Pensieri di Diogene

IMPOSTORE

Leggendo il web, talvolta, mi scopro migliore (forse più comune e quindi "male – o bene – comune, mezzo gaudio") di quello che sono. Per esempio ho letto della “sindrome dell’impostore”, un modo di sentirsi inadeguato nella maggioranza delle situazioni. A questa sindrome, che leggo viene considerata normale,  sono legati sia un modo di sentire che dei  sogni.

 Per moltissimi anni io ho sentito di non essere adeguato al livello culturale che le persone mi attribuivano e sentivo che per sentirmi a posto avrei dovuto ritornare a scuola e rifare tutti gli anni un’altra volta.  

Nei sogni   mi trovavo a scuola, spesso con una doppia identità, cioè la mia attuale e quella di quando ero scolaro. Sono anche riuscito a sognarmi in una classe elementare, seduto ad un banchetto, tra i bimbi, io in giacca e cravatta. In altri mi vedevo mentre correvo per andare a scuola, magari a fare un esame, e qualcosa mi impediva di arrivarci in tempo. Un sogno ricorrente, di cui credo di aver già parlato qui, è quella di dover fare l’esame di maturità. Io sentivo di averlo già fatto a suo tempo, ma volevo riprovarci. Il tutto è finito quando uno dei dirigenti del mio ufficio, che è stato tale solo per breve periodo, di fronte alle mie ansie, mi ha detto (sempre in sogno): ma che ti preoccupi, tu l’hai già fatto!

Questi sentimenti sarebbero in relazione ad una diffusa insicurezza, che prende un po’ tutti, e che dimostrerebbe che siamo migliori, perché, come diceva Bertrand Russel, «La causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi».

Che ne pensate?