Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

 

NATO DOMANDA ALL’ITALIA PIÙ SOLDI PER LE GUERRE!

Post n°1827 pubblicato il 11 Maggio 2024 da scricciolo68lbr

(ANSA) - ROMA, 08 MAG 2024 - "Un’ora di colloquio a Palazzo Chigi, nessuna dichiarazione alla stampa alla fine. A Roma Jens Stoltenberg ha incontrato in maniera privata Giorgia Meloni, una toccata e fuga del segretario generale della Nato, atterrato a Fiumicino alle 11:00 di mattina e poi ripartito nel pomeriggio. Il vertice si è tenuto a porte chiuse, ma sul tavolo i dossier aperti erano diversi: dalla crisi in Medio Oriente a, soprattutto, la guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev. "Ho elogiato l'Italia per essere un fedele e importante alleato della Nato, contribuendo in molti modi diversi alle missioni dell'Alleanza", un contributo "molto apprezzato" da parte di un "alleato chiave". Lo ha detto all'ANSA il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dopo aver incontrato la premier Giorgia Meloni. "Un buon incontro", lo ha definito Stoltenberg, su una vasta gamma di temi "in questo momento importanti per la nostra sicurezza". Stoltenberg ha quindi ricordato che l'Italia "gioca un ruolo molto importante da presidente del G7".

Nel comunicato della Nato, si parla anche del dialogo compiuto “per ottenere una più equa condivisione degli oneri”. Stoltenberg, che deve venire incontro alle richieste degli Usa, ha quindi pressato Meloni per cercare di far aumentare all’Italia le spese destinate alla Difesa. Roma è lontana dal raggiungere l’obiettivo della Nato che tutti i propri membri utilizzino almeno il 2% del Pil in spese militari.

Forse l'attuale congiuntura storica – tra guerre e crisi economica – potrebbe far ritenere sussista una opinione favorevole delle industrie d'armi nostrane, ad un aumento delle spese militari, tuttavia va registarto il dato di un'opinione pubblica italiana sempre piú profondamente divisa sulla questione, con una ampia fetta del paese stanca della sudditanza dell'Italia in primis agli USA e alla NATO, senza tralasciare l'insofferenza dei cittadini nei confronti della UE che fa presagire ad un flop dal punto di vista dell'affluenza delle prossime consultazioni dell'8 e 9 giugno. Ciò rende quanto mai difficile uno scatto in avanti, dell'impegno e delle spese, anche per un governo che sembra saldo e quanto mai asservito e fedele nel consenso come quello della Meloni.

Ma oltre il bastone, il norvegese ha usato anche la carota. Il segretario generale, infatti, ha elogiato il contributo italiano all’Alleanza, parlando della leadership di Roma nel gruppo tattico Nato in Bulgaria, dell’impegno delle forze italiane in Ungheria e Lettonia, della partecipazione all’operazione Baltic Air Policing e in quelle marittime dell’Alleanza. Fino a ringraziare l’Italia per la Kfor in Kosovo e nella missione di formazione in Iraq.

A Washington si capirà che direzione la Nato vorrà prendere sul conflitto in Ucraina e non solo, considerando anche che comincerà il conto alla rovescia per il dopo Stoltenberg con l’olandese Mark Rutte pronto a subentrare. 

 
 
 

IL PASSATO? MEGLIO DECIDERE DI RECIDERE.

Post n°1826 pubblicato il 11 Maggio 2024 da scricciolo68lbr

È primavera... la natura torna a fiorire, così come l'essere umano, dopo il lungo inverno, che ci ha costretti, più o meno, ad indossare un'armatura per difenderci dal freddo. È tempo di potature per le piante, è tempo di pulizie per l'animo umano, che ha bisogno di tagliare inutili, vecchi, pesanti rapporti umani, che oramai nulla hanno più da dare e tornare a vivere con fiducia il presente.

L’epoca migliore della vita? Molti risponderebbero la giovinezza... altri direbbero la maturità. È una questione di punti di vista. Nessuna risposta è sbagliata, nessuna è giusta, è una questione di scelte. 

A volte i ricordi ostacolano la nostra serenità. Tagliare con il passato, fare in modo che non ci condizioni più, può essere necessario, anche se difficile e doloroso.

Tagliare con il passato a volte è difficile ma ci evita malinconie e sofferenze

Un profumo, un luogo, una foto possono portarci indietro nel tempo, modificando il nostro stato d’animo ed il nostro modo di relazionarci con il presente. Questo rappresenta il più serio pericolo, perchè non esiste nulla di più reale del presente. Avere dei ricordi è normale, quando però i ricordi diventano una causa di infelicità nel presente, bisogna cercare di tagliare con il passato.

Ci affezioniamo ai ricordi, anche a quelli materiali. Mi spiego. Quasi senza accorgercene, tutti tendiamo ad accumulare oggetti, spesso legati ai ricordi. Allo stesso modo lasciamo depositare dentro di noi tante emozioni sospese. Queste alla lunga rendono difficile guardare al presente.

