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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Messaggi di Maggio 2024

Il conflitto come opportunità?

Post n°612 pubblicato il 28 Maggio 2024 da irene.74

Siamo portati a guardare al conflitto come ad un ennesimo problema di cui avremmo molto volentieri fatto a meno. Ma se è vero (e lo è) che la vita è al 10% ciò che ci accade, e al 90% il nostro modo di reagire, un errore interpretativo di quanto viviamo può portarci realmente fuori strada ed arrivare a farci del male...

Il conflitto parte da una condizione di contrasto, dal non riuscire a vedere con l'altra persona una determinata situazione allo stesso modo. Poi può succedere pure che si inneschi una sorta di braccio di ferro finalizzata a determinare chi abbia realmente "ragione", quali interessi, valori e convinzioni siano più "giusti".

Guardando da una simile prospettiva si è condannati a non andare lontano... Piuttosto un uso sano del conflitto stesso ci permette di inquadrarlo come fosse un'opportunità. E come tale, ci dà modo di:

-esplorare nuovi orizzonti semplicemente allargando lo sguardo oltre le barriere del nostro pregiudizio

- trovare soluzioni vincenti per entrambe le parti che scelgono consapevolmente di uscire arricchiti dal confronto dei rispettivi punti di vista

Il conflitto inquadrato come un banale braccio di ferro, invece, non ci porta niente di buono. Ed è destinato a non avere vincitori.

La prossima volta che ti capiterà di ritrovarti in conflitto con qualcuno, prova a chiederti cosa possa nascondere di buono quella divergenza di punti di vista. Piuttosto che metterti sulla difensiva e combattere perché venga riconosciuto giusto il tuo, soffermati ad esplorare quello dell'altro. Se riesci ad individuare anche solo un elemento interessante nella posizione altrui, consideralo un seme da cui potrai far germogliare qualcos'altro di buono.

Se anche l'altra parte riuscirà ad avere un approccio simile, vedrai che presto quel conflitto si trasformerà, fino ad assumere le connotazioni essenziali di uno scambio dal quale potranno uscire migliori entrambe le parti.

 

 

 

 
 
 

Ho un sogno. Ma… Da dove comincio?

Post n°611 pubblicato il 21 Maggio 2024 da irene.74

Non si dovrebbe smettere mai di sognare. Perchè quando questo accade ci si spegne inesorabilmente.

Il sogno ci permette di immaginare qualcosa di diverso da quanto sperimentiamo nella nostra vita reale. E ci offre la possibilità di comprendere profondamente il nostro bisogno di cambiamento.

Molti provano a raccontarsela che non hanno bisogno di sognare come quando erano bambini. Perchè conducono una vita invidiabile, per certi versi. E arrivare a sognare qualcosa di meglio significherebbe, in qualche modo, essere ingrati nonostante quanto già si possieda. Ma non è mica vero...

C'è sempre, qualunque sia la condizione in cui viviamo, qualcuno che sta meglio di noi e qualcuno che sta peggio. Se osservare ciò che accade attorno a noi, indubbiamente, ci offre la possibilità di avere un contatto diretto con la realtà oggettiva, non sta scritto da nessuna parte che immaginare di poter migliorare qualcosa sia reato.

Da bambini il sogno era parte attiva della nostra vita. Non ce ne rendevamo conto ma sognavamo continuamente. E questo moltiplicava all'ennesima potenza la felicità nei nostri cuori.

E' però pur vero che, diventati adulti, limitarsi a sognare può prendere il tempo che trova.

Perchè abbiamo smesso da parecchio di credere alla fata buona che, mossa a compassione, ci viene incontro avverando i nostri desideri con la sua bacchetta magica.

Perchè siamo consapevoli che il tempo che sprechiamo impantanati nella situazione che vorremmo cambiare (senza deciderci ad agire), è un tempo che, inevitabilmente, si carica di demotivazione e disincanto.

Ma allora... la cosa giusta da fare qual è?

Una volta che abbiamo ben chiaro il nostro sogno, chiediamoci quale sia il primo passo, anche piccolissimo, che può condurci nella direzione della realizzazione dello stesso e che possiamo fare già oggi, senza aspettare l'aiuto di nessuno.

