Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Affascinante storia in bilico tra mito e leggenda..

Post n°8328 pubblicato il 03 Marzo 2018 da nina.monamour

 

 

La tela di Penelope fu un celebre stratagemma, narrato nell'Odissea, creato da Penelope, la quale per non addivenire a nuove nozze, stante la prolungata assenza da Itaca del marito Ulisse, aveva subordinato la scelta del pretendente all'ultimazione di quello che avrebbe dovuto essere il lenzuolo funebre del suocero Laerte e per impedireche ciò accadesse la notte disfaceva ciò che tesseva durante il giorno. Oggigiorno si cita la tela di Penelope per riferirsi ad un lavoro che non avrà mai termine..

Vi dirò cosa penso in merito!!!

A Penelope..




Sai, Penelope, cosa penso veramente di te? Che è arrivato il momento di smetterla con questo atteggiamento da santarellina tutta casa e tela. Sai stata vent’anni, chiusa fra quattro mura, facendo finta di ricamare un lenzuolo e aspettando solo il ritorno del più vile degli uomini, uno che un giorno è andato via lasciandoti da sola con un bimbo piccolo, promettendoti che sarebbe tornato presto e che invece non si è più fatto vivo. Capisco tutto, l'amore, la fedeltà, la tenacia, la pazienza, ma a tutto ci sarà un limite, o no?! Vent’anni sono vent’anni, cacchio! Sai quante occasioni sprecate? Quanti treni persi? Non ci pensi mai?

Scusa, Penelope, se te lo dico così, brutalmente, ma per me Ulisse è solo un vigliacco, pure un pò stronzo, uno che per vent'anni si è sottratto alle sue responsabilità di marito e di padre, un vagabondo che, mentre tu eri a casa a giocare alla casalinga perfetta, ti ha cornificato con mezzo Egeo. Uno che forse ha resistito solo alle sirene perchè, essendo donne a metà, forse non l'attraevano più di tanto.



Uno che si è perso e non ha più trovato la strada di casa, uno che finalmente, quando si è deciso a tornare, invece di farsi bello per la sua donna, si è presentato vestito come un barbone, uno che è stato a Troia, ecco chi è Ulisse veramente, altro che uomo coraggioso, impavido e astuto.
Sai perchè gli uomini come Ulisse tornano sempre a casa? Perchè trovano donne come te, Penelope. Donne che perdonano ogni assenza, che giustificano ogni mancanza, che aspettano per anni che il loro uomo torni a casa. E quando lui si decide a tornare, sa che troverà la cena pronta e parole di comprensione.

Purtroppo finché esisteranno gli uomini come Ulisse, ci saranno sempre donne come te, cara Penelope…sapessi quante ne ho conosciute!


Buon Sabato

Commenti al Post:
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 03/03/18 alle 13:25 via WEB
Ulisse è stato un marito egoista, rude, distratto, padrone. Ha pensato che le sue gesta bastassero per giustificare l'esistenza di tutti coloro che gli stavano intorno, senza preoccuparsi se a loro andasse bene essere messi in secondo, terzo, quarto piano e via discorrendo. Buon fine settiana Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 20:42 via WEB
Da quello che ho scritto prima, l'astuzia di Penelope, tuttavia, durò "solo" per poco meno di quattro anni a causa di un'ancella traditrice che riferì ai proci l'inganno della regina. Alla fine, Ulisse tornò, uccise i proci e si ricongiunse con la moglie. Penelope è il simbolo per antonomasia della fedeltà coniugale femminile. Tornato nuovamente a casa dopo l'estremo viaggio, Ulisse poté nuovamente godere della moglie e secondo una versione la rese incinta di altri due figli. Dopo ciò cerca di tranquillizzarti! Un sorriso e buon w.e.
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 03/03/18 alle 14:27 via WEB
Ciao Nina, dura, spietata... povero Ulisse e povera Penelope e Argo... il cucciulone. Vero, la storia dice quello che non vuole, mascherando, a volte, realtà. Comunque la storia la scrivono i vincitori e... Ulisse trionfò. Beh, ora un abbraccio e buona serata. Fra poco corro dai piccoli, loro si che... hanno sempre ragione!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 20:47 via WEB
Non ha vinto Ulisse, non tutte le versioni sostengono la castità e la fedeltà di Penelope verso il marito; secondo alcune leggende, la donna amò il dio Ermes, con il quale condivise il suo letto e dal quale fu addirittura resa incinta, concependo il dio Pan; un'altra versione sostiene invece che cedette al proco Anfinomo. Nella stessa Odissea, infatti, Penelope ha un comportamento ambiguo nei confronti dei proci: secondo un'interpretazione, desiderosa di risposarsi non prende questa decisione perché teme il giudizio del popolo. Nell'epitome della Biblioteca di Apollodoro è riportato che Ulisse, tornato in possesso di Itaca, rispedisce la moglie dal padre Icario perché si era fatta sedurre da Antinoo, uno dei proci. Un abbraccio per i piccoli..
 