Ognuno di noi è una valigia di esperienze, conoscenze, sentimenti ed emozioni. Qualche volta bisogna tagliare con il passato per eliminare delle zavorre inutili che rendono più faticoso il viaggio della vita. Che resta sempre e comunque meravigliosa. Se mi ostino a portarmi dietro dei ricordi che mi creano solo sofferenza o disagio, presto non riuscirò più ad andare avanti. Mi ritroverò fermi ed immobile a guardare tristemente indietro. Nulla è peggiore di questa situazione, neanche una malattia.

Davanti a noi stanno cose migliori di quelle che ci siamo lasciati alle spalle.” Clive Staples Lewis

Un albero deve essere potato ogni nuova stagione, per germogliare più rigoglioso di quella precedente. Questo mi insegna la natura. Allo stesso modo anche noi umani, abbiamo bisogno di tagliare con il passato per recuperare nuove energie.

Per tagliare col passato dunque, bisogna iniziare dagli oggetti. Occorre mi disfi di tutte quelle cose che reputo inutili e che per pigrizia, seguito a conservare negli armadi e nei cassetti.

Devo eliminare tutto quello che non uso più e tutti quegli oggetti legati ai ricordi di qualcuno che non è più con nella mia vita. Debbo eliminare tutto quello che provoca in me sentimenti di tristezza. Via le foto, i dépliant ed i biglietti da visita che oramai non mi servono più, via soprattutto i numeri di telefono di quelle persone che ormai sono uscite dalla mia vita.

Questo è un buon modo per iniziare a tagliare con il passato e pur creando un fastidio iniziale, questo è innegabile, fa sentire immediatamente meglio, più leggero.

Quando avrò fatto ordine tra gli oggetti certamente sarò predisposto a fare ordine dentro di me. Potrò così sistemare quella confusione di ricordi ed emozioni nella mia testa e nel mio cuore.

Tagliare con il passato è qualcosa che devo a me stesso. Sempre. Lascio dunque andare anche i progetti in cui non credo più, le persone che frequento soltanto per noia, o solitudine, gli impegni che non voglio più davvero rispettare. Mi libero delle abitudini negative, dei vizi, delle paure e dei ricordi che mi fanno soffrire.

Oggi è un giorno nuovo ed io sono una persona diversa.

Gli ormoni della giovinezza e del buon umore, come la linfa vitale delle piante, sono prodotti continuamente dal cervello, ma questo accade solo se e quando si decisde di tagliare via i rami secchi. 

 
 
 

RAFFREDDAMENTO NEL PACIFICO ORIENTALE!

Post n°1825 pubblicato il 10 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

RAFFREDDAMENTO NEL PACIFICO TROPICALE: IMMINENTE LA NINA

Di Chris Frey – Mercoledì 8 Maggio 2024

Cap Allon

Il raffreddamento nell’Oceano Pacifico si sta intensificando, una nuova La Niña si sta avvicinando ed è stata emessa un’allerta meteo. Gli impatti atmosferici sono previsti da luglio fino all’inverno del 2024-25, che segnerebbe il quarto inverno di La Niña negli ultimi cinque anni.


L’ENSO (El Niño Southern Oscillation) svolge un ruolo importante nel clima globale in quanto collega efficacemente l’oceano e l’atmosfera.

Ogni fase ENSO (El Niño: caldo, La Niña: freddo) influenza la pressione atmosferica e il tempo ai tropici in modi diversi, il che influisce sulla circolazione globale nel tempo e cambia i modelli meteorologici in tutto il mondo.

Le regioni ENSO sono divise in quattro zone, con l’area di osservazione principale che è Niño 3.4:


L’immagine seguente, per gentile concessione della NOAA, mostra un esempio di circolazione durante una fase fredda di ENSO (La Niña).

L’abbassamento dell’aria nel Pacifico orientale porta all’alta pressione e al tempo stabile/secco; allo stesso tempo, l’aria nel Pacifico occidentale sale, causando frequenti temporali, bassa pressione e precipitazioni più intense.


Durante un El Niño, la pressione è più bassa sul Pacifico tropicale, con conseguente aumento delle nuvole. Durante La Niña, d’altra parte, la pressione sul Pacifico equatoriale è più alta, con conseguente minor numero di nuvole. Queste fluttuazioni di pressione influenzano l’intero pianeta e influenzano la circolazione globale (cioè il tempo in entrambi gli emisferi).

Ecco uno sguardo alle temperature del mare della regione 3.4 negli ultimi due anni. Si noti il rapido aumento delle temperature oceaniche lo scorso anno con lo sviluppo di El Niño. Confronta queste metriche con il riquadro blu che evidenzia l’evento La Niña 2022-23 (il più recente):


Le linee grigie mostrano tutti i precedenti eventi di El Niño. La maggior parte di loro ha sperimentato un rapido declino in primavera.

I grafici aggiornati mostrano che questo recente El Niño non si sta sviluppando in modo diverso. Mostrano un forte calo della temperatura all’inizio del 2024, suggerendo che La Niña è probabilmente dietro l’angolo e la regione diventerà negativa quest’estate.


