Creato da mielealpeperoncino il 24/04/2008

trilogia mentale

Incontro di pensieri, parole e immagini

 

 

ALUNNO RIMPROVERATO, PROF PICCHIATO

14enne spedito fuori dalla classe, chiama casa. Il padre va a scuola e picchia il professore.

Si parla molto di bullismo nelle scuole tra ragazzi ma poco del comportamento di taluni genitori, a difesa dei propri figli, al cospetto degli insegnanti. La scuola, quella di una volta che veniva riconosciuta dalla famiglia come il ponte d'unione tra i due agglomerati in grembo ai quali si formano e si educano in primis i ragazzi  ha dovuto cedere il posto ad una scuola dove anche la più banale delle punizioni viene vista come un sopruso subito dall'alunno che diventa per i genitori motivo di alterco con l'insegnante di turno.

Questa considerazione nasce da un fatto accaduto di recente (lunedì 14 gennaio) in una classe prima dell'ITIS "Giorgi" di Milano dove un professore è stato preso a schiaffi dal padre di un alunno che il docente aveva invitato ad uscire fuori dalla classe dopo che il ragazzo gli aveva risposto in malo modo.

Questa la notizia nei dettagli:

Ora di informatica, il professore guarda il registro e chiama il ragazzo per interrogarlo. Lo studente non ne vuole sapere: non è preparato. E di fronte all'insistenza dell'insegnante gli risponde: "Ma stai zitto", evidentemente è solito fare così con i propri genitori. Il quattordicenne finisce a passare il resto dell'ora in corridoio, come talvolta si usa ancora, «per punizione». Ah, che oltraggio! Ah, che atto scellerato! Come osa questo qui?
Il ragazzo, che evidentemente con i suoi genitori "ha un rapporto speciale", chiama a casa convinto di aver subito un ingiustizia...:«Mamma, papà,  il prof mi ha rimproverato, aiuto!». E mamma e papà, lungi dal fare al figlio l'unica domanda ragionevolmente possibile  (qualcosa del tipo Ma tu, figliolo, qualcosa avrai pur fatto per meritartelo, no?), prontamente accorrono a scuola in soccorso del pargolo ferito (nell'onore). Prima la madre, che insiste per parlare con l'insegnante nonostante siano in corso le lezioni e viene per questo invitata a uscire, poi il padre, che, chiamato dalla consorte, lascia il lavoro durante la pausa pranzo e si reca a scuola. Giunto a destinazione, senza proferir parola non appena il prof esce dall'aula, il galantuomo, gli molla una sberla in pieno volto, senza diritto di replica.
Erano convinti di essere stati snobbati - racconta una collega - gli ha mollato uno schiaffo senza nemmeno che lui potesse difendersi: aveva entrambe le mani occupate".

Un "episodio gravissimo", denuncia la preside Annamaria Indinimeo. Che riaccende il dibattito sui genitori sempre più aggressivi nei confronti della scuola. "Siamo al paradosso - ha aggiunto la dirigente - una volta lo studente rischiava la sberla se portava a casa un brutto voto. Ora è il professore che deve aver paura".
"La scuola è un luogo di formazione delle persone e delle coscienze collettive - ha scritto la delegazione RSU sul sito del Giorgi, dove venerdì scorso si è tenuta una riunione straordinaria per discutere dell'accaduto - di maturazione della capacità critica e di educazione al confronto democratico. Nulla può giustificare l'aggressione di chi svolge il proprio delicato lavoro di insegnante".

Che dire, la scuola ha fatto la fine delle fiabe: "C'era una volta la scuola...e adesso non c'è più..."

Vi lascio un saluto e l'augurio di un buon fine settimana, ovunque andiate qualsiasi cosa facciate.

A VOI LA PAROLA...

 
 
 

BIMBA DI 2 ANNI UCCISA DALLO ZIO

Se nelle ultime ore vi siete imbattuti in una notizia dal titolo:
"ORRORE IN SIBERIA, CANNIBALE UCCIDE LA NIPOTINA DI 2 ANNI E LA CUCINA NEL FORNO"
o similari, sappiate che la notizia riportata non è corretta. Non sono una giornalista e non ho la presunzione di definirmi tale ma credo che prima di fare uso di termini come cannibale per creare titoli sensazionali sarebbe opportuno documentarsi bene sui fatti accaduti, in quanto il soggetto in questione per quanto sia un barbaro assassino che ha ucciso, fatto a pezzi e cotto nel forno la nipotina di soli due anni non è un cannibale. Tra i primi a diffondere la notizia c'è l'Agenzia d'informazione russa RIANOVOST, (http://en.rian.ru/) a seguire il link dell'articolo in lingua inglese.

http://en.rian.ru/russia/20130124/178992302.html

Che tradotto dice più o meno così:

Lo scorso venerdì  - in un villaggio nel distretto di Borzinsky Transbaikal regione della Russia - la polizia ha arrestato un uomo di 34 anni reo di aver ucciso, fatto a pezzi e cotto in forno la nipotina di soli due anni.
A fare la macabra scoperta e dare l'allarme la madre della piccola, nonché sorella del 34enne, che rientrata in casa da una breve visita ai vicini non riusciva a trovarla fin quando non ha aperto il forno e si è trovata davanti l'orripilante scena ovvero i resti della sua piccina tostati. Parti del corpo della bambina sono state rinvenute anche nel resto della cucina.
Stando a quanto dichiarato dalla polizia, l'uomo, che ha solo due dita, ha compiuto l'omicidio dopo aver bevuto in compagnia della sorella e, sempre stando a quanto riferito dagli agenti, lo stesso è rimasto totalmente indifferente al cospetto degli avvenimenti avvenuti prima e dopo il suo arresto. Nella confessione il carnefice ha dichiarato che la bambina è morta battendo la testa dopo che lui l'aveva spinta e che per tentare di coprire il delitto l'ha tagliata a pezzi e messa nel forno.

Il fatto che non sia un cannibale non è certamente un' attenuante perché il soggetto in questione si è comunque macchiato di uno dei peggiori crimini che si possa commettere ma l'inciso era doveroso al cospetto della stampa che spesso per creare tioli ad effetto riporta fatti non del tutto corretti o quantomeno arricchendoli con particolari non corrispondenti al vero.

Io, articolista per diletto.

 
 
 

BAGNO DI SANGUE IN NEW MEXICO

Nehemiah Grego, 15 anni, ha crivellato a colpi di arma da fuoco madre, padre e tre fratelli. Tutti morti.

Nuova strage negli Stati Uniti l'ennesima dovuta alle cosiddette armi facili. Stavolta il bagno di sangue è avvenuto in New Mexico e più esattamente in una fattoria ad una 15 di km da Albuquerque dove un 15enne ha sparato all'impazzata e ucciso 5 persone: mamma, papà e 3 dei suoi 9 fratelli.
Le autorità hanno identificato le vittime come Greg Griego (51 anni), sua moglie Sara Griego (40 anni) e tre dei loro figli: Zephania Griego, un bambino di 9 anni e due bambine Jael e Angelina Griego rispettivamente di 5 e 2 anni.

15 anni, appassionato di armi, un po' strano secondo i vicini, sempre vestito in tuta mimetica, questo il profilo di Nehemiah Grego, autore del massacro che, anche in questo caso, proprio come nella scuola di Newtown è un adolescente. E,  anche in questo caso, l'arma adoperata è un fucile automatico da guerra dello stesso tipo usato per le stragi nella scuola elementare di Newtown in Connecticut o nel liceo di Columbine.

Arrestato subito dopo la strage, nella sua casa i poliziotti hanno trovato numerose armi tra cui appunto un fucile d'assalto. Per terra come in troppe altre occasioni numerosi bossoli e i corpi crivellati delle povere vittime.
"Non c'è altro modo di dirlo, se non che abbiamo una scena del crimine orribile laggiù e che ci stiamo lavorando", ha detto lo sceriffo della contea Bernalillo Dan Houston.
Una famiglia tutto sommato tranquilla anche se, il padre del ragazzo aveva avuto un passato un po' turbolento in quanto membro di una gang. In seguito però aveva intrapreso un percorso di redenzione  diventando addirittura pastore di una delle più grandi chiese cristiane di Albuquerque e prestava assistenza ad ex detenuti e giovani con problemi, oltre ad essere un bravo vigile del fuoco nonché fratello dell'ex senatore democratico dello Stato Eric Grego.

