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Fatti e situazioni di un Italiano in Cina

 

 
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La Cina e il passante di Mestre

Post n°193 pubblicato il 08 Settembre 2010 da TomcatUSA

Il fatto di vivere in un esotico paese lontano e di fatto (ai più) poco conosciuto come la Cina, implica che quando ritorni in Italia per qualche settimana, capita spesso di essere oggetto di curiosità da parte delle persone che casualmente incontri durante la tua permanenza. In alcuni casi la curiosità deborda addirittura in incredulità se a dire di vivere in Cina è un bambino di undici anni che va a giocare a pallone con altri amichetti appena conosciuti  in spiaggia uno dei quali, vedendo sopraggiungere il proprio papà, inizia:

-«Papà, papà… lo sai che questo bambino dice di vivere in Cina??»
-«AHAHAHAHA…. Simpatico… Tu vivi in Cina??»
-«Si…»
-«AHAHAHAHAH… Simpaticissimo…  E magari parli anche Cinese??»
-«Si… e lo scrivo anche…»
-«AHAHAHAHAH…  molto simpatico… e prima dove vivevi?? In America??»
-«Veramente si…»
-«AHAHAHAHAH… veramente molto simpatico… e che fervida immaginazione!!!»
-«???»
-«E tu, figlio mio, bisogna che ti svegli un po’… non devi sempre credere a tutto quello che ti dicono… questo è sicuramente un bambino molto simpatico ma che vuole attirare l’attenzione… Vero bambino??»
-«???»
-«In Cina… AHAHAHAHAH… incredibile cosa inventano i bambini… AHAHAHAHAHAH»

Ancora oggi mio figlio si domanda cosa avesse tanto da ridere quel signore il quale, evidentemente, ancora non aveva fatto del tutto suo il concetto di “globalizzazione”… concetto che, suo malgrado e probabilmente a sua insaputa, lo sta ormai accerchiando e a breve lo inghiottirà facendolo precipitare irrimediabilmente in quello che sarà il nuovo terzo mondo ovvero l’occidente.