Possiamo illustrare questi cambiamenti di temperatura.

Dall’inizio di gennaio all’inizio di maggio, l’intera regione ENSO si è raffreddata in modo significativo, con il raffreddamento più forte (4-6 °C al di sotto del normale) che si è verificato nelle regioni ENSO orientali:


Le autorità climatiche ufficiali e i calcoli dei modelli concordano: l’atmosfera si sta preparando per una rapida transizione da un evento ENSO all’altro.

Di seguito sono riportate le proiezioni a lungo termine di vari sistemi di modellazione globale, la maggior parte dei quali coincidono: La Niña si dispiega completamente nell’estate del 2024 (con vari gradi di intensità).


Poiché l’evento La Niña inizia tra la metà e la fine dell’estate, si prevede che i cambiamenti atmosferici inizieranno prima del prossimo inverno.

Il primo impatto potrebbe essere sulla prossima stagione degli uragani atlantici. I venti d’alta quota più deboli sulla principale regione di sviluppo si traducono in un minore wind shear sull’Atlantico tropicale, rendendo più facile la formazione di sistemi tropicali.


Il primo grande impatto meteorologico di La Niña è probabile che si verifichi durante i mesi invernali.
Anche se questo è ancora molto lontano, uno sguardo agli anni precedenti con un passaggio altrettanto rapido da El Niño a La Niña fornisce indizi. Spesso, i primi cambiamenti si verificano nella corrente a getto.

Di norma, nel Pacifico settentrionale si sviluppa un forte sistema di alta pressione “bloccante”, che devia la corrente a getto polare a sud e a nord degli Stati Uniti, dell’Europa e dell’Asia settentrionale, causando un abbassamento delle temperature.

Gli inverni di La Niña aiutano a trasportare la pressione e le temperature più basse dalle regioni polari alle latitudini più basse. Negli inverni di La Niña, le ondate di freddo sono più comuni. Inoltre, gli inverni sono generalmente più freddi.

Questo può essere visto nella mappa delle anomalie di temperatura di 2 m qui sotto, che riassume tutti gli inverni finora con una costellazione simile a quella prevista per il 2024-25:


[Laboratorio di Scienze Fisiche (PSL) NOAA]

In termini di nevicate, i dati precedenti mostrano che una corrente a getto in diminuzione associata a La Niña sta aumentando le nevicate in tutto l’emisfero settentrionale. L’aria più fredda è più facilmente disponibile negli Stati Uniti, ad esempio, il che aumenta il potenziale di nevicate.


Nonostante l’evidenza schiacciante che le influenze naturali determinano il clima, il partito AGW continua a promuovere le emissioni umane di CO₂ come l’essenza e la fine di tutto.

Hanno anche previsto che El Niño sarà il modello ENSO dominante in futuro.

Questi truffatori ignorano il sole, gli oceani e i vulcani, e invece accusano ogni vortice di vento anomalo, tempesta di pioggia, siccità e persino ogni centimetro di neve in più sulla prosperità umana – perché, sai, la scienza…

“Una volta raggiunto il vero Net-Zero… le temperature smetteranno di salire quasi immediatamente”, afferma l’indovino Al Gore. “E se rimaniamo a zero emissioni nette, la metà dell’inquinamento da gas serra causato dall’uomo scomparirà dall’atmosfera in soli 25-30 anni”.

Collegamento: https://electroverse.substack.com/p/heavy-may-snow-hits-the-sierra-nevada?utm_campaign=email-post&r=320l0n&utm_source=substack&utm_medium=email

Fonte : EIKE

Fonte: https://www.attivitasolare.com/raffreddamento-nel-pacifico-tropicale-imminente-la-nina/

 
 
 

APRILE 2024: ANCORA SCIOCCHEZZE SUL RISCALDAMENTO DEL PIANETA IN AUMENTO!

Post n°1824 pubblicato il 10 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

APRILE 2024 : CON 14,29 GRADI SI COLLOCA AL 7° POSTO TRA I CALDI

Del Col. Paolo Ernani meteorologo, ex Aeronautica Militare Italiana – Roma 5 maggio 2024

Aprile si è caratterizzato per una certa prevalenza di correnti calde umide da ovest-sud-ovest. Le precipitazioni, nel complesso sono state frequenti. Da evidenziare poi le ripetute nevicate più frequenti nei rilievi del nord Italia e anche sui rilievi del centro e più rare su quelli del sud. Il mese dal punto di vista termico si è concluso, segnando un valore di 14,29 gradi che, nella nostra classifica dei mesi caldi lo pone al 7° posto. A metà mese la temperatura segnava 15.34 gradi (era al 3° posto nella TOP FOUR) ma poi irruzioni di aria abbastanza fredda, dal 15 sino al 24/25 (vedere grafico), hanno ridimensionato tale valore.

Tuttavia quei 14,29 gradi (rispetto alla media 30ennale di 13,56 gradi centigradi segnano uno scarto positivo di un bel + 0,73°, cioè poco più di 7 decimi. Il giorno più caldo è stato il 14 con 18,22 gradi, il più freddo il 23 con 9,97 gradi.