L'America ancora una volta guarda in faccia la follia che si esprime attraverso quelle armi da guerra che il Presidente cerca di mettere fuori legge. E proprio mentre Obama giurava per il secondo mandato, la potentissima National Rifle Association, la lobby dei produttori di armi, annunciava la battaglia del secolo contro le restrizioni chieste dal Presidente per cercare di contrastare la libera vendita di pistole e fucili d'assalto.
Una strage che arriva proprio mentre in tutti gli Stati Uniti hanno luogo manifestazioni a sostegno della libera circolazione delle armi e gli sceriffi di alcuni Stati del Sud annunciano che non applicheranno le nuove leggi varate dalla Casa Bianca.

 
 
 

MONTI PRIMA BOCCIATO E POI LODATO DAL FINANCIAL TIMES


Prima: "Il professore non è l'uomo adatto a guidare l'Italia".
Dopo: "Ma un'alleanza con Bersani potrebbe..."

Due editoriali pubblicati a distanza di poche ore, sul prestigioso quotidiano britannico, l'uno il contrario dell'altro. Alla faccia della coerenza!

Sono stati in molti a pensare che finalmente una voce autorevole come il Financial Times, prestigioso quotidiano economico-finanziario britannico, pubblicasse quello che pochi in Italia hanno avuto il coraggio di dire ovvero che: "Mario Monti non è l'uomo adatto a guidare l'Italia".
Eppure a poche ore dalla pubblicazione dell'editoriale a firma di Wolfgang Munchau, economista esperto di eurozona ed editorialista del quotidiano, proprio quella voce autorevole fa marcia indietro e pubblica sull'edizione online un nuovo editoriale, anonimo, nel quale si loda la credibilità di Monti e Bersani, ipotizzando e auspicando una loro possibile alleanza al governo del paese. "Devono sfruttare il voto del mese prossimo per portare avanti l'idea di un nuovo inizio. Ciò permetterà agli elettori di fare scelte reali sul futuro dell'Italia". Proprio il contrario di ciò che aveva scritto Munchau, sfavorevole all'alleanza tra centrosinistra e i centristi di Monti.

Insomma sarà pure insigne ed autorevole questo Financial Times ma quanto a coerenza della linea editoriale lascia molto a desiderare...Attendo adesso di leggere l'intervista a Monti di giovedì preannunciata dal direttore del quotidiano con un twitt sul social network Twitter.

"Why Monti is not the right man to lead Italy" (Perché Monti non è l'uomo giusto per guidare l'Italia) questo il titolo dell'editoriale apparso sul Financial Times, scritto da Wolfgang Munchau, che designava Monti come incapace di tenere testa alla Merkel e il suo operato caratterizzato da promesse di riforme poi sfociate in un rialzo delle tasse. "Monti si è presentato a capo di un governo tecnico ma si è dimostrato un politico navigato" scrive l'editorialista. Non solo...
"Il professore della Bocconi ha sempre detto di aver salvato l'Italia dalla catastrofe finanziaria e dal suo predecessore Silvio Berlusconi ", afferma il giornale inglese "ma questo compito è stato svolto dal presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi."
Non risparmia nemmeno Bersani l'articolo di Wolfgang Munchau che  dice essere "timido di fronte alle riforme strutturali".

Questo il link dell'editoriale in lingua originale:
http://www.ft.com/intl/cms/s/0/882bb27a-6166-11e2-957e-00144feab49a.html#axzz2IeEUFBQE

Non è tardata ad arrivare la replica di Monti che in un'intervista al Tg2, polemizza con l'autore dell'editoriale del Financial Times: ''Non me l'aspettavo dal Financial Time ma da Wolfgang Munchau sì, uno specifico editorialista che ha una vecchia polemica con Merkel e vorrebbe che tutti dessero colpi d'ariete per far saltare l'eurozona''. ''Senza il nostro risanamento in tempi così brevi e la nostra azione di spinta per lo scudo anti-spread anche la Bce non avrebbe potuto fare il molto che poi ha fatto'', sottolinea il Premier uscente.
"Ieri è stato un passaggio faticoso ma doveroso per l'Italia perché per dare lavoro ai giovani servono riforme molto incisive che nell'ultimo anno ho constatato che possono essere avviate ma non portate fino in fondo con i partiti e i loro apparati".
"Domani sul Financial Times  ci sarà una lettera che fa capire a Munchau perché le sue frustrazioni verso la Germania non sono necessariamente da scaricare su chi in condizioni difficili ha governato l'Italia", conclude Monti, che ha dismesso ufficialmente i panni del tecnico per vestire ormai quelli del politico a tutti gli effetti presentando una sua lista, Scelta Civica "Con Monti per l'Italia" e i 400 candidati che la rappresenteranno alle elezioni.
Domenica a Bergamo Monti ha aperto ufficialmente la sua campagna politica e si è così espresso: "
Si aprirà una nuova stagione politica, fatta di cambiamenti strutturali e riforme". Quanto all'ipotesi di alleanza con il centro sinistra ha asserito: "La forza politica che con me si presenta non parteciperà a governi che non abbiano un forte e chiaro e condiviso orientamento riformista".

Ricorderete una famosa prima pagina dell'Economist, in cui campeggiava una foto di Berlusconi su sfondo nero e la scritta "Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy" ovvero "Perché Silvio Berlusconi non è adatto a guidare l'Italia".

A quanto pare passa il tempo, cambiano i volti ma la cartastraccia è sempre la stessa...

 
 
 

FALLITO OMICIDIO IN DIRETTA TV

Post n°485 pubblicato il 21 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
 

Con una pistola puntata alla tempia e un pazzo criminale che preme il grilletto le possibilità di salvezza sono praticamente nulle, a meno che...

A meno che l'arma non s'inceppi,  ed è proprio quello che è successo in Bulgaria ad Ahmed Dogan leader del movimento Turco di destra liberale in Bulgaria, che  stava parlando al congresso annuale davanti a centinaia di delegati.
Improvvisamente un giovane con tanto di tesserino di riconoscimento, quindi accreditato, si è alzato alle prime file è salito sul palco e ha puntato la pistola alla tempia dell'oratore. A questo punto il ragazzo doveva esplodere il colpo mortale ma la pistola incredibilmente ha fatto cilecca.
Con un' incredibile prontezza di riflessi il politico ha dato uno spintone all'attentatore e lo ha gettato a terra, impedendogli in questo modo di ricaricare l'arma. Subito dopo Oktay Enimehmedov, 25 anni, di etnia turca e con precedenti penali, è stato immobilizzato dal servizio d'ordine e consegnato alla polizia.

A poche ore dal fallito attentato, il vicepresidente del Dps, Lyutvi Mestan, davanti alla stampa ha letto una dichiarazione in cui  ha definito il fatto una "mostruosa manifestazione politica dell'odio".
Anton Kutev, deputato socialista, ha avanzato l'ipotesi che l'attentato a Dogan "sia stato una messa in scena i cui moventi andrebbero cercati nelle lotte intestine in seno al Dps".

Aggiornamento:
In realtà la pistola non ha fatto cilecca era proprio una pistola finta, di quelle ad aria compressa come specificato nel commento dall'amico/utente Massimo, che ovviamente ringrazio, e come riportato negli articoli di cui Massimo ha allegato i link. Io ho ascoltato la notizia in Tv e questo dettaglio non è stato riferito, in ogni caso pare che lo stesso attentatore non lo sapesse, il che giustifica i vari punti interrogativi che attorno a questa vicenda si sono creati, anche perchè un attentato del genere di certo non viene commissionato ad un dilettante.

 
 
 

ADOTTATO IL NEONATO GETTATO NEL WC

Post n°484 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
 

La tragica storia a lieto fine di Emanuele.

Ricorderete sicuramente quel neonato che, tre giorni dopo Natale, fu gettato dalla madre biologica, una prostituta romena fuggita poi nel suo paese, nel wc di un McDonald's a Roma. Bene, vi farà piacere sapere che il piccolo è stato adottato.

L'altro ieri gli infermieri lo hanno fasciato per l'ultima volta facendo cadere qualche lacrima di commozione, lui , Emanuele, che appena nato ha sperimentato la crudeltà dell'abbandono, da oggi ha due nuovi genitori. La mamma e il papà si sono innamorati di lui appena lo hanno visto in foto, a lungo si sono fermati davanti ai vetri del reparto di maternità del Sant'Eugenio e lo hanno accarezzato con i loro occhi. L'unica cosa che desideravano nel guardarlo attraverso i vetri, era di abbracciarlo stretto per donargli tutto il loro amore. Ieri mattina con il cuore traboccante di emozione hanno potuto farlo.