Perché devi sapere, caro lettore, che questo è ciò che sta accadendo… l’occidente che si “interzomondisce” (mi si scusi il neologismo) a favore di una Cina che diventa, a grandi passi, il fulcro economico del mondo…  Di fatto si tratta di nient’altro che la realizzazione del “Grande Balzo in Avanti” di Mao con 50 anni di ritardo… un ritardo molto cinese potrebbe osservare qualcuno… e comunque tutto questo con buona pace di molti vicini d’ombrellone che, ignari di quello che sta realmente accadendo,  domandano, sorridendo sotto i baffi, se in Cina ci siano già strade asfaltate su cui viaggiare, rimanendo un po’ sorpresi quando si sentono rispondere che si… ci sono strade asfaltate… e ce ne sono tante, e sono molto più larghe delle nostre, con molte più corsie, e continuano a costruirne a una velocità impensabile per noi occidentali… e ci sono ponti di trenta chilometri sul mare, gallerie sottomarine, treni super veloci che percorrono 1000 chilometri in tre ore, e nelle città reti metropolitane in continua espansione. Quasi un paese da fantascienza… Ma poi mi si domanda:
-«Ma se è come dici tu, come è possibile che poi qui sul giornale leggiamo che che a causa di alcuni lavori su un’autostrada nel Nord della Cina, sulla strada alternativa si è formata una coda di automezzi di cento chilometri che si smaltirà in un mese(!!!)??»
In effetti è difficile spiegare una cosa del genere… Cento chilometri di coda… come l’intera A13 Padova-Bologna… tutti fermi per un mese… Provate ad immaginare di intrappolare migliaia di persone per un mese tra i caselli di Rovigo e Occhiobello… Il tutto senza nessuna interrogazione parlamentare e senza nessuna manifestazione in piazza da parte dell’opposizione che tra l’altro qui non c’è… Anche questa è, da un certo punto di vista, fantascienza… Solo che è una fantascienza da terzo mondo che si adatta meglio all’idea nazional-popolare che in occidente si ha della Cina piuttosto che agli incredibili racconti che parlano di una Cina in piena modernizzazione ed espansione industriale. Tra l’altro è anche una fantascienza piuttosto rassicurante da leggere sotto l’ombrellone in quanto viene da pensare che finchè in Cina ci saranno code di cento chilometri da smaltire in un mese noi in occidente per ora non abbiamo nulla da temere…  E invece no, caro lettore. Si tratta solo dell’ennesimo caso di paradosso cinese per cui alla costruzione in tempo di record di una linea ferroviaria sopraelevata tra ZhuHai e GuangZhou che collegherà in quaranta minuti con un treno ad alta velocità le due città distanti tra loro duecento chilometri, a molti chilometri di distanza qualcuno decide di chiudere un’autostrada per fare dei lavori di manutenzione senza preoccuparsi di verificare quanti autoveicoli passano su quell’autostrada e soprattutto senza domandarsi dove andranno a finire gli stessi durante il periodo in cui l’autostrada non sarà percorribile… Piccole “disattenzioni” che chi vive in Cina è ormai abituato a vedere quotidianamente e che gli stessi cinesi alla fine sono abituati a tollerare senza eccessivi problemi. Fosse successo in Italia la borsa sarebbe colata a picco, il governo sarebbe caduto, la provincia di Rovigo avrebbe invocato lo stato di calamità naturale e il comune di Occhiobello avrebbe richiesto di diventare provincia autonoma a statuto speciale.  Qui in Cina invece non accade niente di tutto questo… si aspetta semplicemente che la coda si sblocchi e nel frattempo si  tramuta immediatamente la situazione paradossale in opportunità e ai bordi delle strade  nascono dopo poche ore negozi, centri massaggi, KTV e spettacoli di ogni genere. E questo tipo di atteggiamento pragmatico potrebbe spiegare, almeno parzialmente, anche un’altra notizia decisamente più interessante apparsa sui giornali durante la mia permanenza in Italia ovvero che la Cina, nonostante la coda chilometrica nel nord della Cina, è diventata ormai la seconda potenza industriale mondiale dietro agli Stati Uniti. Il tutto, per certi versi, abbastanza incredibilmente se si considera che  la Cina è ancora molto simile a uno stato feudale infarcito ovunque di micro inefficenze a tutti i livelli; ciò nonostante, per qualche motivo,  il macro sistema evidentemente funziona visto che i progetti vengono portati a termine, le politiche economiche vengono attuate e il paese progredisce fino a diventare appunto la seconda potenza industriale mondiale… certo con l’unica pecca della coda di cento chilometri nel nord della Cina ma sono sicuro che tra un mese, quando (se Dio vuole) tutto l’ingorgo sarà finalmente smaltito, la Cina sarà ancora la seconda potenza industriale mondiale mentre gli avanzati paesi occidentali, in cui ridicole code di cento chilometri sono impensabili, continuano ad arrancare economicamente e a perdere posizioni accumulando sempre più distacco dalla Cina che, incurante delle nostre risate sotto gli ombrelloni per le sue code chilometriche, continua a progredire e a diventare il nuovo centro del mondo.

Forse in occidente dovremmo fare in modo di avere più code… Forse in Italia basterebbe chiudere per un po’ il passante di Mestre… Forse basterebbe questo… Chissà…

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
daddy il 08/09/10 alle 09:19 via WEB
Quello che scrivi è drammaticamente realistico. Stiamo su piedistallo senza accorgerci che gli altri (Usa, Cina, Giappone) ci sopravanzano di gran lunga. Ciao
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 08/09/10 alle 15:58 via WEB
Un po' triste, vero??
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Antonio il 08/09/10 alle 13:50 via WEB
Anche la Salerno-Reggio Calabria in quanto a code non scherza e saranno trenta anni che hanno iniziato i lavori di manutenzione e non è dato sapere se li finiranno mai. Si dice che qualche estate fa un tizio abbandonò il suo cane sulla Salerno-Reggio Calabria e il cane è riuscito a tornare a casa prima del padrone ahahaha... Ciao, Antonio
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 08/09/10 alle 16:00 via WEB
Speriamo rimanga cosi'... seguendo la teoria esposta sopra potrebbe essere la risoluzione dell'annoso problema dello sviluppo economico del mezzogiorno...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Sottovento il 09/09/10 alle 07:40 via WEB
Siamo nella stessa situazione, non credono nemmeno ai miei bimbi quando dicono che hanno vissuto in America e poi in Cina ;) Purtroppo ora abbiamo abbandonato la Cina ma, come dicevi parecchi post fa, e' impossibile abbandonarla completamente, siamo sicuri che si ritornera', un giorno o l'altro. Saluti da Istanbul
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 10/09/10 alle 03:00 via WEB
Eh si... la Cina e' come un brutto raffreddore... prima o poi, immancabilmente, ritorna...
(Rispondi)
 
