Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Razzismo negli stadi..

Post n°6771 pubblicato il 24 Novembre 2014 da nina.monamour

scontri ultras

A proposito di calcio, visto che è Lunedì, ancora scontri fuori dagli stadi, ancora odio e discriminazione territoriale.

Benvenuti in Italia


il paese in cui di calcio non si vive ma si muore o nella migliore delle ipotesi si resta feriti in scontri talvolta inaspettati.

E’ assurdo pensare che ormai andare allo stadio equivale a prepararsi alla guerra, inaccettabile trasformare una passione in un vero e proprio pericolo e invece questo è quello che ormai sta succedendo.

Una famosa canzone dice "d’amore non si muore e non mi so spiegare perchè muoio per te" a tal proposito, perchè morire o essere vittime di aggressioni solo perchè innamorati del calcio?

Le violenze non si fermano nonostante i continui inviti di stop al razzismo, alla violenza dentro (e fuori) gli stadi, e così la Digos di Verona



ha arrestato due ultras veronesi 


con l’accusa di aver aggredito tre seguaci del calcio, a causa della loro provenienza.

Meridionali..


Ancora una volta è una colpa essere del Sud, non importa se sei una persona perbene, un lavoratore onesto e diligente, un padre di famiglia o un missionario, per questi esaltati se sei del Sud vai punito a prescindere. Ragionamenti che inorridiscono che hanno dell’inverosimile ma che purtroppo regnano ancora in molte mentalità.

Per il match Verona-Palermo, se ben ricordate, 


Foto 1

era stato dichiarato lo stato di allerta delle forze dell’ordine perchè ritenuta questa una delle partite a rischio, ma nonostante la presenza della Polizia non è stato difficile per i sostenitori del Verona, colpire tre abitanti del posto con origini meridionali, che avevano deciso di trascorrere una serata diversa sugli spalti per vedere una partita qualunque.

Nessuna sciarpa,


nessun segno che indicasse la loro provenienza, due campani e un sardo, uniti dalla passione del calcio, sono stati aggrediti dopo aver risposto in silenzio, perchè spaventati, alla domanda sulle loro origini.

Pugni e calci nei confronti delle vittime che non vengono risparmiate dall’odio del razzismo tra persone che "teoricamente" fanno parte della stessa nazione, la violenza c’è ma segue la denuncia, che fortunatamente accompagnata dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, inchiodano gli aggressori, che si rivelano vecchie conoscenze delle forze dell’ordine a causa di altre aggressioni precedenti.


fonte: Gazzetta dello Sport

Commenti al Post:
giugari
giugari il 24/11/14 alle 13:29 via WEB
E' una vergogna! Il calcio per me non è più uno sport ma solo una attività commerciale e di interessi più o meno leciti. Gli stadi sono diventati una zona franca dove si possono commettere reati e restare impuniti. Buon inizio di settimana.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:12 via WEB
Bisogna reprimere i violenti, non sono d’accordo, però, quando si dice che occorre educare i tifosi alla cultura sportiva. L'Italia deve fare i conti con una minoranza violenta, in molti casi organizzata da gruppi politici estremisti, che hanno deciso di impadronirsi delle curve. Con questi dubbi non ci facciamo illusioni, non si possono educare, bisogna reprimerli ed escluderli dagli stadi. Sappiamo tutti che anche il calcio è corrotto. Buona serata Pippo..
 