gianor1
gianor1 il 03/03/18 alle 14:44 via WEB
Il dolore e la solitudine che hanno accompagnato la moglie di Ulisse, affligge oggi tante donne Italiane, affette come lei di nostalgia, spesso vedove o abbandonate che, purtroppo, si rifiutano di guarire, di andare avanti. Esse restano legate alla persona cara da un patto silente di eterna fedeltà, che le porta a rimanere sole. Ma come vivere un continuo, angoscioso e rassegnato aspettare che accada qualcosa, che ritorni a casa l’amato a colmare il vuoto lasciato dagli anni, aperto come una voragine nel petto? Alcuni uomini come Ulisse non meritano questa sofferrenza. Anzi! Gian
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 19:22 via WEB
Ciao Gian come ben sai Omero presenta due diversi tipi donne, donne che sono per il matrimonio e la famiglia e donne che sono contro il matrimonio e la famiglia. Penelope, la fedele moglie di Ulisse che aspetta per vent'anni il ritorno del marito dalla guerra e dall'esilio, difende la sua casa dai pretendenti che vogliono sposarla ed ereditare la sua ricchezza. Cresce il figlio Telemaco in assenza del padre, accoglie chi la visita con magnanimità ed è l'anima di una casa che rappresenta un ideale di civiltà, per costumi, etica e cultura. Una casa di cui difende da sola la stabilità. Omero per questo le tributa i più grandi onori, "La fama della sua virtù non morirà mai, gli dei immortali eleveranno un canto in lode di Penelope e del suo dominio di sé". No, le donne non meritano tali sofferenz, sereno w.e. Gian.
 
