Mondo Jazz

trovo divertente il silenzio su Rava ed il progetto Michael Jackson. un progetto "strano" che meritava una citazione? chissà. intanto Fayenz non lo stronca. (e così mi ritrovo contro la mia volontà a difendere Rava... ma questo silenzio mi diverte troppo.)

Silenzio su Rava? Stai scherzando... Fayenz non lo stronca? E quando mai si legge una stroncatura della critica italiana sul Jazz italiano? Di Rava si parla sempre bene anche se schiacciasse il pulsante del w.c. invece dei pistoni della tromba. Mai visto stroncature sul Jazz italiano nel corso dei secoli dei secoli e quelle poche volte che qualcuno ci prova cominciano le proteste, le lettere al direttore etc.etc. D'altronde si sa che è il migliore al mondo oggi...Meglio il silenzio.

Musica Jazz di questo mese ha dato la copertina a Rava e ha anche un articolo di due pagine sul disco. Può piacere o non piacere - per i miei gusti non è affatto malvagio, anche se fin troppo debitore della Brass Fantasy – ma dire che del disco non parla nessuno mi sembra un tantinello fuori luogo. Poi, beninteso, liberissimo di non acquistare la rivista, è un diritto sacrosanto. Io a Perugia c'ero, e il concerto di Rava mi è piaciuto abbastanza. Gli arrangiamenti di Ottolini sono ben fatti. Credo che una ritmica ben più "nera" avrebbe fatto la differenza (per dire, quella di Erykah Badu avrebbe funzionato alla perfezione) e l'ho detto pure a Enrico, ma la band funzionava comunque bene.

Recensione di tutti i 10 giorni a Perugia è leggibile su Allaboutjazz ad opera di Libero Farnè che parla in termini tutto sommato positivi del concerto di Rava. Riscontro differenti valutazioni rispetto a Fayenz sopratutto su Douglas e Lovano e in parte su Metheny e molte sintonie con le mie impressioni su Shorter, Rollins, Fresu e Bosso. L'album di Rava non l'ho ascoltato per intero, confesso di essermi avvicinato piuttosto prevenuto (Jackson non l'ho mai amato) ma la prima impressione non è negativa....

quando parlavo di "silenzio" mi riferivo alla sintesi di Pierrde dell'articolo di Fayenz. le mie considerazioni sono quindi circoscritte e non si riferiscono ai media in generale, che ne hanno invece parlato in abbondanza. ho trovato divertente quel silenzio su un concerto che sulla carta poteva anche essere provocatorio o comunque abbastanza curioso e quindi degno di un richiamo, se non di una discussione.

Il concerto di Rava a Perugia è stato buono, considerando che era il terzo della serie e che quello precedente era stato effettuato circa 8 mesi prima. I successivi concerti di San Marino, Pescara e Sarzana sono stati ovviamente migliori. Quello di ieri sera a Sarzana è stato entusiasmante. Dissento poi da Luca : non credo ci sia oggi bassista elettrico che possa rivaleggiare con Dario De Idda e Zeno De Rossi è perfetto nel suo ruolo. Rava On The Dance Floor sarà a Firenze a fine settembre, quindi se vuoi potrai verificare di nuovo di persona la qualità della sezione ritmica . Saluti

quindi ricapitolando: buono, migliore, entusiasmante...proseguendo il trend per Firenze non ci saranno più aggettivi.

non dubitavo dell'intervento ironico di facchi. Basta nominare rava e lui parte subito, come un giocattolo a cui si dà la carica, bastano un paio di giri di manovella e via...si parte Vabbè ....finchè si rimane in questi termini...lo accetto volentieri

Veda un po' lei Guidi, avrà almeno la bontà di lasciarmi l'ironia su questo spazio gentilmente e democraticamente offerto da Roberto per le diverse opinioni. In effetti però sono uno sciocco, visto che dovrei prendere atto finalmente, nel processo di beatificazione dell'Enrico nazionale da tempo in corso, che esiste il detto: "Scherza con i fanti ma lascia stare i santi" e quindi lasciar perdere anche l'ironia. Cordiali saluti

Infatti non le impedisco certo di parlare e commentare o di usare l'ironia " a prescindere". Magari se avesse asssistito ad un concerto di Rava On The Dance Floor avrebbe avuto più elementi per valutare quanto ha commentato ironicamente poco fa. Detto ciò ,se ci manteniamo su questi binari, va benissimo.Saluti.