ravanar
ravanar il 24/11/14 alle 13:39 via WEB
La tifoseria veronese è "famosa" per gesti intolleranza verso i meridionali...basta pensare a quel: - "Napoli fogna d'Italia. Hitler con gli ebrei anche i napoletani. Basta massacri in Bosnia, facciamoli a Napoli"...Ma nemmeno Roma si salva quando in un Lazio-Napoli i cori inneggiavano al Vesuvio : - "Vesuvio lavali col fuoco"...etc...etc...!!! Rudy
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 16:26 via WEB
Ciao Rudy ciò che scrivi non solo dimostra la necessità di mantenere un monitoraggio serrato sul fenomeno, ma obbliga tutti a non abbassare la guardia, anzi. C'è bisogno che l'antirazzismo non giochi piu' solo in difesa, ma passi anche all'attacco, rivendicando un ruolo di primo piano in uno sport che ha saputo dimostrare, che le differenze possono essere una ricchezza e non un problema. E’ anche da questo sport e da luoghi come gli stadi e i campi di calcio che è possibile "misurare" la civiltà di un paese. Soprattutto oggi che l’Italia è una realtà multietnica, multireligiosa e multirazziale; ccorre superare quella indifferenza che troppo spesso mostrano le istituzioni, sportive e politiche, le quali sembrano accorgersi del problema solo al prossimo eclatante episodio di razzismo per adottare nuove misure repressive scarsamente efficaci. L’antirazzismo, secondo il mio modesto parere, non è un optional, ma è un dovere quotidiano.
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 24/11/14 alle 14:51 via WEB
Cara Nina, mi vergogno d'essere italiano, se questa è l'Italia. A volte la scusa è il calcio, la realtà è l'ignoranza e pensare che i "nordici" si sono arricchiti, con i soldi che Cialdini et company rubarono al Sud, durante la violenta occupazione del Regno delle due Sicilie. Ho insegnato per tanti anni ad amare la Patria, ad essere tutti fratelli ed italiani, a non odiare chi ci aveva profondamente offeso, chi aveva volutamente cambiato le carte in tavola ma... a tutto c'è un limite... non vendo la mia origine e dignità. Buona settimana, Saverio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 15:43 via WEB
L’aspetto drammatico del problema è che ogni episodio di razzismo è una ferita che lacera la convivenza oltre che la persona che ne è vittima. Ed è una ferita che si cicatrizza con molta difficoltà, per cui è sempre meglio prevenire. Ma anche quì sembra parlare al vento, si prendono provvedimenti solo dopo episodi eclatanti. Si va per estremizzazioni, laddove il razzismo lo si combatte soprattutto con la quotidiana diffusione di una cultura di condivisione di valori e di rispetto delle differenze. Nel calcio, caro Saverio, non va meglio (e molto probabilmente con una situazione generale così non potrebbe essere diversamente). Non vi è alcun dato ufficiale sugli episodi di razzismo e sarei contenta, che quando si affrontano temi così delicati, ognuno si facesse carico delle proprie responsabilità, anche citando numeri, che certo non sono infallibili, ma almeno possono rappresentare un buon punto di partenza. L'idea di fondo è che, proprio utilizzando i numeri, si possa cercare di avvicinare gli stadi e i campi di calcio alla realtà sociale. Sono due mondi che oggi appaiono realmente due pianeti distanti. E non è detto che lo stadio sia il pianeta piu' "barbaro". Grazie della tua partecipazione alla discussione, un abbraccio.
 
Marion20
Marion20 il 24/11/14 alle 14:55 via WEB
Purtroppo sono episodi che si ripetono di continuo. Il razzismo è figlio dell'intolleranza, e l'intolleranza è figlia dell'ignoranza. Spesso chi fa questo non conosce nemmeno la storia del proprio paese, l'Italia, dei problemi che doveva risolvere dalla sua unità e che ha risolto parzialmente, della povertà che ancora alberga in tante zone, e non solo del sud italia, dello straordinario capitale umano che si trova non solo nelle regioni del nord Italia. Un abbraccio! Marion
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 15:59 via WEB
Ciao Marion, come si spiega il perché si condannano i tifosi che allo stadio si rendono responsabili di episodi di discriminazione razziale, quando il Sindaco di quella stessa città è stato condannato in primo e secondo grado per aver violato la legge contro il razzismo e, stando alle motivazioni del Tribunale, per aver espresso l'innegabile idea di superiorità e di sentimenti di odio? Ha senso che i simboli vietati negli stadi, siano venduti la Domenica a poche decine di metri dagli ingressi degli impianti? O anche che comportamenti condannati negli stadi vengano accettati anche nelle scuole? Il calcio ha i suoi difetti, ci mancherebbe, ma ha forse più strumenti per combattere il razzismo.
 
