Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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In cerca dell'uomo perfetto..

Post n°7042 pubblicato il 25 Aprile 2015 da nina.monamour

copertinaaaa

Chi non ha mai sofferto per amore scagli la prima pietra!

Tutti prima o poi nella vita abbiamo versato almeno una lacrima per “la partenza di qualcuno”, per cui se pensate di essere i primi a straziarvi e a struggervi per via dell’amore, vi state sbagliando. I sentimenti sono sempre esistiti e le sofferenze annesse pure. La letteratura, ad esempio, è piena di storie d’amore tragicamente finite, di amanti caduti in preda alla follia e, soprattutto cosa molto importante, "gli strappa cuori crudeli" sono sempre esistiti, sappiatelo, non sono un’invenzione odierna, figli della tecnologia e del materialismo e ce ne danno testimonianza i grandi autori della letteratura.

Ebbene sì, perchè forse molti di voi non sanno che Catullo trascrisse nella sua opera le pene d’amore per Lesbia, che la Didone di Lucrezio si uccise, che l’Orlando di Ariosto addirittura divenne pazzo per amore, questi e molti altri ancora i ritratti di cuori infranti che pervadono la letteratura dalle origini ad oggi, perchè in fondo il tema dell’amore è quello che non andrà mai in vacanza, è sempre all’ordine del giorno.

Stasera, in particolare, voglio soffermarmi su un personaggio per il quale calza a pennello la ormai famosa frase "sedotta e abbandonata", Didone. Chiamata anche Elissa, è una figura mitologica, regina fenicia fondatrice di Cartagine e prima ancora regina di Tiro, di cui parla Virgilio nel VI libro dell’Eneide. Donna bellissima, piena di virtù, coraggio, saggezza, forza e di sani principi, tesa sempre alla difesa del suo onore e del nome del defunto marito, Sicheo. (Se ricordate bene ne ho parlato in un post precedente).

Niente e nessuno era riuscito a turbare questa donna; benchè fosse accerchiata da uno stuolo di pretendenti, che in lungo e in largo cercavano di sedurla, costei non aveva mai ceduto alle passioni.

Enea e Didone

Si sa però che chi rifugge l’amore prima o poi ne cadrà schiavo, ormai è una legge di natura, più lo fuggi, più lui ti rincorre e, una volta entrato nelle reti dell’amore, è difficile uscirne. Così fu per Didone nel momento in cui un giorno conobbe Enea, portato accidentalmente da una tempesta sulle sponde dell’Africa. Egli fu salvato e accolto dalla regina Didone, la quale si prese cura di lui. L’affascinante Enea, però, riuscì giorno dopo giorno ad addolcire l’animo della regina, a sciogliere il ghiaccio di cui era avvolto il suo cuore e a farlo divampare d’amore!

Insomma tutti conosciamo questa storia d'amore..

Enea è il tipico uomo bello, forte, intrepido, valoroso, che poi però si rivela essere una grande fregatura! Chi di noi non ha mai conosciuto almeno un Enea nella propria vita? Di certo quelli che sono capitati a noi non avevano nè una città da fondare nè la chiamata degli dei, erano “bastardi” punto e basta e al massimo l’unico impegno che avevano era con l’amante (concedetemi il lusso di utilizzare il termine bastardo ormai entrato nel linguaggio comune e che rappresenta la versione umana della legge di Murphy, ossia è quell’individuo che se ha la possibilità, anche minima, di nuocere al prossimo, lo farà!).

Non pensate che siano solo uomini, sfatiamo il mito dell’equazione perfetta uomo-donna, giovanni strappa lacrime, perchè anche la donna non è da meno. Anche noi donne ne abbiamo combinate di belle nella nostra vita, voglio ricordare la diceria che avvolge il personaggio di Yoko Ono “Se non fosse stato per lei i Beatles non si sarebbero mai divisi“, questo è quello che si pensa nell’immaginario comune.

Che sia per una tempesta, o per una semplice passeggiata sulla spiaggia, o durante una sera in discoteca, o per uno sguardo di troppo, sulle nostre sponde è sempre arrivato un Enea. Il problema è che noi romanticoni, figli del “vissero felici e contenti”, siamo sempre all’eterna ricerca del principe azzurro o della principessa da salvare e cerchiamo, come dei cacciatori nella notte, la nostra metà, l’altra parte della mela.

Nella vita siamo un pò stati tutti nei panni di Didone, tutti un pò sedotti e abbandonati, però dopo aver pronunciato la fatidica frase "basta questa è l’ultima volta", categoricamente ci siamo innamorati di nuovo.

Forse Ligabue


Risultati immagini per immagini ligabue

non aveva tutti i torti quando cantava "l’amore conta, conosci un altro modo per fregar la morte?

Nessuno dice mai se prima o se poi e forse qualche Dio non ha finito con noi, l’amore conta"


 

 
 
 
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