Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Ha senso viaggiare in un mondo così?

Post n°8437 pubblicato il 25 Giugno 2018 da nina.monamour

foto apertura

Avete mai letto "L'isola misteriosa", di Jules Verne?

Ecco un libro che trasuda da tutti i pori la voglia di esplorare luoghi esotici, misteriosi, ignoti, selvaggi. È solo un esempio, ma potremmo citarne tanti altri, i mari solcati da Sandokan e le sue Tigri della Malesia, i luoghi della fantasia esplorati da Gulliver nei suoi viaggi, le vicende di Robinson Crusuoe, le avventure misteriose del Capitano Nemo o, per restare in "ambito Jules Verne", i paesaggi esotici de "Il giro del mondo in 80 giorni".

Ci avete fatto caso? Ho citato storie divenute quasi leggendarie, di viaggi reali o della fantasia, che devono molto del loro successo all'esplorazione. Ma quando si leggono oggi queste storie, il sapore è un po' diverso.

Forse perché è un po' più difficile avere quella voglia quasi ingenua per la scoperta in un mondo sempre più piccolo, dove tutti abbiamo accesso a qualsiasi luogo, anche il più remoto, con poche ore di volo o, al limite, con pochi istanti basta un clic e Google Maps "ci porta" dove vogliamo.

Questo vuol dire che la letteratura d'avventura è morta, oppure si apre a nuove frontiere finora inesplorate? Potremo ancora vivere quell'emozione del viaggio alla scoperta dell'ignoto? In quale direzione?

  A Voi la parola...

 

Commenti al Post:
fosco6
fosco6 il 25/06/18 alle 13:44 via WEB
I libri da te citati li ho letti tutti da ragazzo e mi hanno aperto veramente un mondo.
Non credo che il Web o i viaggi (che peraltro ci sono sempre stati anche se con tempi più lunghi e nel caso dei voli anche a prezzi più alti)potranno mai sostituire un libro che di avventura, di fantasia, o sentimentale, perché nel libro c'è anche la nostra partecipazione emotiva e ci sono tante cose evocate dalle parole che non troveremo mai su Google o motori similari.
Il libro ci fa vedere e sentire cose che non vedremmo e non sentiremmo mai in una immagine di google o in un viaggio, perché non potremmo cogliere gli aspetti sottintesi e il sogno che accompagnano la lettura.
La fretta di divorare tutto e subito penalizza forse i libri, ma questa droga prima o poi finirà per lasciare di nuovo spazio alla riflessione, come tutte le mode, che durano finché non saturano l'ambiente e la coscienza.
Naturalmente me lo auguro altrimenti il Mondo diventerebbe troppo piatto così come la testa della gente.
Ciao...CARLO.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 09:58 via WEB
Dal secolo scorso non ha più molto senso parlare di esplorazioni vere e proprie sul nostro pianeta, diventato ormai “"piccolo" e soprattutto casalingo, a portata di aereo e, negli ultimi decenni, delle tasche di un numero sempre crescente di persone. Resta il fascino del viaggio, quello sì, per conoscere e gustare realtà diverse dalla nostra, familiarizzare con ambienti, storie e popoli lontani dal quotidiano, ma non si tratta più di esplorare in senso stretto, spesso, infatti, sappiamo bene cosa troveremo alla fine del nostro viaggio, o almeno crediamo di saperlo, buona gionata Carlo.
 
Vince198
Vince198 il 25/06/18 alle 13:52 via WEB
Ho letto libri di Verne: interessanti che fanno galoppare sul serio la fantasia. Oggi non c'è granchè in circolazione, a parte chi ama ad esempio Isaac Asimov (io..), Delany, Terlinbg, Lethem, fino alla saga di Star Wars etc. La Letteraruta d'avventura c'è ma non è così prosperosa comne qualche decennio fa. L'ignoto potremmo provare ad esplorarlo con il telescopio spaziale di Hubble lanciato quasi 30anni fa nello spazio. Ma qui non è fantascienza .. Intanto aspettiamo il successivo telescopio, quello di James Webb che ci darà opportunità di consocenza maggiori. Nel frattempo un .. ripasso di Verne o di Asimov non fa certo male ^__*
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 10:10 via WEB
Non potendo più sognare di viaggiare in isole lontane abitate da misteriosi popoli selvaggi, i moderni eredi di Swift e Verne aggiungono alla nostra quotidianità una dimensione nuova, segreta e fantastica. Ci dicono, in altre parole, che per viaggiare con la fantasia non dobbiamo muoverci dal posto in cui viviamo, ma semplicemente scoprirne una dimensione nuova, misteriosa e inaccessibile ai più, ai "babbani", direbbe Harry Potter, o, più filosoficamente, agli "uomini che non si voltano" di cui parla Montale. Una piacevole giornata Vince.
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 25/06/18 alle 15:09 via WEB
Viaggiare con la fantasia al giorno d'oggi e' facile, basta accendere la tv e di documentari sui luoghi d'Italia e all'estero ce ne sono a josa. Siccome ho dei parenti, mi piacerebbe andare in Australia a trovarli e andare a visitare i tanti bei luoghi che ci sono li'. Buon inizio di settimana. Un abbraccio. :-) Dolce
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 10:45 via WEB
Ciao Dolce l'umanità ha sempre avuto la necessità di esplorare, di capire cosa ci sia al di là della collina o in fondo ad una grotta. D'altra parte, una volta qualcuno ha detto “se tiro un gomitolo in una stanza il gatto inseguirà il gomitolo, l'uomo guarderà da dove è arrivato", serena giornata cara.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 25/06/18 alle 16:40 via WEB
Alla fantasia e all'immaginazione non ci sono limiti per i sognatori, è vero oggi il mondo reale è nelle nostre mani però manca di colore tutto freddo mordi e fuggi. Leggi un libro, guarda un quadro, una costruzione antica ...lasciati andare o entra nel passato con la mente e col cuore farai un viaggio stupendo.Buona settimana Nina ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 11:24 via WEB
Caro Renzo per sognare mondi fantastici, oggi, ci viene proposto di immaginare che esista un binario 9 e 3/4 nella stazione della nostra città o che il ragazzo pallido e taciturno che ci siede accanto a scuola sia, in realtà, un affascinante e tormentato vampiro. Ci viene proposto, insomma, di non muoverci col corpo, ma piuttosto con la mente, di provare ad indovinare cosa ci sia dietro la nostra realtà quotidiana, non al di là dell'oceano, come se le vere barriere da superare, oggi, non siano quelle fisiche, ma piuttosto quelle mentali del conformismo e della banalità, buona giornata.
 