remoboys
remoboys il 24/11/14 alle 16:05 via WEB
La coivza con la gente di colore diversa è facile;ma con quelli che hanno una mentalità chiusa è difficile,allora viene scambiatta per razzismo!!!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:29 via WEB
Non credo, credo che sia semplice e puro razzismo perchè sono menti bacate e il razzismo nasce dall'ignoranza!
 
riccardo20_04
riccardo20_04 il 24/11/14 alle 16:52 via WEB
Ciao Nina, secondo me forse basterebbe un riferimento più diretto alla Costituzione italiana. Fascismo, nazismo, razzismo, antisemitismo, sessismo, omofobia, xeno- fobia, e tutte le altre forme di discriminazione e odio debbono essere messe pubblicamente al bando.Si può chiedere quindi, che davanti ad ogni impianto sportivo sia esposto l’elenco dei simboli vietati. Reprimere senza spiegare e senza capire non serve a nessuno. Un frizzante inizio di settimana piccola.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 17:22 via WEB
Ciao Riccardo è preoccupante anche la presa di posizione di alcuni quotidiani sportivi che hanno una particolare propensione a negare, sempre e comunque, le accuse di razzismo rivolte contro giocatori della squadra della città in cui viene stampato un giornale. E' auspicabile, di fronte ad una accusa di razzismo, evitare di negarlo a priori assumendo una posizione campanilistica che rischia di farlo apparire semplicemente una furbata per ottenere altri benefici. Non soltanto perché statisticamente episodi di questo tipo sono estremamente rari, ma perché rischia di mettere in discussione la serietà dei giornalisti. Comunque sarebbe anche importante se i quotidiani sportivi dedicassero al tema del razzismo e soprattutto dell’antirazzismo uno specifico spazio, una sorta di rubrica fissa, proprio per ribadire l'importanza di questo tema. Buona serata caro.
 
whelan99
whelan99 il 24/11/14 alle 17:07 via WEB
Non c'è niente da fare,questo fatto della violenza dentro.. e fuori dagli stadi, con agguati, attacchi più o meno organizzati, con materiali vari che entrano comunque negli stadi, con i quali di ferisce quando non si ammazza... film troppo spesso ripetuti. Il razzismo becero e schifoso alla massima potenza, continuano ma come mai? Sempre per rimanere nel fenomeno stadio, ambito che dovrebbe essere sportivo, vi chiedo come mai in Inghilterra, Germania, e gli altri paesi normodotati di civiltà questo non può succedere? Comunque mai in questo modo ripeto schifoso e ripetuto? Neanche i famigerati hooligans, da tempo immemore ormai in madrepatria si azzardano a fare danni, magari li fanno se vengono qua... pure loro tanto sanno che qui... Non aggiungo altro sul razzismo nord sud, meglio che non parlo va. Guardate una partita in uno stadio Inglese,perfino i neonati possono stare tranquilli. Un saluto a tutti.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:23 via WEB
Gli altri Stati europei, come Gran Bretagna, Germania, Francia, ma anche Spagna e Belgio hanno regolamentato la materia con impostazioni diverse, ma con una comune impronta preventiva e repressiva. In Gran Bretagna brucia ancora il ricordo della strage dell’Heysel del 1985, così chiamata dal nome dello stadio di Bruxelles che ospitava la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. In quell’occasione gli hooligans sfondarono le reti divisorie, le persone in fuga cominciarono a calpestarsi e il bilancio fu di 39 morti e 600 feriti, quasi tutti italiani. Dopo la tragedia in Inghilterra furono introdotti numerosi provvedimenti. Con lo "Sporting Event Act" dello stesso anno venne vietata l'introduzione di alcoolici negli stadi, mentre il "Public Order Act" del 1986 permise alla Magistratura di interdire la presenza agli eventi sportivi di soggetti ritenuti violenti, costringendoli all'obbligo di firma in Caserma. Nel 1989, dopo la strage di Hillsborough che costò la vita a 96 tifosi del Liverpool, il primo Ministro inglese Margaret Thatcher intensificò le misure per combattere i comportamenti degli hooligans. Chi era stato condannato per reati legati a partite di calcio da quell'anno non poteva più assistere a eventi sportivi fuori dall’Inghilterra e dal Galles e chiunque volesse entrare allo stadio doveva presentare un documento di identità, misura eccezionale poichè in Gran Bretagna ancora non esiste nemmeno l’obbligo di portarlo con sé. Il modello anglosassone è stato in parte recepito dalla Germania che, negli ultimi anni, ha ristrutturato gli impianti sportivi togliendo le barriere tra campo e tribune. Oltre alle telecamere esistono poi delle apposite sale con monitor controllati dalla polizia. Anche in questo caso si ricorre al supporto degli stewards pagati dai club. Potrei scrivere fino a domani ma mi fermo quì. Grazie Stefano.
 
