Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Scaricato in orfanotrofio perchè gay..

Post n°6891 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da nina.monamour

Luca, lo chiamerò così, sebbene il suo nome non sia questo; ha 14 anni, ed è davvero un gran bel ragazzino. Ha gli occhi e i capelli di velluto scuro, un sorriso larghissimo, lo sguardo liquoroso da cerbiatto, una passione smodata per la pizza ai wurstel, un'inclinazione omosessuale, e tutto il dolore che può contenere il cuore di un essere umano. Luca ha subito l'omofobia e il bullismo più feroce. Dai suoi coetanei? Certo, ovviamente, come sempre, ma non solo.

Magari, dovrei dire. Luca l'omofobia e il bullismo li ha subiti, in modo obliquo, persino dai suoi stessi genitori affidatari. E per due volte, dai suoi genitori, ha subito l'abbandono.

Due padri e due madri, in due differenti momenti della sua vita brevissima, lo hanno scaricato come un cagnolino di cui il padrone non vuol prendersi più cura perché sporca dà fastidio e abbaia e dà un sacco da fare e sono impicci.. uno di quei cosi pelosi tenerissimi che vengono ritratti con lo sguardo smarrito sotto il fumetto “non abbandonatemi” nelle campagne di sensibilizzazione contro certe sciaguratezze degli umani. 
Anche Luca è stato abbandonato per sciaguratezza, non ai bordi di un'autostrada, per fortuna no. Entrambe le volte, è stato abbandonato in una di quelle strutture che chiamano case famiglia, anche se con la casa e la famiglia c'entrano pochissimo, e c'entrano invece con certi orfanotrofi dickensiani, e sono dei non-luoghi che in fondo assomigliano un poco alle autostrade, perché anche lì gli adulti sfrecciano lanciando sguardi liquidi e fugaci, e sono educatori assistenti insegnanti, chissà chi, e a volte ce la mettono tutta, e a volte meno, ma in ogni caso non sono né madri né padri né nessuno, e a sera se ne vanno a casa loro, e sono sagome che svaporano nel nulla lasciando quasi niente di ciò che serve a un bambino per essere un bambino, nemmeno un bacio, nemmeno una carezza, nemmeno un sussurro d'amore nelle orecchie, nemmeno una fiaba, una filastrocca, una canzone.

Luca ha vissuto così sin da piccolissimo, quando è stato sottratto ai suoi genitori biologici, al clou di una di quelle storie disgraziate che possono trasformare la vita di un bambino nel buco nero di una quotidiana dannazione. Nel tempo successivo, Lucia e Nicola (nomi inventati pure questi), due brave persone sui quaranta, hanno voluto con ostinazione che Luca diventasse figlio loro.

Hanno deciso che doveva assolutamente essere lui, così dolce timido carino, a colmare quel loro grande vuoto per non aver potuto avere figli naturali. Lucia e Nicola, purtroppo, hanno saputo dissimulare bene il loro non aver compreso affatto come dovrebbe funzionare esattamente in modo capovolto, in questi casi: erano loro, a dover colmare i vuoti di Luca, non l'opposto. Eppure, a chi doveva giudicare, sono sembrati adatti a diventare i suoi nuovi genitori. Capita a tutti, talvolta, di sbagliare.

 

E poi la nuova casa, la nuova vita, in un piccolo centro non lontano da una grande metropoli italiana... E poi la nuova scuola.., e lui così dolce e timido e insicuro.. e lui confuso, ancora ferito nel profondo, preso a cercare il suo equilibrio, la sua identità sessuale.. e lui che anche nei gesti, nel modi, nel parlare, dimostra la sua alterazione dell'umore in senso depressivo, accompagnato da agitazione, irritabilità, nervosismo. 

E i compagni che cominciano a perseguitarlo a sbeffeggiarlo... e a casa non riesce ad esternare la sua disperazione, se non con il linguaggio della rabbia, l'unico conosciuto da chi non sa come si chiede aiuto, perché, suo malgrado, non conosce le istruzioni dell'amore. Lucia e Nicola lo hanno riportato in casa famiglia tempo dopo, e lo hanno restituito al mittente, come si fa con una merce difettata. "Ci crea troppi problemi, non riusciamo a gestirlo, a scuola i compagni non lo accettano, tutti ci dicono ma chi ve lo fa fare?".