teneraeardita
teneraeardita il 09/09/10 alle 16:40 via WEB
Penso che neppure l'Occidente, quando c'è stato il boom economico, sia stato al passo con il proprio sviluppo, figuriamoci la Cina, velocissima, immensa, che è diventata una superpotenza economica in un battito di ciglia: è naturale che ci siano delle incongruenze con le loro vecchie abitudini. Noi? Eh, siamo messi maluccio, al momento, forse torneremo indietro, forse andremo avanti, per ora stalliamo. Bentornato, T&A
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 10/09/10 alle 03:03 via WEB
Purtroppo alla fase di stallo, se non si eseguono le necessarie manovre, segue la caduta libera...
(Rispondi)
 
 
 
teneraeardita
teneraeardita il 10/09/10 alle 18:38 via WEB
Sapevo ce la metafora aereonautica ti sarebbe piaciuta:-)
(Rispondi)
 
arianna680
arianna680 il 10/09/10 alle 12:31 via WEB
Pero' è vero che in Cina c'è ancora molta differenza tra una città e l'altra e, soprattutto, tra la città e la campagna. A Xian (che pure è diventata famosa grazie all'esercito di terracotta) abbiamo viaggiato con un autobus ante guerra. Riguardo ai tuoi bambini, lo stupore di quel signore è legittimo! Ma per curiosità, sanno anche scrivere in italiano?
(Rispondi)
 
 
Lucky_LL_Luke
Lucky_LL_Luke il 10/09/10 alle 17:29 via WEB
Sono dell'idea che la Cina abbia questi tassi di crescita prima di tutto perché viene storicamente da una situazione di sottosviluppo. Quando si parte da indietro, è più facile crescere a ritmi del 25% annuo che non se si parte da un livello di industrializzazione elevato. Provate a far fare un balzo annuo del 25% ad una Germania... Quando in Cina avranno raggiunto il livello di sviluppo occidentale, e di conseguenza il livello di retribuzione occidentale, voglio vedere se continueranno ad essere competitivi sui mercati come lo sono adesso. Inoltre, sono "avvantaggiati" dal fatto che hanno una popolazione di un miliardo di persone, 16 volte l'Italia e 4 volte gli Stati Uniti. Domanda per Tomcat USA: come sarebbe l'Italia se fosse popolata da 60 milioni di cinesi invece di 60 milioni di italiani? Migliore o peggiore?
(Rispondi)
 
