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Perché?

Post n°268 pubblicato il 19 Settembre 2010 da Nuta

Ieri ho assistito dalla curva Fiesole alla debacle della squadra viola.

Ritengo che il pubblico, benché qualche coro fosse probabilmente eccessivo (ma del resto quando si litiga con chi si ama accade sempre di dire qualche parola di troppo), abbia tutte le ragioni per contestare apertamente.

E il buon Sinisa, peraltro estraneo alle contestazioni, dovrebbe anche fare uno sforzo in più per capire, anziché dire che alla terza giornata tutto questo sembra prematuro.

Noi tifosi viola di difetti ne abbiamo tanti, ma che ci manchi la pazienza proprio non ce lo può dire nessuno: è dall'inizio del 2010 che vediamo prestazioni indecorose, delusioni e sconfitte, e proprio per questo abbiamo escluso dai cori l'unica persona, mister Mihajlovic, che non può esserne la causa (esattamente come non era la causa Prandelli).

Sinisa giustamente difende la squadra e si prende le sue colpe, facendolo anche con modi spicci, ma tutta Firenze sa che i problemi nascono da lontano, lui semmai ha fatto qualche errore... il mio timore è che non sia in grado di leggere la situazione, che non capisca i propri tifosi, che soprattutto non capisca i propri giocatori: in poche parole, senza entrare negli aspetti tecnici, temo che non sia la persona giusta per gestire la situazione attuale, anche se tutti noi riconosciamo che non è colpa sua se siamo sprofondati in questo baratro.

Ieri nel secondo tempo la Fiorentina si è dimenticata di scendere in campo: quando la Lazio ha fatto gol, tutti noi sapevamo che stavamo per prendere gol, tanto era evidente il dominio che i biancocelesti stavano esercitando.

Non credo che sia possibile parlare di episodi come fa Corvino, nè disquisire sulla tattica di gioco come verrebbe naturale fare a me (per esempio, accanto a un disorientato Montolivo sarebbe stato meglio ci fosse Donadel, che ha maggior dinamismo e fa più pressing rispetto a un morto vivente com'era ieri Zanetti; oppure, il buon Ljajic che tutti i giornalisti hanno valutato come "unico ad avere la sufficienza", avrebbe dovuto seguire Ledesma e non far fare al play avversario tutto quello che ha voluto per tutta la partita, gol compreso).

Infatti a questo punto non possiamo spiegare questa situazione con le disavventure arbitrali (che pure ci sono state e anche troppe), né con la sfortuna, né con alcune scelte sbagliate, né con gli infortuni.

Ieri la Lazio giocava senza Zarate e Floccari, è entrato un perfetto sconosciuto e ha segnato il primo gol della sua carriera...

Il motivo di questo disastro noi non lo conosciamo e la mia paura è che non lo conosca neanche chi dovrebbe risolverlo: certamente c'è qualcosa che non va nello spogliatoio e forse non solo lì.

In società qualche problema evidente c'è, e in passato è stato probabilmente mascherato dalla grande abilità di Prandelli, che forse ha avuto il "torto" di parlar chiaro con la proprietà che ha così pensato bene di disfarsene.

La situazione complessiva è disastrosa, a tutti i livelli: dal più alto, dove ogni progetto di crescita è stato abortito dalle sabbie mobili della politica (solo burocrazia o bastoni abilmente messi fra le ruote da chi a Firenze detiene il potere?), tanto che ADV ha parlato di "utopia", in riferimento alla cittadella; al più basso, dove la tifoseria viola è passata in breve tempo da essere una delle più calde e più presenti d'Italia a quella sfilacciata e divisa di oggi, con la curva Ferrovia vuota, la Fiesole spaccata in due dalla tessera del tifoso, e con la "dittatura delle tv" giunta a compimento.

In mezzo, una squadra che tutto è fuori che una squadra, dove ognuno corre per conto suo e non vi è la minima parvenza di un gioco organizzato

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Commenti al Post:
Nuta
Nuta il 19/09/10 alle 22:20 via WEB
ciao grande, ho letto il tuo commento di là e sappi che sono d'accordo con te! Infatti a Roma e a Firenze succede questo, e sono certo che succeda un po' ovunque
(Rispondi)
 
bretpunto
bretpunto il 20/09/10 alle 19:09 via WEB
Sandrone buonasera vecchia carcassa, noi siamo stati comprati da Unicredit con tutte le fondazioni leghiste appresso, e il padano ministro sta riuscendo a dividere anche la tifoseria e non solo la nostra, a Trieste i tifosi sono finti, gli stadi vuoti. Un solo grido resistere resistere resistere. Ciao Vecchiaccio
(Rispondi)
 
 
Nuta
Nuta il 20/09/10 alle 23:05 via WEB
ma che vuoi resistere... ormai siamo alla frutta, hanno ucciso il calcio e tutta la passione. Te non ci crederai, Fà, ma qualche anno fa io avevo previsto che sarebbe successo quello che è successo a Trieste, la Cate mi è testimone! Comunque sarebbe il caso che le nostre due squadre si dessero una svegliata, che ne pensi? ;)
(Rispondi)
 
 
 
bretpunto
bretpunto il 21/09/10 alle 16:27 via WEB
Penso che per NOI ci vorra' un po' di tempo. I calciatori si sentono "appagati" e "senza stimoli" dopo la infruttuosa seppur gloriosa cavalcata dell'anno scorso !!!!!!!. Che vuoi che ti dica caro Sandrone le vite dei calciatori e dei tifosi sono come binari, viaggiano affiancati per un po' di tempo, poi improvvisamente uno scambio, e te li vedi allontanare cosi' inspiegabilmente mentre tu rimani li col coltello tra i denti perche' e' tutta la vita che hai il coltello tra i denti e cosi' sempre sara'. Perche' tu (tifoso) le motivazioni le trovi sempre, e ora piu' che mai "partecipare al rito" e' difficile e difficoltoso, ma ci sei e continui ad esserci. Loro invece superpagati perdono improvvisamente le "motivazioni" tanto so pagati lo stesso. Andare allo stadio e vedere la propria squdra vincere e' come un lauto banchetto. Quando vinci arrivi fino al digestivo, quando no rimani al primo. La fede per i propri colori anche con il primo ti rende comunque "sazio", e c'e' da aggiungere che si gode o quando si e' molto in alto o molto in basso (senza precipitare). E' rimanere nel mezzo che uccide la voglia. Per analizzare nella metafora lo "scambio" credo che i giocatori approfittino della ricreazione che si e' creata con una proprieta' che non c'e' piu' e la nuova che tarda ad arrivare, condisci il tutto con qualche infortunio e qualche sbaglio dell'allenatore, e una forma fisica precaria (attualmente corrono un tempo). Hai detto Sandro che hanno ucciso il calcio con le tv con le tessere con i tornelli etc etc, io dico di no, ancora no, ma ci sono molto molto vicini. Dividere una curva, penalizzare o criminalizzare una curva, signfica fermare il cuore pulsante della passione. Finito quello meglio cambiare sport o attivita' ludica. Ciao
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cateviola
cateviola il 22/09/10 alle 00:01 via WEB
forse ancora no, ma ci sono andati vicini vicini(hanno ammazzato il calcio, il calcio è vivo solo per chi non si lascia spegnere in cuore la passione... ma è dura)
(Rispondi)
 
 
 
bretpunto
bretpunto il 26/09/10 alle 10:08 via WEB
si me so accorto quando prendi i scalini di taglio, ma e' il bello della diretta. ORA E SEMPRE
(Rispondi)
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