Creato da mielealpeperoncino il 24/04/2008

trilogia mentale

Incontro di pensieri, parole e immagini

 

 

« BIMBA DI 2 ANNI UCCISA DALLO ZIOBELEN ADESSO E' MORA »

ALUNNO RIMPROVERATO, PROF PICCHIATO

14enne spedito fuori dalla classe, chiama casa. Il padre va a scuola e picchia il professore.

Si parla molto di bullismo nelle scuole tra ragazzi ma poco del comportamento di taluni genitori, a difesa dei propri figli, al cospetto degli insegnanti. La scuola, quella di una volta che veniva riconosciuta dalla famiglia come il ponte d'unione tra i due agglomerati in grembo ai quali si formano e si educano in primis i ragazzi  ha dovuto cedere il posto ad una scuola dove anche la più banale delle punizioni viene vista come un sopruso subito dall'alunno che diventa per i genitori motivo di alterco con l'insegnante di turno.

Questa considerazione nasce da un fatto accaduto di recente (lunedì 14 gennaio) in una classe prima dell'ITIS "Giorgi" di Milano dove un professore è stato preso a schiaffi dal padre di un alunno che il docente aveva invitato ad uscire fuori dalla classe dopo che il ragazzo gli aveva risposto in malo modo.

Questa la notizia nei dettagli:

Ora di informatica, il professore guarda il registro e chiama il ragazzo per interrogarlo. Lo studente non ne vuole sapere: non è preparato. E di fronte all'insistenza dell'insegnante gli risponde: "Ma stai zitto", evidentemente è solito fare così con i propri genitori. Il quattordicenne finisce a passare il resto dell'ora in corridoio, come talvolta si usa ancora, «per punizione». Ah, che oltraggio! Ah, che atto scellerato! Come osa questo qui?
Il ragazzo, che evidentemente con i suoi genitori "ha un rapporto speciale", chiama a casa convinto di aver subito un ingiustizia...:«Mamma, papà,  il prof mi ha rimproverato, aiuto!». E mamma e papà, lungi dal fare al figlio l'unica domanda ragionevolmente possibile  (qualcosa del tipo Ma tu, figliolo, qualcosa avrai pur fatto per meritartelo, no?), prontamente accorrono a scuola in soccorso del pargolo ferito (nell'onore). Prima la madre, che insiste per parlare con l'insegnante nonostante siano in corso le lezioni e viene per questo invitata a uscire, poi il padre, che, chiamato dalla consorte, lascia il lavoro durante la pausa pranzo e si reca a scuola. Giunto a destinazione, senza proferir parola non appena il prof esce dall'aula, il galantuomo, gli molla una sberla in pieno volto, senza diritto di replica.
Erano convinti di essere stati snobbati - racconta una collega - gli ha mollato uno schiaffo senza nemmeno che lui potesse difendersi: aveva entrambe le mani occupate".

Un "episodio gravissimo", denuncia la preside Annamaria Indinimeo. Che riaccende il dibattito sui genitori sempre più aggressivi nei confronti della scuola. "Siamo al paradosso - ha aggiunto la dirigente - una volta lo studente rischiava la sberla se portava a casa un brutto voto. Ora è il professore che deve aver paura".
"La scuola è un luogo di formazione delle persone e delle coscienze collettive - ha scritto la delegazione RSU sul sito del Giorgi, dove venerdì scorso si è tenuta una riunione straordinaria per discutere dell'accaduto - di maturazione della capacità critica e di educazione al confronto democratico. Nulla può giustificare l'aggressione di chi svolge il proprio delicato lavoro di insegnante".

Che dire, la scuola ha fatto la fine delle fiabe: "C'era una volta la scuola...e adesso non c'è più..."

Vi lascio un saluto e l'augurio di un buon fine settimana, ovunque andiate qualsiasi cosa facciate.

A VOI LA PAROLA...

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Commenti al Post:
paperino61to
paperino61to il 26/01/13 alle 13:50 via WEB
Una volta i nostri genitori prendevano noi a sberle ora i professori ...povera italia... buon fine settimana smackk marco
 
catanzarogiusep50_1
catanzarogiusep50_1 il 26/01/13 alle 13:57 via WEB
Io ricordo che se il maestro o professore,mi castigava e metteva la nota sul quaderno, a quei tempi non si usavano i diari, prendevo come minimo uno schiaffo. Ho addirittura scritto di un maestro che in terza elementare usava la verghetta sulle mani. Ecco si passa da un eccesso all'altro!! Felice sabato Pino
 
nonna.fra1
nonna.fra1 il 26/01/13 alle 13:58 via WEB
poi ci lamentiamo perche i giovani sono strafottenti...imparano dai genitori..mi domando cosa faranno se viene bocciato..buon sabato Ross..bacione
 
fosco6
fosco6 il 26/01/13 alle 14:04 via WEB
Sono un insegnante, ne so qualcosa purtroppo, ma sarebbe troppo lungo dirti quel che succede nella scuola di oggi...quello che tu hai citato è solo un esempio del degrado a cui è andata incontro la cuola italiana...sarebbe ora che si ridesse dignità agli insegnanti con uno stipendio adeguato e con la tutela verso una marea di genitori stupidi e eggressivi...e che si cominciasse a insegnare veramente educazione civica e comportamentale nelle scuole e a bocciare un po' di più...se vogliamo che la scuola torni un po' seria....Ciao...CARLO!
 