Erano arrivate tantissime richieste di adozione in una vera e propria gara di solidarietà, la coppia è stata scelta nella lista del Tribunale per i Minori. Il neonato era riuscito a sopravvivere al gelo dell'acqua del water nel fastfood per nove interminabili minuti, gettato lì da chi avrebbe dovuto amarlo sopra ogni cosa. Era arrivato in ospedale in stato d'ipotermia i medici e gli infermieri lo hanno curato, coccolato, protetto sotto la loro ala. Oggi finalmente Emanuele ha una casa e tutto l'affetto di due genitori che lo amano perché lo hanno desiderato tanto, continuano invece le ricerche in Romania della madre naturale che quel figlio lo aveva condannato a morte.

 
 
 

TROPPO E TROPPO POCO di U. BRINDANI

L'incredibile assegno di mantenimento a Veronica Lario fa riflettere. Sull'Italia.

Raramente "prendo in prestito" e riporto nel mio Blog articoli scritti da altri ma quando il contenuto espresso lo condivido dalla prima all'ultima lettera, virgole e punti compresi, e il modo in cui è scritto è di una chiarezza tale da poter arrivare a chiunque, la tentazione è irresistibile e quindi le cedo. Con il titolo "Troppo e troppo poco" cari amici lettori e visitatori di passaggio vi lascio questo articolo di Umberto Brindani, Direttore del settimanale Oggi.

Osceno. Sinceramente, non mi viene in mente un altro aggettivo per qualificare "l'assegno di mantenimento" di 3 milioni al mese che Silvio Berlusconi dovrà corrispondere a sua moglie Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, dopo la separazione. La cifra abnorme è stata stabilita da un tribunale, ed è di poco inferiore a quella iniziale desiderata dalla Lario (36 milioni l'anno contro i 43 richiesti). Quella somma è oscena da qualunque lato la si guardi. Centomila euro al giorno significano che la ex signora Berlusconi incasserà ogni mezz'ora più di quanto milioni di famiglie portano a casa in un mese. Dal punto di vista strettamente legale, niente da dire, come spiega bene l'avvocato matrimonialista, e nostro collaboratore, Alessandro Simeone sulla rivista in edicola.

Si tratta, per il coniuge «economicamente più debole», di mantenere lo stesso tenore di vita precedente. Che, nel caso di Veronica, era fatto di segretarie, domestici, cuochi, giardinieri, autisti, personal trainer, viaggi intercontinentali, aerei privati, residenze di lusso, abiti firmati, gioielli, ecc. Tecnicamente, qualcuno potrebbe definire quei soldi come «alimenti», forse perché basterebbero a sfamare un intero Paese centrafricano...

Come hanno chiarito nei giorni scorsi numerosi esperti di economia, tuttavia il Cavaliere, per mantenere la moglie separata, non andrà in bolletta. Si stima che lui guadagni almeno quattro volte tanto (166 milioni all'anno), e la rivista americana Forbes calcola che il suo patrimonio ammonti a circa 4 miliardi (per capirci, da solo coprirebbe una buona fetta del gettito Imu). Certo, si potrebbe obiettare: affari loro. Non è il primo e non sarà l'ultimo divorzio miliardario tra un lui ricco come Creso e una lei che si è ritrovata in mano il biglietto vincente della lotteria cosiddetta dell'acchiappo. Ma qui c'è un dettaglio in più: questo «lui» si sta candidando per l'ennesima volta a governare l'Italia. E questi sono anche affari nostri. L'enormità di quella cifra dà da pensare. Qui non è in questione la distanza tra chi ha tanto e chi ha poco, ma tra chi ha troppo e chi ha troppo poco. Il nostro Paese è tra le prime dieci nazioni più ricche e civilizzate del pianeta. È una democrazia. Eppure a volte tende ad assomigliare a quelle repubbliche delle banane in cui tra le baraccopoli e i palazzi da Mille e una notte ci sono di mezzo soltanto flo spinato e guardie armate, quelle satrapie in cui la classe media è sparita o è al lumicino.

Certi redditi di banchieri, manager e grand commis di Stato gridano vendetta al cielo, mentre frotte di insegnanti, piccoli imprenditori, professionisti combattono quotidianamente la battaglia per non finire sul lastrico. La crisi morde, altro che «mantenere il tenore di vita precedente». Berlusconi è risceso in politica, Mario Monti ci è salito, Pier Luigi Bersani ci sguazza da sempre. Tra questi tre nomi si giocherà il nostro futuro. Le loro ricette sono diverse, ma tra le tante emergenze ce n'è una che nessuno dei tre può ignorare, e riguarda il divario crescente tra i redditi. L'accumulazione di patrimoni da favola mentre tanta gente si impoverisce, l'invidia sociale che monta, l'indignazione di chi è chiamato a fare sacrifici mentre vede che i privilegiati non sono neppure sfiorati, anzi...
La signora Lario è a posto per la vita (per molte vite, verrebbe da dire). Le spetta una montagna di soldi, buon per lei. Ma chi non ha avuto la fortuna di sposare Berlusconi che fine farà?

C'è poco da fare: " 'O sazje nun crer 'o riun" (Il sazio non crede al digiuno, cioè con la pancia piena non si crede alle sofferenze di chi non mangia) così ha decretato mia figlia Annalisa di 17 anni, inorridita da questa notizia.

Fonte: http://www.oggi.it/direttore/

 
 
 

L'ITALIA..."SEMBRA UN PAESE DEL TERZO MONDO"

Post n°482 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
 

Il problema del sovraffollamento delle carceri nel nostro paese ha spinto la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo a condannare l'Italia per trattamento inumano e degradante nei confronti di 7 carcerati, detenuti nelle case circondariali di Busto Arsizio e di Piacenza e al pagamento per danni morali nei confronti degli stessi di ben 100 mila euro (ammontare totale). Nella sentenza la Corte invita l'Italia a porre un immediato rimedio (entro 1 anno) al problema del sovraffollamento delle carceri che viola i diritti dei detenuti confinandoli in celle di meno di 3 metri quadrati.

Secondo i dati comunicati dall'ISTAT, il tasso di disoccupazione giovanile nello scorso mese di novembre è stato pari al 37,1%. Parliamo del livello più alto mai toccato dal gennaio 2004 sia per quanto riguarda le serie mensili, che quelle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre del 1992. Peggio di noi solo Grecia, Spagna e Portogallo. I dati sopra citati hanno fatto concludere all'Unione Europea, nell'ambito del Rapporto 2012 su occupazione e sviluppi sociali, che la protratta crisi economica che ha colpito l'Europa ha "drammaticamente aumentato i rischi di esclusione sociale di lungo periodo e questi variano enormemente tra i diversi stati membri. L'Italia, insieme a Grecia, Spagna, Malta e i paesi Baltici, fa parte del gruppo di paesi in cui c'è un alto rischio di entrare nella povertà e basse possibilità di uscirne, con la creazione di una massiccia trappola della povertà".

E sempre l'Europa nello stesso rapporto condanna l'IMU, asserendo che così come introdotta da Monti è da bocciare. Andrebbe modificata e resa più equa.

Questo flash di notizie non voleva essere un modo per informare chi non avesse avuto modo di leggere i quotidiani o di ascoltare uno dei tanti telegiornali trasmessi dalle varie emittenti televisive, voleva essere, anzi è, il modo per dire che l'impietosa analisi sulla situazione sociale nel Bel Paese, redatta da Barbie Latza Nadeau - giornalista autrice di Angel Face, il libro su Amanda Knox - e pubblicata dal Daily Beast per quanto spiacevole possa apparirci è la reale fotografia della nostra nazione.

Potenza economica e disoccupazione, patrimonio culturale e sfruttamento ecco i due volti dell'Italia ritratti dalla Nadeau che senza giri di parole asserisce: l'Italia sembra un Paese del Terzo mondo.