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 12/09/10 alle 03:49 via WEB
Sono d'accordo con te che partendo da una situazione di sottosviluppo un tasso di crescita elevato puo' essere sicuramente piu' giustificato... Quello che si vede qui pero' credo non sia mai successo al mondo...Come sarebbe l'Italia con 60 milioni di Cinesi?? Credo ne migliore ne peggiore ma sicuramente diversa e comunque bisogna tenere in mente che la grossa differenza tra Italia (occidente) e Cina sta credo nel sistema politico che qui (a torto o a ragione) e' in condizione di muoversi e seguire un piano di sviluppo senza nessuna resistenza esterna problema che ad esempio ha l'India la quale, pur essendo potenzialmente nelle stesse condizioni della Cina, sembra svilupparsi con molte piu' difficolta'...
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 12/09/10 alle 03:56 via WEB
La Cina e' immensa... lo sviluppo per ora ha toccato quasi esclusivamente solo la parte est del paese mentre la parte interna ancora non e' stata quasi interessata al fenomeno... Ma proprio per questo negli ultimi tempi il governo Cinese sta spingendo molto per sviluppare anche la parte interna del paese incentivando gli investitori occidentali ad andare in queste nuove zone di sviluppo... Fiat ad esempio, con la nuova JV, sara' una di queste aziende... E i miei figli scrivono (non benissimo) anche in Italiano anche se entrambi preferiscono di gran lunga l'inglese.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Christian il 10/09/10 alle 23:13 via WEB
Caro tom,da tempo ormai leggo i tuoi post dopo aver per caso scoperto il libro.L impressione che ho sempre avuto e' stata quella di un italiano molto ironico e critico verso una cultura diversa ,strana intrigante.Il tutto condito con una leggera comicità molto piacevole alla lettura. Il tomcat Che leggo oggi invece sembra che abbia appena mangiato mezzo kg di formaggio andato a male ... Solo per aver parlato con un italiano un po' ingenuo.Il fatto e' che non mi sembra che oggi stia scrivendo un italiano bensì un cinese ... . Secondo me l occidente non e' in stallo ... Bensì ha trovato un vuoto d' aria ... .Sia ben chiaro sono tutte vere le cose che dici ... Ci sono voluti. 37 anni per terminare la A28 che completeranno a giorni, la. Classe politica a Dx e a Sx fa pena e oramai siamo (noi italiani) rassegnati e non scendiamo più in piazza o perché abbiamo tanti altri problemi o perché ancora non abbiamo toccato il fondo. Forse tra qualche anno diventeremo il terzo mondo ...ma io non credo ... . C' e' una cosa pero' che non capisco e che devi aiutarmi a capire tu che ormai sei naturalizzato ( ;-) ) ,perché ci sono ancora cinesi che vengono qui nel futuro terzo mondo se la Cina e' questo paese avanzato di cui parli ? E poi un altra domanda : quando i tuoi figli stanno male oppure ( facciamo le corna) nella malauguarata ipotesi dovessero operarsi chenneso' alle tonsille ... Dove li porti ? In un mega ospedale avanzato della Cina ? No perché con autostrade a 20 corsie e treni superveloci ci devono essere ospedali con strutture da startrek e medici da Nobel ....ovviamente tutto può essere ma come hai ammesso tu con il caso del autostrada interrotta, mi sembra ( a me che non sono mai stato in cina)che questo meraviglioso paese del miracolo economico sia come una Ferrari senza esp ABS dsg ecc ecc ecc guidata da uno che il giorno prima ha guidato un ape ( neppure cross ) . Forse mi sbaglio . Comunque stai tranquillo che prima che ci terzomondiamo veniamo tutti a lavorare li... E non prendertela troppo con i Papa' ingenui , non tutti hanno la fortuna di poter girare il mondo come hai fatto tu. Ti faccio un ultima domanda e la faccio a tutti gli altri che leggeranno questo commento ...secondo voi SU CHE BASE SI PUO DIRE SE UN PAESE E' AVANZATO, ci dobbiamo basare solo sul pil o magari per fare un esempio banale sulla pena di morte ? Ci dobbiamo basare sulle corsie delle autostrade delle megacitta' o sulle strutture sanitarie che servono i piccoli paesi in culo alla balena nelle campagne? Ci dobbiamo basare sui mega treni ad alta velocità o sul grado di preparazione di chi fa la manutenzione di tali treni? Questi treni sono Made in cina? Il collaudatore era cieco ???in Italia e in Europa abbiamo molte difficoltà ora non lo si può negare molte differenze tra nord e sud ancora e molte cose da fare e rifare ... Certo se tutti i giovani se ne vanno all estero ...perché in i fin dei conti ci vuole forse più coraggio ad aprire un azienda qui che ad aprirne una in Cina ....basta sto divagando . Buonanotte a tutti noi futuri terzomondisti.