pensierieparole654
pensierieparole654 il 26/01/13 alle 15:09 via WEB
ma non dovrebbero essere gli insegnanti a bocciare?? Perchè non assumersi le proprie responsabilità??
 
bad.wizard
bad.wizard il 26/01/13 alle 16:15 via WEB
Degenerazione morale e mentale in atto. Dove sarà - mi chiedo - il punto di arrivo..ovvero quello di non ritorno? Beh intanto cominciamo ad abituarci, con timida escaletion - ma lo dico con sentimento di aberrazione - al primario, al manager e all'insegnante col...piercing metallaro. (Vendola non lo considero) ahahaha
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 26/01/13 alle 16:41 via WEB
Cara Rossella... sono indignatissimo e incazzatissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ho svolto con sacrifici, sofferenze, passione, amore, volontà... per 45 anni la professione d'insegnante, prendendo quattro soldi e passando intere giornate a scuola e... un genitore qualsiasi pretende d'essere il "giustiziere" per essere stato incapace d'educare il figlio? Chi ha preso a calci questo energumeno? C'è stato qualcuno che ha difeso la dignità della scuola? Quante domande e... un asino in più! Scusami, un abbraccio, Saverio
 
noemichiaralee
noemichiaralee il 26/01/13 alle 19:23 via WEB
" che amarezza!"... buon fine settimana a te ...ti abbraccio con affetto, Susanna
 
antonio.b1946
antonio.b1946 il 26/01/13 alle 19:25 via WEB
ciao rossella forse e per questo che i nostre scolari sono le peggio d'europa ho letto da qualche parte.....una volta cera il maestro che ti radrizzava e si lamentava a casa prendeva il resto.dai miei .....altro che ...dove e andato il rispetto per quelli che insegnano spero che sia un episodio isolato ciaooo
 
ochidea_blu
ochidea_blu il 26/01/13 alle 22:30 via WEB
Indignata!!! Quando andavo io a scuola il rispetto verso il corpo insegnante era grande ...una serena serata .Sofia
 
DgVoice
DgVoice il 27/01/13 alle 18:34 via WEB
ciao Rossy!!! David
 
savino.metta
savino.metta il 28/01/13 alle 13:54 via WEB
...si sono perse le cose che facevano bello il vivere di un tempo...rispetto e responsabilità sono cose talmente fuori moda...che chi le applica sembra un retrogrado, un troglodita, un abominevole uomo della pietra...salutissimo...
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/01/13 alle 23:51 via WEB
l'azione del genitore "giustiziere" è da condannare a prescindere dalla stessa circostanza che la vittima designata fosse un professore, chissà costui come si comporta sul posto di lavoro ed a casa. un saluto, M@.
 
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"AMORE"

 

 

L'amore è come il mare:

è possibile che si riesca

a vederne l'inizio ma la

fine si perde oltre la linea

dell'orizzonte.

          Rossella.

 

L'amore, quello vero, che fa palpitare.

che regala quel prezioso elisir

che ci permette di sentirci giovani

e vitali anche quando il trascorrere del tempo

vorrebbe impedircelo è fatto, soprattutto

di silenzi, di sguardi lunghi, intensi,

ricchi di significati che le parole non

riuscirebbero mai a comunicare...

AMORE!!!

          Rossella

 

 

 

DALLO SCRIGNO DELLE MIE

FIORI

I fiori sono fragili e muoiono in un sofffio quasi come i giorni della vita.

Ma se sai guardarli, sfiorarli, ammirarli e gioirne,

darai un senso al loro breve vivere.

 

L' ETERNITA' IN UN BACIO

Ricordo, Chiedesti: "Come mi baceresti?"...

Risposi: "In verità non saprei rispondere"...

So solo che per essere analogo alla tua unicità sarà privo di estensione,

senza inizio nè fine, sospeso nel tempo, senza un prima o un dopo.

Il presente ha i suoi limiti nel non averne, e un bacio

fuori dai limiti della estensione e del tempo è semplicemente ed

unicamente eterno.

ATTESA

A volte come una barca alla deriva mi sento,

sembra estenuante l'attesa

ma è l'essenza stessa della vita.

                 Mielealpeperoncino.