La disoccupazione è dilagante, lo stile di vita povero: un Paese con un ricco patrimonio culturale, e la settima economia mondiale (in realtà l'ottava, ndr) ma le statistiche sociali fanno somigliare l'Italia a un Paese in via di sviluppo. I dati su occupazione giovanile, violenze domestiche e condizioni degli immigrati, per Nadeau, sono incontrovertibili.
La giornalista fa riferimento all'ultimo rapporto annuale dell'Istat: la disoccupazione giovanile ha raggiunto un tasso del 36,5% (e salita ancora, secondo l'ultimo aggiornamento, al 37,1%) e la violenza domestica è in costante aumento (120 donne uccise nel 2012, una ogni tre giorni), tanto da costringere lo Human Rights Council delle Nazioni Unite a richiamare l'Italia, affinché l'argomento sia affrontato e risolto dalle autorità.
Nonostante quasi tre italiani su quattro vivano in una casa di proprietà, Nadeau elenca altri dati che sottolineano l'arretramento del Paese: solo il 56% delle famiglie possiede un computer, il 45,3% una lavastoviglie, il 33,4% un impianto di aria condizionata. Altissimo il tasso di abbandono scolastico negli anni delle superiori: il 18,8%, il terzo più alto d'Europa. E solo 56 studenti universitari su cento completano gli studi.
"E' sorprendente - sottolinea Nadeau - che i giovani laureati abbiano più possibilità di essere disoccupati rispetto a chi lascia la scuola o non si è mai iscritto all'università" perché è probabile che lavorino "senza contratto". Le donne poi, oltre a guadagnare il 15% in meno degli uomini, hanno poche chance di trovare un impiego, soprattutto al Sud, dove 6 su 10 sono fuori dal mercato del lavoro.
Anche gli immigrati diventano sempre più poveri. A dicembre, Amnesty International ha condannato l'Italia per lo sfruttamento dei migranti, pagati in media il 40% in meno, che vivono in condizioni disumane. Un cambiamento ci sarà, ma non sempre porta miglioramenti, ammonisce Nadeau. Gli italiani andranno al voto a febbraio per scegliere una nuova maggioranza - fa presente la giornalista - ma difficilmente qualcuno parlerà di queste statistiche.

La replica di Napolitano, dopo aver sottolineato che quanto riportato non è corretto, è stata: "Comunque, abbiamo del lavoro da fare per rendere la vita migliore."

Molti diranno e c'era bisogno che a sbatterci in faccia la verità fosse una giornalista statunitense? No certo, la verità è sotto gli occhi di tutti, la tocchiamo con mano tutti i santi giorni, ma sapere che c'è chi attraverso un'analisi obiettiva dei fatti si concede l'ardire di definirci, e l'esagerazione in questo caso non è una provocazione, un paese del terzo mondo, deve indurci a riflettere con serietà sull'utilizzo del voto alle prossime elezioni.

Note: The Daily Beast è un sito web di informazione ed opinioni statunitense, fondato e redatto da Tina Brown, precedente editrice di Vanity Fair e The New Yorker ed è secondo Technorati, il ventiquattresimo blog più popolare al mondo.

Parte di questo articolo è la traduzione dell'originale che potete visionare cliccando sul link a seguire:

http://www.thedailybeast.com/articles/2013/01/06/italy-s-statistics-make-it-look-like-a-third-world.html

 
 
 

BAGUETTING ECCO LA NUOVA MODA DEL WEB

Post n°481 pubblicato il 08 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
 

Meno pericolosa di tante altre mode che l'hanno preceduta come il planking (sdraiarsi in orizzontale nei posti più strani) o il batmaning tendenza da vero e proprio capogiro (appendersi a testa in giù come i pipistrelli) l'ultima trovata nonsense in termini di follie che sta spopolando in rete arriva da Parigi. Si chiama baguetting  e deve il suo nome proprio al famoso sfilatino francese, vero protagonista di questa bizzarra mania. La nuova prima moda del 2013 consiste nel farsi fotografare in pose ironiche che hanno sempre come  protagonista una baguette utilizzata nei luoghi e nei modi più impensabili.

Ecco allora che il fragrante sfilatino diventa una spazzola per farsi la piega ai capelli oppure un originale cravatta da indossare o ancora un neonato da coccolare e ancora una cintura di sicurezza da allacciare in volo, una stecca da biliardo per un tiro strabiliante o una presa multipla per la corrente.  Nulla pone limite alla fantasia ci si può sbizzarrire scatto dopo scatto l'importante è stupire e ovviamente farsi fotografare.

Per gli utenti del web questo è senza alcun dubbio un passatempo decisamente innocuo rispetto a quelli che l'hanno preceduto. L'obiettivo?...Sempre lo stesso! Immortalarsi in foto e video da diffondere a tutti i costi on line spinti dal desiderio di ritagliarsi il proprio attimo di visibilità.

Ho un suggerimento davvero originale per chi volesse aderire...Farsi immortalare in uno scatto in cui la baguette sostituisce la supposta.

Ora se volete, tocca a voi suggerire il vostro scatto fantasioso! Suvvia provateci...

 
 
 

BOOM DI BABY PROSTITUTE A NAPOLI E ROMA

Post n°480 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
 

Allarme a Napoli e Roma almeno mille i bambini che si prostituiscono.

E' un dato allarmante e preoccupante quello diffuso dal giornalista Mario Campanella, Presidente dell'associazione Peter Pan, che si occupa di lotta alla pedofilia. Sarebbero almeno mille i bambini, perlopiù di origine albanese e slava, costretti a prostituirsi a Napoli e Roma. 10-15 euro la cifra pagata per le loro prestazioni, si vendono nell'assoluta indifferenza delle istituzioni. Sembra essere tornati ai tempi de La Pelle di Malaparte - afferma il giornalista - ma stavolta c'è meno rumore di allora, quando per la fame e la miseria si concedevano i bambini agli americani ed ai marocchini.

"Si tratta di bambini in gran parte non censiti perché figli di immigrati irregolari, anche se una parte di essi è rumena e quindi di fatto appartenente alla comunità europea. Siamo stati già contattati dalla dott.sa Patrizia Perina, del Comune di Napoli, che ha svolto un ruolo decisivo nella prima operazione contro i pedofili nella metropolitana partenopea, e contiamo di poter fare lo stesso con il comune di Roma: c'è un'emergenza di bambini invisibili in queste due città vittime, per pochi euro, della bramosia di persone che per noi sono criminali''.
''Gli sfruttatori che agiscono dietro questo mercato ne ricavano profitti per oltre 10 milioni di euro l'anno, nell'indifferenza generalizzata delle istituzioni centrali. Stiamo aspettando dalla classe politica nazionale un cenno - aggiunge il presidente - una dichiarazione d'intenti che adotti la Carta di Treviso come documento vincolante per le politiche di prevenzione''.
''La legislatura conclusa ha visto l'approvazione della Convenzione di Lanzarote e l'istituzione del Garante per l'Infanzia - prosegue Campanella - due fatti estremamente positivi, ma la spesa complessiva nel nostro Paese per la prevenzione e per l'assistenza alle vittime è incredibilmente bassa e non supera le seicentomila euro annue. Una somma irrisoria se si pensa che sono all'incirca 70 mila i bambini vittime della pedofilia e se si pensa che, nonostante l'evidenza legislativa che non pone nella fattispecie nemmeno limiti di reddito, ci sono problemi anche per l'accesso al gratuito patrocinio nelle sedi giudiziarie. Sembra che questi bambini - conclude Mario Campanella - non interessino a nessuno''.

''I dati diffusi da Mario Campanella, Presidente di Peter Pan, sono agghiaccianti: 6 su dieci svilupperanno disturbi psichici''. Lo afferma Donatella Marazziti, docente di psichiatria all'Università' degli studi di Pisa.
''Il 60% dei bambini vittime della pedofilia e della prostituzione-continua Marazziti - sviluppa disturbo post traumatico da stress (26%), disturbi di ansia diversi (doc, fobie, panico 16%), disturbi dell'umore (14%) e disturbi psicotici (4%), mentre il 40% di loro enuclea disturbi di personalità, se non intervengono cure psicoterapiche e farmacologiche adeguate''.
''E' sconcertante - prosegue - assistere al silenzio che pervade le istituzioni dinanzi a fatti cosi gravi, che già nel passato, grazie alle grandi inchieste giornalistiche, erano emerse prepotentemente. Il rapporto fra traumi e sviluppo di disturbi psichiatrici è noto ormai da decenni, cosi come sono note le convenzioni internazionali sull'infanzia che, però -conclude il cattedratico pisano -, rimangono lettera morta nella loro applicazione reale''.