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 12/09/10 alle 04:28 via WEB
Caro Christian, il fatto e' che non vivendo in Italia quando si ritorna e' piu' facile notare i cambiamenti... E quello che ho visto (ancora una volta) e' un Italia decadente in cui gli italiani sono ormai abituati/rassegnati alla decadenza. Cio' non toglie che in Cina, nonostante un indubbio sviluppo industriale e economico, siamo appena agli inizi per cui se qualcuno in casa ha la tonsillite, si chiama in italia mia madre (... mia Matre...) per avere ragguagli su che antibiotico prendere... cosa che a dire il vero facevo anche in America. Allo stesso tempo pero' in Citta' come Shanghai e Pechino, che sono le citta' in cui lo sviluppo e' piu' radicato, si incominciano ad avere ospedali e personale all'altezza e la cosa si estendera' presto piu' o meno ovunque. La tua immagine della Ferrari guidata da un guidatore di Ape e', alla fine, piuttosto azzeccata... la situazione e' proprio cosi'... Ci vorra' ancora un po' di tempo (non moltissimo in verita') e poi anche il guidatore di ape, dopo aver sbattutto un paio di volte, incomincera' a fare tempi sul giro interessanti... Il punto e' che qui attualmente hanno la Ferrari... da noi alle volte sembra che ci siano solo Ape. Lascio ad altri commentare su cosa si debba misurare lo sviluppo di un paese mentre mi soffermo un attimo sulle tue ultime osservazioni: "Certo se tutti i giovani se ne vanno all'estero..." e " Ci vuole piu' coraggio ad aprire un'azienda qui che in Cina". Francamente credo che intrambe le affermazioni siano criticabili in quanto richiamano secondo me alla rassegnazione che ho notato durante le tre settimane passate in Italia. Secondo me non dovrebbe volerci coraggio ad aprire un'azienda in Italia ma ci dovrebbero essere le condizioni per motivare/incentivare un imprenditore a farlo. Stessa cosa per i Giovani... metti i giovani in condizione di restare e vedrai che resteranno... ancora una volta non si dovrebbe sperare che i cervelli rimangano per una sorta di attaccamento alla patria ma si dovrebbe agire in modo tale che i giovani non sentano la necessita' di andarsene creando un impoverimento culturale del paese...
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Christian il 12/09/10 alle 09:42 via WEB
Infatti... Ci vuole coraggio proprio perché non ci sono motivazioni o incentivi per farlo. Un altra cosa che secondo me incide su questa rassegnazione italiana che hai notato e' il fatto che molti giovani dopo i licei e le professionali continuano con gli studi ( niente di male anzi) , questi studi pero' per l ottanta per cento degli studenti si protraggono per anni ( non 4 ma 6 7 altri anche 8 ) ,finito il percorso universitario si sbarca nel mondo del lavoro , famiglia figli mutui ecc ecc quindi un giovane ( ciofane ) arriva a misurarsi con la realtà ( quella vera non quella dei libri ) quando ormai ha molti altri problemi di carattere pratico.... E magari non ha più la grinta per scendere in piazza a protestare per il fatto che ( una notizia a caso ) bisogna aspettare 6 mesi per una "lastra " in ospedale mentre pagando te la fanno il giorno dopo... .Quello che mi chiedo pero' e' un altra cosa.... Tutti questi italiani rassegnati sono anche quelli che ti rompono le balle e non pagano 10000 euro di cucina perché un antina e' storta,? sono gli stessi che quando sei in coda in autostrada ti passano avanti ( tagliandoti la strada ..)per guadagnare 4metri ? Non capisco. Ho l impressione che i nostri nonni e genitori abbiano cresciuto una generazione di persone che pensano solo al proprio tornaconto, quindi la rassegnazione di cui parli un Po ' e' vera e un po' secondo me e' menefreghismo ( tanto se tagliano i posti degli insegnanti a scuola non sono problemi miei ... Tanto se un pensionato prende 500€ al mese non sono problemi miei ) magari mi sbaglio ...spero.
(Rispondi)
 
