Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Sul viale del tramonto?

Post n°7280 pubblicato il 12 Novembre 2015 da nina.monamour

A Milano si dice: "La prima l’è la scua, la secunda l’è la sua".

Frase lapidaria, proprio una pietra tombale che stigmatizza e conclude in una battuta tutto quel sentimentalismo che prende i vedovi più che maturi quando spiccano "voli nuziali" verso legami caratterizzati da lodi sperticate sulla nuova compagna unite a smancerie amorose ed elargizioni economiche di cui la prima moglie non ha mai avuto beneficio.

Piccioncini anziani e ridicoli ostentano gesti ignorati in vite affettive precedenti e danno ampia dimostrazione di queste emotività recuperate anche in trasmissioni televisive pomeridiane, della serie..Uomini e Donne..


Personaggi sulla cui pace dei sensi fino a qualche anno fa si poteva giurare, mostrano di ambire a focosità adolescenziali forse sostenuti dall’avanzare a passi da gigante della chimica e della farmaceutica dei tempi nostri.

Sane sit, se la faccenda riguarda personaggi collocati dall’immaginario collettivo nel mondo dello spettacolo, dell’arte e della letteratura che godono da sempre di un’allure particolare e di un’inequivocabile distanza dalla vita quotidiana della gente comune. 

Quando, però, lo spirito di imitazione contagia il vicino di casa, quando un nonnetto in pensione, ormai votato a un menù di semolino, carne trita e mela cotta, scopre dentro di sé il richiamo della foresta e, come Tarzan,

si batte il petto alla ricerca di una Jane per una nuova vita tutto istinto, emozione e libertà, allora sì che lo straordinario bussa alla porta di casa e o son dolori o son risate.

Il Maresciallo Cocuzza,

Risultati immagini per maresciallo anziano


dopo una vita di rigore e di fedeltà alla moglie e alla Bandiera, aveva scoperto i guai della terza età passando attraverso i fastidi della prostata mal funzionante, i dolori reumatici e la necessità di interventi odontoiatrici che potessero restituirgli un sorriso e soprattutto una masticazione da pubblicità televisiva.

Non era mai stato un uomo indulgente ad alcuna leziosità e da buon militare in carriera aveva imparato a guardare al sodo e all’efficienza.

Tant’è che quando, sull’orlo dei settant’anni, durante una cena domestica aveva malauguratamente inghiottito un boccone di risotto, mezzo incisivo e il sassolino che aveva causato il danno, senza scomporsi si era ritirato nella stanza che era stata un tempo la camera da letto di uno dei suoi figli ed era diventata il rifugio del pensionato con tanto di plastico del trenino elettrico, poltrona reclinabile per il riposino pomeridiano e libreria con collezione di tutti i gialli Mondadori che aveva letto nel corso degli anni.

Senza indugio, manipolando componenti rimasti segreti, si era costruito un bel dentino finto che posizionava alla bisogna con sistema di leva e metti onde evitare di inghiottirlo durante i pasti.

Non aveva velleità estetiche, accettava rassegnato il passare del tempo, fiero del suo ruolo di nonno e di marito di una signora in età, fine nei modi e leggermente sfiorito come chi, affetto da seria sordità, sembra sempre un pò lontano dalla realtà e perso in un mondo di sogni.

La signora Cocuzza, una persona gradevole e molto gentile, che vantava natali di nobiltà Borbonica e che raccontava sempre con garbo le gesta militari e non del marito, col passare degli anni perse il suo smalto, affetta da una rara malattia che in breve tempo la spense lasciando familiari e amici nel più profondo sconforto.

I giorni che seguirono crearono subito una frattura irreparabile tra il Maresciallo e i suoi figli che si trovarono in disaccordo con l’idea del padre di conservare le ceneri della madre in un’urna di marmo sul cassettone in camera da letto.

Mentre egli protestava il suo amore e la sua solitudine che la vista dell’urna avrebbe compensato, essi giudicavano la scelta macabra oltre che insolita e illegale.