novantasettepercento
novantasettepercento il 24/11/14 alle 17:21 via WEB
eh cara Ninetta, io se sono sportivo/tifoso del chievo è anche per questo, tifavo verona fino ad una ventina di anni fa ma poi vedendo che quando andava bene finiva che fuori dallo stadio si menavano e sfasciavano o rovinavano vetture ho pensato bene di passare alla sponda chievo dove allo stadio vanno per vedere una partita di calcio e anche se perdiamo non ce la prendiamo più di tanto, devo dire anche che i tifosi del verona non sono tutti coi ...scalmanati, anzi penso che siano pochi quelli che lo sono, solo che poi dietro a qualche decina di sfegatati poi si fa presto ad aggiungersene altri che si fanno forza del numero che ne nasce, io amo il calcio ma questo calcio non ha nulla da spartire con lo sport calcistico . un abbraccio. Claudio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:45 via WEB
Caro Claudio, so bene che esistono i bravi tifosi, ma basta un nulla per "accendere" gli animi e in Italia, sappiamo bene che prendiamo fuoco facilmente! Anche io amo il calcio, ma se un genitore non può portare il figlio allo stadio, sai dirmi che senso ha pagare il biglietto o avere l'abbonamento come me per poi ritrovarsi su una barella in fin di vita? O morire come Ciro Esposito? Ci vogliono leggi severe che siano da monito a questi quattro mascalzoni, cani rabbiosi, bestie feroci che non valgono una cicca!!
 
omerostd
omerostd il 24/11/14 alle 17:45 via WEB
Ciao Nina. Purtroppo dobbiamo convincerci che viviamo in un paese di m..... pupù. Se vieni a trovarmi, come promesso, ho postato Socrate. Buona serata. Omero
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:38 via WEB
Come ho già scritto sopra, dovremmo assistere a qualche partita come per esempio in Francia, che dal 1993 si è dotata di una legge contro la violenza nello sport e dal 2003 ha sviluppato regole più rigide. Ad esempio, chi danneggia i beni pubblici rischia fino a 5 anni di carcere, chi non rispetta il divieto di assistere alle partite può finire in prigione per 2 anni e il lancio di oggetti o l’introduzione allo stadio di coltelli, aste o striscioni, può comportare 3 anni di reclusione. Anche il possesso di simboli razzisti o xenofobi, l’introduzione di bevande alcooliche e l’invasione di campo sono puniti duramente. I responsabili rischiano fino a 1 anno di carcere. Invece in Italia abbiamo De Santis, in arte Genny a' Carogna che davanti al Presidente Napolitano si è comportato come un gorilla, intimorendo tutti i tifosi, facendo capire che ad un suo cenno il Napoli avrebbe giocato la partita! Arrivoooooo
 
mariogrosso4
mariogrosso4 il 24/11/14 alle 18:04 via WEB
Che poi io mi domando e dico: MA IL CALCIO CHE COSA CI DA A NOI COMUNI MORTALI? un bel paia di cojoni!ciao dolcezza un bacione.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:41 via WEB
Ciao dolcezza, io seguo il calcio tutte le Domeniche, vado anche allo Stadio (curva Sud) quando posso e anche io strillo, ma mai mi sono comportata in modo inadeguato, il calcio, in quanto sport, deve essere vissuto come un momento di svago, di aggregazione sociale e culturale.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 24/11/14 alle 18:39 via WEB
Nina quelli sono solo teppisti, non amano il calcio e non rispettano i loro simili, approfittano del calcio per fare i delinquenti, tutti sanno chi sono e nessuno fa niente solo bla bla bla... Nina buona serata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 18:59 via WEB
Carletto senza nulla togliere a Genny a' Carogna e al suo quarto d'ora di notorietà, vorrei rassicurare un pò tutti, non è solo lui il problema. Anzi, lui ne è la tragicomica, esilarante caricatura. Il problema è un pò più complicato, è quanto tu, cittadino "normale" ti puoi sentire ancora normale in una situazione che di normale non ha niente, che è lontana mille miglia da quello che pensi, dici, fai e sei ogni giorno della tua vita quando sei fuori di lì. Dunque, non riuscendo a lasciare a casa il cervello e cercando di portartelo pure allo stadio, la cosa diventava difficile, impraticabile.
 