 
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 13/09/10 alle 16:17 via WEB
Quello di cui parli all'inizio e' il grosso problema dell'inadeguata preparazione scolastica relativa ai problemi che ti si presenteranno al lavoro... Io ricordo ancora il mio primo giorno di lavoro da appena laureato quando mi hanno chiamato in officina dicendomi: "Vero ingegnere, lu che xe ingegnero e che ga studia' tanto, ghe xe sta rettifica che non funsiona... i vede sti tochi par tera... i xe urgentissimi... el me fassa un piassere... el me fassa partire la machina... in pressa...". Mai vista una rettifica prima di quel momento e ahime' prima volta che vedevo un controllo numerico dal vivo... E chiaro che in quel momento il problema dei sei mesi per fare una lastra era con indice di priorita' molto bassa... A ben vedere il tutto potrebbe ricondursi ad un bieco espedienti per tenere tranquille le masse... Non spiegate agli ingegneri elettronici come e' fatto un controllo numerico cosi' non scendera' in piazza a protestare per le lungaggini dell'assistenza sanitaria... Oltre a questo temo tu abbia ragione anche sul menefreghismo che pero' e' secondo me da intendere non propriamente come il classico "A me non interessa" ma piuttosto come "tutto sommato alla fine va bene anche a me cosi' perche' ne ho un piccolo tornaconto, per cui perche' dovrei cercare di cambiare le cose... Alla fine se al pensionato aumentano la pensione la mia rettifica continua a non funzionare..."
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
allie il 11/09/10 alle 15:31 via WEB
Un caro saluto, prima di tutto! ¨¨ da parecchio che seguo questo blog, complimenti al padrone di casa! Oggi ho deciso finalmente di lasciare una traccia... In passato, prima di chiudere la pagina web di questo blog, mi dicevo sempre: 'poveri noi cinesi!', oggi mi dico: 'poveri noi italiani!' ¡ã¦ð¡ã
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 13/09/10 alle 16:19 via WEB
Secondo me se usi un piu' generico "Poveri noi tutti" risolvi il problema definitivamente... :)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Christian il 11/09/10 alle 18:23 via WEB
Interessante anche l' articolo su Internazionale di questa settimana di Li Datong ( giornalista di Pechino ) a pagina 28, intitolato " il buco nero della cina" .....
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 13/09/10 alle 16:21 via WEB
Appena torno a casa lo leggo...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Christian il 12/09/10 alle 09:55 via WEB
Ciao tomcat , un altra domanda sul tema sviluppo ... Una curiosità, visto che ti rocchi con mano una realtà per noi lontana. Da quel che ho capito la Cina ha questo bum economico a due cifre di pil per il fatto che la manodopera costa poco e molte aziende comprano quindi qui i semilavorati per poi assemblarli in Italia ( per il Made in italy ) oppure commerciano comprando direttamente il prodotto finito Made in Cina . Ma dal quel che mi i miei dipendenti cinesi che ci vanno una volta l anno gli stipendi stanno crescendo. Attualmente so che per taluni prodotti ho un risparmio del 20 /30 % considerando anche trasporti e tutto quello che ci va dietro acquistandoli in cina.... . Quando un giorno non ci sara ' più questa convenienza cosa succederà se la cin a non sarà stata in grado di fornire al mercato interno la spinta economica necessaria per autoalimentare il proprio pil???cosa ne pensi?ciao ! E un altra curiosità , quando organizzi una pizza in Italia per tutti gli aficionados del blog!? ;-)
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 13/09/10 alle 16:27 via WEB
Su questo credo ti poterti tranquillizzare... Il mercato interno e' gia' piu' che avviato tanto e' vero che ormai gran parte delle aziende occidentali che si muovono qui lo fanno ormai spesso per il mercato Cinese che in molti campi e' diventato uno dei mercati piu' importanti se non il piu' importante... uno per tutti il mercato dell'auto. e senza andare troppo lontano, io stesso qui produco quasi esclusivamente per il mercato cinese. Per quanto riguarda la pizza vedremo... ho un po di timore di mancare di rispetto a Severgnini che puo' essere sicuramente considerato l'inventore delle "pizzate"...
(Rispondi)
 
