Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Ola toro..
Post n°7531 pubblicato il 28 Aprile 2016 da nina.monamour
Può capitare che rimanendo ingabbiati in una difficile scelta da prendere sul momento, ma che invece richiede tempo per valutare i pro e i contro di ogni caso, ci sia una seconda persona che, impaziente, ci metta fretta a scegliere e, per aiutarci, propone anche la sua idea, ossia.. "Tagliamo la testa al toro, secondo me si deve fare così perché..." L'espressione "tagliare la testa al toro", in senso figurato significa "prendere una decisione drastica" (anche se ciò può comportare una rinuncia o un danno). Si utilizza quando si vuole risolvere una volta per tutte una determinata situazione, anche a costo di scontentare o trattare ingiustamente qualcuno. Vi sono diversi motivi per cui si dice "tagliare la testa al toro", ad esempio: Può derivare dalla corrida, infatti tagliando la testa al toro si ha la fine del gioco, dello spettacolo, con una soluzione efficace, semplice e sbrigativa. Può trarre origine da un racconto popolare in cui si narra di un toro che, forse per la curiosità, mise la testa all'interna di una giara e non ne poté più uscire. Il padrone del toro, un uomo molto avaro (come Don Lollò di Pirandello), non volendo rompere la giara per liberare l'animale, chiese consiglio a un amico. Questi non trovò soluzione migliore se non quella di tagliare la testa al toro, salvando in tal modo la giara. Qualcuno racconta invece che intorno al XII°secolo il Papa Adriano IV obbligò Venezia ad accettare ogni anno, al posto dei colpevoli di una disputa con Aquilea, 1 toro, 12 pani e 12 maiali ben nutriti perché potessero festeggiare la liberazione di Grado. I veneziani mettevano in scena per l’occasione un processo-farsa che giudicava e condannava degli animali, che poi venivano pubblicamente decapitati; questa barbara usanza durò a lungo ed ebbe fine intorno al 1800. Secondo il vocabolario della lingua italiana di Zingarelli deriverebbe dalla pratica della tauromachia (= in greco, "salto del toro"). risalente alla civiltà minoica-micenea. Un Sacerdote acrobata si lanciava verso l'animale in corsa per poi afferrargli le corna e con il contraccolpo eseguire una capriola sul dorso. È possibile che successivamente l'animale venisse sacrificato. Per Voi, cosa significa? Siate sinceri... |
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