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Che dici?

Post n°312 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da nella65vit

Vi siete mai chiesti perche' noi donne, il piu' delle volte , siamo sempre alla ricerca di conferme? Chiediamo conferme su tutto. Conferme capaci di gratificare il nostro " io ". Lo facciamo anche su cose che potremmo benissimo vedere e valutare da sole. A volte chiediamo anche quando sappiamo di avere un gusto diverso . Giusto per il piacere di farci venire ulteriori dubbi di scelta . E per metterci, il piu' delle volte, in discussione in un percorso che ci fa solo male.

"Come sto? Meglio lo stivale alto o gli stivaletti? "( e magari hai indossato lo stivale su una gamba e lo stivaletto sull'altra, scarpe  che hanno altezze di tacco diverse e che ti fanno  camminare  come una scema per tutta la casa)

"I capelli sono sistemati bene? Li alzo in uno chignon spettinato, che dici?" ( e intanto le mani manovrano frenetiche  tra i capelli per creare lo chignon spettinato, spettinando ulteriormente quello che avevi sistemato prima)

"Quale prendo ?" (in fondo tu hai gia' deciso pero' chiedere una conferma e' quasi d'obbligo, pur sapendo che a lui piacera' l'altra cosa,  quella che tu non compreresti mai, pero' chiedi ugualmente)

"Come e' venuto? Ti piace? " ( hai voluto sperimentare un piatto nuovo e anche in questo caso chiedi conferme)

Un tempo anch'io agivo in questo modo. Ora, grazieadio, non piu'. Perche' in fondo ho deciso di piacere prima a me e poi agli altri, marito compreso. E quindi se a lui lo smalto colorato non piace e preferisce quello dai toni neutri, non mi importa piu'. Voglio lo  smalto rosso? me  lo stendo  per benino. Se ne fara' una ragione. Per quella sera evitera' di guardarmi le mani se avra' fastidio a farlo.  Un tempo invece , forse per retaggi di educazione familiare usavo chiedere  per tante cose "che dici? ", e all'ennesimo "come vuoi, come preferisci, fai tu" ho deciso di smettere. Mia madre ancora si ostina a chiedere a mio padre ( che non e' mai entrato in un negozio, a lui tutto arriva a casa perche' mia madre lo ha abituato cosi' ) consigli sul vestiario. Lui spesso critica cio' che magari lei ha comprato seguendo il mio consiglio. E lei ci rimane male. E io mi ostino a ripeterle che sul vestiario il giudizio di mio padre non fa testo, non capendo lui e non avendo mai capito una cippa di moda e di abbinamenti. Pero' tant'e'. Lei imperterrita prosegue . Mia suocera invece , che ha capito tutto da sempre , mostrando i suoi acquisti esordisce con "E' bella, vero? " ma anche  portando a tavola un piatto lo presenta con frasi tipo " E' buona ed e' tenera" ( riferito  ad una pietanza di carne) oppure " E' buona no? "( riferito ad una qualsiasi pietanza portata in tavola). E i commensali non possono far altro che assentire. La risposta   e' d'obbligo con quel tipo di premessa. E il suo ego e' al sicuro. Lei si' che ha capito tutto dalla vita.

 

 

 

 
 
 
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