Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

 

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Una novella da ricordare..

Post n°8243 pubblicato il 28 Dicembre 2017 da nina.monamour

 

 

C’era un paese dove erano tutti ladri e la notte ogni abitante usciva, coi grimaldelli e la lanterna cieca, e andava a scassinare la casa di un vicino. Rincasava all’alba, carico, e trovata la casa svaligiata. E così tutti vivevano in concordia e senza danno, poiché l’uno rubava all’altro, e questo a un altro ancora e così via, finché non si rubava a un ultimo che rubava al primo. Il commercio in quel paese si praticava solo sotto forma d’imbroglio e da parte di chi vendeva e da parte di chi comprava. Il governo era un’associazione a delinquere ai danni dei sudditi, e i sudditi dal canto loro badavano solo a frodare il governo.

Così la vita proseguiva senza inciampi, e non c’erano né ricchi né poveri. Ora, non si sa come, accadde che nel paese venisse a vivere un uomo onesto. La notte, invece di uscirsene col sacco e la lanterna, stava in casa a fumare e a leggere romanzi. Venivano i ladri, vedevano la luce accesa e non salivano. Questo fatto durò per un poco, poi bisognò fargli comprendere che se lui voleva vivere senza far niente, non era una buona ragione per non lasciar fare agli altri. Ogni notte che lui passava in casa, era una famiglia che non mangiava l’indomani. Di fronte a queste ragioni l’uomo onesto non poteva opporsi. Prese anche lui a uscire la sera per tornare all’alba, ma a rubare non ci andava. Onesto era, non c’era nulla da fare.

Andava fino al ponte e stava a veder passare l’acqua sotto,tornava a casa, e la trovava svaligiata. In meno di una settimana l’uomo onesto si trovò senza un soldo, senza di che mangiare, con la casa vuota. Ma fin qui poco male, perché era colpa sua; il guaio era che da questo suo modo di fare ne nasceva tutto un cambiamento.

Perché lui si faceva rubare tutto e intanto non rubava a nessuno; così c’era sempre qualcuno che rincasando all’alba trovava la casa intatta, la casa che avrebbe dovuto svaligiare lui. Fatto sta che dopo un poco quelli che non venivano derubati si trovarono ad essere più ricchi degli altri e a non voler più rubare. E, d’altronde, quelli che venivano per rubare in casa dell’uomo onesto la trovarono sempre vuota; così diventavano poveri. Intanto, quelli diventati ricchi presero l’abitudine anche loro di andare la notte sul punte, a veder l’acqua che passava sotto.

Questo aumentò lo scompiglio, perché ci furono molti altri che diventarono ricchi e molti altri che diventarono poveri. Ora, i ricchi videro che ad andare la notte sul punte, dopo un po’ sarebbero diventati poveri. E pensarono: – Paghiamo dei poveri che vadano a rubare per conto nostro -. Si fecero i contratti, furono stabiliti i salari, le percentuali: naturalmente sempre ladri erano, e cercavano di ingannarsi gli uni con gli altri. Ma, come succede, i ricchi diventavano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. C’erano dei ricchi così ricchi da non avere più bisogno di rubare per continuare a esser ricchi.

Però se smettevano di rubare diventavano poveri perché i poveri li derubavano. Allora pagarono i più poveri dei poveri per difendere la roba loro dagli altri poveri, e così istituirono la polizia, e costruirono le carceri. In tal modo, già pochi anni dopo l’avvenimento dell’uomo onesto, non si parlava più di rubare o di esser derubati ma solo di ricchi e poveri; eppure erano sempre tutti ladri. Di onesti c’è stato solo quel tale, ed era morto subito, di fame”.

  Ho voluto condividere con voi questa novella di Italo Calvino, perchè mi ricorda molto la situazione che il nostro Paese sta vivendo. Nonostante sia stata scritta molto tempo fa è attualissima!!



Commenti al Post:
exietto
exietto il 28/12/17 alle 14:17 via WEB
mamma mia, non conoscevo questa "parabola". Grazie d'avercela condivisa. Questa parabola puo' assumere tante sfaccetature, non solo "contro" la classe dirigente di oggi. E' contro il consumismo, per esempio, contro la differenzazione tra le persone (e questa forse è il messaggio piu' forte e scabroso). Un abbraccio
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 28/12/17 alle 15:07 via WEB
Il ladrocinio è uno dei mestieri più vecchi del mondo...difficilmente questa arte scomparirà, più progresso più raffinata diventa, fino a dargli una parvenza onesta, Buon pomeriggio Nina ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/12/17 alle 22:32 via WEB
Dici bene Renzo, essere ladro è uno dei mestieri più antichi del mondo! E ci saranno sempre, ovunque andrai conoscerai sempre qualche ladro, notte stellata.
 
olgy120
olgy120 il 28/12/17 alle 15:24 via WEB
Grazie di aver postato questa novella,amo Calvino!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/12/17 alle 22:22 via WEB
Anche io l'adoro, da poco ho finito di leggere "Le città invisibili", città reali scomposte e trasformate in chiave onirica, e città simboliche e surreali che diventano archetipi moderni in un testo narrativo che raggiunge i vertici della poeticità, postfazione di Pier Paolo Pasolini. Un abbraccio Olga (^_^) notte.
 
