Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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La seconda edizione di Contaminazioni Contemporanee è dedicata alla musica del Mediterraneo : i protagonisti della giornata di sabato sono stati il Rosamunde Quartett (nella foto Anja Lechner) e il trio di Anouar Brahem. Con un programma dedicato per metà a Schubert e per l'altra metà a Thomas Larcher il quartetto d'archi ha dato vita ad un set rigoroso, austero e serrato. Molto lontani dalla spettacolarizzazione dei Kronos o dalla spensierata giocosità dei Turtle Dreams i Rosamunde suonano completamente acustico per un Teatro Donizetti dalla magnifica acustica ma con larghi spazi vuoti tra il pubblico. Innovativa ed interessante la scrittura di Larcher, sopratutto nella lunga suite Ixxu, caratterizzata da scelte ardite e atmosfere variegate. Bellissima l'esecuzione di una delle più celebrate pagine per quartetto, "La morte e la fanciulla" di Franz Schubert, dall'andamento malinconico con rari momenti di luce. Una composizione resa popolare anche tra il pubblico cinefilo grazie allo splendido film del 1995 di Roman Polanski che porta lo stesso titolo, magnifico esempio di perfetta integrazione tra storia e musica.
Il concerto serale ci trasporta in un mondo che partendo dalle sabbie del Sahara si sposta velocemente verso la musica colta europea, con particolare riferimento a Eric Satie. Il trio di Anouar Brahem all'oud, Francois Couturier al pianoforte e Jean Luis Matinier alla fisarmonica incanta e affascina il pubblico adesso numerosissimo. Via via che il concerto scorre, le melodie intrise di dolcissima malinconia si rincorrono una dopo l'altra, apparentemente simili ma tutte meravigliose microvariazioni di uno stesso mood. Un trio coeso e di classe cristallina, capace di affabulare con tecnica e morbidezza, ma anche di improvvisare a turno sulle melodie semplici di Brahem. La complicità tra i musicisti, il tocco raffinato di Couturier, il suono struggente della fisarmonica di Matinier, la voce di Brahem che accompagna timidamente e senza parole le melodie più contabili, fanno della serata un riuscito melange di colori e tinte mediterranee.
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
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