giovannid500
giovannid500 il 24/11/14 alle 19:45 via WEB
Cara Nina, l'argomento non è breve da trattare, è un problema che per vari interessi viene classificato con la parola "razzismo" ma con questo non ha nulla a che fare. Ti dirò che, da bambino, sentivo certi adulti attribuire epiteti molto dispregiativi agli appartenenti dei paesini circostanti, specialmente i 3 più vicini, distanti 3,5, e 6 KM. Era razzismo? Piuttosto, il calcio è una fabbrica di soldi e, anche se dicono il contrario, gli estremisti fanno comodo alle società per molti motivi che non sto ad elencare. Poi, se esaminiamo il vissuto di un qualsiasi fanatico violento per la propria squadra, scopriamo che è solo un menomato mentale, che cerca compensazioni ai suoi fallimenti sentendosi qualcuno e sfogando i peggiori istinti all'interno del branco di invasati. Ho conosciuto anche donne a questi livelli, e, ti assicuro che la provenienza geografica del "nemico" è solo una motivazione come un'altra da cui trarre spunto, se non c'è quella, vanno bene altre 1000. Che la tua serata sia serena .. ciaoo..
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 20:03 via WEB
Buonasera Gianni, posso dire che hai pienamente ragione! Il fastidio, quasi fisico per me (donna), di sentirsi per un’ora e mezza nelle orecchie qualche centinaio di pirla che urlano altri (l'altro centinaio di pirla che gli sta di fronte) che sono "ebrei", oppure "zingari", o "pezzi di mexxa" e naturalmente (cosa irritantissima) "se veniamo di lì, vi facciamo un cxxo così". Andiamo, chi passerebbe una Domenica pomeriggio in una prima media di ragazzi difficili, disadattati, un pò scemi e pure violenti? Ricordo una partita in cui gli ultras presero di mira un giocatore nero, e lo scenario era: "ultras contro mezz’ala di colore (buu, buu), e pubblico normale contro ultras (scemi, scemi). Della partita non ricordo nulla, ma ricordo bene che uscii dallo stadio con una domanda che mi frullava impazita in testa: "Che cacchio ci faccio io qui?". Da allora vado sempre di meno allo stadio ma piu' per paura che per altro! Grazie caro e buona cena.
 
bybenny2009
bybenny2009 il 24/11/14 alle 20:16 via WEB
Ciao Nina.... Buona serata e..... Buon Inizio Settimana.... Un Bacio..... Benny....
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 20:37 via WEB
Buon inizio di settimana anche a te Benny, grazie caro..
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 21:25 via WEB
Buon inizio di settimana anche a te Monika, buona serata..
 
tos.luigi
tos.luigi il 24/11/14 alle 21:02 via WEB
Ciao nina ,il post sul calcio mi dispiace non l'ho letto ,perche' non voglio piu' interessarmi a tutto cio' che parla di calcio. Spero che la gente diserti gli stadi e non compri piu' giornali sportivi spero in uno sciopero massiccio contro il calcio e contro il 90 per cento dei calciatori e dei dirigenti del calcio e contro il 99 per cento dei tifosi, e poi spero anche tante altre cose
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 21:28 via WEB
Ciao Luigi, comprendo ciò che hai scritto, non posso dirti che hai torto! Chissà se un giorno riusciremo ad andare allo stadio senza paura e con maggiore tranquillità! Buona serata caro.
 
