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Lettera di Teresa Bandettini

Post n°1944 pubblicato il 23 Agosto 2015 da valerio.sampieri
 

Lettera di Teresa Bandettini

Ho ricevuto la carissima vostra, e vi ringrazio del pensiero che vi prendete della mia salute, questa però non può essere perfetta fino a tanto che non mi sia sgravata. Spero che la vostra risposta, se le cose vanno bene, come desidero, mi troverà sollevata da questo peso.

Scrissi al p. Pagnini, ch'è il più gran purista in lingua, ch'io mi conosca, intorno a quel sonetto ch'io feci con quel sino a che: ecco ciò ch'egli mi risponde. È fuor di dubbio che le voci sino a che o fino a che adoprate senza interrogazione, equivalgono a fino a quando, sino a dove, sino a qual segno; cioè dinotano e tempo e loco e misura. Non vi è bisogno di provar ciò con esempi d'autori classici, avendo noi tutto giorno alla bocca: vi aspetterò fino a che voi venghiate, ecco il tempo. Verrò con voi fino a che voi volete; ecco il luogo. Soffrirò colui fino a che io potrò; ecco la misura. Gli stessi significati competono all'avverbio finchè, o sin che. Dante ha usato in più lochi il semplice sino per sinchè, m'allor quando sino a che si adopra interrogativamente, non par che abbia nel comun'uso altra significazione, fuorché fino a qual cosa, sino a qual segno. Per esempio si dice benissimo: sino a che debbo largheggiare con voi? sino a che debbo avvilirmi? Io pertanto non ardisco di condannare que' versi e sino a che gran Dio ec. perchè quand' anche non potessero in buona lingua denotare sino a quando, si possono spiegare in modo non disacconcio sino a qual segno, sino a qual termine ec.

Ecco adunque che voi in qualche modo avevate ragione, ma io non avevo torto, e non era un' errore il sino a che, sempre che si può spiegare in modo che non guasta il senso del sonetto. Le canzoni sono state stampate a Parma in quella r. stamperia, ma io non le ho ancora ricevute, perchè quello che me le deve spedire attende un' occasione onde farmele tenere senza aggravarmi colla spesa della posta. Io ve ne manderò sicuramente copia. Monti ha pubblicato il suo primo canto del Prometeo, vi ha aggiunto le lodi di Bonaparte ed altri pezzi di poesia: voi forse a quest' ora l' avrete veduto. Sento ch' egli si sia vestito in uniforme con gran sciabla e faccia la guardia civica, non so poi se i suoi talenti siano stati premiati e s' abbia impiego: egli non mi ha scritto, benchè mi abbia mandato il Prometeo. Addio, conservatemi la vostra amicizia e credetemi.

Da:  Lettere inedite di Teresa Bandettini Landucci, Amarilli Etrusca al march. Giuseppe Antinori [1796] (Roma: Tip. delle belle arti, 1796-1821)

Teresa Bandettini (1763-1837) fu una poetessa italiana lucchese, nonché famosa danzatrice.

 
 
 
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