A questo punto non ci restano che tre semplicissimi step da mettere in pratica:

1) Trasforma quel sogno in obiettivo. Ovvero non inquadrarlo più nella dimensione fiabesca ma esaminalo nella più asettica concretezza. Di quale obiettivo stiamo parlando?

2) Mappa la strada da fare. Se l'obiettivo può essere una sorta di traguardo che siamo chiamati a raggiungere, non possiamo certo procedere a tentoni: ci vuole una mappa. Qual è la strada migliore per arrivare esattamente dove dobbiamo andare?

3) Individua sotto-obiettivi. Come ogni viaggio che si rispetti, quando la destinazione non è propriamente dietro l'angolo di casa, occorre individuare delle tappe intermedie che ci permettano di spezzettare il viaggio, renderlo più gradevole e produttivo e per certi versi anche meno faticoso. Chiediti:

- Qual è la zavorra inutile che mi porto dietro da troppo e di cui mi posso finalmente liberare per far spazio al meglio che verrà?

- Se l'obiettivo si trova in cima ad una scala irta, ognuno degli scalini che dovrò inevitabilmente salire, dove mi condurrà? Di cosa è fatto?

- Sto mettendo dei segnali chiari che mi indicheranno quando sarò riuscita a raggiungerli uno dopo l'altro?

Un po' come quando ti devi cimentare con una ricetta nuova che non hai mai testato prima. Che fai? Ti procuri gli ingredienti, gli utensili che serviranno per la preparazione, e solo dopo segui le varie fasi del procedimento.

E per quanto difficile ti possa sembrare, ricorda che il viaggio comincia sempre con un primo passo. Che puoi fare oggi stesso per cominciare a toglierti da dove sei ed iniziare a dirigerti dove vorresti essere.

Sei pronto? Let's go!

 

 

 

 
 
 

Fly down...

Post n°610 pubblicato il 14 Maggio 2024 da irene.74

Te lo sei sentito dire qualche volta anche tu? "Vola basso..." Che affermazione fastidiosa... Chissà perché la gente si sente sempre e comunque legittimata ad esprimere giudizi. Come se non esistesse per ciascuno di noi la possibilità di decidere arbitrariamente cosa fare e come farla.

  • Chi, oltre noi, conosce quali sono le motivazioni che ci inducono a voler centrare un obiettivo?
  • Chi. oltre noi, sa come potrebbe cambiare di conseguenza la nostra vita?
  • Chi, oltre noi, immagina la determinazione e l'impegno con cui ci stiamo dedicando alla trasformazione dei nostri sogni in realtà?

Basterebbe rispondere a queste domande per comprendere meglio la situazione...

Ma cosa si nasconde dietro un'affermazione simile?

Alcune persone sono oggettivamente infastidite dall'impegno con cui perseguiamo la nostra felicità. Magari son quelle che hanno smesso di crederci, oppure le persone apatiche che ormai restano indifferenti davanti a tutto e si trascinano per forza di inerzia...

In altri casi si tratta di persone a noi vicine che sanno benissimo che se riuscissimo a tagliare quel traguardo spiccheremmo letteralmente il volo e non saremmo più manipolabili come possiamo esserlo ora...

Quello che vorrei che tu tenessi presente è che dobbiamo imparare a dare ascolto prioritariamente a noi stessi e secondariamente solo a quei giudizi/pareri/consigli che riteniamo meritevoli di attenzione.

Non sempre le persone con cui siamo soliti relazionarci son realmente interessate al nostro bene. Talvolta dovremmo addirittura guardarci le spalle... Ogni volta che hai ben chiaro un traguardo da raggiungere ed il motivo per cui ritieni importante farcela, smetti di cercare l'approvazione degli altri. E' un tuo progetto, un traguardo che porterebbe bene a te. Questo conta. Ridimensiona il resto.

D'altronde non a tutti piace l'idea di volare. Chi, ad esempio, è abituato a strisciare, può arrivare persino ad avere paura del TUO volo libero. E tentare di tarparti le ali per "legittima difesa"...

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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