Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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I bamboccioni?!

Post n°7118 pubblicato il 25 Giugno 2015 da nina.monamour


Altro che "bamboccioni", i dati ISTAT mostrano che i posti vacanti disponibili sono paurosamente inferiori al numero delle persone in cerca di lavoro.

Negli ultimi anni si è fatta largo l'idea secondo cui gli italiani, in particolare i più giovani, non sarebbero propensi a cercare lavoro. Improbabili commentatori hanno preso spunto da singoli episodi di cronaca per sostenere la tesi dei disoccupati scansafatiche. Se fosse solo per questi opinionisti improvvisati, potremmo tranquillamente lasciarli blaterare di temi di cui nulla sanno.


Il problema è che anche influenti economisti, nel ruolo di Ministri della Repubblica, hanno varie volte rimarcato la scarsa disponibilità degli italiani, specialmente dei più giovani, ad accettare le opportunità di lavoro che si presentano.

Il Ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa

 

parlò in questo senso di “bamboccioni”.

E il Ministro del lavoro Elsa Fornero utilizzò l’appellativo di “choosy”, che in inglese sta per “schizzinosi”.

Sulla scia dei due economisti che lo hanno preceduto, l'attuale Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha esortato gli studenti delle scuole superiori a cercare un'occupazione estiva, in modo da abituarsi subito all'ingresso nel mercato del lavoro.

Ora, che alcuni individui siano scarsamente propensi ad accettare un lavoro è facile da ammettere, ognuno di noi avrà conosciuto almeno un "bamboccione", in vita sua. Il problema, tuttavia, è capire se tali appellativi riescano a cogliere un comportamento rilevante a livello macroeconomico o se invece siano dei meri esempi di falsa coscienza, di un'ideologia fuorviante rispetto alla realtà dei fatti.


A tale scopo, è utile considerare il tasso dei posti di lavoro vacanti calcolato periodicamente dall’ISTAT con riferimento alle imprese industriali e di servizi con almeno 10 dipendenti. Questo tasso indica il numero di posti di lavoro disponibili diviso per il totale dei posti di lavoro, occupati e non.

Nel 2014, per esempio, il tasso di posti vacanti è rimasto pressoché stabile intorno allo 0,5 percento. Peccando di ottimismo, possiamo assumere che il tasso di posti vacanti calcolato dall’ISTAT possa essere esteso a tutte le occupazioni, incluse le imprese con meno di 10 dipendenti e il settore pubblico.


Considerato che nel 2014 l’occupazione in Italia è stata pari a 23 milioni 849 mila unità, e semplificando un pò il calcolo, possiamo approssimativamente ritenere che i posti vacanti totali in Italia siano stati all'incirca lo 0,5 percento di 23.849.000, cioè 119.245. Consideriamo adesso il totale dei disoccupati italiani, alla fine del 2014 erano 3 milioni 410 mila; tra questi, i giovani disoccupati nella fascia di età tra 15 e 24 anni erano 708 mila.


Possiamo quindi affermare che nel 2014 il numero di posti di lavoro vacanti, in Italia, non deve aver superato di molto il 3,5 percento del totale dei disoccupati e il 16,8 percento del totale dei giovani disoccupati.
Dunque, al netto delle correzioni di questo semplice calcolo e volendo pure supporre che i disoccupati, specialmente i più giovani, avessero le qualifiche necessarie per svolgere le mansioni richieste, i dati mostrano che i posti vacanti disponibili sono paurosamente inferiori al numero delle persone in cerca di lavoro.

Del resto, l’idea che i giovani italiani siano “choosy” entra in contrasto anche con altre evidenze. La Banca d’Italia, per esempio, qualche tempo fa ha rilevato che i giovani laureati italiani tra 24 e 35 anni che hanno accettato lavori a bassa qualifica rispetto ai titoli di studio conseguiti sono il 40 percento del totale, contro appena il 18 percento in Germania.

Insomma, i dati evidenziano che a livello macroeconomico il problema della disoccupazione è in primo luogo un problema di pochi posti di lavoro esistenti.

Imputarlo ad una scarsa disponibilità a lavorare da parte degli italiani, in particolare dei più giovani, è semplicemente un imbroglio.

 

imagesCA2E0YB7.jpg1. 

