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Il Fiabbatore Sciroccato

Post n°451 pubblicato il 07 Settembre 2014 da valerio.sampieri
 

La Fiabba del Fiabbatore Sciroccato

C'era una volta un Fiabbatore Sciroccato, che si chiamava così non perché era un Fiabbatore, ma perché era sciroccato. Il suo vero nome era Io, ma gli amici lo chiamavano con il diminutivo di Vercingetorige Asdrubale Massinissa.
Questo Fiabbatore Sciroccato Vercingetorige Asdrubale Massinissa, che in realtà si chiamava Eustorgio, ma non voleva farlo sapere per ovvie ragioni di privacy, era fracico per una bella bambina dagli occhi verdi, blu, celesti, viola, gialli, arancioni, uno a spicchi e l'altro a pois, che si fracassava dovunque trovasse un ostacolo e che veniva chiamata con il diminutivo di Clementina Griselda Franceschiella Smirnacicicchia Eutorpia (ma il suo vero nome era Eutorpia). Era sciroccata anche lei ed anche lei era fracica per il Fiabbatore Sciroccato Vercingetorige Asdrubale Massinissa. Gli inesistenti lettori, a questo punto, si chiederanno angosciati: "Ma se il suo vero nome era Io, come mai ora ci si dice, scrive perché leggiamo, che il suo vero nome era Eustorgio?". Beh, ho cambiato idea, no? E nelle mie fiabbe sarò o no padrone di scrivere quello che stracacchio mi pare e piace? Oh! E facciamoci sempre riconoscere!!!! Vabbè, tirem innanz.
I due ragazzi, la cui età complessiva ammontava a 231 anni e 8 mesi, si amavano a Vicenza. Non si capisce perché dovessero sobbarcarsi ad un simile viaggio, dato che nessuno dei due abitava in Veneto, ma in Simbabue del Nord l'uno o l'altra ed in Papuasia Nordafricana del Sud l'altra o l'uno, rispettivamente, ma in compenso entrambi mangiavano sabaione, insozzandosi come due porcelli autraliani ed austroungarici, rispettivamente. Probabilmente ciò era dovuto ad un malinteso, oppure perché erano entrambi un po' sordi, oppure ancora perché -e ciò potrebbe spiegare l'incipiente sordità- non si lavavano le recchie e le avevano perciò attappate dal cerume, oppure infine perché erano un po' broccoli e ignoranti. Alcuni sostengono che fossero due deficienti e l'ipotesi non è del tutto peregrina.
La bella bambina dagli occhi verdi, blu, celesti, viola, gialli, arancioni, uno a spicchi e l'altro a pois, che si fracassava dovunque trovasse un ostacolo e che veniva chiamata con il diminutivo di Clementina Griselda Franceschiella Smirnacicicchia Eutorpia (ma il suo vero nome era Eutorpia) era anche una fata e con la sua bacchetta magica creava ostacoli di ogni sorta, contro i quali sfraganarsi. Per tale motivo il Fiabbatore Sciroccato Vercingetorige Asdrubale Massinissa, che in realtà si chiamava Eustorgio, ma non voleva farlo sapere per ovvie ragioni di privacy, che già di suo era uno schifosissimo rattuso, non perdeva occasione  di abbraccicalla da tutte le parti, con la scusa di proteggere la di lei incolumità, ma soprattutto perché la bella bambina dagli occhi verdi, blu, celesti, viola, gialli, arancioni, uno a spicchi e l'altro a pois, che si fracassava dovunque trovasse un ostacolo e che veniva chiamata con il diminutivo di Clementina Griselda Franceschiella Smirnacicicchia Eutorpia (ma il suo vero nome era Eutorpia), che era anche una fata, aveva un paio di zinnoni che levati ed un paio di chiappotti che erano le sette bellezze. Ma ciò costituisce un elemento accidentale nel tessuto narrativo e non si raggiungerà mai il parossismo della tensione narrativa sul punto medesimo, stesso, uguale, proprio lui, nun pòi sbaja ... insomma, spero di aver sommariamente enucleato il concetto. E, se non l'ho enucleato, sai che me ne fotte!
Sembrerebbe che questa fiabba stia per assumere una nuance hard ... eheheheheheh ... tatatàaaaannnnn ... no, niente colpo di scena, tirem innanz.
Insomma, com'è, come non è, cammina cammina cammina (no, nessuno cammina perché non ce ne sarebbe bisogno per portare al parossismo la tensione narrativa ... era solo un'esortazione a camminare la mia, perché il moto fa bene, mentre con la moto si casca sfraganandosi e poi non si deve ingozzarsi di sabaione, altrimenti si ingrassa e viene il colesterolo cattivo alto), di riffa o di raffa (che non è ovviamente raffà carrà -che la pozzino ammazzà- se no questa bellissima fiabba diventava una schifenzerìa ancor più fetosa di quanto già non sia), non succede niente, proprio perché nessuno camminava! Mannaggia li morté !!!! Questa si che è una trovata geniale, altro che Michelangelo Antonioni ed i suoi film sull'incomunicabilità che alle fiabbe de Er Fiabbatore je fanno un baffo a tortiglione!!!!
Tatatàaaaaannnnnn !!! Colpo di scena !!!!!!!
... i due si confidarono il rispettivo nome!!!!! Si aprirono le cateratte del Cielo, ma non piovve, per cui possiamo fare tranquillamente finta che non si aprirono, soprattutto perché non si aprirono effettivamente, dato che non vi era motivo che si aprissero, visto che si trattava soltanto di scambiarsi i nomi.
Tatatàaaaaannnnnn !!! Colpo di scena !!!!!!!
Lei si chiamava con il diminutivo di Clementina Griselda Franceschiella Smirnacicicchia Eutorpia (ma il suo vero nome era Eutorpia) e lui con quello di Fiabbatore Sciroccato Vercingetorige Asdrubale Massinissa, che in realtà si chiamava Eustorgio, ma non voleva farlo sapere per ovvie ragioni di privacy!!! ... nomi originalissimi che abbiamo sempre, immancabilmente, incessantemente incontrato nelle nostre fiabbe. Ma poi, visto che la circostanza era già ben nota, ma data l'importanza dell'argomento riprenderemo il concetto nel prossimo paragrafo, al precipuo fine di meglio enuclearlo ovvero, opino, tanto per allungare il brodo, visto che in questa fiabba non si sta scrivendo un cacchio di niente, non capisco di quale stracacchio di colpo di scena si vada cianciando. Bah?!?! Vabbè, tirem innanz.
Con il che resta confermata la totale idiozia dei due mentecatti, dato che è dall'inizio della fiabba che i loro nomi ed i loro diminutivi li stiamo ripetendo ad ogni piè sospiro, che vuol dire: mi guardo un piede e sospiro, mi guardo l'altro e invece pure. Ovviamente sto usando un "mi" generico. Non posso dire ad ogni piè sospinto, perché se sò spinto è capace che casco e mi faccio male e già sono ridotto a pedalino di mio e non c'è più possibilità veruna di rimettere in sesto, né in settimo od in ottavo questa stracacchio di fetenzìa di bellissima fiabba.