I luoghi nel capoluogo partenopeo dove si offrono sono Via Toledo, Piazzale Tecchio, addirittura anche su Piazza Trento e Trieste: arrivano ogni mattina dall'hinterland accompagnati dai loro aguzzini. A Roma - dichiara Campanella - i punti centrali sono Piazza Bologna, la stazione Tiburtina , la Garbatella.
"C'è un giro di pedofili che conosce bene questo stillicidio-prosegue ancora il giornalista- e che non è solo di derivazione urbana: ormai arrivano anche da fuori città per compiere ogni giorno un crimine contro l'umanità. Abbiamo chiesto alla politica nazionale, impegnata per la campagna elettorale, di inserire la lotta alla pedofilia e alla mendicità al centro dei suoi programmi , incitando tutti i leader politici, da Bersani a Berlusconi, da Casini a Vendola, da Monti a Grillo, affinché aprano i loro occhi e non pensino solo allo spread e alle dispute sull'economia. Abbiamo inviato appelli di psichiatri, universitari, del mondo cattolico che è l'unico ad occuparsi di assistenza concreta a questi bambini, ma il nostro grido è rimasto inascoltato. In occasione dell'Epifania, abbiamo inviato un dossier sulla Befana dei bambini mendicanti al Capo dello Stato ed ai segretari di partito, sperando che si possano aprire squarci di luce su questo mondo non più sommerso di miserie e di violenza."

 
 
 

ROCCO, IL BORDIER COLLIE CHE DOPO 9 ANNI TORNA A CASA

Post n°479 pubblicato il 06 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
 

In un marasma di cattive notizie ogni tanto succede d'imbattersi in qualcosa di bello e sempre più spesso a regalarci questi stralci di fiabesca realtà sono gli animali come quella di cui è protagonista Rocco, e che ho scelto di raccontarvi sperando di farvi dono gradito nel giorno dell'Epifania.

C'era una volta a Tolentino in provincia di Macerata uno splendido esemplare di border collie, che viveva felice presso la famiglia di cui faceva parte. Non si sa come o cosa sia successo ma alla vigilia di Natale di nove anni fa Rocco, questo il nome del nostro amico a quattro zampe, sparì rendendo quanti lo avevano amato e coccolato molto tristi. Per giorni lo cercarono invano e alla fine dovettero arrendersi al fatto che Rocco non c'era più. Nove anni sono un tempo molto lungo per continuare a sperare di ritrovare il proprio amico fedele potete ben immaginare quindi lo stupore misto a gioia dei proprietari di Rocco quando il 23 dicembre scorso sono stati convocati dall'Asur perché il loro cane era stato ritrovato in un campo di Montello di Macerata.

"Mi hanno chiamato dal canile" - ha dichiarato il proprietario Alessandro Appignanesi al sito 'Cronache maceratesi' raccontando il momento in cui ha rivisto il vecchio amico - "mi chiedevano se avessi perso un cane. Dopo averlo cercato per tanto tempo non riuscivo a credere che si trattasse di lui. Una volta arrivato ci siamo riconosciuti subito, lui, nonostante le zampe atrofizzate, cercava di alzarsi, di venirmi incontro quasi piangendo. Eravamo tutti commossi, anche la signora che ci aspettava al canile".

L'animale ha perso l'uso delle zampe posteriori e, secondo la veterinaria che l'ha in cura, i suoi muscoli sono irrimediabilmente atrofizzati da ben cinque mesi. A ciò vanno aggiunti gli acciacchi dell'età e le conseguenze di molti giorni passati al freddo. Per il resto Rocco si può dire che stia bene.

E fu così che alla vigilia di Natale di nove anni dopo Rocco è tornato a casa. E' stato per tutti un Natale davvero speciale e per regalo Rocco ha ricevuto un carrettino che gli consentirà di tornare a camminare, spingendosi con le zampe anteriori.

Non trovate cari amici che sia questa storia vera una bellissima favola dei giorni nostri...Un caro abbraccio dalla vostra Befana Rossella.

 

 
 
 

BUON ANNO A CHI...

Post n°478 pubblicato il 30 Dicembre 2012 da mielealpeperoncino
 

 

BUON ANNO a chi nella vita ci crede e a chi invece vorrebbe crederci, BUON ANNO a chi la vita la vive e a chi invece si lascia vivere, BUON ANNO a chi semplicemente tra una lacrima e un sorriso corre incontro alla vita apprezzando le gioie e superando i dolori.

Questo mio pensiero, inviato a tutti i contatti presenti nella mia lista amici, sia di augurio anche per quanti passeranno di qui.

Rossella

 
 
 

E' NATALE MA NON PER TUTTI

Post n°477 pubblicato il 23 Dicembre 2012 da mielealpeperoncino
 

Non so perché, o forse fingo di non saperlo,  ma a me il Natale mette tristezza. Una tristezza inspiegabile che non provo mai in nessun altro periodo dell'anno e non è certo perché non sono più una bambina. Penso spesso ai meno fortunati ma a Natale ne sento maggiormente il peso, la responsabilità, probabilmente perché in questo giorno "speciale" la mia condizione, seppur modesta,  mi appare di enorme ricchezza e sento una vocina dentro me che mi dice: "Sai Rossella se al mondo c'è chi non avrà mai nulla da portare alla bocca, chi non aprirà mai un regalo, chi non riceverà mai un bacio, una parola di conforto, un abbraccio di solidarietà, un pensiero gentile... E' anche colpa tua."
Mi piacerebbe poterla contraddire ma non posso perché so che quella vocina sta dicendo il vero.
Questa mia personale condizione nel vivere il Natale non m'impedisce però di porgere a ciascuno di Voi, un caro augurio di BUONE FESTE.

 
 
 

STRAGI DI INNOCENTI: DUE PESI DUE MISURE?

Riflettevo sulle varie stragi in cui a pagarne le conseguenze sono gli innocenti, quelli che la pietra possono scagliarla tranquillamente, quelli senza alcuna possibilità di difesa ovvero i bambini. Impossibile non restarne emotivamente coinvolti, atterriti, indignati.  Ma c'è qualcosa che m'indigna più della loro stessa morte ed è l'atteggiamento dei media tutti nel trattare diversamente la morte degli uni al cospetto degli altri, come se il valore della loro stessa vita assuma incidenza maggiore in virtù dello stato, della nazione o delle modalità in cui quelle vite vengono strappate.

Ecco allora che se provate ad inserire nel motore di ricerca Google: Strage di Newtown vi appariranno 4.280.000 risultati, Strage di bambini in Siria 552.000 risultati, Bambine morte per l'esplosione di una mina 174.000 risultati, Strage di bambini in Palestina 958.000

Si evince che c'è una sostanziale differenza numerica tra i vari contenuti a portata di click, data dal fatto che più se ne parla o se ne scrive maggiore è il numero delle pagine create. La conclusione logica che ne traggo è che c'è meno considerazione per la tragica fine di una di quelle dieci bambine tra i 10 e gli 11 anni  morte in Afghanistan, per l'esplosione di una mina mentre erano fuori a raccogliere legna da ardere o per uno di quei 10 bambini, tutti di età inferiore ai 15 anni morti il 26 novembre in Siria mentre, approfittando di una concordata tregua, erano all'aperto a giocare o di tutti i bambini siriani morti dall'inizio di una mattanza che non vede fine perché nessuno ha interessi a mettervi fine, oppure per la morte di uno degli ormai innumerevoli bambini vittime della guerra tra Palestina e Israele.

Morire per mano della follia di un singolo individuo mentre si è al caldo a scuola ha forse una cassa di risonanza maggiore che morire per lo scoppio di una mina mentre si è fuori a raccogliere legna per riscaldarsi quando invece si dovrebbe essere a scuola...o morire di paura, di stenti, di freddo come succede ad un elevato numero di bambini e adolescenti, che non resistono al continuo martellamento dei bombardamenti, ai boati tremendi che il resto del mondo si ostina a non sentire o a definire incidenti collaterali?
Se è così ditemelo perché significa che io nonostante i miei suonati 45 anni del valore della vita ancora non ho capito niente.

Intanto Obama scrive sulla lavagna della scuola di Newtown: "Siete nei miei pensieri", ma non aveva detto qualcosa di simile anche dopo la Strage di Aurora avvenuta solo sei mesi fa...