omerostd
omerostd il 03/03/18 alle 16:33 via WEB
Perbacco come sei categorica. Non posso darti torto. E che ne pensi dei Proci che per vent'anni hanno bevuto la storia della tela?
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 19:05 via WEB
La storia scrive che Penelope, regina dell'isola di Itaca, tesseva una tela apertamente, e di nascosto la distruggeva. Così ingannava i proci e aspettava il marito Ulisse. I proci, con grande superbia e violenza, occupavano la reggia come padroni, si godevano la vita fra pranzi e banchetti e pretendevano il matrimonio con Penelope. Ma la regina con l'inganno della tela rimandava il matrimonio e non sceglieva mai un altro marito. Infine, dopo vent'anni, Ulisse ritorna all'isola, uccide i proci e riprende il regno con il figlio Telemaco. Così la costanza di Penelope ha la ricompensa della vittoria e l'arroganza dei proci merita la giusta pena. Quindi i Proci hanno sempre creduto ella tessitura della tela, un abbraccione Omero.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 03/03/18 alle 17:00 via WEB
Ecco un altro mito sfatato...sei proprio lapidaria cara Nina, buona serata ciao Renzo Ah! dimenticavo, Ulisse aveva il cellulare senza campo.......
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 18:28 via WEB
- Pronto,Ulisseee?! Sono Penelope! Siete già sbarcati a Troia? - Ciao Penelope (*pensato:"Che rottura di Pallade!”) No, tesoro, abbiamo fatto scalo a Lemno, scusa, ho il cellulare quasi scarico. Ti chiamo appena posso, magari da un telefono a gettoni, qui al porto, okay? - Sì amore! Ma che bella invenzione, questi cellulari, mi ricordo quando non c'erano, anzi erano pochissimi, una decina di anni fa, come facevamo a sentirci e ti ricordi quando eravamo fidanzati col telefono fisso,non c'erano gli sms, come sono comodi! - Ciao Penelope! A presto! E' questa la foto Renzo??!! http://4.bp.blogspot.com/-qCBfm1SqBrg/UKg8UBNtjII/AAAAAAAAAqs/dTy16bTnrvU/s1600/ulisse.jpg....buona serata.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/03/18 alle 17:23 via WEB
AhAhAhAhAhAh!!!!! Ma tu non mi puoi smontare un mito come Ulisse, in una manciata di minuti!!!!! Omero si starà rivoltando nella tomba a cusa dell'orticaria!!! Ma come? L'uomo dal multiforme ingegno, il Laerziade noto come l'asso di cuore degli Achei, l'unico capace di inventarsi un cavallo a dondolo..ops...un cavallo enorme e capace di contenere tanti guerrieri, l'unico che la mitologia abbia sempre portato sul palmo di mano, tu ne offuschi la gloria, l'astuzia e le sue grandi avventure? Ma come osi? Avesse avuto un buon navigatore di marca, avrebb subito raggiunto Itaca. Ma gli dei gli eran contro e Penelope sapeva che sarebbe ritornato a casa. Certo la testa le pesava, troppi...pensieri, ma lui imperterrito sapeve coniugare distrazioni e voglia di tornare a casa. Dai, la povera donna ha mantenuto decoro, dignità e amore per il suo uomo, nessuno averebbe aspettato tanto!|!!!! No, non posso e non riesco a smontare una figura così importante dal mio immaginario. E la storia mi piace così come l'abbiamo sempre conosciuta. Anche se recentemente, qualcuno abbia tentato di cambiarla! E vai Ulisse........ Buona era Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 20:33 via WEB
Mio caro Carlé, anche le donne possono dimenticare il proprio ruolo di madri o la propria dignità, preferendo manipolare e sfruttare gli uomini per il proprio uso e piacere. Le donne sposate e le vergini nell'Odissea elevano la virilità perché suscitano ammirazione e ispirano uomini veri. Le dee dell'amore carnale, le seduttrici e le Sirene fanno sì che gli uomini sprechino la propria virilità e conducano esistenze sterili e infruttuose, che non contribuiscono in nulla alla famiglia, alla civiltà, alla vita stessa, ti pare una cavolata? A me no!!!!
 
Vince198
Vince198 il 03/03/18 alle 17:53 via WEB
Uomini come Ulisse che se la spassano per 20anni e poi tornano a casa dove l'aspetta la consorte che non lo ha mai creduto morto? Brava donna Penelope, mentre nell'attesa trascorreva il tempo fra tele che faceva e disfaceva e con 30 Proci..
Scusa ma anche io maligno, in questo caso .. ahahahaha ..
Lasciamo la storia così come ce l'ha raccontata Omero, che ho studiato nei miei anni più verdi. Quello è il ricordo che più mi affascina e che in qualche modo mi riporta in "superficie" tante persone che oggi non ci sono più. <br< Buona domenica Anna, un abbraccio ^_______^
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 04/03/18 alle 18:59 via WEB
Sì, lo credo anche io, ricordiamoci solo di quello che abbiamo appreso tra i banchi di scuola, non serve a nulla fasciarsi la testa, un abbraccio e lieta serata Vince.
 