Derubato nell’affetto, scombussolato nella sua vita abitudinaria, il Maresciallo passò l’Estate pescando di giorno, passeggiando in assoluta solitudine sul lungolago di sera e guardando con tristezza e un pò di invidia le coppie anziane che incrociava e a cui era concessa una vita a due che ormai a lui era negata.

Confidava il suo rammarico al solo vero amico che aveva, l’anziano Mario che con lui guardava i cigni e le anatre galleggiare sul lago




oppure le onde provocate dal traghetto che ad ore fisse s’infrangevano rumorose sulla riva.

E Mario non sapeva come consolarlo, perché non conosceva quel dolore e quella solitudine, ma conosceva il Centro Anziani dove ogni Giovedì imperversavano valzer, tango, paso doble e chacha.

Il Maresciallo era stato ai suoi tempi un buon ballerino e ballare, si sa, è come andare in bicicletta, non si dimentica mai; per cui, superate le prime reticenze, i primi dubbi e i primi rimorsi, scoprì che ballare gli alleviava la tristezza per qualche ora e questo era piacevole.



Così, lentamente, rinacque alla vita di tutti i giorni.

Passato l’Inverno, non mancò, come aveva fatto ogni anno in compagnia della cara moglie defunta, le cure termali della tarda Primavera e le ferie estive sulla riviera romagnola, programmate di anno in anno.

Prima della partenza temeva di annoiarsi e di dover passare le vacanze in solitudine, ma poi la vita d’albergo e di spiaggia lo aiutarono a fare nuove amicizie.

Fu così che conobbe Juana, una messicana tutto pepe capitata in Italia non per caso, spinta dalla favola che circola all’estero sugli attempati pensionati italiani, pronti a concedere solidità e benessere in cambio di qualche anno di fuoco e passione.


Ancheggiando al ritmo di salsa colpì al cuore l’anziano Maresciallo

 

 

che tornò dalle ferie abbronzato, sereno, rilassato e pronto ad affrontare i figli per spiegare loro che l’anziana Margherita che serviva in casa da trent’anni, non gli era più necessaria e che si sarebbe fermato in città solo per qualche tempo, giusto il necessario per organizzare il suo trasferimento, visto che aveva deciso di avviare un’attività commerciale Italia-Messico, un import-export di prodotti italiani, suggeritogli da una giovane amica che lo avrebbe coadiuvato nell’impresa.

Nel frattempo affidava al loro affetto e alla loro devozione le ceneri della loro madre, sicuro di consegnarle in buone mani.

Tuoni, fulmini e saette.

I figli del Maresciallo, ormai sulla cinquantina e che solo un anno prima già vedevano il loro padre sul viale del tramonto, si ritrovarono a discutere con un giovanile settantenne che non aveva alcuna intenzione di ritirarsi in un pensionato, morire presto e lasciare l’eredità.

Sì, erano stati presi di sorpresa, e ci provarono in tutti i modi.

Strepiti della figlia, minacce del figlio, lamenti e ricatti affettivi dei nipoti nulla poterono contro il turbine di vita che aveva rapito il Maresciallo.

L’anziano Mario sulla sua annosa tempra accompagnò alla Malpensa la bella coppia che partiva alla volta di Città del Messico per organizzare l’attività futura.

Non si ebbero notizie per mesi.

Nessuno nel gruppo dei conoscenti parlò più del Maresciallo fino alla sua ricomparsa sul suolo nazionale.

Mario, l’amico fedele, si ripresentò in Malpensa e ricevere il viaggiatore.

L’uomo che varcò il cancello degli arrivi internazionali era irriconoscibile, un bell’uomo evidentemente liftato, asciutto e muscoloso avanzava abbracciato ad una bella donna incinta.

Era sicuro di sé e fiero di quella giovane vita in arrivo.

Mario sembrava suo padre, perché tutti gli anni che aveva, gli stessi dell’altro uomo, mancanti di progetti e di attese, gli pesavano come macigni sulle spalle ricurve.