 

DALLO SCRIGNO DELLE MIE

ACQUA-TE

Acqua pura e cristallina che sgorga dalla terra, che cade dal cielo;

nutre i suoi frutti, colma fiumi ed oceani.

Acqua fonte di vita dolce e pura, forte e dirompente

come te!

Te che mi disseti con la tua presenza e m'inondi col tuo amore,

consentendomi di nuotare nel tuo mare,

permettendomi di sprofondare in esso

fino a raggiungere gli abissi del tuo mondo,

quel mondo pieno di tesori nascosti, ricco di vita.

Quel mondo in cui vorrei immergermi

e di cui vorrei far parte.

 

SORGENTE DI VITA

Siamo nate insieme tu ed io.

Dolce e serena,

calma e tranquilla,

impetuosa e travolgente acqua.

Ogni tua goccia è vita.

Mielealpeperoncino

 

PRIVA DI TITOLO

Rifessi di luce costante

al calar del tramonto

si nascondono.

Primeggiano le scure ombre

dietro le verdi fronde.

 

Rinascono in un pensiero

triste o felice

purchè vero.

Vestendosi di bianco

passeggiano di fianco.

 

Ritorna il giorno e con esso il sole

ma se fosse pioggia o vento,

alcuno il tormento.

Chi è in natura

alla natura affida 

fragilità e forza

timore e coraggio.

 

Se ne fa scudo, letto e sostegno

non tralasciando il proprio impegno.

Fra immensi giardini, prati ed aiule

si spegne la vita di un fiore. 

          (Mielealpeperoncino)

 

Così in natura...

  Così dal fioraio... 

 

Così nel mio cuore...

Così in casa mia...

 

DALLO SCRIGNO DELLE MIE...

 

 

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Dialogo tra sguardi

 

Lei: Guardami e parlami

      e mentre mi parli, ascoltami

      perchè è ascoltando che potrai parlarmi

      ed è parlando che potrò ascoltarti

      e ancora guardami!

Lui: Ti guardo, è bello guardarti!

      Ti ascolto, è bello ascoltarti!

      Ti parlo, è bello parlarti!

      Forse ancor più bello sussurrarti!

      Per poi perdermi in quel sussurro

      giungere a te e finalmente

      perdermi in te.

                (Mielealpeperoncino)

 

DEDICATO A PROFUMO DI ROSE E A CATWOMAN

L'amicizia ha qualcosa di misterioso che spinge alla confidenza e all'abbandono più completo. E' una dimensione dell'amore pur non essendo l'amore.

Vi voglio bene ragazze.

L'immagine a seguire ed il pensiero trascritto, mi sono state dedicate da Profumo di rose nel suo Blog. Grazie Profumina sei sempre molto cara e dolce. Spero di non deluderti nel percorso che ci vede unite al di là di quella che è una reale ed abituale frequentazione tra amiche.

Sei come la luce che emana il sole prima di andare a dormire.

Sei come l'acqua che rigenera ogni cosa che tocca.

Sei come il vento che ossigena chiunque.

Sei grande come il mare.

Ti voglio bene Mieluccia. 

 

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IL MIO MARE UOMO

 

Una poesia a rappresentarmi

Il più bello dei mari è quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.

E quello che vorrei dirti di più bello

non te l'ho ancora detto.

Nazim Hikmet

IL MIO MARE UOMO

Il mare cos'è per me il mare...

E' il letto sul quale riposare,

la seggiola sulla quale dondolare,

l'avvolgente abbraccio di un compagno,

il tumulto da cui lasciarmi sconfiggere.

Ad esso affido le mie intime confidenze,

talune me le rende, altre le insabbia

nei suoi abissi profondi.

In esso ritrovo le infinite e contradditorie

risposte ad una inassolutà verità

sull'eternità della vita.

Il mare, il mare, cos'è per me il mare

se non l'altare della mia pace.

Mielealpeperoncino.

 

.....METAFORANDO.....

"Glia alberi e le montagne sono il desiderio di cielo che ha la terra." (...)

Le tue mani sono rami dell'albero che sei.

Io vorrei essere la tua terra.

Sei il mio desiderio di cielo,

il mio albatro dei sentimenti,

il portatore sano di "malattie dell'anima",

l'essenza dell'incontro,

l'assenza di ragione,

il vuoto di memoria,

la montagna da scalare e

il pozzo di Talete.

 

Mielealpeperoncino

 

Irrisolto quesito

Quantunque tu in quell'essere io,

quantunque io in quell'essere tu.

Smarrito l'io, smarrito il tu

ritrovarci dovremmo

in quell'essere tu, in quell'essere io.

 

Originato dalla fusione del tu-io-tu,

il mio ed il tuo essere dovrebbero

dare essenza

ad un unico essere…

Vale a dire: “Il nostro essere” o

vale a dire: “Noi”.?

Irrisolto quesito.

 

      

 

 

sessualità

 
 

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