libero.it/ceraunavolta/924683.html
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/06/07 alle 16:47 via WEB
grazie. una bella aggiunta.
 
annisexanta
annisexanta il 02/06/07 alle 11:57 via WEB
Ehi quante volte blog del giorno???...Giusto riconoscimento ad un blog di contenuti e qualità ;°)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/06/07 alle 16:48 via WEB
troppo buono. voglio festeggiare quando è la tua volta.
 
evasoxcaso
evasoxcaso il 02/06/07 alle 14:56 via WEB
...ammazza oh...qua per commentare ci vuole il numerino....di che si parlava?..ah si..dei luoghi del cuore..io ho il grande potere che quando trovo un luogo che potrebbe diventare "del cuore",per un qualche misterioso motivo,riesco sempre a non tornarci più..devo ancora capire se volutamente o meno....
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/06/07 alle 16:49 via WEB
benvenuto nel blog-banco della gastronomia.:)
magari hai una sindrome di peter pan spinta all'ennesima potenza. non solo "isola-che-non-c'è", ma anche "ne-ho-perso-l'indirizzo".
 
erinn78
erinn78 il 03/06/07 alle 11:02 via WEB
Originale, Odio. Il genius loci nascosto fra le ali.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:22 via WEB
sì, ma forse vero per molti. spero, per lo meno-
 
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