Post n°1020 pubblicato il
10 Luglio 2008 da
pierrde
Fra i momenti più significativi del cartellone di "Aperitivo in Concerto" 2008-09 risaltano quattro vere e proprie realizzazioni di teatro musicale: Shir haShirim, straordinario lavoro di John Zorn che, in prima europea, mette in musica i sensuali versi del Cantico dei Cantici affidandone l'interpretazione a un gruppo di eccezionali artisti fra cui spiccano due icone come Lou Reed e Laurie Anderson (24 settembre, al Teatro degli Arcimboldi, in coproduzione con MITO); A Black Op'Era, un drammatico e intenso ricordo delle lotte per i diritti civili negli Stati Uniti ideato, con un linguaggio musicale che coniuga rap e hip hop con la visionarietà trascinante delle orchestrazioni di Ellington, Sun Ra e Charles Mingus, da Ernest Dawkins, presidente del celebre AACM di Chicago e compositore e strumentista di vaglia (26 ottobre); God's Trombones, trascinante pièce che il noto trombonista e compositore Craig Harris, a capo di un ensemble che include voci, ballerine e strumentisti del valore di Gary Valente, Bob Stewart e Joe Daley, ha dedicato alle cosiddette "shout band" (i gruppi di ottoni che fra gli anni Venti e gli anni Trenta accompagnavano le cerimonie religiose degli africani-americani nella Carolina del Sud) e a "God's Trombones: Sermons in Verse" ,il testo in cui James Weldon Johnson (poeta, saggista, narratore, musicista e intellettuale africano-americano, protagonista della cosiddetta Harlem Renaissance) cerca di ricostruire in versi l'enfasi ritmica e retorica dei predicatori religiosi neri del Sud degli Stati Uniti (14 dicembre); The Sysiphus Revue, "jazz opera" scritta dal grande poeta e drammaturgo africano-americano Amiri Baraka e dal sassofonista David Murray, in cui la vicenda storica e sociale dei neri d'America viene vista come la proverbiale "fatica di Sisifo" attraverso un veemente linguaggio musicale e poetico fatto di street poetry, rap, hip hop e gospel (9 febbraio).
Un impatto teatrale, attraverso un uso eccezionalmente creativo delle immagini, può vantare anche l'affascinante performance multimediale di Paul Miller, alias DJ Spooky: Terranova Sinfonia Antarctica è una sorta di diario di viaggio fatto di suoni, documenti, immagini, rielaborazioni sonore e visive, incantatorio e drammatico risultato di una lunga permanenza di Miller in Antartide, continente di ghiacci che l'opera dell'uomo sta trasformando con gravi risultati (1 dicembre).
Nel solco di una tradizione ormai consolidata, "Aperitivo in Concerto" dedica alcuni appuntamenti in cartellone ad uno dei più innovativi ed influenti linguaggi musicali del Novecento, il jazz. Quest'anno si compie così una sorta di vero e proprio excursus storico affidato ad alcuni fra i più acclamati protagonisti della musica improvvisata africana-americana: una delle ultime leggende viventi del jazz, il pianista Hank Jones (19 ottobre) presenta così un tributo al be bop; il celebre sassofonista David "Fathead" Newman (amatissimo da Ray Charles), con il contributo di un monumentale solista storico come il tenorista Frank Wess, ricorda l'estetica dello hard bop (25 gennaio); il quartetto del geniale altista Ornette Coleman ci rammenta l'attualità creativa di quella rivoluzione che fu il free jazz (3 novembre); The Five Peace Band, "super-gruppo" composto da Chick Corea, John McLaughlin, Kenny Garrett, Christian McBride e Vinnie Colaiuta, ci riporta, aggiornandole, alle supreme invenzioni musicali di Miles Davis, all'epoca di quella cosiddetta "svolta elettrica" che avrebbe rivoluzionato il linguaggio della musica popolare e non solo (10 novembre).
Last but not least, l'evento inaugurale (15 settembre), un incontro fra la tradizione culturale balcanica di Goran Bregovic e la dinamica modernità tutta newyorkese di un'acclamata orchestra da camera come l'Absolute Ensemble diretto da Kristjan Järvi, riassume coerentemente il senso di un cartellone che intende, una volta di più, esplorare le future frontiere delle nuove culture.
(tratto dal comunicato ufficiale)
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