 

Già, chi glielo fa fare, a un genitore, di fare il genitore? Che te ne fai, di un figlio che funziona male, di un figlio inceppato, complicato? Di un figlio che ti fa far brutta figura? Di un figlio che poi, alla fine, magari è persino omosessuale? E' andata più o meno così, anche se tutti i dettagli di questa triste storia sono diversi da quelli reali, per la necessità di rendere Luca e i suoi mancati genitori non riconoscibili.

 

E adesso io sogno, caro Luca, che nella solitudine della tua non-casa non-famiglia qualcuno ti aiuti a governare il tuo incommensurabile dolore. Sogno cose talmente semplici e banali, caro Luca, che quasi mi vergogno a dire "sogno". Sogno nient'altro che diritti, nient'altro che amore. Sogno dei genitori capaci di accoglierti, di amarti, di proteggerti, di aiutarti a crescere, a riconoscere e accettare ogni singola e comunque splendida sfumatura della tua personalità. Sogno due genitori che siano genitori, tutto qui.

E sogno che l'omofobia un bel giorno smetta di cadere come una mannaia sulla serenità delle persone, e che nulla del genere possa accadere più a nessun bambino, a nessun giovane, a nessun adulto, mai. Sogno che il mondo non sia questo, che sia molto diverso da così. Sogno che tu, mio caro Luca, sia stato solo molto, molto sfortunato. E che il destino possa risarcirti.

E che tu riesca a dimenticare e a perdonare. E che tu possa affrancarti dal tuo fumetto con dentro un urlo muto, “non abbandonatemi”.
Le fanno anche per i bambini, quel tipo di campagne?
Non lo so...

Fonte: Il Messaggero 

Commenti al Post:
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 29/01/15 alle 20:41 via WEB
Non so che dire cara Nina...sono cose che fanno male a sentirsi... Ciao buona serata Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 29/01/15 alle 21:13 via WEB
Eccome se fanno male, tanto male Renzo, un sorriso, buonanotte..
 
nagi51
nagi51 il 29/01/15 alle 21:21 via WEB
Stasera hai trattato un argomento cosi delicato che non ho un fiore per paragonarlo ..che tristezza povero cucciolo ..si perchè ancora non grande ma non è abbastanza piccolo per non capire il male che gli stanno facendo ..buona serata Nina ...-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 16:39 via WEB
Ciao Nagi è nelle scuole, (soprattutto) che i giovani omosessuali sono maggiormente vittime di omofobia, metti di sopra la famiglia..
 
woodenship
woodenship il 29/01/15 alle 22:36 via WEB
Ecco,questo è un post davvero e straordinariamente umano,amica carissima:l'umanità dei personaggi di cui narri è così intensa e stordente,al punto da far dire che siamo ancora lontani proprio da poterci definire umani a pieno titolo.Anch'io ho avuto a che fare con un'esperienza del genere,almeno in presa indiretta.Quindi il tuo racconto mi ha fatto rivivere dei momenti e comprendere ancora meglio le reazioni di un ragazzino ,anch'egli adottato,pure esso omosessuale,ma che i genitori adottivi trovavano esuberante al punto da quasi mollare ad un certo punto.Solo che,per fortuna non hanno lasciato perdere.E adesso il "Luca"di mia conoscenza continua er la sua strada di studente incontro alla vita.Evidentemente è la solita fortuna che bacia o che ignora.......Grazie infinite per la condivisione ed una bacio di spezie ed essenze di rosa.............W.........
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 16:18 via WEB
Ho lavorato alcuni anni con giovani, un mio Collega che faceva parte di una associazione culturale giovanile radunava una cinquantina di conversazioni con giovani omosessuali, alcune volte "non dichiarati o non riconoscibili", tra i sedici e i venticinque anni, raccolte in varie città italiane. Le voci di questi adolescenti, con le loro storie a volte durissime e allarmanti, con le loro fantasie più o meno deliranti e liberatorie, violente e disperate, denunciano un grande debito, più che nei confronti delle oscure voragini della sessualità, verso le pastoie di una sconsolante e tuttora immutata educazione piccolo/borghese scene che sembrano uscite da filmini porno, sogni imbecilli che si direbbero rubati a Liala, perversioni da sito internet, brutalità e cinismo di pari passo con il candore più disarmante. Si dovrebbbe lavorare di piu' su queste persone per aiutarle ancora di piu'. Grazie W e buon pomeriggio.
 