thor_27
thor_27 il 13/09/10 alle 07:54 via WEB
Ciao Tomcat, ti seguo da un pò ed ho letto con piacere il tuo libro. Mi reco con frequenza trimestrale in Cina, paese che ho visitato per la prima volta nel 1994, e comunque sempre in coincidenza con la Canton Fair di Aprile ed Ottobre. Paese che per molti versi amo, al punto da avere da avere da qualche tempo qui in Italia una ragazza cinese &#61514; Prendo spunto dal post di Christian per una mia riflessione, in attesa di leggere, spero, la tua qualificata opinione. La mia idea, ben radicata da tempo, è che anni fa la Cina abbia definito e perseguito, con la insperata (?) collaborazione dell'occidente, un chiaro piano di dominio dell'economia mondiale, praticando massicciamente e per un paio di lustri delle politiche di prezzo a volte talmente assurde da non trovare giustificazione o riscontro nemmeno nel livello salariale estremamente basso. Tali politiche hanno reso la Cina la famosa 'fabbrica del mondo' di cui ora tutti parlano (nel mio settore, per dire, il 75% dell'import italiano proviene dalla Cina, il 25% dal resto del mondo). Acquisita questa posizione di dominio quasi assoluto, stiamo ora vivendo quella che è la fase due del programma: la crescita del prezzo. Crescita dovuta non tanto all’aumento dei salari come quasi tutti immaginano (è una spiegazione anche questa ma non la principale) ma soprattutto alla progressiva riduzione degli incentivi e degli aiuti governativi. Aiuti che cominciano a diventare inutili dal momento che hanno raggiunto lo scopo: radere al suolo la produzione nel resto del mondo. Con la breve parentesi del 2009, dove il picco, anche psicologico della grande crisi mondiale, ha forse suggerito una stasi (un merito che hanno i cinesi è quello di reagire, magari in modo un pò confuso, ma con un tempismo straordinario alle mutate condizioni ed alle opportunità di mercato), chi deve a vario titolo acquistare merci cinesi sa che a partire dal 2007 i prezzi aumentano con cadenza semestrale ed a volte a doppia cifra. In particolare, nella prima metà del 2008 ci fu una clamorosa impennata che solo la concomitante ascesa dell’Euro riuscì a tamponare, rendendo quasi nullo l’impatto sull’occidente, ma ora che questa ciambella di salvataggio non esiste, nel medio termine (vale a dire una volta che si esauriranno le commesse alle vecchie quotazioni, tutti gli accordi particolari, gli stock eccetera) il conto lo pagheranno i consumatori, vale a dire noi. Noi, che dopo avere permesso ai nostri padroni del vapore di svendere l’accesso ai nostri mercati, ricevendone in cambio il piatto di lenticchie di una serie di beni di consumo economici, d’ora in poi vivremo anche la beffa di finanziare la fase tre del piano cinese, ovvero lo sviluppo generale del paese. Pure al netto di tutti i discorsi sulla faccia, hai voglia ora a sbraitare e mandarli a quel paese minacciando cancellazioni di commesse: semplicemente non gliene potrebbe fregare di meno, visto che sanno benissimo che le possibili alternative sono state strangolate anni fa e loro sanno che noi lo sappiamo. Non una gran bella situazione dal nostro punto di vista, che dici Tomcat?
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 13/09/10 alle 16:45 via WEB
Che lo sviluppo economico e industriale Cinese sia frutto di una ben preciso piano che prevedeva come punto centrale grandi aiuti economici governativi credo non ci siano dubbi... Ricordo ancora quando lavoravo per una JV e che mi accorgevo che i prezzi d'acquisto che mi proponevano per i prodotti erano piu' bassi dei costi diretti... All'inizio pensavo che fossero semplicemente dei pazzi poi, con il tempo, ho capito che il loro listino prezzi teneva in conto anche dei refund che ricevevano dal governo al momento dell'esportazione. Di fatto, tutte le aziende di trading che una volta erano le uniche a poter esportare, guadagnavano solo dal refund non dalla vendita del prodotto che esportavano il quale, in molti casi, era venduto apparentemente sotto costo. Ora, come giustamente osservavi, l'aiuto esterno serve meno e infatti i prezzi aumentano... Certo non solo per questo perche' oggettivamente ci sono anche i costi della mano d'opera e di tutto quello che ci va dietro che si stanno adeguando al benessere e la ricchezza che si sta spargendo bene o male tra tutti... ovviamente con le dovute proporzioni. Che ne sara' di noi che fino ad oggi ci siamo compiaciuti di poter comprare sempre maggiori quantita' di prodotto a prezzi bassi senza renderci conto cosa stavamo creando in casa nostra?? Secondo me e' molto semplice... l'ho detto nel post... Siamo destinati a diventare il terzo mondo...:)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
romme il 14/09/10 alle 00:24 via WEB
prima o poi anche i cinesi cambieranno le loro priorità e metteranno il benessere davanti allo sviluppo esorbitante?
(Rispondi)
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 15/09/10 alle 02:03 via WEB
Probabilmente lo stanno gia' facendo... La middle class si sta iniziando a godere il benessere creato dall'enorme sviluppo degli ultimi anni... In questo momento sono a Shanghai... sembra di essere a New York
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Antonio il 16/09/10 alle 15:48 via WEB
Quando sono stato io a Shanghai lo scorso anno sono arrivato in treno. Era notte quando sono uscito dalla stazione, pioveva e c'era un po' di nebbia. Ho visto le tantissime luci della città filtrate da una foschia che mi ha fatto venire in mente l'ambientazione di Blade Runner. E' vero sembra proprio New York... Ciao, Antonio
(Rispondi)
 