 

fonte ISTAT

 

Commenti al Post:
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 25/06/15 alle 13:38 via WEB
mannaggia che triste realta' questa dei bamboccioni. Ciao Nina, buon pomeriggio. :-) Dolce
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:49 via WEB
Penso che orari flessibili, part-time, pre-pensionamenti creerebbero posti di lavoro per questi giovanni o debbo pensare che ai vertici della politica nessuno muove un dito per migliorare questo nostro e povero sventurato paese? Mi sa di sì Dolce!!!
 
bepaapranz
bepaapranz il 25/06/15 alle 14:07 via WEB
E' come la favola della vita che si è allungata e quindi innalzamento del periodo lavorativo per poi andare in pensione con una percentuale ridotta.In modo tale che si è costretti a fare pensioni integrative per campare e far campare le assicurazioni. Se la gente va più tardi in pensione gli eventuali posti di lavoro diminuiscono e diminuiscono i contributi all'Inps Si vive di più ma a che condizioni di salute poi??? ciao Nina
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:31 via WEB
Sempre di piu' in condizioni precarie, sembra che non ci sia un futuro lavorativo per i nostri giovani. Speriamo bene, buon pomeriggio Beppe.
 
fosco6
fosco6 il 25/06/15 alle 14:20 via WEB
Qualche volta i politici farebbero meglio a documentarsi prima di dire sciocchezze.
E' vero che ci sono giovani che non gradiscono posti di lavoro inferiori al loro titolo di studio,, ma è anche vero che la maggioranza accetterebbe qualsiasi lavoro pur di non pesare sui genitori.
Purtroppo un mercato del lavoro gessato quale è quello in Italia e la crisi economica, hanno ristretto le possibilità di occupazione e soprattutto hanno abbassato il livello retributivo, visto che se c'è molta richiesta, l'offerta del lavoro, contrariamente a quella del mercato dei beni di consumo, va nella direzione opposta, ovvero dimunisce gli stipendi.
Non ho naturalmente ricette, come credo che non le abbia nessuno di miracolose, solo sarebbe bene che almeno i giovani disoccupati non vengano presi per il culo, con definizioni estemporanee e folcloristiche, del tutto fuori luogo ed errrate.
Ciao....CARLO.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:25 via WEB
Buon pomeriggio Carlo, se un "bamboccione" prendesse 20mila euro come i bei politicanti e predicadori, se ne andrebbero sicuramente via di casa! Anzi se ne starebbero per bene su di uno yacht! Fanno bene queste persone a non uscire dal nucleo familiare. Purtroppo i "nostri politici" si inventeranno una tassa anche su questa gente! E sono sicura che sarà così! Sono quest'ultimi che si dorebbero VERGOGNARE! Un sorriso.
 
eric.trigance
eric.trigance il 25/06/15 alle 15:05 via WEB
In Francia la gioventù è in gioco al momento delle elezioni ma dopo, non c'è più niente !
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:50 via WEB
Anche in Francia, Eric, succede ciò? Mah..
 
avvbia
avvbia il 25/06/15 alle 18:05 via WEB
MA SI! alla fine tutto vogliamo lavorare,tutti devono lavorare.. non mi piace questa definizione e la disoccupazione è una piaga sociale!!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:36 via WEB
Diritto a tutti di lavorare dignitosamente? Penso che oggi questo diritto sia garantito solo a chi ha la strada spianata per mezzo di conoscenze e favoritismi. Tutto il resto che rimane è destinato a tanti poveri sfortunati, dotati di talento e volontà, che purtroppo per loro sfortuna non conoscono politici o altri come loro che hanno potere, ma non dignità. Sereno Venerdì Gino..
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 25/06/15 alle 19:01 via WEB
Ciao Nina, come sempre la verità sta nel mezzo. Nina buon fine giornata e buona serata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 16:00 via WEB
In effetti hai ragione Carlo, un giorno ci accorgeremo che quando tutta la forza lavoro giovane, non avendo nulla da perdere, emigrerà verso paesi piu ospitali, tanti che sono legati alla pensione e non potranno sfuggire al fallimento del paese, per percepire le pensioni imploreremo gli immigrati di continuare a raccogliere i pomodori.
 
