I sogni sono una sfida eccezionale per la psicologia e le neuroscienze, perchè, sebbene siano un fenomeno mentale costante nella vita delle persone, sono impossibili da manipolare sperimentalmente (ad eccezione di esposizioni a stimoli prima e durante il sonno) e le loro caratteristiche possono essere soltanto riferite dal sognatore, ma mai osservate direttamente.
E' talmente difficile predire i contenuti di specifici sogni che la ricerca contemporanea tenta, oggi, di indagare non tanto il contenuto, ma il processo stesso del sognare. Ciò non di meno, molti anni di studi ne hanno tracciato una fenomenologia attendibile e per averne un quadro è utile partire da alcune somiglianze e differenze tra la coscienza di veglia e la coscienza del sogno.
Forse la somiglianza più notevole fra i due stati riguarda le modalità percettive: i sogni sono altamente visivi, a colori, ricchi di forme, pieni di movimento e incorporano le categorie oggettuali tipiche della veglia come persone, facce, luoghi, oggetti e animali. I sogni contengono anche suoni (tra cui parole e conversazioni) e, più raramente, percezioni tattili, odori e sapori, così come il piacere e il dolore. C'è una tale somiglianza tra mondo interiore del sogno e mondo della veglia che il sognatore può essere addirittura incerto sul fatto di essere sveglio o addormentato. Le esperienze coscienti dei sogni hanno pertanto un evidente carattere sensoriale e non sono meri pensieri o astrazioni.
Ma i legami o le somiglianze con l'esperienza cosciente della veglia non si limitano alla percezione. I sogni riflettono anche gli interessi e la personalità del sognatore, così come sono correlati all'umore, alla sua fantasia, alle sue preoccupazioni predominanti. Ansie personali sperimentate durante la veglia, come essere impropriamente vestiti, perdersi, o essere in ritardo per un esame, possono apparire nei sogni che hanno a che vedere con le interazioni sociali. Strutture e contenuti dei sogni possono essere stabili nel corso della vita del sognatore e specifici della sua cultura di appartenenza.
Anche la memoria presenta alterazioni specifiche, sia quella per i sogni che quella durante i sogni. Rispetto alla prima, come è noto, a meno che il sognatore non si svegli, la maggiorparte dei sogni è persa per sempre. In caso di risveglio, invece, la memoria per il sogno svanisce comunque, a meno che non intervenga un processo cognitivo attivo di memorizzazione, quale la ripetizione ad alta voce o la scrittura e non è chiaro perché questo avvenga.
Le diverse teorie contemporanee sul sognare offrono spiegazioni differenti al fenomeno: secondo i modelli psicodinamici, l'amnesia del sogno sarebbe dovuta a processi di repressione attivi; secondo altri modelli più fisiologici, l'amnesia del sogno sarebbe dovuta all'inattività di sistemi neurali che ne consentirebbero la memorizzazione e, secondo altri modelli ancora, come quello neurocognitivo, i sogni verrebbero dimenticati semplicemente perché non agganciati mnesticamente a stimoli esterni, come tempi e luoghi.
Fonte web.
E voi....i sogni li ricordate?
Io si....in queste due settimane ho fatto dei sogni stranissimi
e quando mi capita così....tremo.
Spesso i miei sogni si sono avverati ,
ovviamente con modalità che potevano variare ,
ma con gli stessi contenuti.
A volte mi rassicuravano a volte mi hanno predetto difficoltà
e anche alcune malattie....
Una mia amica una volta si preoccupava che la sognassi
perchè diceva che ero un pò....."strega" e che percepivo gli eventi...
Anche a voi capitano episodi simili?
e poi come reagite?
servitevi ragà.....prima di svegliarvi....
CIAO