Guidi, seriamente, mi permetta, io non commento ciò che non ho ascoltato, o a prescindere, cosa che secondo me fanno altri, a cominciare magari dagli stessi estimatori incondizionati del suo pupillo, al massimo la mia ironia era rivolta al suo di commento e al modo con cui viene in generale trattato criticamente Rava in Italia, trattamento che nemmeno a Ellington, Monk o Coltrane è mai stato riservato, per farmi capire. Ma tant'è. Quando ho criticato Rava l'ho sempre fatto sulla base di ciò che ho ascoltato e Enrico lo conosco da 35 anni, visto che "The pilgrim and the stars" fu uno dei primi dischi jazz che acquistai negli anni Settanta. Circa la sottolineatura sui "binari", capisco benissimo il messaggio che vuol mandarmi, non sono nato ieri. Tuttavia, le faccio notare che ci sono delle regole generali alle quali attenersi nelle discussioni su blog e forum e che ognuno di noi deve osservare nello scambio di opinioni, anche nelle critiche severe, se si vuole farle, e gli eventuali limiti o binari, come li chiama, della cosa, sono di competenza del proprietario del sito che ha la libertà di valutare cosa viene scritto e anche di eliminare ciò che viene scritto se si deborda da certi limiti. Nessuno di noi può pretendere di indirizzare la discussione a proprio piacimento in sedi di questo genere, altrimenti l'interesse della discussione o il bello del confronto delle opinioni scema e l'utilità di servizi di questo tipo offerti dalla rete sparisce. Sta a noi che partecipiamo la capacità di gestire la cosa, se davvero si vuole che emerga una discussione (cosa di cui in generale dubito molto). Luca ad esempio lo fa e lo sa fare da anni con chiunque in rete, ma ognuno ha il suo stile e bisogna saperlo rispettare, Mi stia bene.

Raramente sono intervenuto per riportare la "calma" in una discussione, anche quelle più accese non hanno mai travalicato i confini del legittimo confronto anche se aspro, salvo forse in un paio di occasioni dove più che altro i "contendenti" avevano perso il senso della "quantità". Non ho nemmeno mai censurato commenti salvo in due occasioni: una volta per debellare ingiurie anonime nei confronti di una musicista e un'altra su richiesta di chi si sentiva parte lesa ad opera di un commento sempre senza firma completa.A dire il vero non ho mai nemmeno registrato un cambio di opinione in seguito ad una discussione, ma questo fa parte del gioco. Ovviamente da gestore del blog mi piacerebbe avere una maggior varietà di argomenti discussi e molti più interlocutori. La diatriba pro o contro il jazz italiano credo sia stata battuta fino alla saturazione, è ora di voltare pagina.....

Mario, la coppia Deidda-de Rossi funziona benissimo, su questo non ci piove. Sono io che, per miei gusti personali (e vecchissime frequentazioni col genere) avrei preferito, come ho scritto, una ritmica più "nera". Che so, per fare un esempio a caso: Gary Grainger-Dennis Chambers, oppure due vecchiacci come Chuck Rainey e Bernard Purdie. Questo però non implica una svalutazione dell'ottimo lavoro fatto da Dario e Zeno. Si tratta soltanto di una mia opinione personale, figuriamoci, anche perché - come ho già detto e scritto - il cd di Enrico mi è piaciuto assai.