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Un blog creato da living_art il 28/12/2006

LA MIA MOLESKINE®

Le emozioni, le riflessioni e i piaceri della vita, per chi vuole assaporarla appieno, mantenendo comunque una soave leggerezza

 
 

INTRO

Dare spazio alla riflessione, alla giusta lentezza in un mondo che non ti dà tempo, ritrovare il piacere anche un pò infantile del foglio bianco su cui scrivere parole in libertà, scarabocchiare, incollare fiori e fotografie, affinché aprendo queste pagine si possa riassaporare profumi e ricordi dei giorni di vacanza.

 

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« UNA POLTRONA PER TE, per...Autore »

Kounellis a Brera

Post n°492 pubblicato il 25 Maggio 2014 da living_art
 

Questa settimana nella Sala Napoleonica dell'Accademia di Brera è intervenuto uno dei principali maestri dell'arte contemporanea italiana, Yannis Kounellis, che alla platea degli studenti di Brera ha trasmesso alcuni spunti importanti, soprattutto sulla motivazione che deve spingere gli artisti e sull'importanza di essere consapevoli nel loro volta e di essere amati... perché è nell'amore che il messaggio artistico si può trasmettere.

Ecco alcuni appunte frasi tratte direttamente dal suo discorso che spero potranno darvi cibo per la vostra mente e per le vostre idee:

1. Le installazioni entrano nel luogo
Le installazioni di Kounellis non vengono trasportate, lui entra in un luogo ed in sintonia con esso, quindi l'opera viene realizzata direttamente nel luogo
Non trasporto le sculture, vado in un posto e faccio quello che mi comunica

2. Janson Pollock e la concezione dello spazio
Pollock non era solo un artista informale, di più: il suo genio è stato quello di farti vedere lo spazio
Andai a "La Tartaruga" a Roma, con Bucarelli per la mostra di Pollock
Abbiamo preso lezione di libertà: Pollock non è solo informale, è importante vedere la differenza con Fautrier, per capire differenza comunicativa.
Pollock
ti dà possibilità di vedere l'idea dello spazio (lavorando non a cavalletto), è una danza nello spazio del pavimento.
Insieme ad esso, allo spazio,
accompagna un'idea del peso.

3. La polarizzazione dello spazio
Io ho messo carbone in un angolo di spazio pubblico: il suo preso e odore polarizza lo spazio. Questo principio può essere fatto anche per chiese, spazi abbandonati o gallerie.
E' fondamentale che sia uno spazio pubblico: l'opera non è fatta per portarsela in camera da letto, è fatta perché sia opera pubblica.

Mettere vicino a una parete un muro di carbone, polarizza lo spazio e lo rende pieno.
N
on divide lo spazio, ma lo polarizza: il carbone ha un peso e un odore (riempie lo spazio)... come il caffé, la musica

Carbone e mangiatori di patate di Van Gogh sono collegati

4. L'unicità dell'italianità
Queste ultime parole, dette d'impeto, a volte scollegate, ma per questo ancora più belle, perché sembravano un'eruzione che solo chi ha sensibilità artistica può capire.
Parole che mi hanno reso orgoglioso di essere italiano, parole da stampare sui libri, da trasmettere... io mi metterei fuori dall'Accademia e, con volantini, le distribuirei a tutti.
Grande parole, che mi ricordavano gli ultimi 100 metri di Alberto Cova o le vogate alla vittoria dei fratelli Abbagnale.
Ve le scrivo qui, un pò confuse, ma piene nel loro significato:

L'italianità ha visione diversa e più moderna, riesce a vedere la realità, visione popolare e umanistica, e poi siamo dialettici con tutti (amiamo anche l'altro).
Per l'artista è importante essere interlocutore ed essere amato
(molto dell'arte dipende da questo).
Noi italiani veniamo dagli ombrosi, da Caravaggio, e riusciamo ad esprimere al meglio la realità.

Non esistono mode di fronte alla realtà della nostra tradizione (non si può e non si deve abbandonare).

Non esiste il modernismo in un quadro coi colori piatti, perché siamo fatti come figli degli ombrosi (nasce dal fondo).

Il minimalismo è teorico e non pratico, i colori sono piatti e decorativi. E' una geometria presa come modello morale (che non ha ombre).

Dedicarsi all'avvenire è adorare: la vita è bella perchè è piena di vivacità.
I
 giovani devono guadagnare il peso di essere protagonisti, devono essere portatori di un avvenire.

De dominicis, ha portato una diversità che ha creato un avvenire

Il nostro universo è ricco, non è piatto

Siamo diversi, non siamo periferia, siamo centro, questa centralità bisogna farla incisiva e farla entrar nel campo di battaglia, teatralità, vincere.

Anche nel cinema abbiamo dei maestri come De Sica e i suoi Ladri di Biciclette o la terra trema di Luchino Visconti... sono un mondo drammatico, pronto a cambiare pagina

5. Picasso e il teatro  nella scena di un'opera d'arte
Anche la Demoiselle d'Avignon è figlia dell'ombrosità, solo l'ombroso ha quella forza di scrivere e descrivere i capricci, l'avvenire che secondo la tradizione cambia il mondoE' un teatro, drammaturgia pubblica (come nella Guernica è drammaturgia della perversità pubblica), primo episodio per una nuova libertà

6. Il taglio di Fontana
Il taglio di Fontana: la tela è la pelle, è simbolo cristiano, ferisce e libera e crea nuova realtà

Buona domenica a tutti,
Living

 

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Commenti al Post:
misteropagano
misteropagano il 13/06/14 alle 21:31 via WEB
Il "carbone" di Kounellis ricorda la sozial art di Joseph Beuys..
 
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