 
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 17/09/10 alle 09:32 via WEB
La foschia, per tua informazione, e' di solito smog di cui Shanghai e' piena.
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Antonio il 17/09/10 alle 12:40 via WEB
Ce lo so..ce lo so...con la parola foschia volevo solo rendere più romantico il racconto ahahah
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MaxFromJap il 22/09/10 alle 09:23 via WEB
eeeee.... sono d'accordo fino ad un certo punto. La cina arrivera a stabilizzarsi, se sblocca le convenzioni col dollaro, la valuta sale alle stelle e addio prodzione di massa, succederebbe la stessa cosa successa in giappone 25 nni fa. CRISI. Quindi baciatevi i gomiti voi benestanti cinesi, perche per far star bene il voi, il resto 99% della popolazione vive in baracche. il ceto medio dove sta? Lo sviluppo, la produzione, l'export, sono regole che non possono creare equilibrio ma solo alti e bassi, se io salgo un altro deve scendere, non possono salire tutti, oggi tocca alla cina, domani tocchera all'india. L'italia potrebbe vivere di solo turismo ed esportazione di prodotti tipici e piccole produzioni. Se si riuscisse a tornare indietro su una buona classe media, penso che sarebbero tutti molto felici, fregandosene del pil a due cifre. saluti e baci.
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TomcatUSA
TomcatUSA il 22/09/10 alle 10:54 via WEB
Commento un po' confuso che francamente faccio fatica ad interpretare... ovviamente per colpa mia...
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MaxFromJap il 22/09/10 alle 11:52 via WEB
beh il mio commento piu che confuso penso che sia inconcludente, almeno quanto l'articolo che ho commentato. (imo) Non si puo certo giudicare un paese da quanto e fa di pil, o da quanto poco protestano le persone se una autostrada viene chiusa. L'europa diventera il terzo mondo? ma quando mai...Certo la cina uscira dal terzo mondo e crescera parecchio, ma da li a dire che tutti gli altri paesi diventeranno poveri, beh ce ne passa. Inoltre, la Cina dici che e` la seconda potenza mondiale, beh si... se si guarda esclusivamente il prodotto interno lordo, ma se si considerano altri fattori, come classe media, morti infantili, sanita, beh...oops... si scende parecchio in classifica. Poi la Cina e` formata da quasi un MILIARDO e mezzo di persone (20% della popolazione mondiale) e nonostante questo riesce a far girare un leggermente piu soldi della terza potenza (il giappone) e quasi 10 volte meno soldi della prima (America)... quindi questo cosa significa? O che quasi i cinesi non hanno bisogno di mangiare per vivere o che quasi tutti muoiono di fame.
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christian il 23/09/10 alle 15:40 via WEB
quoto...ma calmiamoci...
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MaxFromJap il 24/09/10 alle 04:52 via WEB
si, scusate, mi sono fato prndere dalle emozioni XD
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TomcatUSA
TomcatUSA il 24/09/10 alle 08:20 via WEB
Mah... Che vuoi che ti dica... speriamo abbia ragione tu... Si vede che le storie che mi raccontano quando vado in Italia di aziende che chiudono, casse integrazioni o rimanendo sull'attuale, leggendo il corriere di oggi riguardo la disoccupazione evidentemente sono solo delle esagerazioni senza un reale fondamento... Inoltre vorrei specificare che "Terzo Mondo" non necessariamente implica situazioni da post '29 (che comunque non sono alla fine nemmeno da escludere), ma piuttosto dal ritrovarsi da economia di riferimento a economia secondaria a traino di quella Cinese ad esempio, la quale, sono d'accordo con te che ha un numero di persone spaventoso se rapportate ad un (al momento modesto)giro di soldi, ma e' anche vero che molto probabilmente siamo solo all'inizio dello sviluppo... Il "bello" deve probabilmente ancora venire... Basta pensare a tutte le zone interne che il governo ha gia' deciso di far sviluppare al piu' presto. Infine sono un po' curioso di capire che Cina vedi tu... perche' in quella che vedo io di gente che muore di fame non ne vedo poi tanta e tutti sembrano (con le dovute proporzioni) aver migliorato di molto le condizioni di vita. E la classe media che tu indichi (giustamente) come un indice di sviluppo io qui la vedo bella presente e in decisa crescita esponenziale... Ma sembra che tu ti stia riferendo ad un'altra Cina senza classe media e tutti senza mangiare... Dov'e' questa Cina di cui parli??
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MaxFromJap il 24/09/10 alle 15:56 via WEB
la classe media sta sicuramente crescendo... ma anche il governo cinese sa che se la classe media diventa la maggioranza, gli operai diminuiscono e la manodopera diventa cara e la cina smette di esportare e nell'arco di 20 anni diventa Giappone2 la vendetta. Fortunatamente in Cina c'e` un regime abbastanza tosto che riesce a far andare la sua economia interna dove vuole. Cmq bene per la Cina, sto bestione era ora che si svegliasse, dovrebbe riuscire a diventare una societa multiculturale (che non significa assumere gli straniere nelle aziende cinesi) per iniziare a sfornare innovazione e avanguardia. Poi per continuare a crescere bisogna continuare ad espandersi e prima o poi lo spazio finisce, sai per un paese come il giappone crescere dello 0.3 e` gia tantissimo! per un paese dove non ce niente, e metti una fabbrica, capisci che il pil cresce del 100% la cina penso che abbia ancora un sacco da espandersi, mi e` bastato vedere pechino, interi quartieri tirati sul dal nulla, palazzi tutti uguali, pazzesco... Tutto questo rigorosamente IMO :)
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