Abbiamo anche calcolato le medie mensili delle TEMPERATURE MASSIME di questo aprile, con quello del 2007. La Temperatura max di aprile 2007, valore 21,06 gradi, mentre la Temperatura max di aprile 2024, 19,34 gradi. In definitiva la temperatura massima di aprile 2007 è risultata più calda, rispetto a quella del 2024, di un bel +1,72 gradi, valore notevole come differenza, non c’è dubbio. 
Non è stato quindi un mese record. Forse potrebbe non essere definito come il PIÙ CALDO di sempre. Vedremo

FONTE:

https://www.attivitasolare.com/aprile-2024-con-1429-gradi-si-colloca-al-7-posto-tra-i-caldi/

 
 
 

RAFFREDDAMENTO SUI GHIACCIAI HIMALAYANI!

Post n°1823 pubblicato il 10 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

In questo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, viene dimostrato come nei ghiacciai himalayani la temperatura sia diminuita negli ultimi 30 anni, contravvenendo al pensiero unico di “riscaldamento globale”. Lo studio, condotto da un nutrito numero di scienziati, afferma che: “Questo raffreddamento locale potrebbe aver parzialmente preservato i ghiacciai dallo scioglimento e potrebbe aiutare a proteggere l’ambiente periglaciale e che tendenze di raffreddamento (fino a −0,05 °C all’anno), tuttavia, sono evidenti in tutti i punti glaciali”. 
Per lo stesso motivo, gli scienziati affermano che: “L’evidenza di come l’effetto di raffreddamento del ghiacciaio influenzi la quantità di precipitazioni ad alta quota è mostrata in Fig. 3f. Osserviamo una maggiore quantità di precipitazioni diurne (9:00-17:00) a Pyramid, rispetto alle stazioni a quote più basse. Lo stesso modello di altitudine è stato riportato per il Monte Everest e la Valle di Langtang.

Inoltre gli scienziati affermano: “Il nostro studio ha fornito prove di un processo finora mancato nelle interazioni ghiacciaio-clima ad alta quota. Abbiamo descritto un effetto dei ghiacciai sul clima locale dell’Himalaya, associato al riscaldamento globale, che ha abbassato la temperatura diurna vicino alle masse glaciali. Potenzialmente, gli effetti dei ghiacciai sulla temperatura locale potrebbero verificarsi in altre catene montuose, dove i ghiacciai possono sviluppare venti catabatici in base al regime climatico locale, alle dimensioni del ghiacciaio, alla pendenza e alla copertura detritica.

Abstract
Comprendere la risposta dei ghiacciai himalayani al riscaldamento globale è fondamentale per il loro ruolo di fonte d’acqua per il subcontinente asiatico. Tuttavia, esistono ancora grandi incertezze sui fattori climatici che determinano i cambiamenti passati e presenti dei ghiacciai in tutte le scale. Qui analizziamo i dati delle stazioni climatiche orarie continue di un’altura glacializzata (stazione di Pyramid, Monte Everest) dal 1994, insieme ad altre osservazioni al suolo e a rianalisi climatiche. Dimostriamo che negli ultimi tre decenni a Pyramid si è verificata una diminuzione della temperatura massima dell’aria e delle precipitazioni in risposta al riscaldamento globale. I dati delle rianalisi suggeriscono che questo effetto si è verificato in modo più esteso nelle aree glacializzate dell’Himalaya. 
Si ipotizza che il raffreddamento controintuitivo sia causato da un maggiore scambio di calore sensibile e dall’aumento associato del vento catabatico dei ghiacciai, che richiama aria fredda verso il basso dalle quote più elevate. I venti catabatici più forti hanno anche abbassato l’altezza della convergenza locale dei venti, diminuendo così le precipitazioni nelle aree glaciali e influenzando negativamente il bilancio di massa dei ghiacciai. Questo raffreddamento locale potrebbe aver parzialmente preservato i ghiacciai dallo scioglimento e potrebbe contribuire a proteggere l’ambiente periglaciale.

Fonte : Nature

 
 
 

BIDEN: BOMBE USA DATE A ISRAELE HANNO UCCISO CIVILI.

Post n°1822 pubblicato il 09 Maggio 2024 da scricciolo68lbr

dal quotidiano l'indipendente.