ninograg1
ninograg1 il 24/11/14 alle 21:21 via WEB
bè gli ultras tornavano comodo per fare numero.. così facendo gli hanno dato potere e forza cotnrattuale... ora ne pagano le conseguenze
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 21:30 via WEB
Eh sì caro Nino, hanno dato potere a queste belve inferocite che del calcio fanno uso e consumo a proprio piacimento, dolce notte, a domani..
 
metto.radici1
metto.radici1 il 24/11/14 alle 21:27 via WEB
no-comment-Lieta serata-Lucky
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 21:37 via WEB
Nascondere la testa "come gli struzzi sotto la sabbia" credo che non serva a nulla, i problemi si combattono, si affrontano! Buona serata Lucky..
 
carlingher
carlingher il 24/11/14 alle 21:38 via WEB
Il calcio e solo una scusa per creare disordini.. buona serata Ninetta cara.. un sorriso.. Carlo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 24/11/14 alle 21:55 via WEB
Beh Carlo, adesso non esageriamo, se così fosse non ci sarebbero stadi, calciatori, tifosi, abbonamenti, e roba varia..sono le leggi che devono cambiare come è già stato fatto in altri Paesi Europei, buonanotte.
 
tanmik
tanmik il 24/11/14 alle 22:28 via WEB
Ciao NINA, stasera voglio inviarti con la Luna sorridente un abbraccio e tanti baci frizzanti per augurati una lieta settimana di gioia. MIK
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/14 alle 13:15 via WEB
Grazie Mik, buona giornata.
 
nagi51
nagi51 il 24/11/14 alle 23:07 via WEB
Gli sport compreso il calcio dovrebbe essere un posto di aggregazione e puro divertimento...adesso è solo follia ..come spiegare altrimenti tutta questa violenza che pochi estremisti continuano a fare ? Buonanotte Nina..:-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/14 alle 13:23 via WEB
Buongiorno Nagi, la risposta è semplice, la ferocia è insita dentro di loro, sono persone piene di rabbia, di rancore, odiono il mondo, non hanno regole da seguire, pronte a far del male, insomma come dei cani sciolti che vivono in cattività e aspettano le partite per dare sfogo alla loro repressione, solo così si sentono "uomini". Buona giornata cara.
 
Dott.p1
Dott.p1 il 25/11/14 alle 10:04 via WEB
Ciao Nina xte un messaggio rilassante... http://www.youtube.com/watch?v=c0pQf-2I__Q#t=160 Un abbraccio forte... Salvatore...
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/14 alle 13:29 via WEB
Grazie Salvo del pensiero gentile, un sorriso.
 
jo23jo
jo23jo il 25/11/14 alle 10:29 via WEB
caliamo un velo pietoso su ogni cosa ...l'italia sembra essere diventata terra di nessuno sembra che ci sia stata tolta l'anima e il cuore e siamo incapaci di capire e comportarsi con rispetto nei confronti dei nostri simili e quello che emerge in ogni ambito sia la rabbia e la bestia che rode la miserabile esistenza di persone che non hanno più nulla di bello da trasmettere se non questa violenza BESTIALE ......lottiamo e speriamo in un mondo più umano. jo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/14 alle 13:28 via WEB
Ciao Jo mi hai fatto ricordare una canzone, che io amo moltissimo, di Teresa de Sio, "Terra 'i nisciuno", che racconta la storia del Sud tagliata fuori dal resto dell'Italia! Dovremmo prendere esempio dalle altre Nazioni, dove portano anche i bimbi piccoli a vedere le partite, perchè il calcio deve essere uno sport sereno e condiviso da tutti; buona giornata caro.
 
Glaudio43
Glaudio43 il 25/11/14 alle 11:27 via WEB
un dolce abbraccio per te nina....buona giornata...Claudio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/11/14 alle 13:30 via WEB
Buona giornata anche a te Claudio.
 
tanmik
tanmik il 26/11/14 alle 23:31 via WEB
Arrivo per donarti una notte dolce e serena per un sogno da stupirti. Un sorriso MIK
 
tanmik
tanmik il 27/11/14 alle 12:44 via WEB
ciao Nina, il video non lo vedi, quando l'ho inviato mi ha risposto che è successo un errore. adesso devo vedere di rifarlo. Una giornata stupenda a te augurata dal tuo amico MIK..Baci baci
 
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