 
 
 

NATIVITA’ CHOC A CARRARA

Lo scorso Febbraio a Carrara muore di stenti Olga Komut, 31enne di nazionalità ucraina all'ottavo mese di gravidanza che viveva in una tenda collocata in un'area dismessa alla periferia della città nei pressi della stazione di Avenza. Il caso scosse non poco gli abitanti della città che, memori delle condizioni di miseria della donna e prossimi al Natale, hanno voluto, partendo dal ricordo della stessa, raffigurare la sofferenza con un presepe che per quanto scioccante possa apparire è molto più realistico dell'immaginario collettivo a cui siamo abituati e nel quale Bambin Gesù viene sempre raffigurato come un pargolo sorridente e sereno dalla faccia rosea e paffuta.

La scena è alquanto raccapricciante, all'interno della tenda, giusto al centro tra paglia e denari, circondato da bidoni in metallo, atti a rappresentare Giuseppe, Maria, bue e asinello, c'è uno scheletrico Gesù Bambino, una scultura di resina bianca che lo fa ancora più simile a uno scheletro, chiaramente avvinto dalla fame e dalla miseria. Completano l'allestimento immagini di morte, fame e guerra dei paesi più poveri mentre la colonna sonora presenta un mix di canti natalizi intervallati da dichiarazioni di guerra, raffiche di mitragliatrice e scoppi di bomba.

Il Presepe collocato ed inaugurato venerdì, ha ricevuto anche il beneplacito dal parroco del Duomo don Raffaello Piagentini, il quale appoggiando in pieno l'idea degli organizzatori ha sottolineato: "E' un presepe più realistico degli altri, mi piace molto perché ci ricorda che Gesù continua a soffrire attraverso la sofferenza di molti

COMMENTO PERSONALE:
L'allestimento della natività in piazza Duomo a Carrara denuncia fame e sofferenza, un segnale forte di ribellione verso ciò che sta accadendo nel mondo, Italia compresa, che invita a riflettere sulle condizioni di vita che affliggono quattro quinti del nostro pianeta, sul prezzo pagato da molti per l'illusione di benessere di pochi. Nonostante le buone intenzioni, nonostante gli sforzi di alcuni, da realista so per certo che come è vero che a Natale non siamo tutti più buoni parimenti è vero che le disgrazie altrui, per quanto ci commuovano, le dimentichiamo in fretta e questo presepe che tanto scalpore ha suscitato sarà solo l'ennesimo tentativo fallito per ricordarci sì la sofferenza altrui ma anche l'egoismo becero di cui è fatto l'uomo.

 
 
 

MENAGE A TROIS

Post n°474 pubblicato il 30 Novembre 2012 da mielealpeperoncino
 

È questo l'ultimo pasto erotico dei condannati a morte dalla profezia dei Maya

Dicembre è alle porte. Solitamente l'ingresso dell'ultimo mese dell'anno, accompagna il pensiero comune all'imminente arrivo del Natale, alla corsa ai regali da mettere sotto l'albero e ai progetti su come trascorrere la notte di San Silvestro, non quest'anno però. Questo dicembre, di questo anno, il 2012, vede nel suo 21esimo giorno, la fatidica data designata dal popolo dei Maya come l'ultimo giorno di vita per il mondo intero o quantomeno uno sconvolgimento sostanziale di esso e il sopraggiungere di una nuova era.
Della profezia Maya ne abbiamo sentito parlare in ogni modo, ma a parte i catastrofismi, bufala o verità che sia, preoccupati, spaventati, scettici o semplicemente disinteressati poco importa perché una cosa è certa la stessa ha solleticato l'immaginario e l'interesse di tutti noi che, in un modo o nell'altro, anche solo per mera curiosità abbiamo voluto saperne di più.

In questi giorni in cui la distanza dall'ipotetica fine si accorcia e prende il via il conto alla rovescia, in rete, e non solo, è un proliferare di notizie simpatiche, curiose e sorprendenti.

E così potete leggere di  chi si prepara all'evento in chiave turistica; chi, come il cinese Lu Xhenhaie, affannandosi  nel tentativo di  ultimare la costruzione di un'arca simile a quella del famoso film 2012 con la quale salvarsi; chi, come un sito ucraino di recente apertura, che nel tentativo di sdrammatizzare il catastrofico evento, ha messo in vendita biglietti on line per la fine del mondo con destinazione inferno o paradiso, al prezzo di 18 dollari i primi e 15 i secondi. Ovviamente per gruppi e comitive sono applicabili sconti e per gli immancabili VIP la possibilità di acquisto per la formula "Inferno all inclusive", che prevede l'iscrizione del nome nelle Tavole di Satana, un posto in prima classe riservato per l'inferno, un documento per circolarvi ovunque, una guida scelta ad hoc e un biglietto per la caduta libera fino al centro del cerchio di fuoco. Riservata invece, solo a coloro che si ritengono così tanto buoni da meritare che i loro nomi vengano iscritti nel Libro della Luce, è la formula "Paradiso all inclusive".

A mostrare come a certi appetiti non c'è fine che tenga, l'immancabile sondaggio on-line a sfondo sessuale di un sito di dating sull'ultimo desiderio prima dell'Apocalisse, dal quale emerge che, secondo gli intervistati, il modo migliore per concludere la vita terrena è darsi alla pazza gioia con un rapporto a tre.
Secondo i dati del questionario proposto da firstaffair.com/de e riportati dal quotidiano tedesco Bild: il 35% degli uomini e il 27% delle donne ha risposto che, potendo scegliere, vorrebbe aspettare la fine del mondo divertendosi con un ménage à trois, preferibilmente con due partner dell'altro sesso. "È questo l'ultimo pasto erotico dei condannati a morte dalla profezia dei Maya", commenta ironico il Bild, alludendo alla passione per il triangolo amoroso espressa dagli intervistati. Uomini e donne sono d'accordo sulla "Threesome" ma nel caso non fosse possibile, sceglierebbero due strade diverse per l'ultimo orgasmo: per lei il momento di intimità andrebbe trascorso con il proprio compagno, per lui sarebbe l'occasione per dedicarsi a nuove conquiste. Immaginando di trascorrere l'ultima notte di sesso con un personaggio famoso, gli uomini scelgono Barbara Schoneberg, Jessica Alba o Angelina Jolie mentre le donne Johnny Depp, Hugh Jackman e George Clooney.
Con desideri così caldi una possibile fine del mondo non è poi così terribile, conclude il Bild!

Il giorno fissato è vicino e, anche se sembra improbabile che la previsione si avveri, nell'attesa cari amici ed amiche, secondo gusti e possibilità il mio suggerimento e di godercela alla meglio! Voi cosa suggerite?

 
 
 

ORRORE ALLO ZOO DI PITTSBURGH

Bimbo di tre anni cade nel recinto dei licaoni, ucciso a morsi. E la mamma?...

 

Una terribile tragedia si è consumata allo zoo di Pittsburgh, nel nord est degli Stati Uniti, dove un bimbo di tre anni è stato sbranato dai licaoni, cani selvatici molto simili alle iene.
Stando a quanto riportato dalla stampa locale e secondo le prime ricostruzioni il piccolo era al parco con la mamma che lo stava tenendo in bilico sulla recinzione; lui ha perso l'equilibrio ed è caduto al di là della rete di protezione, dietro la quale si trovavano gli animali, che lo hanno ucciso a morsi.
I guardiani e la polizia, che ha ucciso uno degli 11 licaoni presenti nella gabbia, hanno tentato inutilmente di salvarlo.

COMMENTO PERSONALE:
Ora con il dovuto rispetto per la grave disgrazia consumatasi mi chiedo: "Che necessità c'era di sparare ad uno dei licaoni?"...
Fosse stato necessario per salvare il bambino capisco benissimo ucciderli anche tutti e 11 ma non lo era perché ormai il bambino era già stato assalito e per lui non c'era scampo. La deduzione è che non l'hanno ucciso per salvare la vittima ma per un malinteso senso di giustizia.
Sarebbe utile e opportuno spiegare anche il perché delle reazioni degli animali, che, purtroppo, hanno -dal loro punto di vista- semplicemente eliminato un corpo estraneo dal loro territorio.