 

Il presidente americano Joe Biden ha ammesso per la prima volta ieri, durante un’intervista alla CNN, che le bombe americane inviate a Israele hanno ucciso i civili palestinesi nella Striscia di Gaza: «I civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di quelle bombe e di altri modi in cui attaccano i centri abitati», ha detto. Per questa ragione e per la contrarietà degli USA all’invasione di Rafah, il capo della Casa Bianca ha minacciato pubblicamente di ritirare gli aiuti militari a Israele nel caso in cui l’esercito dello Stato ebraico effettuasse un’invasione su larga scala nel sud dell’enclave costiero palestinese: «Ho chiarito che se vanno a Rafah, non fornirò le armi» ha affermato. Da notare, tuttavia, che tali dichiarazioni arrivano poco meno di un mese dopo che il Congresso americano ha sbloccato un pacchetto di aiuti militari del valore di 26 miliardi di dollari per Israele – compreso nell’ambito di un più ampio pacchetto da 90 miliardi destinato a Ucraina, Israele e Taiwan – e, soprattutto, arrivano quasi a ridosso delle prossime elezioni presidenziali americane. Le dichiarazioni di Biden, dunque, paiono un tentativo tardivo di placare quell’ampia parte dell’opinione pubblica americana contraria all’appoggio a Israele e a quello che in molti definiscono un “genocidio” della popolazione palestinese, cercando così di recuperare o non perdere ulteriori consensi. Un recente sondaggio condotto da Data for Progress mostra, infatti, un crescente divario fra Biden e gli elettori democratici: il sondaggio in questione riporta che il 56% degli elettori “progressisti” ritiene che Israele stia commettendo un “genocidio” nel territorio palestinese assediato, mentre sette elettori su dieci – di cui l’83% democratici – sostengono un cessate il fuoco permanente a Gaza. I provvedimenti da parte del presidente americano arrivano però dopo che l’attacco a Rafah è già cominciato dando vita a un esodo di migliaia di persone che non farà altro che acuire il dramma umanitario della popolazione ormai allo stremo e dopo che più di 34.000 persone sono state uccise. Secondo le Nazioni Unite più della metà della popolazione soffre una fame catastrofica e i palestinesi – accampati nei campi profughi – stanno lottando contro la carenza di cibo, acqua e medicine.

Mercoledì 8 maggio, funzionari americani hanno confermato che la scorsa settimana Washington ha sospeso la consegna di un carico di 1.800 bombeda 2.000 libbre (907 kg) e 1.700 bombe da 500 libbre a Israele a causa del rischio per i civili a Gaza. Le spedizioni, ritardate di almeno due settimane, riguardavano munizioni congiunte di attacco diretto prodotte dalla Boeing, che convertono “bombe stupide” in bombe a guida di precisione, nonché bombe di piccolo diametro. La sospensione delle consegne era volta a fare pressione sul governo di Tel Aviv affinché non invadesse Rafah, ma non ha avuto successo. Gli Stati Uniti non hanno comunque messo in discussione il cosiddetto diritto di Israele a difendersi e Biden ha affermato che le armi statunitensi per la difesa di Israele, come il sistema antimissile Iron Dome, non sono in discussione. Il sostegno alla difesa di Israele è stato sottolineato anche dal segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, il quale ha confermato la sospensione dell’invio di armi, spiegando che si tratta di un carico di materiale militare separato dal pacchetto di aiuti approvati alla fine di aprile: «Siamo stati molto chiari fin dall’inizio sul fatto che Israele non dovrebbe lanciare un grande attacco a Rafah senza tenere conto e proteggere i civili che si trovano in quello spazio di battaglia», ha detto, aggiungendo che «Non abbiamo preso una decisione definitiva su come procedere con la spedizione [di armi]» e che «siamo assolutamente impegnati a continuare a sostenere il diritto di Israele a difendersi».

Secondo l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, la decisione degli Stati Uniti di sospendere le forniture belliche è stata «molto deludente»: «[Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden] non può dire di essere nostro partner nell’obiettivo di distruggere Hamas, mentre d’altra parte ritarda i mezzi destinati a distruggere Hamas» ha affermato. Allo stesso tempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che l’operazione a Rafah andrà avanti finché Hamas non sarà distrutto. Per quanto riguarda i negoziati in corso al Cairo, Izzat El-Reshiq, membro dell’ufficio politico di Hamas in Qatar, ha affermato che «Israele non è serio nel raggiungere un accordo e sta usando i negoziati come copertura per invadere Rafah e occupare il valico». L’affermazione arriva dopo che Hamas aveva accettato una proposta di cessate il fuoco lunedì, respinta, invece, da Israele.

Secondo alcuni analisti citati da al-Jazeera, come Mairav ​​Zonszein, analista senior per l’International Crisis Group (ICG), «Israele vuole riservarsi il diritto di continuare le operazioni a Gaza» e non è quindi interessato ai negoziati per un cessate il fuoco. In questo contesto, gli Stati Uniti hanno solo temporaneamente sospeso una spedizione di armi, per finalità di consenso interno, ma non ne hanno bloccato definitivamente l’invio. Se alla minaccia di bloccare gli aiuti non seguiranno fatti concreti, dunque, gli USA continueranno ad essere complici del massacro di civili a Gaza, poiché – come ha ammesso lo stesso Biden – sono proprio le bombe americane ad uccidere la popolazione palestinese, assediata da sette mesi e ormai allo stremo.

 
 
 

BENI RUSSI CONFISCATI IN EUROPA ANDRANNO ALL’UCRAINA.