giovannid500
giovannid500 il 29/01/15 alle 23:13 via WEB
Ogni commento è superfluo, Nina, hai espresso con un tale realismo, dolcezza, sensibilità la realtà di questa dolorosa storia. Sai? a volte mi chiedo, considerato che hai notevoli capacità di espressione, sai suscitare emozioni come se si avesse davanti il "caso" che esponi, non hai mai pensato di scrivere un libro? Quando io leggo e ciò che è scritto mi "fa vedere" il contenuto, sono certo che non fa solo a me questo effetto, e tu ci riesci benissimo. Buona notte, Nina, un abbraccio stretto.... :-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 17:43 via WEB
Ciao Gianni, eccome se ci ho pensato, ne ho fatto uno ma è andata buca, l'Editore era interessato ad..altro, ah..ah..comunque forse un giorno ritenterò, grazie e buon pomeriggio.
 
vittorio.35
vittorio.35 il 30/01/15 alle 09:26 via WEB
Non riesco a commentare, cara Nina, la lettura della triste storia mi ha coinvolto troppo ... ho il magone e mi mancano le parole, che tra l'altro non sono sufficenti per esternare il sentimento che è dentro di me. Ciao! Vittorio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 16:51 via WEB
Buon pomeriggio Vittorio, l'omosessualità è ancora oggetto di valutazioni morali negative, è considerata da alcuni un comportamento contro natura. Per molto tempo è stata considerata una malattia, una deviazione. In realtà gli omosessuali sono persone la cui vita sessuale ed affettiva ha valore e dignità pari a quella di tutti noi altri. E' importante che, chi vive la scelta omosessuale, riesca ad accettarsi, essendo consapevole delle difficoltà che può comportare a livello sociale, solo così ci potrà essere un miglioramento, un sorriso, buon pomeriggio. Non essendo una malattia, per l'omosessualità non ha senso parlare di guarigione.
 
reginadellamore_200
reginadellamore_200 il 30/01/15 alle 10:28 via WEB
Troppo perbenismo..e poi???? Vergognoso a sentire queste storie ingiuste...
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 16:44 via WEB
Ciao Anna, buon pomeriggio, un abbraccio (^_^)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 17:41 via WEB
Sorridiamo di piu', grazie Anna.
 
riccardo20_04
riccardo20_04 il 30/01/15 alle 13:57 via WEB
Ciao cara, argomento interessante. Non capisco come si facciano ad avere ancora certi tabù nel 2015, sinceramente mi fa molta tristezza rendermi conto del fatto che c'è ancora chi pensa che l’equilibrio si ritrova nell’eterosessualità e basta. L’equilibrio è la propria essenza, non c’è una risposta universale all'essenza perchè ognuno di noi ne ha una e tutte vanno rispettate. Se c'è chi ti chiede di essere eterosessuale significa soltanto che non ha avuto alcun interesse a conoscerti e a capire che tu non sei eterosessuale e non puoi esserlo per il semplice fatto che hai altri gusti sessuali. Questo non significa che sei malato, l'omosessualità non è una malattia, perchè la vera malattia appartiene a coloro i quali "chiedono di divenire un qualcosa che non si è". Grazie Nina, buon pomeriggio.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 16:12 via WEB
Ciao carissimo piu' che argomento interessante (ma lo è), lo definisco un pò..spinoso. Ho una coppia di amici che hanno un figlio di 16anni ed è gay. Il ragazzino non ha mai avuto dubbi sulla sua identità, ha sempre accettato a testa alta il suo "io", ma ciò non vale per la sua famiglia, i genitori lo hanno spedito in un collegio in Svizzera con la promessa di non riaccoglierlo a casa se non con la "testa a posto". Nessuno sembra accettare la sua omosessualità. Molto grave ciò.
 
tanmik
tanmik il 30/01/15 alle 19:21 via WEB
Buon fine settimana NINA, e sempre un piacere accedere al tuo blog, ogni volta, gli occhi si sbarrano a guardarti. OGGI, anche la luna è più fredda di sempre, pungente l'aria, penetra nelle ossa, il buio arriva veloce conquistando ogni cosa. Buon fine settimana.. Un abbraccio ed un sorriso ^__******/ MIK
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/01/15 alle 20:52 via WEB
L'amore è il sentimento che riscalda anche le giornate piu' fredde....ogni parola detta col cuore rende felice ogni anima, buona serata Mik..
 
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