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sessualità e morte

Post n°543 pubblicato il 12 Febbraio 2018 da diogene51
 

 

Stasera guardavo in TV un film che avevo visto già al cinema “A dangerous method”, sulla nascita della psicanalisi, abbastanza gustoso per chi si è dilettato di cose psicanalitiche o ne ha fatto conoscenza come paziente, come me. Questa volta l'ho centellinato di più. Ho letto poco di Jung, che non amo, molto di Freud, che ho amato molto, anche se ora lo giudico superato e qualcosa di Sabina Spielrein, almeno mi pare. Però questa volta ho capito ciò che non avevo mai compreso della teoria dell'istinto di morte, che ho sempre, come il mio psicanalista, rigettato. Nel film viene presentato come una elaborazione di Sabina Spielrein, ma non saprei dire se è vero. Generalmente la si riconduce al tardo scritto di Freud “Al di là del principio del piacere”. Ho capito in che senso questo concetto rende conto di come l'istinto sessuale sia così tanto collegato con la repressione, in fondo necessaria ai fini sociali: se tutti dessero libero sfogo alle proprie pulsioni sessuali come andrebbe il mondo? La sessualità è uno degli istinti più importanti, dopo quello di sopravvivenza (avere cibo e un riparo) ma perché è tanto repressa e non gioiosamente vissuta con libertà? Perché dà luogo a tanti cammuffamenti e repulsioni che si esprimono in odi, gelosie, nevrosi e paranoie varie ?

 

Secondo quella teoria perché è mista con qualcosa che richiama la morte. Non vale (più) per gli umani che vivono ben oltre la loro vita riproduttiva, ma per tanti esseri viventi la vita consiste nel sopravvivere quel tanto che basta per riprodursi e poi morire. Non sposo quella teoria, ma ho capito i suoi presupposti. Volevo condividere questa mia “illuminazione”. E secondo voi, perché la sessualità è così complicata, così repressa, genera così tanti problemi, è collegata con infelicità varie quando non con prevaricazione, aggressività, omicidi?

 

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Commenti al Post:
aldogiorno
aldogiorno il 12/02/18 alle 11:20 via WEB
CIAO DIOGENE. COMPLIMENTI PER IL POST. UN BUON INIZIO SETTIMANA ED UN CARO SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 00:16 via WEB
Grazie caro Aldo, una piacevole serata per te!
(Rispondi)
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 14/02/18 alle 13:41 via WEB
Forse la mia idea è folle ma penso che non ci sarebbe più gusto e il sesso perderebbe la sua importanza. Sarà perché non mi piacciono le cose facili e amo quelle complesse? Boh. Ciao Renato^^
(Rispondi)
 
 
 