E della mamma invece ne vogliamo parlare?
Certamente merita rispetto il dolore di questa donna che ora piange il suo piccino morto in modo atroce ma questa mamma avrebbe potuto, con un po' di buon senso, evitare il verificarsi di questa tragedia. E' vero che con il senno di poi siamo tutti più bravi ma occorre essere obiettivi e chiedersi se è da persone responsabili tenere il proprio pargolo in piedi su di una recenzione, magari anche inadeguata, dove alloggiano licaoni con il rischio, e il caso lo conferma, che vi possa cadere dentro finendo come è finito il piccolo protagonista di questa triste storia...Da tener presente che i licaoni sono grandi all'incirca come cani domestici di medie dimensioni e sono molto aggressivi quando si muovono in branco.

Se fosse stato vivo mio padre son certa che avrebbe detto: "Si poteva evitare? Sì, con maggiore cura ed attenzione."

Chissà perché come sosteneva G.B. Shaw: "Quando un uomo vuole ammazzare una tigre, lo chiama sport; quando è la tigre a volerlo ammazzare, la chiama ferocia."

 
 
 

"POR AMOR A LAS TETAS", SPOT ANTICANCRO O ALTRO?

Si concluderà domani 31 ottobre la 19esima edizione della campagna Nastro Rosa, promossa dalla Lega italiana per la lotta ai tumori assieme alla Estée Lauder Companies, per la prevenzione del tumore al seno che ogni anno nel nostro paese causa la morte di 13mila persone.  Una malattia che colpisce sempre di più le giovani di età compresa tra i 25 ed i 49 anni, numeri che se associati alla previsione degli esperti, per i quali entro fine anno saranno circa 46 mila i nuovi casi diagnosticati, lasciano ben intendere l'importanza della divulgazione di un importante messaggio: uno stile di vita sano, e la diagnosi precoce restano i più potenti strumenti per sconfiggere questa malattia.

E proprio una réclame anti-cancro, prodotta dall'agenzia cilena "Lowe Porta" è, in questi giorni, al centro di una grossa polemica scatenatasi sul web. Il video, il cui titolo è "Por Amor a las Tetas",  dura poco meno di 50 secondi e mostra una serie di decolté, taluni anche in forma piuttosto spinta, per poi concludersi con uno slogan che, rivolgendosi agli uomini,  recita esattamente così: "Se li amiamo tanto, prendiamocene cura. Incoraggiate le vostre donne a sottoporsi a una mammografia".

Ad accendere la miccia è stato il blogger Copyranter, internauta esperto in pubblicità, che sul sito americano Buzzfeed.com ha postato giovedì scorso un breve articolo in cui afferma che la pubblicità in questione è "esattamente come non dovrebbe essere fatto uno spot che vuole denunciare il problema del cancro al seno". L'articolo si conclude con una provocazione in cui il blogger, rivolgendosi alla comunità di lettori, scrive: "Ok, lo spot intende suscitare l'attenzione degli uomini. Ottimo. Ma pensate che il numero di persone che si masturberà su questo filmato sarà equivalente al numero di chi realmente chiederà alla propria compagna di fare una mammografia?"... Per poi invitare gli utenti a visualizzare quello che lui ritiene uno spot serio sul tema e posta nello stesso articolo una pubblicità commissionata recentemente dal governo scozzese per sensibilizzare la propria popolazione.

Tacciato di rasentare quasi la pornografia lo spot, ritenuto di cattivo gusto dalla maggior parte delle persone, è stato bocciato anche dal sito di pubblicità e marketing Adrants che, se da una parte ammette che "è difficile non sessualizzare i seni", dall'altra dichiara che "quando si parla di cancro al seno, il sesso è l'ultima cosa a cui bisognerebbe pensare".

Molte e come sempre diverse le reazioni degli utenti. C'è chi come Kristi Coleman scrive: "Questa pubblicità che focalizza la sua attenzione sui seni mi disturba per parecchie ragioni. Soprattutto contesto l'idea che si dica che bisogna salvare dei seni e non delle vite umane", e chi invece, come l'indonesiano Dandi Mauludianto scrive: "Se questa pubblicità farà riflettere qualcuno  e gli permetterà di prendere coscienza del problema, allora avrà avuto un senso".

Altri fanno notare che se gli ideatori della pubblicità fossero in buona fede non avrebbero utilizzato solo immagini di ragazze giovani e attraenti, ma anche quelle di donne con seni piccoli e non particolarmente aggraziati.

QUESTO IL VIDEO DELLO SPOT :

COMMENTO PERSONALE:
Vi dirò per quanto mi riguarda, a parte un'immagine di contenuto visibilmente sessuale,  che avrei evitato di adoperare, io non trovo questo video così scandaloso, primo perché trattasi più di decolté che di seni nudi secondo perché in tv passa di tutto e di più. Per cui se va bene mostrare il seno in fascia protetta per pubblicizzare una crema solare perché non dovrebbe andar bene mostrarlo per  sensibilizzare le donne inducendole a controllarsi...Sensibilizzare le donne ecco su questo io mi soffermo e mi chiedo, come mai uno spot che ha per oggetto una patologia prettamente femminile cerca di richiamare maggiormente l'attenzione maschile? C'è forse in questo messaggio una sorta d'invito alla condivisione, alla partecipazione dell'uomo che potrebbe vedersi privato, per negligenza  o trascuratezza in termini salutari della propria compagna, di un piacere quale un seno sano è...

Fatto sta che il blogger sopracitato ne denuncia, a ragione,  l'inefficacia comunicativa, in quanto lo spot, fuorviante,  a tutto fa pensare tranne al fatto che si tratti di una campagna di sensibilizzazione che il governo ha organizzato per promuovere la prevenzione. Una campagna di sensibilizzazione in genere serve per informare e spingere ad una riflessione e non può usare lo stesso linguaggio persuasivo, frivolo, erotico e superficiale della pubblicità. Infatti, guardando questo spot, chi non ha coscienza della gravità della malattia, continuerà a non averne. Nel video integrale le immagini tanto discusse sono precedute da un dialogo tra 2 carte da gioco (due re) e seguite da titoli (scritti in fucsia) che restano in sovrimpressione per pochissimo tempo. Lo spot raggiunge il suo scopo: catturare l'occhio maschile ed auto legittimarsi attraverso un messaggio sociale che non è posto nella giusta rilevanza.

 
 
 

FRANCIA: ADDIO A MAMMA E PAPA’

Il ya une fois et maintenant il n'y a plus, d'une mère et d'un père...

Il 31 ottobre al consiglio dei ministri francese verrà presentato il disegno di legge "Matrimonio e adozioni per tutti",  che mira all'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso compresa la possibilità per le coppie omosessuali, unite in matrimonio, di adottare figli così come anche la procreazione assistita. In questo caso verrà cambiata anche la definizione di matrimonio del codice civile, non più "unione fra un uomo e una donna" bensì "unione fra due persone di diverso o medesimo sesso" così come non si parlerà più di "marito e moglie" ma di "sposi".  
Vale la pena ricordare che nell'attuale legislazione francese una persona che ha una relazione omosessuale oppure una relazione eterosessuale non registrata come matrimonio può già adottare un figlio, ma a condizione di essere genitore single.

Nell'attesa il governo Hollande ha annunciato che, per armonizzare le famiglie francesi, vecchie e nuove, etero e omo,  sul libretto di famiglia di ogni cittadino francese al posto di "padre" e "madre", saranno indicati "genitore 1" e "genitore 2". Tale nomenclatura sarà presente su tutti i documenti con valore legale, certificati di nascita inclusi, Hollande segue così almeno sulla carta gli Stati Uniti dove da febbraio 2011 i termini madre e padre sono scomparsi dai passaporti di Washington.
Le sostituzioni sono prescritte in due articoli del progetto di legge di cui sopra. Probabile che la successione numerica segua quella alfabetica.  

"La proposta del governo in materia di diritto di famiglia ha indignato l'establishment religioso d'Oltralpe e ha scatenato un'onda di critiche anche in molti altri francesi convinti che un simile provvedimento dovrebbe essere sottoposto a consultazione popolare. "Dovremmo indire un referendum per consentire un reale dibattito su un tema così delicato" ha dichiarato Dominique Rey, il vescovo cattolico della regione meridionale di Frejus-Tolone alla testata Nouvelles de France. "La maggioranza della popolazione è d'accordo con una visione tradizionale del matrimonio" ha aggiunto il prelato mettendo in guardia contro l'apertura del vaso di Pandora".

Dopo un incontro con il ministro dell'Interno Manuel Valls, il Cardinale Philippe Barbarin lancia l'allarme: "I matrimoni dello stesso sesso spianano la strada a poligamia e incesto" ma Oltralpe pare che il potere clericale non interferisca più di tanto con la politica.