Si abbracciarono cordialmente e il sorriso del Maresciallo fu smagliante e aperto.

Anche il dentista messicano aveva fatto la sua parte.

Il tempo era passato inesorabilmente per uno dei due uomini e corso all’indietro per l’altro.

Una donna, incontrata per caso sul viale del tramonto, a quest’ultimo aveva restituito la vita.

Commenti al Post:
Santovito.Ferdinando
Santovito.Ferdinando il 12/11/15 alle 15:12 via WEB
sono storie del nostro tempo, mio nonno non si sarebbe mai sognato una cosa del genere, legato al suo orgoglio ed al suo carattere.in questa societa dove i mezzi di comunicazione sono al limite dell'esasperazione mi rendo conto che ci si sente sempre piu soli, ed i primi a pagare sono le persone che hai citato nel tuo blog.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:20 via WEB
Buon pomeriggio Ferdinando, i tempi sono cambiati, devo dire che non bisogna togliere a nessuno la speranza, altrimenti tutti i vedovi e le vedove dovrebbero fare karakiri, ossia suicidasi. Innamorarsi è bellissimo, purchè sia reciproco. Un sorriso e buon Venerdì.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 12/11/15 alle 16:13 via WEB
Ogni età ha la sua sessualità.... chi non conosce la solitudine e l'isolamento di un anziano solo o vedovo/a.. non può capire perchè cerca un compagno/a. Lieta serata Nina ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 16:18 via WEB
Bene ha fatto il Maresciallo a tornare a nuova vita, invece di lasciarsi morire a poco a poco. La vita è una sola e se si ha la fortuna di campare un pò di più perchè, una volta rimasti soli, non accompagnarsi a qualche Signora che sappia portare un vento di felicità al tramonto? Ti auguro un piacevole fine settimana Renzo.
 
cuoresolitario_2000
cuoresolitario_2000 il 12/11/15 alle 17:44 via WEB
E si Nina, i figli sono portati a pensare piu che all'affetto, al cassetto ;)che poi oggi , con l'allungarsi della vita, ce ne vuole per chiamarsi vecchi, e se qualcuna che ha un po d'occhio, quello che no ha avuto in 50 anni lo puo ottenere , con un po' di buone maniere, da un anziano che non si sente tale ;)),un sorriso Nina,;) ciao buona serata e notte ;))
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 16:13 via WEB
A Firenze invece si dice, la prima è una donna, la seconda è una madonna. I figli poi, non devono far altro, a mio avviso, che essere felici di sapere il padre sereno, accudito in compagnia. Se poi c’è una nuova vita in arrivo, vorrà dire che la famiglia si allarga. L’importante è stare bene finchè c’è vita. Un abraccio Luigi.
 
fosco6
fosco6 il 12/11/15 alle 18:09 via WEB
La storia è vera è indicativa dell'evolversi della società, dove gli anzini se rimnasti soli, è giusto che debbano in qualche mood rivivere e non sopravvivere per spegnersi come una candela.
Del resto l'amore non ha età e non ha limitazioni,ma attraversa ogni barriera, quindi anche i pregiudizi.
Ciao...CARLO.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:08 via WEB
Bravo Carlo, l'amore non ha età, anzi io trovo la cosa decisamente piacevole specie per un uomo di una certa età, anche perchè i figli sono mediocri, che rivelano tutto il loro interesse nel vietare al padre un ultimo sussulto di vita. Un piacevole pomeriggio.
 
ravanar
ravanar il 12/11/15 alle 18:16 via WEB
Voglio vivamente sperare che a parti invertite, non sia mia moglie fra qualche anno (rimasta vedova)...a trovarsi un messicano...;))) Rudy
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 16:47 via WEB
Perchè, la cosa ti darebbe fastidio? Intanto è normale che possa avvenire, ah..ah..
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 12/11/15 alle 19:01 via WEB
Ciao Nina, la vita riserva sempre delle sorprese l'importante è guardare avanti e mai darsi per vinti, e cercare di allontanare il più possibile il viale del tramonto...Nina buona serata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 16:52 via WEB
La vicenda da me raccontata è una fantastica ed invidiabile eccezione, molte volte non va così. Evidentemente dobbiamo ricrederci, sì ci sono le eccezioni, ciao Carlo, buon fine settimana.
 
