ÐEINAUTI

Nero assoluto! E' proprio il colore di questi nostri giorni. Ma il fatto grave è che il "nero assoluto" è penetrato nelle menti, già di per sè labili per non essere state più coltivate da molti umani. Neppure da coloro che hanno assunto livelli di responsabilità. Il fanatismo ha preso il predominio e ogni pensiero è stato spento. Il "nero assoluto" è la notte, una notte infinita, che è calata come un velo sul nostro occidente. La diplomazia, ovvero l'arte del dialogo, ha lasciato il posto alle armi, alla forza cieca, brutale, primitiva, ancestrale, delle caverne. Dici che è "al di sopra di un inizio e di una nuova fine". Credo, invece, che sia il "grembo" in cui si sono rintanati sia l'inizio che la fine, perchè è "morto il pensiero". Nietzsche annunciò la "morte del dio Pan". Oggi avrebbe annunciato la morte del pensiero. Adesso bisogna stare da una parte, quella "giusta". Così si dice, e si pretende che sia. Ma quale è la parte giusta, visto che il giusto è intriso dell'ingiusto ed entrambi esistono perchè sono tra di loro in simbiosi ? Lo so che non è facile spiegarlo e che non tutti sono in condizioni psicofisiche di capirlo, e anche la pandemia ha favorito la discarica dei cervelli. Tuttavia bisogna credere che il "nero assoluto", come ben dici, ritorni "al disopra di un inizio e di una nuova fine".