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Unkle - Where did the night fall

Post n°145 pubblicato il 16 Settembre 2011 da d.u.n.s
 
Tag: 2010, Unkle

 

 

Se possibile, assolviamo per una volta a una precisa funzione sociale: impedirti di perder tempo. Sfaccendato lettore, se hai in animo di ascoltare (non dico comperare, non sono così ipocrita) questo ultimo album degli Unkle (sempreché tu non l'abbia già fatto, considerato che è in circolo dal 2010), beh, pensaci per bene e orientati semmai su qualcos'altro, chessò, pure i loro precedenti (belli), Psyence Fiction o Never Never Land.

Perché qui ci si incazza, essì, si buttano via minuti e si ha poco in cambio. Giusto i profumi d'oriente di Follow me down (con Sleepy Sun) e la sezione ritmica di Natural Selection che sarà pure opera dei texani Black Angels, ma a me rimanda a quella Manchester degli eighties che tanto m'è cara. Citerei anche quel paio di pezzulli in cui compare tale ELLE J (ci ho messo un bel po' a capire che trattasi di Lisa Lindley-Jones, scomparsa nel nulla dopo un EP del 2007), On A Wire e The Runaway (che, se non ho le traveggole, ha un inizio curiosamente simile a Badea Blues dei Verdena) e che fanno muovere il culo, se questo ti può bastare. Per il resto, dimenticati pure la comparsata di Mark Lanegan, ché c'è davvero di meglio da ascoltare.

Parola.

 
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