Post n°1821 pubblicato il 09 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

L’Unione Europea è giunta ad un accordo per la confisca dei profitti generati dai beni russi congelati. La cifra che l’UE avrà a disposizione si aggira sui 3 miliardi di euro: saranno utilizzati per il 90% come forma di assistenza militare all’Ucraina e per il rimanente 10% per la futura ricostruzione del Paese. Gli ambasciatori dei 27 Paesi membri hanno dato l’ok alla proposta partorita a marzo dall’Alto rappresentante UE, Josep Borrell. Da febbraio 2022, nei Paesi UE sono immobilizzati asset e riserve della Banca centrale russa per circa 210 miliardi di euro. Questa ripartizione percentuale vale per il 2024, mentre per gli anni successivi potrà essere rivista e modificata.

 
 
 

ASTRAZENECA PERDE UNA CAUSA!

Post n°1820 pubblicato il 09 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

Il medesimo giorno in cui la multinazionale biofarmaceutica AstraZeneca Plc ha annunciato il ritiro del proprio vaccino anti-covid dal mercato, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (CODACONS) ha annunciato la vittoria di una causa contro la stessa azienda, ottenuta per conto di un cittadino genovese a cui è stato riconosciuto il danno da vaccinazione. A renderlo noto è lo stesso CODACONS, che in un comunicato spiega come nel 2021 il cittadino interessato “si era sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca anti-Covid, riportando da subito reazioni avverse gravi”, motivo per cui gli verrà riconosciuto un “cospicuo indennizzo”.

 
 
 

ESISTONO DIFFERENZE TRA SESSUALITÀ E L’AMORE?

Post n°1819 pubblicato il 06 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

In questo post mi cimento in un argomento che sembra semplice, ma che in realtà può non esserlo affatto: il sesso e l'amore e le interazioni tra di essi.

In molti non la pensano così, eppure Sesso e Amore sono strettamente collegati tra loro: c’è infatti chi ritiene che non possano essere separati e che l’uno non possa esistere senza l’altro. 

È corretto dunque ritenere che questi elementi devono per forza coesistere oppure può esistere una relazione che contempli solo il sesso e non l’amore, e viceversa? E se così fosse, che differenza c’è tra amore e sesso? 

Sessualità ed amore hanno a che fare anche con le funzioni chimiche del nostro organismo e con l’attivazione di determinate aree del cervello e di specifici neurotrasmettitori come:

  • la dopamina, che influenza ad esempio gli stimoli legati alla motivazione e al piacere;
  • la serotonina, che regola tra le altre cose il tono dell’umore;
  • la noradrenalina, che influisce ad esempio sul battito cardiaco e sulla sudorazione;
  • le endorfine, che regolano le sensazioni di gratificazione e ci aiutano a gestire lo stress. 

Questi input chimici possono essere associati a problemi nella sfera sessuale come ad esempio l'ansia da prestazione sessuale, che può portare con sé una serie di altre problematiche psicologiche come la paura di essere rifiutati e il senso di colpa verso il partner.

La persona con ansia da prestazione anticipa nella sua mente la situazione d’intimità, prefigurandosi esiti catastrofici. Per questo evita le situazioni che preludono l’atto sessuale oppure le vive in una condizione di vigilanza, valuta costantemente la performance e non vive l’esperienza sessuale come un piacere relazionale ed emotivo. Le due principali manifestazioni dell’ansia da prestazione sessuale sono:

  • l’eiaculazione precoce
  • la difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione.

La paura del rifiuto invece, si manifesta con un’aspettativa ansiosa e persistente di essere rifiutati. Davanti a un invito a cena, ad esempio, la persona potrebbe profetizzare di non piacere all'altro e decidere di non accettare, come accade nella così detta sindrome di Cassandra. Questa paura non si presenta solo sulla scena sentimentale, ma anche nelle relazioni amicali e lavorative e cresce quando ci si sente poco attraenti fisicamente o intellettualmente.

A tutti noi è capitato di ricevere un rifiuto, ma non a tutti di viverlo con una particolare e alta sensibilità. Per comprendere meglio in cosa consiste la paura del rifiuto possiamo analizzare i tre principali comportamenti messi in atto da chi la subisce:

  • evitare i contatti sociali
  • sforzarsi
  • difendersi in anticipo.

In psicologia, il mito di Cassandra venne preso in prestito dal filosofo francese Gastón Bachelard nel 1949 e utilizzato per descrivere persone che fanno previsioni sul futuro, generalmente catastrofiche, alle quali gli altri non credono e che di conseguenza, fanno sentire la persona costantemente svalutata, facendole pensare di essere inutile.  

Bachelard definì le caratteristiche principali del complesso di Cassandra:

  • bassa autostima e depressione
  • avere paura
  • mettersi alla prova costantemente.

La sindrome di Cassandra in psicologia è, dunque, una patologia che porta a formulare sistematicamente profezie avverse sul proprio futuro o su quello degli altri. Coloro che soffrono di questo complesso alla lunga non vengono creduti e finiscono quindi per non riuscire ad amare se stessi e avere fiducia in sé. Questo porta, molto spesso, ad una depressione reattiva, oltre che ad una profonda frustrazione per l’incapacità di agire prontamente ed efficacemente.