Però qui stiamo a parlare di due deficienti, mentre questa è la Fiabba de Er Fiabbatore Sciroccato che per via dello scirocco ha preso una ventata di caldo, dopo essere andato di corsa in farmacia a comprarsi uno scirocco per la tosse.
Come è ovvio, in farmacia gli hanno risposto: "Ma vammoriammazzato, brutto imbecille di un Fiabbatore Sciroccato! Vammoriammazzato te e chi non te lo dice con un piede per aria e vammoriammazzatini saranno i tuoi bambini che avrai, se ne avrai, se potrai averne e se saranno tuoi, del che ne dubito". Ma, a ben vedere, questi, anzi codesti, appaiono dettagli insignificanti ai fini del raggiungimento del parossismo della tensione narrativa, perciò, tirem innanz, se non che...
Tatatàaaaaannnnnn !!! Colpo di scena !!!!!!!
Vuoi vedere che la farmacista era la solita bella bambina blablabla?????? L'intreccio si infittisce e cresce la suspence, insieme con la tensione narrativa ... Eheheheheheh ... no, non era lei. Vi ho fregati ancora una volta, ignobili inesistenti lettori! Perciò, tirem innanz.
Mica è facile però portare avanti una fiabba così idiota come questa de Er Fiabbatore Sciroccato! Non c'è uno straccio di azione, un mocho vileda di risvolto psicologico, uno scopettone per lavare a terra di intrecci, un piumino da spolvero di niente di niente! Tocca inventà qualcosa, altrimenti questa de Er Fiabbatore Sciroccato diventa veramente er peggio der peggio!
Cammina, cammina, cammina ...
Appare Michelangelo! Si, si tratta di Michelangelo Cacozzi, cugino omozigoto di Sando Cacozzi, altresì detto Sandokan, la Tigre della Maiella, protagonista di una precedente fiabba. Ovviamente, la questione è priva della sia pur minima rilevanza, ma, in questa penuria di avvenimenti, anche questa minchiata di apparizione è pur sempre meglio di un calcio in bocca, come dicono ad Oxford.
Tatatàaaaaannnnnn !!! Colpo di scena !!!!!!!
Finora non si è mai parlato di cinesi!!!! Ed infatti Er Fiabbatore non ne parlerà, perché solo ad un Fiabbatore Sciroccato potrà venire in mente di scrivere una bellissima fiabba che è una schifenzeria perché non ci sono cinesi puzzolentissimi. Per cui, visto che Er Fiabbatore Sciroccato è andato a moriammazzato su espresso invito farmaceutico, non resta che passare alla morale di questa bellissima fetenzìa di fiabba. Alt, un momento! E che fine ha fatto la bella bambina dagli occhi verdi, blu, gialli, arancioni, uno a spicchi e l'altro a pois, che si fracassava dovunque trovasse un ostacolo e che veniva chiamata con il diminutivo di Clementina Griselda Franceschiella Smirnacicicchia Eutorpia (ma il suo vero nome era Eutorpia)? Boh? E che ne so io. Se non fosse andato a moriammazzato avremmo potuto chiederlo a Fiabbatore Sciroccato Vercingetorige Asdrubale Massinissa, che in realtà si chiamava Eustorgio, ma non voleva farlo sapere per ovvie ragioni di privacy. Però visto che la bella blablabla era fracica e sciroccata e, soprattutto, aveva gli ochhi a strisce e a pallini (tacci vostra, inesistenti lettori!!! Non siete stati attenti, mannaggissima alla porca pupazza!!!! Gli occhi non erano a strisce e a pallini, ma "a spicchi e a pois") e non era la bella bambina e blablabla delle nostre fiabbe, ce ne possiamo tranquillamente strafottere di che fine abbia fatto.
Perciò, bando agli scherzi, bando alle ciance, bando di gara, bando di appalto pubblico, bando leiro, bando quellochevvepare, passiamo per davvero alla morale della fiabba:
I cinesi puzzano.
Larga è la foglia, stretta la via, leggo 'sta fiabba e ho dissenteria.

Er Fiabbatore

 
 
 
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Data di creazione: 26/04/2008
 

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