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piccole pieghe e grandi magie....
 
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Menti intrecciate a corpi vivi...

Post n°505 pubblicato il 07 Giugno 2016 da NoRiKo564

 

 

 

Ritagliare uno spazio tutto per se, le era parso la cosa più naturale del mondo.
Se lo meritava, in fondo era una moglie, madre e figlia perfetta.
Dava tutto il meglio di se, in ogni circostanza.
Nell’assistenza  agli ormai anziani genitori, nella cura della sua casa, nella devota presenza al fianco di suo marito a seguirlo in tutte quelle cose che lui,  troppo preso dal suo lavoro, delegava a lei.
Angelo del focolare, costantemente impegnata ad assecondare orari ed esigenze dei figli. Alternativamente autista, infermiera, lavandaia e cuoca.
Chi la conosceva non tesseva che lodi al suo impeccabile modo di condurre sempre tutto nel migliore dei modi e sempre con un sorriso per tutti.
Dentro lei però covava una ribellione latente, qualcosa che negli anni era cresciuto tanto da farla quasi soffocare.
Lei era una donna scontata per tutti.
Era assolutamente normale che lei anteponesse tutto per la sua famiglia.
Nessuno dei suoi cari, si era mai fermato un attimo a chiederle: ”Sei felice?”
Il sorriso spesso nasconde profonde insoddisfazioni.
Lei ne aveva preso atto da un po’, ma da donna perfetta quale era, non si era certo fermata alle difficoltà che un eventuale evasione dalle sue mansioni  avrebbe comportato.
I figli erano ormai grandicelli e, spesso  e volentieri, stavano fuori casa con gli amici quando non erano impegnati a scuola, il marito totalmente assorbito da quel lavoro che aveva preso il sopravvento un po’ su tutto il resto.
Certo manteneva abbastanza agiatamente la sua famiglia, ma senza rendersene conto aveva messo da parte tutte le persone che gli volevano bene: i figli (tanto pensava a tutto la madre) e la donna che aveva sposato, così sicuro che fosse quello che voleva anche lei.
Vi era una mancanza di comunicazione cosmica.
Sembra assurdo ma si riesce a comunicare molto più facilmente con gli estranei.
Anche lei lo aveva fatto, aveva iniziato quasi per gioco, una relazione virtuale con un uomo che stava a centinaia di chilometri da lei, prima erano state solo chiacchere scherzose, poi erano subentrate le confidenze, poi avevano scoperto le affinità e poi avevano deciso di vedersi, perché a nessuno dei due interessava fantasticare davanti ad un  computer, leggendo frasi scritte in un anonimato freddo e impersonale.
Perché lui non era un uomo impersonale e lei tutt’altro che una casalinga disperata.
Erano menti brillanti che potevano passare ore a parlare di ogni cosa, era uno scambio reciproco che poche volte si riesce ad avere, erano emozioni che scorrevano e quanto bene facevano alla mente e  al cuore.
Fortunatamente, lui aveva un lavoro che lo portava in giro per tutta la penisola, non ci volle molto perché il suo lavoro lo portasse nelle vicinanze di lei. Si videro  una prima volta, più per curiosità che per una certezza che potesse succedere qualcosa, ma, come diceva sempre la sua nonna:"La paglia vicino al fuoco si incendia" e loro si erano lasciati incendiare già in quella loro prima volta.
Da quello erano seguiti alti incontri, nessuno dei due parlava di amore, ma nemmeno di sesso.
Era un rapporto che navigava sulle ali di una passione molto forte, ma non era solo quella che ogni volta rinnovava il loro piacere di stare insieme.
Non si erano promessi niente e non ce n’era bisogno, perché entrambi sapevano quale erano i doveri che li legavano alle loro famiglie.
Non le amavano di meno  da quando la loro relazione era iniziata.
Anzi, un profondo appagamento emotivo consentiva loro di essere sempre al meglio per i propri cari e quando potevano correvano a ricaricarsi vicendevolmente.
Senza rimorsi e senza sensi di colpa. Liberi.

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P.S. Tranquillizzo i lettori...il racconto è di pura fantasia, sapete tutti che io non ho marito o prole a carico!

 

 
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