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Black Keys - Brothers (2010)

Post n°26 pubblicato il 03 Gennaio 2011 da syd_curtis
 

 

 

Dedico il primo post del 2011 (auguri a tutti :-) a Brothers dei Black Keys, uno dei miei dischi preferiti dell'anno appena trascorso. Daniel Auerbach e Patrick Carney se ne vanno a incidere il loro nuovo lavoro nei Muscle Shoals, leggendari studi di registrazione che hanno fatto la storia del R&B e del Soul, una sorta di capannone senza finestre sito in un angolo sperduto dell'Alabama, in cui _ come dicevano in un'intervista letta sul Mucchio _ non ti puoi distrarre, non puoi far altro che respirare l'atmosfera e suonare.

L'album che ne è derivato è magnifico, potente, pieno di blues, di funk, di soul, ma suonato in modo moderno e con note, ascendenti, timbri, aperture che negli altri album dei BK si faticavano a trovare, molto più grezzi e devoti all'ortodossia blues (e un filo noiosi, alla lunga, almeno per il sottoscritto).

Band che non si prende sul serio _ come denotano chiaramente sia i titoli di copertina del CD che i video che incollo in calce _ e dal vivo è fenomenale. Ripenso a un concerto milanese di un paio d'anni fa, condiviso con gli Okkervill River, in cui Carney stava su un palchetto rialzato e sembrava una vera e propria macchina da guerra del ritmo, impressionante per forza e precisione, mentre Auerbach gli saltellava a fianco, con la sei corde al collo. Ricordo che suonarono anche una formidabile I'm Glad, cover del compianto (ahilui) Captain Beefheart.

In Brothers la produzione torna nelle mani dei due musicisti, mentre Danger Mouse (producer del precedente Attack & Release) si limita a firmare Tighten Up, uno dei brani migliori, tra l'altro (c'è un cambio di ritmo intorno al minuto 2.35 che è tra le cose più emozionanti ascoltate nel 2010, prende letteralmente lo stomaco e fa fare un salto sulla sedia).

Lo stile spazia tra hard-rock zeppeliniano (Black Mud), blues ancestrale (Howlin' for you, She's long gone) e il soul di pezzi come To afraid to love you, Never give you up (cover di Jerry Butler) e These Days.

Mai stati così divertenti, i Black Keys. Capolavoro!


Gradimento: 8,5


Links: Sito, MySpace, Ondarock, SentireAscoltare, Storia della musica, Indie for bunnies, Metacritic, Indie-Rock.

 

 
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