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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Post n°2242 pubblicato il 30 Aprile 2012 da pierrde

Adriana Calcanhotto, Afrocubism, Alanis Morissette, Alexey Botvinov, Amy Macdonald, Anastacia, Antonio Sánchez, Bastian Baker, Bebe Winans, Billy Boy Arnold, Billy Branch, Bob Dylan, Bobby Mcferrin, Bobby Womack, Bombay Bicycle Club, Buddy Guy, Burhan Ocal, Carlos Johnson, Chiara Izzi, Chicago Blues: A Living History, Chick Corea, Chris Cornell, Cidade Negra, D’angelo, Dr. John, Ed Sheeran, Emeli Sandé, Emicida, Erykah Badu, Fourplay, Garland Jeffreys, Gilberto Gil’s Viramundo, Herbert Grönemeyer, Herbie Hancock, Hugh Laurie, Iiro Rantala, Jamie N Commons, Jane Birkin, Janelle Monáe, Jessie J, Jethro Tull’s Ian Anderson, Joe Bonamassa Acoustic Project, Jorge Ben Jor, Juliette Gréco, Kassav’, Katie Melua, Kimbra, Labrinth, Lana Del Rey, Leszek Mozdzer, Lilabungalow, Little Feat, Luiz Melodia, Mark Ronson, Martina Topley Bird, Melody Gardot, Michael Wollny, Nada Surf, Nick Waterhouse, Nightwish, Nile Rodgers, Noel Gallagher’s High Flying Birds, Paco De Lucia & Band, Pat Metheny Unity Band, Piotr Orzechowski, Pitbull, Quinn Sullivan, Rufus Wainwright, Rumer, Sérgio Mendes, Sarah Marie Young, Sinéad O’connor, Taj Mahal Trio, The Ting Tings, Tony Bennett, Tricky, Trombone Shorty & Orleans Avenue, Van Morrison, Woodkid, Yaron Herman.

 

I musicisti qui sopra elencati costituiscono il programma di un importante e storico festival estivo. Quale ?

a) Disco per l'estate

b) Heineken Jammin' Festival

c) Montreaux Jazz Festival

d) Desert Rock Festival

La risposta esatta è la più scontata. Nessuna meraviglia e tutto sotto controllo, tra pochi anni anche Umbria Jazz sarà cosi' e già al momento, retorica a parte, le differenze non sono cosi' pronunciate.....

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
rodolfo il 30/04/12 alle 18:01 via WEB
Un festival musicale non è altro che una rassegna di musiche. Il jazz è diventato ormai "classico" e non ha nulla da dare, in termini di innovazione a meno che non rinunci a sè stesso confluendo in altre esperienze e pratiche.Ergo, se organizzi un festival e chiami jazzisti puri la gente viene ad ascoltarli solo se è gratis. Purtroppo le istituzioni, per vari motivi, sono sempre meno disposte a finanziare eventi in perdita secca a meno che il jazzista non si chiami Sonny Rollins piuttosto che chick Corea o Bollani, ossia, gente che si suona addosso ma ha un nome di grido: finiamo nell'ambito degli stessi meccanismi della pop music. La soluzione è quella di non fossilizzarsi sui festival di nicchia ma organizzare rassegne capaci di distribuire istanze musicali a 360° sorvolando sui vari generi. Come poi si va a raggiungere questo obiettivo dipende da vari fattori o esigenze. Se la rassegna musicale la si organizza in un contesto culturale puro avrà un determinato valore, esporrà determinate scelte e direzioni. Se il contesto è turistico come Montreaux o Perugia o Roccella anche il contenuto sarà adeguato a quel contesto. Trovo noiosi i festival di nicchia e non disdegnerei di ascoltare nell'ambito dello stesso contesto Braxton, Radio head e Bach. Sarà perchè io sono un fruitore plastico e amo la musica in ogni sua espressione basta che sia fresca e sorprendente.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gianni M. Gualberto il 30/04/12 alle 18:58 via WEB
In linea di massima, concordo...
 
 
pierrde
pierrde il 30/04/12 alle 19:40 via WEB
Se esistesse un festival estivo dove in pochi giorni ed in luoghi ameni si potessero ascoltare Steve Reich, The Necks, Anthony Braxton, concerti di Bach, Brian Eno, Dave Douglas, musica elettronica, sarebbe tra le mie priorità. Di fatto non esiste, e per vedere un buon concerto ti devi sorbire molte proposte minime. Dunque siamo daccapo: o si pratica il mordi e fuggi cercando di prendere quello che interessa dalle diverse rassegne o ci si tuffa in un festival di nicchia, dove non tutto riluce ma spesso le proposte sono oneste e comunque meno noiose del pop perugino (per rimanere da noi). Permettimi poi un netto disaccordo sul fatto che il jazz non ha più nulla da dare in termini di innovazione....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 30/04/12 alle 18:50 via WEB
Juliette Gréco!!!! Jane Birkin!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gianni M. Gualberto il 30/04/12 alle 19:00 via WEB
Ho avuto modo di lavorare con tutte e due: ambedue ammirevoli, per quanto di generazioni ed esperienze assai diverse. La Birkin, poi, me la ricordo come capace anche di un suo afflato creativo, con una reinterpretazione mediorientaleggiante delle melodie di Serge Gainsbourg che avrebbe sicuramente trovato John Zorn concorde...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 30/04/12 alle 20:24 via WEB
non era un giudizio di merito, per carità (io adoro Juliette che è un'icona. La Birkin meno ma è soggettivo). il discorso è che con un monumento come la Greco, non ci sono errori possibili, a meno che la sua relazione con Miles non valga come pass.
 
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