ranocchia56
ranocchia56 il 28/12/17 alle 15:55 via WEB
Esatto Nina, lo stavo pensando mentre la leggevo, una novella diventata una tragica realtà.. Un carissimo saluto
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 31/12/17 alle 22:30 via WEB
Un abbraccio e sereno anno Rosa.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/12/17 alle 17:11 via WEB
Il buon Italo conosceva gli italiani!!!! Da ladri a ladroni il passo è breve. La fantasia dello scrittore lungimirante assai, metteva (e lo metterebbe anche ora) il dito nella piaga: il malvezzo, l'uso, il costume di un popolo che non era così tanto tempo fa, solo che chi ben comincia è a metà dell'opera e chi vede fare ad altri, spesso si pone una semplice domanda: "Perché lui sì e io no?". Così si innesta il perverso sistema. Oggi in questo paese va così perchè molti, stufi di farsi rubare, hanno comincato anche loro rispettando il gioco dello scaricabarile. Se poi ci mettiamo anche la classica sceneggiata dello stato che sa ma non gliene frega niente dell'andazzo, avremo non solo piena libertà di fare il furto, ma anche la buona possibilità di cavarcela con poco. "Alla casa dei suonatori, non si fanno serenate". Capisci a' mmè!!!! Bella serata Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/12/17 alle 19:39 via WEB
Adoro Calvino, la sua bella Antologia di fiabe "di magia", rappresentative di tutte le regioni italiane, scelte dalla raccolta che lo stesso compose nel 1956. Gli eroi, ragazze e giovani generosi e furbi, quasi sempre si allontanano da casa in cerca del loro destino; oppure devono liberarsi da un incantesimo. All'inizo sono, lottano contro il nemico, diavolo, mago, strega o forza della natura; sono destinati a vincere, anche perché vecchine, animali, corsi d'acqua spontaneamente forniscono loro un aiuto magico. Alla fine c'è il ritorno a casa, coronato dalla ricchezza, necessaria per la felicità propria e dei propri cari a meno che l'eroe non si fermi là dove ha conquistato la mano di una principeessa. Sarò uno cretina ma molto romantica, una serena serata.
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/12/17 alle 18:24 via WEB
Bellissima, Nina! Hai fatto bene a condividerla perchè davvero, come ben dici tu, è attuale. Attualissima.
Buona serata, ciao :))
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/12/17 alle 22:17 via WEB
Molto attuale Elena, splendida notte.
 
Quivisunusdepopulo
Quivisunusdepopulo il 28/12/17 alle 19:00 via WEB
Ciao Nina, la novella sembra che racconti un paradosso, in realtà essa esalta il valore e l'utilità dell'eguaglianza, però siccome tutto é relativo dimentica di dire una cosa essenziale e cioè che se nessuno produce, come avviene nel paese dei ladri, dopo un certo tempo nessuno avrà più da rubare perché un poco alla volta tutto sarà consumato e quindi esaurito. Però é altresì vero che anche la soluzione finale é insostenibile perché, continuando il gioco, alla fine ci sarà un solo ricchissimo che dovrà subire il furto(?) da parte di tutti i poveri! Per dirla con Pirandello così é se vi pare! Saluti ed auguri per le feste natalizie.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/12/17 alle 22:47 via WEB
Hai ragione Quivi "Così è (se vi pare)" è tratta dalla novella "La Signora Frola e il Signor Ponza", suo genero contenuta nella raccolta Una giornata. Il titolo, dal sapore ironico, racchiude la problematica esistenziale che Pirandello affronta nella storia, ossia l'impossibilità di avere una visione unica e certa della realtà. Per Pirandello l'uomo non ha una propria essenza a priori, diventa una persona solo sotto lo sguardo degli altri, assumendo tanti ruoli e tante maschere, quante sono le persone che lo vedono e questo mi fa ricordare "Uno, nessuno, centomila", ricordi? Splendida notte.
 
channelfy
channelfy il 28/12/17 alle 19:41 via WEB
Buona sera bellezza...siamo pronti per la fiesta di fine anno??? ti abbraccio..Francy
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/12/17 alle 23:58 via WEB
Non tanto Francy, non sono al massimo, ma ci proverò, notte mia cara.
 
tanmik
tanmik il 29/12/17 alle 05:26 via WEB
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino. Buon venerdì da MIK -----http://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/hermitage-museum-kiss-of-cupid-and-psyche-statue-fotografie-di-cronaca/525483211
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 29/12/17 alle 07:51 via WEB
Buongiorno. Ad un tale fu chiesto:"Con quale desiderio Lei entra nell'anno nuovo?" Lui rispose semplicemente così: " con il desiderio di essere risparmiato da domande del genere." Un saluto da tutti gli amici della band ed in particolare da me. Anna Paola
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 29/12/17 alle 10:03 via WEB
Accipicchia se è attuale! Buona giornata, fatti forza,un abbraccio. :-) Dolce
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 30/12/17 alle 00:19 via WEB
Nina mi è molto piaciuta la tua novella, che poi tanto novella non è, la descrizione perfetta della società umana, passano i secoli, passano i millenni ma niente cambia. Dolce notte, C.
 
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