exietto
exietto il 25/06/18 alle 23:07 via WEB
che dirti. Posso farti lo stesso paragone con i film: ti ricordi i film in tv che vedevi a 1o anni? c'era il buono, e il cattivo, ma anche il cattivo, alla fine, era un bel gentiluomo. E le storie d'amore erano di una purezza assoluta. Ora, il buono scopri che è cattivo dentro, ed esplode, ed il cattivo, è oltre ogni possibile cattiveria. E la donna, eccola malvagia intrigante e approfittatrice. E la storia d'amore è un inciuccio, e il tradimento è a tre o a 4 . No comment.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 15:46 via WEB
Non parliamo di tradimenti Ezio, parliamo di altro, un abbraccio e buon pomeriggio.
 
   
exietto
exietto il 26/06/18 alle 23:32 via WEB
ah beh si', mi sono lasciato trasportare dai miei pensieri sui cinema di ieri e di oggi, divagando un bel po. :-)
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 27/06/18 alle 08:01 via WEB
L'avevo intuito Ezio, tranquillo e buona giornata.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 25/06/18 alle 23:43 via WEB
Viaggiare ha sempre un senso, leggendo un libro si viaggia con la fantasia, però non è la stessa cosa, io ammiro chi parte con la bici, con la moto, con la barca e anche a piedi e ci rimane in giro per dei mesi, attraversando regioni e stati vivendo assieme alle persone del posto.Nina una serena notte, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 15:23 via WEB
Allora dovresti leggere "SULLA STRADA" di Jack Kerouac, "Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati". "Dove andiamo?" "Non lo so, ma dobbiamo andare". "On the road" (bellissimo) è un romanzo autobiografico scritto nel 1951 dallo scrittore statunitense Kerouac e basato sul racconto di viaggi in auto in lungo e in largo negli Stati Uniti. Appena uscita, la novella si convertì nel manifesto della cosiddetta “beat generation”, movimento artistico e letterario che predicava la ribellione, la vita sulla strada, la coscienza collettiva. Dai beat, il viaggio è visto come esperienza mentale e fisica liberatoria e come modo di vivere fuori dagli schemi. Un piacevole pomeriggio Carlo.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 26/06/18 alle 06:52 via WEB
Ciao...Decisamente la voglio prendere a ridere:- Pronto, polizia? Siamo in ostaggio di due pregiudicati. - Mantenga la calma e mi dica dove vi trovate e quanti siete. - Italia, 60 milioni. Sorriso, Sal
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 15:36 via WEB
Il Maresciallo dice all'Appuntato: “Ci sono due tipi di categorie di Carabinieri, quelli intelligenti e quelli un po’ stupidi" e nel mentre batte sul tavolo (toc toc) l’Appuntato si alza e dice: "Hanno bussato alla porta" e il Maresciallo: "Ma che fai?. . vado io". Ahahahahahhhhhh ciao Sal.
 
tanmik
tanmik il 26/06/18 alle 07:40 via WEB
Le cose belle capitano a che crede. Cose ancor più belle capitano a chi è paziente, ma le cose migliori a chi non si arrende. Un sorriso per augurarti una buona giornata di sole , Mik -- https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ09lskrtm-S0bJrIZA8Q34vA_nT71msu6gyFnLFNRVTHsgtGmm
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/18 alle 15:30 via WEB
Ciao Mik, il sole al Sud fa i capricci, non sembra per nulla Estate, anzi! Un abbraccio augurandoti un sereno pomeriggio.
 
Terzo_Blog.Gius
Terzo_Blog.Gius il 26/06/18 alle 19:32 via WEB
Io viaggio con poco bagaglio, essenziale, non uso lo smartphone, quasi per niente, cercando di gustarmi l'esperienza il più possibile, naturalmente. Le parole chiave per me sono: avventura, stupore, desiderio, fantasia, scoperta, apertura e imprevisto ..... Viva gli imprevisti! Ciao Bellissima Nina
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 27/06/18 alle 08:09 via WEB
Leggo che la pensiamo allo stesso modo, gli elementi caratteristici del romanzo d’avventura sono il rischio, il pericolo, le sfide, le grandi emozioni. Di solito i romanzi d’avventura raccontano di luoghi lontani, di avventure spericolate, di grandi imprese. Vi è un "qualcuno" che, partendo da una situazione tranquilla e del tutto controllabile, si trova improvvisamente ad affrontare qualcosa che non conosce, che è più grande lui, l’ignoto. Egli deve superare una prova che lo spaventa proprio perché è sconosciuta, oscura e irta di pericoli. Buona giornata Gius.
 
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