Cosa causa invece il senso di colpa verso il partner? Quando i nostri desideri e bisogni non sono in linea con le aspettative della persona che amiamo, affiora una sensazione di malessere. Il senso di colpa in amore nasce quando:

  • ho paura di aver deluso le aspettative del mio partner;
  • vado contro i miei princìpi morali, in nome dell'amore che provo;
  • ricevo offese e punizioni per qualcosa che ho detto o fatto.

Il timore di perdere l'altro ci porta a caricarci di responsabilità e compiti troppo pesanti e gravosi: viviamo per accontentare chi amiamo ma, così facendo, ci ritroveremo stanchi ed insoddisfatti. Inoltre c'è il rischio che i nostri sforzi non vengano riconosciuti, ma che vengano visti come comportamenti "normali" e scontati. 

Al contrario, mettendo i nostri bisogni al pari di quelli del nostro partner, riusciremo con maggiore probabilità a creare un terreno fertile per la negoziazione, che porterà alla soddisfazione reciproca dei bisogni.

 

Ritorno al tema principale del post, la sessualità e l’amore. Il desiderio è un altro elemento presente affrontando i temi della sessualità e dell’amore. Lo psicoanalista J. Lacan teorizza il desiderio definendolo come una pulsione dell’inconscio e che, in qualche modo, definisce la nostra soggettività. Nel provare a tracciare una differenza fra sessualità e amore, non possiamo dunque escludere il desiderio come elemento presente in entrambi questi aspetti della vita. Ma allora come capire se ciò che proviamo è desiderio sessuale oppure amore?

‍Esiste una differenza tra fare del sesso e fare l’amore? Per quanto mi riguarda, il fare del sesso e il fare l’amore sono caratterizzati da una serie di convinzioni errate, per lo più derivate dalla visione romantica di una relazione:

  • si pensa così che amore ed erotismo non possano coesistere;
  • si è convinti che nell’amore la passione e il sesso non siano così sviluppati;
  • si è convinti che il sesso senza amore è il “vero” sesso;
  • non si può fare sesso con amore.

 

Sembra quasi che bisogni scegliere tra il sesso e l’amore. Naturalmente, la questione è di gran lunga più complessa.

 

Una relazione d’amore tra due individui, inizia certo con l’innamoramento, un’alta dose di passione e coinvolgimento soprattutto fisico e emotivo, ma poi il sentimento si evolve. L’amore presuppone un’attenzione alle esigenze dell’altro che va oltre il piacere prettamente fisico che si può provare con il sesso. 

In una relazione d’amore c’è anche la volontà di progettare (pensiamo al tema della genitorialità), far evolvere il legame in qualcosa che diventi stabile, duraturo e basato su una certa, sana, interdipendenza. La difficoltà a instaurare legami profondi e duraturi, invece, potrebbe essere sintomo di una controdipendenza affettiva. L’essere umano nasce in uno stato di dipendenza assoluta. Anche con una sua autonomia e il bisogno di mantenere un suo spazio personale, nel corso della sua vita manterrà sempre un certo grado di dipendenza verso l’Altro e il bisogno di relazionarsi ad esso. Quando la creazione di un legame profondo, il raggiungimento di un’intimità e la paura dell’abbandono e del rifiuto provocano paura, si sfocia nella controdipendenza affettiva. Una negazione inconscia di quello che è il bisogno primario della vita umana: essere amato ed amare.

Per far sì che una relazione d’amore possa evolvere, l’autostima in amore deve essere certamente presente e coltivata: il partner diventa così un "compagno di viaggio”, un alleato con il quale vivere un rapporto equilibrato. Autostima e amore, si sa, vanno sempre a braccetto: per vivere una felice relazione, bisogna infatti avere una salda autostima. Quest’ultima è fondamentale non solo nella quotidianità della vita di coppia, ma già nella fase del corteggiamento: un atteggiamento sereno e sicuro è ritenuto molto seduttivo. È anche vero che una buona relazione intima può nutrire e aumentare l’autostima. Esiste dunque una relazione circolare tra i due fattori, come spesso avviene per molti altri fenomeni in psicologia.

Quando l’autostima manca, una relazione scivola verso qualcosa di problematico, che può portare anche a conseguenze molto spiacevoli. Accade così che uno dei due partner possa esercitare, ad esempio, manipolazione affettiva  “ingabbiando” l’altro in una relazione fatta di bugie, sensi di colpa. A questo si possono aggiungere altri elementi tipici di quelle che sono comunemente definite "relazioni tossiche”, come la  gelosia patologica.

‍E il sesso? Il sesso è un elemento importante nella coppia e, contrariamente a quanto si può pensare, una coppia può fare l’amore o fare sesso vivendo momenti in cui c’è una fisicità fatta di maggiore trasporto emotivo, o altri in cui ci si gode il piacere di vivere ed esaltare l’erotismo e il piacere che ne deriva. Passione, amore e sesso dunque possono coesistere!