Penso e mi chiedo...
Generare: "Dare vita a qualcuno, metterlo al mondo; generare figli"
Genitore: "Colui che genera" (così il Sabatini Coletti)
Se le parole hanno un peso, un significato, un valore è vero che si può essere padri o madri pur senza aver generato ma ho evidenti difficoltà a comprendere come si  possa essere genitori senza aver generato, procreato ovvero messo al mondo...

Note: La parte virgolettata e sottolineata è tratta da www.tgcom24

 
 
 

CHIUSO PER CORNA.

Post n°470 pubblicato il 15 Ottobre 2012 da mielealpeperoncino
 

In un paesino della Sardegna ha fatto scandalo la vendetta di un marito tradito che sulla porta del suo locale ha affisso un cartello con scritto: "Chiuso per corna".

Siamo a Sennori, in provincia di Sassari, poco meno di 7.000 abitanti dove adesso non si parla d'altro. Lui un facoltoso imprenditore della zona ha voluto informare l'intero paese che la moglie lo tradiva, ha tirato giù la saracinesca del suo bar e su un foglio bianco ha scritto "Chiuso per corna". Sono bastati pochi minuti e davanti al locale chiuso per tradimento si è radunato l'intero paese, sul manifesto infatti c'era anche tanto di nome e cognome del presunto amante.

E alla donna a questo punto non è rimasto altro da fare che andare dai carabinieri a denunciare il marito per diffamazione e maltrattamenti. Ai militari ha anche raccontato una storia di un matrimonio difficile, nato male e finito peggio, fatto di lavoro e di rinunce. Nonostante le possibilità economiche dell'uomo, lei,  era costretta ad elemosinate tutto anche i soldi per comperare da mangiare. Oltre a denunciare il marito la donna ha anche chiesto la separazione, smentito la relazione extra coniugale e ha tenuto a sottolineare di non aver mai tradito l'uomo. Adesso, forse,  per dare una risposta a quel "Chiuso per corna" anche lei dovrà affiggere un cartello ai muri di Sennori.

 
 
 

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"AMORE"

 

 

L'amore è come il mare:

è possibile che si riesca

a vederne l'inizio ma la

fine si perde oltre la linea

dell'orizzonte.

          Rossella.

 

L'amore, quello vero, che fa palpitare.

che regala quel prezioso elisir

che ci permette di sentirci giovani

e vitali anche quando il trascorrere del tempo

vorrebbe impedircelo è fatto, soprattutto

di silenzi, di sguardi lunghi, intensi,

ricchi di significati che le parole non

riuscirebbero mai a comunicare...

AMORE!!!

          Rossella

 

 

 

DALLO SCRIGNO DELLE MIE

FIORI

I fiori sono fragili e muoiono in un sofffio quasi come i giorni della vita.

Ma se sai guardarli, sfiorarli, ammirarli e gioirne,

darai un senso al loro breve vivere.

 

L' ETERNITA' IN UN BACIO

Ricordo, Chiedesti: "Come mi baceresti?"...

Risposi: "In verità non saprei rispondere"...

So solo che per essere analogo alla tua unicità sarà privo di estensione,

senza inizio nè fine, sospeso nel tempo, senza un prima o un dopo.

Il presente ha i suoi limiti nel non averne, e un bacio

fuori dai limiti della estensione e del tempo è semplicemente ed

unicamente eterno.

ATTESA

A volte come una barca alla deriva mi sento,

sembra estenuante l'attesa

ma è l'essenza stessa della vita.

                 Mielealpeperoncino.

 

DALLO SCRIGNO DELLE MIE

ACQUA-TE

Acqua pura e cristallina che sgorga dalla terra, che cade dal cielo;

nutre i suoi frutti, colma fiumi ed oceani.

Acqua fonte di vita dolce e pura, forte e dirompente

come te!

Te che mi disseti con la tua presenza e m'inondi col tuo amore,

consentendomi di nuotare nel tuo mare,

permettendomi di sprofondare in esso

fino a raggiungere gli abissi del tuo mondo,

quel mondo pieno di tesori nascosti, ricco di vita.

Quel mondo in cui vorrei immergermi

e di cui vorrei far parte.

 

SORGENTE DI VITA

Siamo nate insieme tu ed io.

Dolce e serena,

calma e tranquilla,

impetuosa e travolgente acqua.

Ogni tua goccia è vita.

Mielealpeperoncino

 

PRIVA DI TITOLO

Rifessi di luce costante

al calar del tramonto

si nascondono.

Primeggiano le scure ombre

dietro le verdi fronde.

 

Rinascono in un pensiero

triste o felice

purchè vero.

Vestendosi di bianco

passeggiano di fianco.

 

Ritorna il giorno e con esso il sole

ma se fosse pioggia o vento,

alcuno il tormento.

Chi è in natura

alla natura affida 

fragilità e forza

timore e coraggio.

 

Se ne fa scudo, letto e sostegno

non tralasciando il proprio impegno.

Fra immensi giardini, prati ed aiule

si spegne la vita di un fiore. 

          (Mielealpeperoncino)

 

Così in natura...

  Così dal fioraio... 

 

Così nel mio cuore...

Così in casa mia...

 

DALLO SCRIGNO DELLE MIE...

 

 

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Dialogo tra sguardi

 

Lei: Guardami e parlami

      e mentre mi parli, ascoltami

      perchè è ascoltando che potrai parlarmi

      ed è parlando che potrò ascoltarti

      e ancora guardami!

Lui: Ti guardo, è bello guardarti!

      Ti ascolto, è bello ascoltarti!

      Ti parlo, è bello parlarti!

      Forse ancor più bello sussurrarti!

      Per poi perdermi in quel sussurro

      giungere a te e finalmente

      perdermi in te.

                (Mielealpeperoncino)

 

DEDICATO A PROFUMO DI ROSE E A CATWOMAN

L'amicizia ha qualcosa di misterioso che spinge alla confidenza e all'abbandono più completo. E' una dimensione dell'amore pur non essendo l'amore.

Vi voglio bene ragazze.

L'immagine a seguire ed il pensiero trascritto, mi sono state dedicate da Profumo di rose nel suo Blog. Grazie Profumina sei sempre molto cara e dolce. Spero di non deluderti nel percorso che ci vede unite al di là di quella che è una reale ed abituale frequentazione tra amiche.

Sei come la luce che emana il sole prima di andare a dormire.

Sei come l'acqua che rigenera ogni cosa che tocca.

Sei come il vento che ossigena chiunque.

Sei grande come il mare.

Ti voglio bene Mieluccia. 

 

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IL MIO MARE UOMO

 

Una poesia a rappresentarmi

Il più bello dei mari è quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.

E quello che vorrei dirti di più bello

non te l'ho ancora detto.

Nazim Hikmet

IL MIO MARE UOMO

Il mare cos'è per me il mare...

E' il letto sul quale riposare,

la seggiola sulla quale dondolare,

l'avvolgente abbraccio di un compagno,

il tumulto da cui lasciarmi sconfiggere.

Ad esso affido le mie intime confidenze,

talune me le rende, altre le insabbia

nei suoi abissi profondi.

In esso ritrovo le infinite e contradditorie

risposte ad una inassolutà verità

sull'eternità della vita.

Il mare, il mare, cos'è per me il mare

se non l'altare della mia pace.

Mielealpeperoncino.

 

.....METAFORANDO.....

"Glia alberi e le montagne sono il desiderio di cielo che ha la terra." (...)

Le tue mani sono rami dell'albero che sei.

Io vorrei essere la tua terra.

Sei il mio desiderio di cielo,

il mio albatro dei sentimenti,

il portatore sano di "malattie dell'anima",

l'essenza dell'incontro,

l'assenza di ragione,

il vuoto di memoria,

la montagna da scalare e

il pozzo di Talete.

 

Mielealpeperoncino

 

Irrisolto quesito

Quantunque tu in quell'essere io,

quantunque io in quell'essere tu.

Smarrito l'io, smarrito il tu

ritrovarci dovremmo

in quell'essere tu, in quell'essere io.

 

Originato dalla fusione del tu-io-tu,

il mio ed il tuo essere dovrebbero

dare essenza

ad un unico essere…

Vale a dire: “Il nostro essere” o

vale a dire: “Noi”.?

Irrisolto quesito.

 

      

 

 

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