diogene51
diogene51 il 14/02/18 alle 22:11 via WEB
Forse non è tanto folle...è un'idea da soppesare... Grazie Lacky, buona serata!
(Rispondi)
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 12/02/18 alle 13:20 via WEB
Buongiorno Renato...troppo complicata la tua domanda, lasciami pensare poi ti sapro' dire qualcosa, nel frattempo ti lascio il mio augurio di buon pranzo! Oggi pappardelle con gamberetti e asparagi! *___*
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 00:18 via WEB
Wow! Nuova foto... Non ti invidio, non amo i gamberetti. Oggi ho finito la mia aringa affumicata con la cipolla, piatto per palati forti... Buona notte, carissima!
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arw3n63
arw3n63 il 12/02/18 alle 15:27 via WEB
Perchè secondo me ci portiamo dietro antichi condizionamenti e tabù dovuti ad una società in cui la libertà sessuale era vista come qualcosa di peccaminoso non dimentichiamo che per secoli e secoli la religione ha imposto e dettato "legge" considerando la sessualità solo ai fini della procreazione.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 00:23 via WEB
Questo è certamente vero. Tutto il Cristianesimo ha considerato la sessualità come il peccato dei peccati. Ed è paradossale che abbia cercato di sopprimere (quasi) questo istinto, mentre non ha fatto altrettanto con l'aggressività, che istinto non è, dato che molti non si sentono portati per essa. Grazie del commento, buona notte!
(Rispondi)
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/02/18 alle 17:02 via WEB
Mi piace molto il commento di arw3n63 e concordo pienamente con la tua risposta, ciao Renato :)
(Rispondi)
effeviola2
effeviola2 il 12/02/18 alle 18:02 via WEB
Non riesco ad accostare i due termini, Eros(vita, amore) e Tanatos(distruzione, morte) e tenessimo conto di tutte le teorie in circolazione, saremmo in una confusione perenne che non ci farebbe bene. Considero la sessualità al pari di altrettante funzioni vitali e sottolineo vitali,con un'implicazione fortemente gioiosa, e importantissima sia per la continuazione della specie, ma un giorno, e ci stanno già provando, sarà affidata a delle provette e i figli nasceranno in laboratorio (anche se inorridisco all'idea), sia perchè si tratta di un bisogno assolutamente primario e naturale....ma ci hanno pensato le religioni , cattolicesimo in primis, a snaturare, demonizzare, a farne il peccato primo, uno dei peccati capitali, la Lussuria, riducendo l'atto in sè così naturale, come la cosa più proibita e riprovevole....ecco perchè tanti repressi, tante psicosi, tante sofferenze. Non sono in grado, nè ho la pretesa, di fare un'analisi scientifica, nè psicologica, ma mi avvalgo semplicemente di un sano e naturalissimo buonsenso. Ciao Diogene, sempre interessanti i tuoi post!
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 00:28 via WEB
Grazie, carissima Effe! Infatti la demonizzazione del sesso, che ancora trafila nelle menti comuni (salvo qualche libero o liberato pensatore) è dovuta a secoli di predicazione cristiana. L'Ebraismo non era così oscurantista, né lo erano le religioni pagane, né lo sono alcune orientali che anzi ne fanno uno strumento di elevazione. Non lo è tendenzialmente l'Islamismo, anche se la sistemazione culturale ne ha fatto qualcosa di rigidamente sottomesso al maschilismo. Penso che siamo d'accordo su questo. Un carissimo saluto!
(Rispondi)
twister007
twister007 il 12/02/18 alle 20:42 via WEB
La penso come Effiola se vi sono stati e ancora vi sono tanti Tabù nel sesso lo dobbiamo all'oscurantismo delle religioni e non solo la cattolica... in seconda è la gelosia specialmente maschile che trattano la donna come loro proprietà, mentre la maggior parte di loro va a cercare sesso altrove. Ciao Renato e una buona serata... Gia
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 00:30 via WEB
Grazie Gianna! Sì le religioni hanno molte colpe a questo riguardo. Ora c'è il Papa che dice che il sesso è un dono di Dio, ma lui deve dare un colpo al cerchio e uno alla botte... Buona notte!
(Rispondi)
molto.personale
molto.personale il 13/02/18 alle 17:01 via WEB
La sessualità non ha nulla di negativo anzi se non viene manifestata in maniera volgare ed eccessiva è qualcosa di magico..purtroppo si è portati ancora a nascondersi dietro falsi moralismi per non essere giudicati male ma dietro si celano altri tipi di comportamenti che non sono affatto repressi e chi non può dar loro sfogo diventa un omicida e una persona altamente pericolosa. Ciao Renato e buona serata
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 22:48 via WEB
Sì su questo sono d'accordo anche io però è la società che ritiene tradizionalmente che la sessualità vada regimentata, regolata e crea una serie di tabù, di regole, ecc. Oggi siano più liberi di un tempo, però ancora non tutti hanno introiettato una vera libertà sessuale, non hanno capito che la sessualità è libertà, non vincolo. Che non ha senso dire "sei mia", "sei mio" perché nessuno è di nessuno. Chi ti ama ti ama e basta e poi può cambiare idea, è un suo diritto. Questo intendevo dire. E chi non lo capisce, come dici tu, arriva alla violenza per dimostrare a sé stesso di avere il possesso di qualcosa che non si può possedere. Grazie, buona serata!
(Rispondi)
simona_77rm
simona_77rm il 13/02/18 alle 20:02 via WEB