mariogrosso4
mariogrosso4 il 25/06/15 alle 19:27 via WEB
Tra qualche anno non esisteranno più pensionati! ciao dolcezza un bacione.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 16:14 via WEB
Qui al Sud il problema non è conquistare l'impiego a tempo determinato o indeterminato, il vero dramma per molti è liberarsi dalla disoccupazione a tempo indeterminato, buon fine settimana.
 
tos.luigi
tos.luigi il 25/06/15 alle 21:25 via WEB
Ciao Nina ,praticamente per il fallimento di questo stato che non è in grado di garantire studi specializzati e lavoro ai nostri figli bisogna trovare i colpevoli e guarda caso i colpevoli sono proprio i bamboccioni ,troppo comodo tagliare su tutto e poi dare la colpa hai ragazzi che non fanno nulla ,gli hanno tolto anche il servizio di leva . Buona serata cara Nina
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:42 via WEB
Ciao Luigi, non si può correre il rischio che i giovani si scoraggin; non possiamo rischiare che non vedano la possibilità di realizzarsi, avere un'occupazione e una vita degna nel loro, nel nostro Paese e pensare che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, sicuramente solo sulla carta.
 
nagi51
nagi51 il 25/06/15 alle 21:50 via WEB
Be ma è anche vero che i loro figli hanno tutti voglia di lavorare ...vero è che hanno i posti migliori !!Buonanotte Nina :-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 16:16 via WEB
Certo Nagi, ottima riflessione, se non li hanno i loro figli chi li deve avere questi privilegi? Ecco perchè non andiamo avanti in Italia, un sorriso.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 25/06/15 alle 21:50 via WEB
Sta di fatto che i lavori più umili quelli che hanno risollevato l'economia del dopo guerra nessuno li vuole più fare .... Hò studiato e merito un posto eccellente ma di posti eccellenti ce ne sono pochi così resti disoccupato... non nego che ci sia crisi del lavoro ma c'è anche tanta "cotica sotto le braccia" intanto con questa invasione di......tanti posti vanno a farsi friggere. Lieta serata Nina ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 16:09 via WEB
Ciao Renzo, bisogna anche dire che c´era bisogno della crisi, per constatare che i mammabambocci preferiscono stare sotto la chioccia? Il lavoro non si trova, non sono capaci di cucinarsi un uovo, né di lavarsi un calzino. Ma a tutto questo non si può dar loro la colpa. Loro approfittano della mamma, e la mamma se li tiene vicini. Buon pomeriggio.
 
avvbia
avvbia il 26/06/15 alle 02:16 via WEB
Perchè no cara nina,perchè no? zanzare.. autan e TUTTO passa poi io non ho la pelle dolce ed esse si allontanano. ed infine il gioco vale la ..candela notte nina notte spiritosa..ahahaahah ciaoo:Ps infine io MAI sento caldo.. mai..
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 15:38 via WEB
Antò.......fa caldo, ah..ah..ricordi questa pubblicità Gino?
 
ravanar
ravanar il 26/06/15 alle 07:24 via WEB
Sarà pure un imbroglio...ma è una triste realtà...!!! Rudy
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/06/15 alle 16:04 via WEB
Rudy, credo che il lavoro è una pista di decollo per il raggiungimento di una sana libertà e di un ottimo equilibrio psicofisico, sei d'accordo con me? Un sorriso.
 
jo23jo
jo23jo il 27/06/15 alle 15:07 via WEB
cara Nina il nostro stato è fondato sul lavoro ma hanno fatto di tutto perché il lavoro fosse proibito per via della uguaglianza e cosi chi aveva voglia di investire di creare lavoro e voglia di lavorare non poteva non era conveniente con tutti i lacci e laccioli che hanno introdotto per controllare ogni cosa .....cosi abbiamo creato il deserto di laureati ...dobbiamo creare una coscienza nazionale volta ad abbattere privilegi vincoli e ruberie ...i giovani sono stati defraudati di un diritto inalienabile e solo un riscatto di un popolo inebetito e avaro può dare futuro ai giovani ...scusa lo sfogo ma ci sarebbe molto altro da dire e fare....jo
 
nina.monamour
nina.monamour il 27/06/15 alle 19:09 via WEB
Noi due siamo solo due gocce in un Oceano..scegli tu quale, so bene che l'unione fa la forza, ma non tutti la pensano come noi, pazienza, buona serata Jo, un abbraccio.
 
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