Mr Nice Guy

Che blog sarebbe, se non vi tenessi aggiornati sulle novità sessual-sentimentali della mia vita?
Come accennavo in questo post , la mia attuale situazione è di single da un anno, con tre storielle finite una peggio dell’altra negli ultimi 6 mesi.

Senza scendere troppo nel dettaglio, visto che a) sono uomo, per cui preferisco i fatti e b) anche se mi piace fare un po’ lo scanzonato, certi argomenti ancora sono ancora un nervo abbastanza scoperto, la dinamica degli eventi è stata più o meno la seguente.

L’anno scorso lascio quella che da un paio d’anni consideravo la mia futura moglie. Per quanto riguarda il motivo, prendete un atteggiamento che proprio non sopportate, allungatelo per 5 anni, aggiungeteci 1 anno di preavviso a forza di litigi, e avrete la risposta.

Dopo la fine della relazione con quella che chiameremo ExStorica, ci sono 6 mesi di castità totale e pieno disinteresse nel genere femminile. Unica nota, la speranza che ExStorica, dopo tante promesse, si decida a chiamarmi per dire che ha visto la Luce e chiede il Perdono. E in effetti la comunicazione arriva, ma in forma abbastanza distorta.

ExStorica dopo 6 mesi mi manda una lettera in cui mi dice che è stata con 2 uomini, che attualmente sta con un terzo, ma che con loro non è la stessa cosa che con me, e mi supplica di tornare assieme. È disposta a lasciare il suo attuale uomo, ma premette che per quanto riguarda il motivo della separazione, spiacente ma non è cambiato nulla.

Legittimamente mi girano un po’ i coglioni.

Mi chiami per dirmi che ti sei fatta sbattere come un tappeto, non da uno, non da due, ma da TRE uomini in 6 mesi, dopo avermi dichiarato amore eterno e inestinguibile, e mi dici che vuoi tornare con me, ma che per le cose che non sopporto è tutto come prima? Chiaramente scatta il VAFFANCULO cosmico, e decido di porre fine alla castità autoimposta. Insomma, capitolo chiuso.

Nei successivi sei mesi ci sono 3 donne nella mia vita. BellaInFoto, Professoressa e Salsera.

Sulle prime due, glisso pietosamente. La prima conosciuta in chat, la seconda ad un corso di aggiornamento professionale, ma vuoi per i coglioni girati, vuoi per delle condizioni contingenti, tutte e due le storielle finiscono disastrosamente perché la mia soglia di sopportazione è vicina allo zero assoluto.

La terza, Salsera, prometteva molto bene. Per i curiosi, è quella degli occhietti sbrilluccicosi del post precedente. Conosciuta prima che partisse per un periodo di 3 mesi all’estero per lavoro, ci siamo sentiti al telefono, per mail, in webcam, visti tutte le volte che è tornata in italia e ho pure preso l’aereo per andarla a trovare. Dio benedica i Low Cost. Ballerina di Salsa, simpatica, bella e intelligente, con una gran passione per cinema e lettura, le cose sembravano andare alla grande, lei era cotta, io ero cotto, e praticamente già festeggiavo la nascita di un nuovo amore. Senonchè…

Senonchè, complici stress, lavoro, permanenza all’estero con l’inevitabile distanza, qualcosa si incrina e lei comincia a tentennare. Fino a prodursi nella mitica combinazione di frasi “in amore ho sofferto molto/non mi voglio sentire legata/esco da una storia di tre anni con un tipo” che fa tanto “cara ti amo” di Elio e le storie tese. Nota: la storia in questione risale a QUATTRO anni fa.

Tenete presente che la soglia di sopportazione del vostro Protagonista è ancora prossima allo zero assoluto. Tempo 30 secondi ed avevo già sbroccato vergognosamente, lasciandola in tronco il giorno prima di riaccompagnarla in aeroporto e guadagnandomi un bel “non eravamo fatti per stare insieme”. Questo un mese fa.

Orbene, niùs di questo mese. ExStorica col capo cosparso di cenere riprova un avvicinamento, stroncato da un secco NO. Poi gioca la carta dell’amica, ottenendo un altro NO.

In compenso Salsera, rispondendo ad un mio SMS estremamente contenuto, il primo da quando l’ho piantata, in cui le auguravo , parole testuali, “buon rientro in Italia”, ringrazia festosa e butta lì un casuale “ci sentiamo nei prossimi giorni!”. Al quale, nel dubbio, non rispondo.

Che abbia voglia di sentirsi legata, o è solo per la questione degli occhietti sbrilluccicosi?