exietto
exietto il 03/03/18 alle 18:56 via WEB
Io penso che Penelope sia l'immagine di tante donne dei millenni passati. Penso che questa immagine ORA non appartenga piu' alle donne del Terzo Millennio, mi pare evidente. Giusto, Sbagliato? Penso che la verita', o la cosa giusta, stia nel mezzo delle cose. Il troppo di qua, o il troppo di la', sec me , è errato. Un abbraccio, ezio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 03/03/18 alle 19:39 via WEB
Omero dimostra che una civiltà prospera quando le famiglie (quelle normali tra un uomo e una donna) fioriscono. E i focolari domestici sono resi saldi dalle virtù di donne fedeli e prudenti come Penelope, devote e generose spose come Nausicaa, dedite a continuare la creazione di cultura e l'opera di civilizzazione dei propri avi. Queste donne, per adempiere al proprio ruolo femminile e materno, infondendo bellezza e ordine e dando nutrimento alla vita, hanno bisogno di uomini nobili e virili, che si sacrificano per mogli e figli resistendo alla Sirene del mondo. Colorato w.e. Ezio
 
   
exietto
exietto il 05/03/18 alle 22:01 via WEB
ho letto le varie tue risposte e mi complimento con te per tanta sapienza: non sapevo nulla di storie parallele su Penelope. (non è che ti confondi con Penelope Cruz? daii, scherzo!). Questa tua risposta mi spiazza, sembra quasi contraria a quanto hai detto nel post. Questa risposta la condivido in toto. Bisogna ammettere però che le ragazze di oggi ( o è solo qua in lombardia che stanno perdendo il senso della famiglia?) hanno molti piu' interessi, sembrano prender le sembianze dei ragazzi maschi degli anni 80, che non sapevano rinunciare ai loro divertimenti nonostante una moglie e dei figli. un abbraccio
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 04/03/18 alle 00:34 via WEB
Anche adesso qualcuno dice di andare a prendere le sigarette e sparisce, anche senza barca, non penso che Penelope abbia aspettato vent'anni e nel frattempo abbia solo tessuto. ...ih..ih.ih..ih..poi i fatti descritti e normale che vengano romanzati, altrimenti nessuno li legge. Buona Domenica, C.
 
diogene51
diogene51 il 04/03/18 alle 01:12 via WEB
Non saprei che dire. Mi è sempre sembrata un po' stridente la figura di Penelope che se ne sta a casa a tessere e disfare la tela mentre lui se ne va per il mondo accompagnandosi a signore e signorine nei vari porti d'approdo. Ma è inutile chiedere coerenza ad epoche che avevano valori e cultura molto diversi dai nostri. Le storie di Omero provengono da un'ambiente guerriero dove il ruolo della donna era minimale. La donna era un possesso: il caso di Elena per il cui tradimento si muove addirittura un'armata, ce lo dimostra senza possibilità di dubbio. Forse il racconto di Ulisse si spinge un poco più in qua; la donna acquisisce un potere con l'inganno ma anche con la sua fedeltà, diventa un soggetto che si può opporre a degli uomini ma rimane sempre soggetta alla loro logica. Nel mondo greco, d'altra parte, la donna rimane sempre in disparte, anche nell'età classica e forse soprattutto in quella. Ma sarebbe un discorso lungo. Buona notte, Nina!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 04/03/18 alle 19:24 via WEB
Giunsero all'isola del dio Sole dove si trovarono costretti a sbarcarvi e come predetto dalla maga Circe, l'isola era abitata dalle vacche sacre. Qui Ulisse fece fare il giuramento alla truppa di non mangiare la carne delle vacche per non attirare l'ira del dio del sole. Per molti giorni seppero tener fede al giuramento ma dopo aver terminato le provviste presenti sulla nave, non resistettero più e si cibarono delle bestie sacre approfittando della momentanea assenza del loro capo. Ripreso il mare, la nave affondò, spazzata via dalla tempesta causata dal dio che avevano adirato. Ulisse, l'unico a non aver violato il divieto, fu il solo a salvarsi e a raggiungere l'isola della ninfa Calipso dove vi trascorse sette lunghi anni. Allora la domanda sorge spontanea...."ma in questi sette lunghi anni accanto alla ninfa Calipso cosa è successo?!"
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 04/03/18 alle 07:25 via WEB
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive. Buona domenica da Anna Paola per tutta l'allegra Band che stanotte, sul filo di lana , ha vinto.
 
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