Akira Kourosawa: "Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Regia : Hugh Hudson Musiche : Sir Charles Hubert Hastings Parry, Arthur Sullivan, Vangelis
IL cast.
Ben Cross: Harold Abrahams Ian Charleson: Eric Liddell Nigel Havers: Lord Andrew Lindsay Nicholas Farrell: Aubrey Montague Cheryl Campbell: Jennie Liddell Alice Krige: Sybil Gordon Daniel Gerroll: Henry Stallard Ian Holm: Sam Mussabini John Gielgud: Professore di Cambridge Lindsay Anderson: Rettore Università Cambridge Struan Rodger: Sandy McGrath Benny Young: Rob Liddell
La trama:
Il film, tramite dei flashback, racconta la storia romanzata di Eric Liddell (Ian Charleson) e Harold Abrahams (Ben Cross), due velocisti inglesi che parteciparono alle Olimpiadi del 1924.
Liddell è un fervente cristiano e vede nella corsa un modo per rendere omaggio alla grandezza di Dio. Abrahams invece è figlio di un ricco ebreo e usa la corsa come mezzo di riscatto all'interno della realtà snob di Cambridge. Durante le Olimpiadi, pochi giorni prima delle qualificazioni, Liddell scopre che la sua gara di qualificazione (quella dei 100 metri) si svolgerà di domenica; questa giornata, essendo santificata al Signore, non può essere utilizzata per svolgere delle attività lavorative o sportive. Liddell decide quindi di non partecipare alla qualificazione nonostante le forti pressioni della delegazione britannica.
La situazione infine viene risolta da un suo compagno di squadra che gli cede il posto alla qualificazione dei 400 metri permettendo a Liddell di gareggiare in un giorno non festivo e di vincere così la sua medaglia d'oro.
Infine Liddell come spettatore esulta per la vittoria di Abrahams nella sua gara.
Dopo le Olimpiadi, la vita dei due atleti si separa: Liddell diventa missionario e parte per la Cina mentre Abrahams diventa, come il padre, un ricco uomo d'affari. Un tema importante di questo film è l'amicizia, dimostrata dagli amici di Harold, che nonostante la sua etnia lo sostengono e lo aiutano e, dall'amico di Eric.
Un altro tema è la ricerca di un aiuto, cosa molto importante, che ci dimostra come Harold, nonostante i suoi doni e la sua grande velocità, cerca l'aiuto di un grande allenatore.
La colonna sonora
Gran parte del successo del film è da attribuirsi alla memorabile colonna sonora, composta dal greco Vangelis che conquistò un Oscar e che da allora è utilizzata in numerosissime competizioni sportive.
La formazione musicale di Vangelis è classica e l'epicità che raggiunge il main theme ne è la prova, ma il suo stile, basato su frasi melodiche brevi e arrangiamenti sinfonici magniloquenti fu punto di congiunzione tra la musica elettronica degli anni '70 e la new age di due decenni dopo.
Tutti riconoscono che ha influenzato profondamente la scena della musica elettronica mondiale. Se infatti la soundtrack di questo film segna uno dei vertici del suo romanticiso sinfonico, non dimentichiamo che Vangelis lo stesso anno realizzò un altro capolavoro per "Blade Runner" in cui i critici affermano che coniò il gergo cyber-punk pur con partiture di straordinaria suggestione.
In pratica la sua musica è talmente varia che difficilmente si può definire e lui stesso affermò:
"Tutto ciò che cerco di fare è far sapere al pubblico cosa penso attraverso la mia musica. Io porto solo la musica all'ascoltatore, poi tocca a lui farne ciò che vuole".
Anche in virtù di questo le musiche di Vangelis sono spesso utilizzate da parte dei mass-media e quindi ormai appartengono all'immaginario collettivo di noi ascoltatori. Il tema principale di "Momenti di gloria" è universalmente considerato una sorta di inno alle Olimpiadi e più in generale allo sport e ai suoi valori, così come sono rappresentati nel film. Inoltre l'effetto del rallentatore ne permette l'utilizzo a commento non solo di immagine sportive, ma addirittura ironiche basate su questa tecnica.
Più seriamente, invece, è stato usato anche recentemente, alle Olimpiadi di Londra durante le cerimonie di premiazione degli atleti.
Riconoscimenti al film:
1982 - Premio Oscar Miglior film a David Puttnam (produttore) Migliore sceneggiatura originale a Colin Welland Migliori costumi a Milena Canonero Miglior colonna sonora a Vangelis Nomination Migliore regia a Hugh Hudson Nomination Miglior attore non protagonista a Ian Holm Nomination Miglior montaggio a Terry Rawlings 1982 - Golden Globe Miglior film straniero
1982 - Premio BAFTA Miglior film a David Puttnam Miglior attore non protagonista a Ian Holm Migliori costumi a Milena Canonero Nomination Migliore regia a Hugh Hudson Nomination Migliore fotografia a David Watkin Nomination Migliore scenografia a Roger Hall Nomination Migliore sceneggiatura a Colin Welland Nomination Miglior montaggio a Terry Rawlings Nomination Miglior colonna sonora a Vangelis Nomination Miglior sonoro a Clive Winter, Bill Rowe e Jim Shields Nomination BAFTA speciale a Nigel Havers 1981 - National Board of Review Award Miglior film Migliori dieci film 1981 - New York Film Critics Circle Award Migliore fotografia a David Watkin 1981 - Festival di Cannes Menzione speciale a Hugh Hudson Miglior attore non protagonista a Ian Holm Nomination Palma d'Oro a Hugh Hudson 1983 - Awards of the Japanese Academy Nomination Miglior film straniero Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore colonna sonora 1982
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