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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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TREMEZZO DUE: OTTIMI MUSICISTI E TROPPO PEPERONCINO
Post n°2356 pubblicato il 18 Agosto 2012 da pierrde
Riascoltare Gaetano Liguori dopo un paio di decenni mi ha sorpreso positivamente: pur avendolo comunque seguito nelle sue uscite discografiche anche recenti, non ne ricordavo che in maniera sfumata il gioco possente della mano sinistra e il tocco limpido e cristallino della destra. Inoltre, leggendo sul programma che il concerto era ispirato ad "una storia del jazz" temevo di assistere ad una compilation di brani d'autore. Invece l'autore era lui, Gaetano, e la storia presentata era la sua, dagli inizi negli anni 70' ad oggi. Cosi' ho potuto riassaporare la qualità e l'intrinseca liricità di alcuni temi, in particolare Peppina, scritta per Massimo Urbani, e Tema di Luna, composta anni dopo. Naturalmente non poteva mancare la parte militante e di impegno civile che da sempre caratterizza la figura del pianista milanese, e per quanto trasporre in chiave jazz brani come Bella Ciao, El Pueblo Unido o Comandante Che Guevara non ha un grande appeal almeno sui miei gusti (musicali), Liguori lo ha fatto in maniera egregia, lasciando affiorare solo brandelli di melodia in un contesto jazzistico dal respiro ampio e omogeneo. Il secondo concerto della serata vedeva all'opera due musicisti di qualità indiscutibile, Dado Moroni al pianoforte e Rosario Giuliani al sax alto. Due maestri ascoltati più e più volte nel corso del tempo e pertanto non da scoprire ma da riassaporare. Solito inizio bruciante con Parker's Mood e Lennie's Pennie suonati alla velocità della luce, ai quali ha fatto seguito un'altra manciata di standards tutti affrontati con mirabolante perizia tecnica, tanto da provocarmi una specie di assuefazione. Quando ad una pietanza si aggiunge troppo peperoncino il palato si anestetizza e i sapori sembrano tutti uguali. E' un pò la sensazione che ho provato ieri sera, fino a che i due sono passati a composizioni originali e, sopratutto, a tempi medio lenti. In Quiet Yesterday di Moroni e Green House di Giuliani finalmente messa da parte la tecnica mostruosa ecco affiorare l'emozione, il sentimento, il feeling. |
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