Pensieri di Diogene

Che peccato! Speriamo che la cosa si risolva! Buon sabato sera Renato *____*

Salve Federica! Purtroppo come dicevo non si vede la fine. Sarebbe già molto che si riuscisse a fermarla impedendole di proseguire per il resto della Puglia e poi chissà. Buona giornata!

Buonasera Diogene e peccato che la natura va in rovina mi auguro che venga salvata la natura. Buon week-end.Stefy

Buongiorno Stefy, certo un poco ha giocato una certa incuria. Ma soprattutto il fatto di ignorare le norme giuste per il commercio delle piante ha fatto la sua parte. Sembra che l'infezione sia avvenuta da piante infette portate qui senza cautele. Questo sembra almeno probabile. Buona giornata!

Un brutto batterio...Mi pare di aver letto che in questi giorni ci siano parecchi eventi per sensibilizzare sul disastro degli ulivi malati. Ben riletto, Renato, e buona continuaione di vacanze..tu che puoi ^__** ciaooo

Si l'allarme e' giustificato perché in pochi anni potrebbe trasformarsi in un'emergenza nazionale. Le misure di contenimento potrebbero non rivelarsi efficaci... Beh prima o poi vedrai il mare anche tu - o la montagna, secondo i tuoi gusti.. Intanto una piacevole settimana Elena!

E' veramente triste questo disastro. Un'altra parte di queste splendide terre che viene distrutta. Ci sarà direttamente o indirettamente lo zampino dell'uomo

La mano dell'uomo c'è sicuramente ma soprattutto la testa: Appena scoperta l'infezione i pareri dei botanici sono stati unanimi: Sradicare le piante colpite e fare un vuoto attorno ad esse. Ma subito hanno cominciato a circolare fake news: Era un complotto delle multinazionali dei poteri forti eccetera. Si dovevano invece mettere in atto le buone pratiche agricole, certo utili per prevenire ma non per curare. Una delle iatture del nostro paese e' il basso livello in cui e' tenuta la scienza e invece proliferano i falsi sapienti, i maghi e quelli che hanno sempre la soluzione per tutto. Siamo un paese arretrato. Grazie carissima, buona giornata!

Che tristezza però. .. un sorriso

Si è molto triste. Ed e triste soprattutto che ci sia stata tanta lentezza nell'intervenire e che ci sia ancora qualcuno che dice che e' una bufala inventata dai contadini. Ti auguro una piacevole giornata, Francesca!

È un peccato che per la Natura non ci siano soluzioni urgenti prima che sia tardi, occorre in tutte le parti. Si dovrebbe far svegliare una soluzione con ragioni o cercando la forza di tutti quanti..Non si guadagna nulla essendo zitti, piangendo all'ombra amica di un secco olivo. Scusatemi .Grazie. Affettuosamente.- Chi.-

Non ci sono all'orizzonte purtroppo. E anche se negli USA l'infezione e' endemica non e stato ancora studiato un rimedio. Di che ti scusi, Chiara? Grazie buona serata!

L'allarme xylella ha ormai varcato i confini della Puglia arrivando in Europa. Il batterio killer degli ulivi sarebbe stato individuato anche in Portogallo, ma da tempo ormai sta flagellando oltre agli ulivi anche mandorli e querce in Spagna, nella regione di Madrid. So bene che la Puglia da ben cinque anni sta combattendo una personale guerra e facendo i conti con il problema che è partito dal basso salento e si sta via via espandendo verso nord, fino a lambire le campagne del Barese. Ma di soluzioni al problema ancora non se ne intravedono. Dall’Assessorato Regionale al'’Agricoltura assicurano che si stanno mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per contenere l’avanzata del batterio che provoca l'essiccamento e decreta la morte delle piante. Dal Salento arriva l'allarme per il calo di produzione dell'olio del 40%. Sono 800 le aziende che nel frattempo hanno dichiarato lo stato di calamità e alcuni frantoi hanno dovuto chiudere.

Infatti, anche nel barese e' arrivato L'olio nelle prossime stagioni salirà di prezzo perché la Puglia è il grande serbatoio nazionale dell'olio. Forse anche da voi se ne produce, per lo meno se ne produceva. Mi e' capitato di vedere tempo fa un video credo degli anni '50 in cui si ritraeva un particolare modo di raccolta in oliveti calabresi con piante immense un vero bosco, dove le donne raccoglievano le olive da terra riponendole in sacchi che tenevano in grembo, con gesti rapidissimi veramente un documento singolare. Tu mi puoi dire se esistono ancora questi oliveti e come si raccoglie ora...

Un colorato w.e. Renato.

Grazie! Così sia per te, Nina!