Come abbiamo visto, l’amore non è solo sesso poiché in una relazione amorosa concorrono numerosi altri fattori. Ma come se la cava chi sceglie di avere relazioni basate solamente sul sesso?

Se da un lato c’è differenza tra fare l’amore e fare sesso per i motivi sopra elencati, se non ci sono aspetti patologici, anche il sesso è basato sul rispetto dei bisogni dell’altro e sul desiderio di provare e far provare piacere. In qualche modo, nel momento in cui si fa sesso, c’è anche una buona dose di amore, anche se non si tratta di un amore romantico. 

 

Alla fine la differenza tra l’amore e il sesso, conta davvero? La sfera della sessualità è molto ampia e include vari orientamenti, che ci permettono di comprendere qualcosa di fondamentale: non esiste una verità assoluta, non c’è un giusto o sbagliato, nemmeno tra amore, sesso e passione.

Ciò che esiste è la molteplicità delle inclinazioni umane, delle tendenze e degli orientamenti sessuali, tutti legittimi e da rispettare, purchè restino nell'ambito del privato e nessuno tenti di prevaricare un istinto rispetto ad un altro, né tantomeno ad imporre l'uno ad un altro. Questo sia ben chiaro. Lo stesso accade per il sentimento dell’amore, che può manifestarsi in mille sfumature e anche come amore non corrisposto.

Può capitare però di dover affrontare problematiche legate alla sessualità, alla vita di coppia o alla sfera affettiva più in generale. Se si fa fatica a superarle, un aiuto psicologico penso possa essere di aiuto, anche se non sempre risolutivo. 

 
 
 

GOVERNO MELONI, TANTE PROMESSE, POCHI FATTI!

Post n°1818 pubblicato il 05 Maggio 2024 da scricciolo68lbr
 

Durante la campagna elettorale del 2022, Giorgia Meloni e codazzo, avevano fatto promesse che ancora non sono state mantenute. È vero che la legislatura è di cinque anni, però nel programma elettorale erano compresi dei punti giudicati urgenti che tuttavia non sono stati presi in considerazione. Vogliamo parlare del blocco navale per fermare l'immigrazione? Vogliamo parkare delle accise sui carburanti? Queste sono le prime due che mi sono venute in mente.

Su cosa si è concentrata invece l'attività governativa? Partiamo dalla questione più nota ovvero il reddito di cittadinanza che è stata una manovra voluta dal Movimento 5 Stelle ma approvata anche dall’attuale governo. Purtroppo però gli italiani sono un popolo scordarello, facilmente raggirabiile e mentre il reddito è stato sospeso con somma gioia di chi ha sempre avuto la pappa pronta, piuttosto che regolamentare con controlli più serrati, i politici si sono riattivati il vitalizio per gli ex Senatori. Ma i fanboy questo non lo capiranno mai o faranno finta di non vederlo. Perchè così gli fa comodo. Se il provvedimento fosse stato fatto bene o meno, è difficile giudicarlo, forse però anzichè eliminarlo del tutto, ricordando che il RdC esiste nel resto D’Europa da oltre 20 anni, avrebbe potuto il governo intensificare i controlli, almeno provarci. L'altro provvedimento di cui ho prima accennato, e cioè la rimozione dei vitalizi agli ex Senatori era invece un provvedimemto azzeccato: in questo caso rappresentava infatti una porcata esclusivamente italiana. Ma questa è la cronaca dei fatti.

Le promesse non mantenute da parte del Governo Meloni contrastano proprio sui principi con cui hanno basato un’intera campagna elettorale. Ma le chiacchiere politiche al vento dei partiti facente parte della coalizione Meloni sono ormai risapute ed hanno contribuito all’apatia politica che gli italiani sentono. Tornando alle promesse ecco quali provvedimenti ancora non hanno visto l’attuazione e probabilmente mai la vedranno perché gli interessi che ci sono dietro valgono sempre più della parola data.

Blocco navale. Altro che blocco! Sono raddoppiati gli sbarchi, si parla di 100mila arrivi oltre il doppio rispetto al passato ed è sicuramente la questione più strana, visto che al Governo Meloni la lotta contro l’immigrazione clandestina è sempre stata un punto cardine. Flat Tax finita nel dimenticatoio. Accise sui carburanti: mai tolti con il raggiungimento dei 2€ a litro per la benzina. Taglio del cuneo fiscale mai avuto ed assieme alla rimozione del reddito si favorisce nuovamente il lavoro povero ed il massimo dello sfruttamento. Stop al salario minimo che ha portato alla tassazione degli extraprofitti bancari causando una perdita di 9miliardi di capitale in borsa in un solo giorno. Senza contare l’instabilità tra la stessa maggioranza.

E qui mi fermo, visto che la legislatura, sulla carta è ancora lunga. Vedremo se come dicono già in oarecchi, l'esperienza givernativa della Meloni sarà un fallimemto totale, oppure se ci saranno altri provvedimenti che smentiranno questo prematuro, o forse no... giudizio!

 
 
 
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