Il sesso e la fame sono gli istinti più forti e potenti dell'essere vivente. La fame, ad esempio, può essere condivisa col gruppo solo quando c'è cibo per tutti (mi riferisco agli animali che vivono allo stato libero e selvaggio). Questi animali, leoni ecc. operano in gruppo per catturare una preda che poi divorano tutti insieme, dividendosi il cibo. L'istinto del sesso invece è più potente ed esclusivo: la natura ci insegna che non è mai facilmente condiviso! Infatti ci sono lotte feroci per acquisire il diritto di essere capo di un branco e padrone assoluto delle femmine. La natura fornisce agli esseri viventi un istinto potente per trasmettere la vita. In ogni branco in libertà esiste un solo maschio dominatore, gli altri maschi sono solo i cuccioli che presto o tardi abbandoneranno il gruppo oppure crescendo lotteranno e sconfiggeranno "il capo" costringendolo ad andare via o a sottomettersi. Voglio dire che se l'essere umano vivesse soddisfacendo liberamente i propri istinti, torneremmo all'età della pietra quando il più forte fisicamente, prima o poi, sottometteva tutti, femmine e maschi. L'essere umano è come tutti gli altri animali. Impossibile addomesticare gli istinti (e quindi la violenza e la sopraffazione) se non con delle "regole" (limitazioni, leggi) che permettano la pacifica convivenza. Queste cosiddette "regole" della convivenza possono essere religiose oppure di primato fisico, ma esistono dappertutto. Che vogliamo fare? Lottare per accaparrarci il potere oppure darci dei limiti ragionevoli per cui ognuno può vivere in santa pace la propria vita? Come sappiamo tutti, caro Renato, ancora oggi c'è sempre il prepotente di turno che tenta di sottomettere o prevaricare gli altri...e pensare che ci siamo dati delle leggi! Figurati che cosa accadrebbe se ognuno sfogasse liberamente i propri "gioiosi" istinti! ^__^ Ecco, secondo me è questa la spiegazione del "perché la sessualità è così complicata, così repressa e genera così tanti problemi, come giustamente hai chiesto tu nel post! Buona serata Renato :)
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/02/18 alle 22:56 via WEB
Ti ringrazio, Simona, della tua lunga e articolata risposta. Dici bene sull'istinto degli animali, però noi non siamo solo natura, siamo anche cultura. La cultura ha posto dei limiti necessari, però a volte anche eccessivi. Ora, io non sto qui a propagandare il libero amore o, peggio, il libero sesso. Però ci sono dei vincoli che si creano, sulla base per esempio dell'idea del possesso l'uno dell'altro in una coppia, che sono eccessivi e che, se frustrati, ad esempio da una separazione, si trasformano in una violenza per dimostrare il proprio possesso del partner. Or è chiaro che ciascuno dice "mia moglie", "il mio compagno", ecc., però dobbiamo anche renderci conto che il mio vale solo finché l'altro è d'accordo. Essere amati è un dono, un dono che la persona amata ci fa, non qualcosa che deriva da un possesso, da una convenzione... Non so se ho chiarito... Comunque buna serata, carissima Simona!
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simona_77rm
simona_77rm il 20/02/18 alle 20:14 via WEB
Bellissima risposta Renato. L'amore non è certamente possesso ma è un dono. Sono pienamente d'accordo con tutto il tuo ragionamento. Buona serata anche a te! :)
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nina.monamour
nina.monamour il 14/02/18 alle 09:17 via WEB
Anche io ho visto questo film ma tempo fa, sarà perché "A dangerous method" è tratto dall'opera teatrale "The talking cure", sarà perché appunto la cura psicanalitica si basa soprattutto sulla parola, non si era mai visto un film in cui si chiacchiera così ininterrottamente. Tranne quando il medico psicanalista Jung frusta sul sedere coperto da gonnelloni inizio '900 la contentissima ebrea russa Spielrein, paziente amante, futura psicanalista. Ma parlare evidentemente spossa (al primo incontro, Freud e Jung parlano per 13 ore e neppure se ne accorgono!) perché quasi sempre le più profonde discussioni sulla libido, l'inconscio, la pulsione di morte, il transfert e contro transfert, avvengono a tavola, vuoi servendosi di arrosto con cavoli nella modesta casa viennese di Freud davanti ai suoi sei figli, vuoi in una pasticceria, pregustando una torta Sacher con panna, vuoi nella lussuosa casa di Jung, alla ricca prima colazione e al ricchissimo tè pomeridiano. Temo, caro Renato, che le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà brutale, più di ogni altra cosa, hanno istinti meravigliosamente primitivi. Ci siamo emancipate, ma rimaniamo ugualmente delle schiave alla ricerca del padrone, amiamo essere dominate, buona giornata.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 14/02/18 alle 22:26 via WEB
Eh, può darsi. Perché alcune donne altrimenti si accompagnerebbero a uomini che le fanno soffrire? Il film è molto buono secondo me nell'ambientazione, che tu magistralmente sottolinei. Per esempio dà l'idea di un Freud antipatico, come credo che fosse, scostante, autoritario. I suoi seguaci erano una banda di disgraziati, soggiogati dalla sua immagine, complessivamente gente di poco valore, che non sono stati capaci successivamente di inserire una sola idea nuova nell'edificio della psicanalisi. Jung invece doveva essere seducente, simpatico. Sabina non saprei, è tanto che ho letto il Diario di una segreta simmetria e non lo ricordo. Il fatto delle 13 ore di conversazione è comunque storico. Buona serata, carissima!
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