Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Non c'è nessuna giustificazione...

Post n°8466 pubblicato il 24 Luglio 2018 da nina.monamour

 



Centinaia di donne erano in piedi nel fiume, con i fucili puntati contro, sotto ordine di non muoversi. Un gruppo di soldati si avvicinò a una giovane donna gracile, dagli occhi castano chiaro e gli zigomi delicati. Si chiamava Rajuma, l'acqua del fiume le arrivava al petto, teneva in braccio il suo bebè, mentre il suo villaggio in Birmania andava in fiamme alle sue spalle. "Tu", hanno detto i soldati, puntando il dito verso di lei, e si irrigidì. "Tu!" Lei strinse il suo bebè.

Nella confusione degli istanti successivi, i soldati bastonano Rajuma in faccia, le strappano il bebè urlante dalle braccia e lo gettano fra le fiamme. Poi trascinano Rajuma in una casa e la violentano in gruppo.

Ho tradotto la prima parte di questo articolo del New York Time dell'undici ottobre dell'anno scorso perché in molti non parlano inglese per leggere l'originale. Se volete rovinarvi la serata, andate a visionare il video di Rajuma che racconta la sua storia. È in inglese anche quello, ma il pianto straziante della giovane mamma non ha bisogno di traduzione.


 


Se pensate che ne parli solo Al Jazeera perché i Rohingya sono una minoranza musulmana, ecco quella BBC, anche loro parlano di crimini contro l'umanità, verificati con gli standard impeccabili del giornalismo della BBC.

Non riesco a togliermi dalla mente l'immagine di un bimbo strappato dalle braccia della madre e gettato nel fuoco. Eppure il silenzio della stampa italiana sulla crisi dei Rohingya è quasi totale. Per riepilogare, i Rohingya sono una minoranza, per lo più di religione musulmana, perseguitata in Myanmar dalla maggioranza buddista, che li considera immigranti illegali. La discriminazione verso di loro va avanti da anni, e sono spesso chiamati "la minoranza più perseguitata al mondo".

Quest'ultima crisi inizia a fine Agosto scorso, quando un gruppo di militanti Rohingya attacca delle basi di polizia. Questo scatena un attacco da parte dell'esercito del Myanmar che causa la fuga in massa che vediamo in questi giorni. La storia dei Rohingya e delle tensioni in Myanmar è lunga e complicata, ma il segretario generale dell'ONU, non usa giri di parole, e chiama le azione dell'esercito del Myanmar "pulizia etnica". Né l'ONU né altre agenzia di diritti umani sono potuti entrare in Myanmar per verificare cosa stia succedendo veramente. Pochi mettono però in dubbio le storie di violenza feroce raccontate da chi è riuscito a scappare.

Questo è un riassunto molto veloce perché questo blog non è veramente sui Rohingya ma sulla stampa italiana. O meglio, su come la nostra stampa ignora questa crisi. Ovviamente ci sono stati degli articoli, sopratutto sul comportamento di Aung San Suu Kyi, Consigliere di Stato del Myanmar dal 2016, premio nobel per la pace e, fino ad un paio di mesi fa, simbolo di eroismo e diritti umani, che però non vuole o non può fermare l'esercito del suo paese. Ma se metto la parola "Rohingya" su Google Italia, gli articoli sono relativamente pochi e spesso da pubblicazioni poco seguite.



Ho dato qualche occhiata ai siti dei giornali italiani più letti negli ultimi giorni, e non ho trovato niente, non poco, proprio niente.

Il ritornello è sempre lo stesso, gli italiani non sono interessati agli esteri, abbiamo tanti problemi a casa nostra, e alla fine cosa possiamo farci noi delle disgrazie che succedono dall'altra parte del mondo?

Capisco ma non sono d'accordo prima di tutto, sapere quello che succede in giro per il mondo aiuta a dare un contesto alle situazioni che ci toccano direttamente. L'esempio ovvio è l'immigrazione. Nel 2016 sono arrivati un milione di immigrati in Europa, per lo più da Medio Oriente e Africa un milione in un anno. Dalla fine di agosto dell'anno precedente ad oggi, sono arrivati 536,000 rifugiati in Bangladesh, scappati dal Myanmar. Mezzo milione in 6 settimane, questo non rende la nostra crisi immigrazione meno pressante, ma almeno ci fa capire che non è la peggiore al mondo, e che non tutti si stanno riversando in Europa.

Ci dà anche una prospettiva diversa sui nostri problemi, sì, l'Italia non è perfetta e c'è molto che non funziona come dovrebbe. Ma è comunque in gran parte uno dei paesi più ricchi, sicuri e civili al mondo. Nascere qui è una fortuna. Questo non vuol dire che dovremmo essere tutti compiaciuti, anzi, ma apprezzare le proprie fortune non guasta.


Commenti al Post:
exietto
exietto il 24/07/18 alle 23:55 via WEB
ti ho letto tutto attentamente. Per esempio, tu ed io, cosa possiamo fare? condividere questo tuo post, ovviamente. Qualche persona in piu' ne è informata. Se non puo' fare nulla L' ONU, sinceramente la vedo dura. A parte il fatto che pulizie etniche ce ne sono in tutto il mondo: vedi l'africa centrale, tra guerre sanguinarie di tribu' ( tribu= mezza nazione) nemiche secolari; i cristiani torturati e bruciati. Le pulizie etniche del medio oriente, piu' violente che mai. La siria. E la turchia. Ci sono stati degli STATES(!!) cosi poveri che le figlie di 11 anni vengono vendute ai ricchi che le "sposano" , ritenendo cosi' in regola per violentarle. Perchè ci sia tutto questo io purtroppo non lo capisco, l'odio non mi appartiene.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/07/18 alle 16:55 via WEB
Ciao Ezio, c'e la semplice questione di umanità, spesso scartata come "buonismo". Se la storia di un bimbo strappato dalle braccia della madre e gettato in un rovo non merita la nostra attenzione, dovremmo almeno chiederci perché. Va bene che un articolo o qualsiasi storia estera che risulta un poco oscura, avrebbe pochissimi clic sui siti dei giornali, ma questa è veramente una giustificazione per non menzionarli affatto? Anche io sono contro l'odio, colorato pomeriggio.
 