bepaapranz
bepaapranz il 12/11/15 alle 19:06 via WEB
Sembra una bella favola...
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 16:59 via WEB
Non è per nulla una favola, anzi è un fatto accaduto di recente nel mio palazzo. Buona serata Beppe.
 
vittorio.35
vittorio.35 il 12/11/15 alle 19:12 via WEB
In genere queste storie di anziani italiani e giovani straniere hanno un finale diverso, roba da finire allo Sportello di Forum, certe volte trascinate dai figli che nella straniera vedono la ladra dell'eredità, altre dalle stesse ragazze che, una volta sposate, vogliono divorziare dall'anziano, avere la casa e l'assegno di mantenimento per poi accoppiarsi con un giovane palestrato e focoso, altre ancora, e per finire, è l'anziano che si presenta perchè vuole annullare il matrimonio carpito con sorrisi e coccole, cose che soprattutto le brasiliane sanno far bene. E mi fa piacere, quindi, leggere che al Maresciallo Cocuzza sia andata alla grande. Buona serata, Vittorio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:37 via WEB
Ci sono abitualmente due modi per guardare ai vedovi, con sospetto o con commiserazione. Io conosco persone che una volta soli/e ne hanno combinate di ogni colore. Come sapete, io inseguo l’aurea mediocritas, il giusto mezzo, ma ci sono personaggi come il mio protagonista che vivono nella realtà e mi ispirano e costui, pur rielaborando le sue vicende, ha una tale vitalità che ogni giorno quando si sveglia potrebbe realizzare una delle centomila pensate che fa. I suoi amici giurano che è matto, ma non lo è per nulla, si è solo concesso l'ultimo traguardo da raggiungere, ossia quello dell'amore. Buona serata Vttorio.
 
carlingher
carlingher il 12/11/15 alle 21:25 via WEB
Se non si cade nel ridicolo,va benissimo ricominciare una "nuova" vita.. buona serata.. un bacio Carlo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:02 via WEB
Cosa intendi dire Carlo.."se non si cade nel ridicolo", ad un uomo rimasto vedovo è vietato innamorarsi nuovamente e quindi, condannarlo per il resto della sua vita, alla solitudine?!
 
nagi51
nagi51 il 12/11/15 alle 21:26 via WEB
Si al maresciallo è andata alla grande ...lo sappiamo quante storie pietose accadono ...sfruttati derubati in cambio di qualche smanceria .. Buonanotte Nina con affetto ..*_______*
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:15 via WEB
Ciao Nagi, innamorarsi è bellissimo e resta sempre una grande speranza di vita. Ci sono, però quelle "fughe" esagerate a cui assistiamo negli ultimi tempi, che lasciano davvero perplessi. Parlo di tutte quelle straniere che vengono in Italia per "sistemarsi". Il Maresciallo è stato fortunato, mi fa una grande tenerezza quando lo incrocio in ascensore, spruzza gioia da tutti i pori. Un abbracciosorriso (^_*)
 
Afroditemagica
Afroditemagica il 13/11/15 alle 00:40 via WEB
L'amore, quando è vero, trasforma. Ad ogni etá si puó provare un dolce sentimento. Dolce notte Nina!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:29 via WEB
L'amore ha tanti poteri specie in età adulta appunto perchè sei piu' consapevole, piu' maturo. Buona serata Stella.
 
tanmik
tanmik il 13/11/15 alle 08:06 via WEB
Buon venerdi e buon week end NINA, Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe,senza formule magiche: "se vuoi essere amato, AMA". Un caro e caldo abbraccio da MIK/**__** https://youtu.be/eTOKcxIujgE
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/11/15 alle 17:26 via WEB
Eros Ramazzotti, Più Bella Cosa, grazie Mik, buon fine settimana anche a te.
 
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