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Le notizie riportate nel presente blog, ove altrimenti non specificato, sono affidate alla memoria dell' autore e non possono pertanto essere considerate degne della minima fede. Ritengo sia mio preciso obbligo morale diffondere bufale, spacciandole per vere e viceversa. Chi si fida di me sbaglia a farlo, ma, volendo, potrebbe prendere spunto da quel bel po' di verità che sarà in grado di trovare in ciò che scrivo, per approfondire l' argomento, se gli interessa, altrimenti, ciccia.

Chi volesse comunque riferirsi a fonti ancor meno affidabili di una vacillante memoria di un incallito bufalaro, potrà consultare Wikipedia o, peggio ancora, la Treccani Online che a Wikipedia spesso rinvia. Degno di considerazione è il fatto che le idiozie di cui Wikipedia è spesso -non sempre, siamo onesti- intrisa fino al midollo sono consultabili gratis, laddove per la redazione della Treccani online lo Stato ha erogato all' ente, presieduto da un non bene amato ex ministro di nome Giuliano, due bei milioncini di euro nostri: che fine avranno fatto? Non c'è alcuna malizia da parte mia, s'intende, nel formulare questa domanda: solo semplice curiosità.

La lettura di questo blog è vivamente sconsigliata a chi ignora cosa sia l'ironia e/o non è in grado di discernere il vero dal falso.

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Er viaggio de l'alice

Post n°2618 pubblicato il 27 Febbraio 2016 da valerio.sampieri

Tag: Er viaggio de l'alice, Romanesco, Sonetti, Valerio Sampieri

Er viaggio de l'alice

Me dichi tu la miccherìa che d'è?
Me capita assai spesso de penzà ...
ma sempre 'n culo io l'ho dda pijà?! ...
ma 'na risposta nu' la sò vvedé.

Magara 'n la vedrò perché só scemo,
o fforze nu' riescirò - ttu ddimme-
a ccrede d'annà incontr'ar colaìmme.
Me sa che ppropio fessi, propio sémo!

E 'nvece mó, regà, me só stufato!
A ppijà ssòle nu' mme piace ppiù
e nun vojo restà più ccojonato.

Si cquarchiduno penza, vôle o ddice
'na cosa che 'n me va, je faccio: "Tu! ...
voressivo fà er viaggio de l'alice?!"

Note:
Verso 1, miccheria. "Trappoleria" (Chiappini, Vocabolario romanesco). "Ha il doppio significato di imbroglio, raggiro e di balordaggine, dabbenaggine, eccessiva ingenuità" (Fernando Ravaro, Dizionario romanesco, Newton 1994-2010). Il termine è qui usato nel secondo significato indicato dal Ravaro.
Verso 7, colaìmme. "Arch. - Disastro, sventura, disgrazia. Dall'ebraico holaim [malanno]. || Belli: Un guaio novo e un novo colaimme" (Fernando Ravaro, Dizionario romanesco, Newton 1994-2010). Gennaro Vaccaro (Vocabolario romanesco belliano) aggiunge il significato di "Accidente (come nella lettera a Giacomo Ferretti, 30 giugno 1838).
Verso 14, "Possi fà er viaggio de l'alice. Specie di imprecazione che per lo più si dice per ischerzo. Le alici vanno con la testa e ritornano senza" (Chiappini, Vocabolario romanesco).

Valerio Sampieri
11-27 febbraio 2016

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Commenti al Post:

Er viaggio de l'alice

NORMAGIUMELLI il 27/02/16 alle 18:27 via WEB

Acc! Proprio fatto bene questo sonetto , Vale, come piace a me :-))) con il glossarietto e le citazioni. Compl e anche imenti!!!!! Comunque dai eviter� di dirti qualche cosa che non ti va ^_______^
:-*
:-*

Rispondi

valerio.sampieri il 27/02/16 alle 21:32 via WEB

Norma, lo sai che tu puoi dirmi tutto! :-) Del resto sei a parecchie centinaia di chilometri e non corri rischi di una tranvata sui denti!!! ^______________^
:-*
:-*

Rispondi

NORMAGIUMELLI il 27/02/16 alle 22:09 via WEB

Eheheheheheheh emmenomale Valeeeeeeeee
:-*
:-*

Rispondi

Nuvola_vola il 27/02/16 alle 20:58 via WEB

Sorrido! Sei molto bravo ...un sorriso

Rispondi

valerio.sampieri il 27/02/16 alle 21:33 via WEB

Ciao Nuvola, piacere di vederti :-) Grazie per la pietosa bugia, ma se hai sorriso veramente, non posso che esserne soddisfatto ... per te ovviamente :-) Buona serata e buonanotte :-)))

Rispondi

Nuvola_vola il 27/02/16 alle 22:05 via WEB

Pietosa bugia? Assolutamente no...lo penso davvero sai... ti posso confessare una cosa? Non so scrivere n� parlare romano ...sono una persona che pensa molto e molto seriosa ....un sorriso..dolce notte

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valerio.sampieri il 28/02/16 alle 05:13 via WEB

Forse non � ci� che intendevi tu, Nuvola, ma io considero la seriosit� una maschera e nulla pi� che niente ha a che fare con la seriet�. Meditare, nel senso di pensare in modo costruttivo, ovvero sorridere o ridere, costituiscono attivit� che favoriscono lo sviluppo delle endorfine, con conseguente enorme beneficio per il fisico, la mente e la salute in generale, perci� ... si vive felici anche senza conoscere il romanesco! ^______^
Per la verit�, nemmeno io parlo romano, se escludiamo una marcata cadenza nel pronunciare la "s strascicata" oppure qualche inciampo nel pronunciare correttamente la "ere doppia, come in guera e come in tera": di solito parlo e scrivo in italiano! :-))) Per romanesco o romano bisogna vedere cosa si intende. Il mio � un romanesco puramente letterario e penso che la maggior parte dei termini ed espressioni che uso siano sconosciuti ai pi�, particolarmente agli attuali "bujaccari" che adoperano un linguaggio di una sguaiataggine fastidiosissima, almeno per i miei gusti.
Buona domenica :-)

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