zanzibardgl13
zanzibardgl13 il 25/07/18 alle 00:16 via WEB
Io conosco bene quei posti ci ho vissuto per molti anni avevo anche la residenza ,ero lì anche durante la rivoluzione ,il nord dell'africa diciamo che è emancipato molti posti del centro non è facile viverci e creare sviluppo bisognerebbe impiantare delle fabbriche ma non è semplice ,di lavore anno poca fantasia ,il commercio delle persone sono sempre loro che l'organizzano ,è difficile sradicarlo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/07/18 alle 20:31 via WEB
Ancora più terribile assistere con i propri occhi a questi "osceni massacri", in nome di cosa? C'è un Dio? Non credo che ci sia o c'era o c'è stato, e chiunque sia ci ha "abbandonato" alle nostre miserie specie quelle dell'animo! Buona serata cher.
 
tanmik
tanmik il 25/07/18 alle 06:12 via WEB
I miei sorrisi a te per augurarti un felice mercoledì...Mik
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/07/18 alle 20:31 via WEB
I miei abbracci per una splendida serata estiva Mik.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 25/07/18 alle 09:10 via WEB
MESSAGGIO COLLETTIVO. Dovremmo misurare la vita in attimi e non in anni, gli attimi, specie quelli indimenticabili, sono memorie che collezioneremo nell'album della vita, tutto il resto è pagina in bianco che scorre senza senso. Ho necessità di stare un pò solo con la mia Mary, ma sul Blog ho lasciato qualcosa ed una cover personalissima di Shubert eseguita al solo pianoforte che vi dedico con tutto il cuore. A presto, Sal
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 25/07/18 alle 09:47 via WEB
Argomento molto delicato questo.Comunque,quando si fa del male ad un bimbo non c'è giustificazione che tenga,qualunque sia la sua origine.Buona giornata. :-) Dolce
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 25/07/18 alle 12:51 via WEB
Donne e bambini anche in tenerissima età picchiati ferocemente, umiliazioni in pubblico, stupri di gruppo, torture e mutilazioni. Sono le sconcertanti e atroci storie di violenze raccontate dai sopravvissuti alla terribile repressione condotta dall'esercito del Myanmar contro la minoranza etnica e religiosa dei Rohingya, definita dallo stesso Onu una pulizia etnica in piena regola per scacciare dal Paese, il nutrito gruppo musulmano in una regione a maggioranza buddista. Quanto orrore Nina!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/07/18 alle 16:46 via WEB
Eppure il silenzio della stampa italiana sulla crisi dei Rohingya è quasi totale. Per riepilogare, i Rohingya sono una minoranza, per lo più di religione musulmana, perseguitata in Myanmar dalla maggioranza buddista, che li considera immigranti illegali. La discriminazione verso di loro va avanti da anni, e sono spesso chiamati "la minoranza più perseguitata al mondo", buon pomeriggio cara.
 
lucre611
lucre611 il 25/07/18 alle 16:46 via WEB
Nina non c'e niente da ridere in merito al tuo post !
 
diogene51
diogene51 il 26/07/18 alle 00:31 via WEB
La nostra stampa è per lo più localistica, secondo il gusto dei lettori: Italia, al massimo Europa, in parte, qualche notizia qua e là sulle crisi internazionali e amen. Vedrò se posso condividere qualcosa su facebook in merito...
 
tanmik
tanmik il 26/07/18 alle 05:16 via WEB
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire. Buona giornata con allegria e simpatia e tanti, tanti sorrisi....Mik---
 
rudy51_2016
rudy51_2016 il 26/07/18 alle 07:28 via WEB
C'è sempre di peggio al peggio...!!! Rudy
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 26/07/18 alle 09:43 via WEB
Ciao.Non credo all'ispirazione, si tratta piuttosto di suggestioni, di folgorazioni che ti vengono in diverse situazioni, nei momenti più impensabili.” Sul blog la conferma che spesse volte è il momento che crea l'ispirazione...Sorriso, Sal PS. E' luogo comune, da noi, ma non solo, tenerci all'oscuro delle atrocità quotidiane che accadono sia da noi che in altri luoghi. L'importante e fare notizie e riempire le pagine dei quotidiani con Cristiano Ronaldo, Messi, chi vincerà il pallone d'oro, i gioielli della Regina d'Inghilterra...E intanto ogni secondo si perpretrano crimini ai danni dell'intera umanità...Ciao
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 26/07/18 alle 09:58 via WEB
Non esistono altre parole in quel viaggio di fango che è la speranza di migliaia di persone in fuga.La speranza in una maggiore salvaguardia alle donne per le continue violenze subite dalle milizie militari.Ma cara Nina,la violazione peggiore ribadita dall’Alto commissario Onu Zeid Ra’ad Al Hussein è di non poter accedere alle aree di sistemazione dove le violenze e le torture sono la violazione della dignità di ogni individuo.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 26/07/18 alle 09:59 via WEB
Ti auguro una buona giornata Nina..Buon lavoro!
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 27/07/18 alle 00:10 via WEB
Condivido il tuo post, ma di ingiustizie è pieno nel mondo, non penso che cambierà, ci sarà sempre qualcuno a sopraffare il suo simile. Serena notte, C.
 
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