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.- scopriblog LE BIOGRAFE DECANE. Un problema dettagliato

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Marc Augè direbbe e lo ha detto che “Lo sforzo per comprendere ciò che il dettaglio significa può dare adito tanto all’analisi di un etnologo quanto alla creazione di un romanziere; oppure che un luogo altro è un ambiente ricco di linguaggi e di pratiche comunitarie che resta inconsapevole all’individuo singolo e val la pena di interrogare.

Dunque stiamo affrontando il pensiero di Marc Augè scomparso di recente e uno dei massimi antropologi contemporanei al quale sicuramente sarebbe stata gradita l'interrogazione del non luogo web che a differenza di altri non luoghi -  aeroporti, centri commerciali metropolitane, altro -  dove le masse si muovono principalmente silenziose tra loro,  è carico di relazioni desiderate e non, sostenute dalla parola scritta. Pesare e pe(n)sare l'ambiente mi rammenta esperienze risalenti nel tempo: di attenzione alle pratiche, ai dettagli per la riuscita di un programma - progetto, nella visione logica di una idea. 

Orbene energie, studi e attitudini per realizzare quanto. Dunque espressione vitale e attiva, narrazione per un fine nella sua accezione pro - positiva di fatti culturali e anche di un agire a misura del problema dettagliato.

Di fatto 

dato un elenco di dettagli personalizzati e collegati ad una esperienza cosa accade se questi vengono contraffatti e rovesciati, cioè spogliati del loro percorso originario?

Accade una sorta divinazione del segno, la lettura di un arcano rovesciato per lo più non richiest,a il cui peso non è nel contenut,o non critica o confronto ma nel motivo,  dissacrare ciò che non hanno: che sia l'amore (che sia l'amore (del dettaglio) con cui accade la maggiore introspezione sull'esistenza. Sul ragionamento al di sopra di fatti comuni?

In questo delle biografe decane, autrici (abusive) si cimentano da anni sui palchi col bacchettio di calligrafie digitali, riesce difficile credere che siano romanziere o etnologhe. Solo autoincensate convinte di poter acquisire i poteri magici del dettaglio di vita goduto da altri. Dello scherno di sentirsi liberi di replicarlo fine ad annullarne il senso. Non per arte, né filosofia solo copia.

D'altro canto senza una visione di curiosità del frutto proibito non saremmo qui. Qui dove cogliere il segno è orgasmico e sostituivo di quell'amplesso mentale che dovrebbe scendere nel reale e che proprio Augè sottolineò: si fa rete ma poi in campo non scendono le nostre controfigure virtuali, dobbiamo andarci di persona. Dunque per le biografe decane, non esiste giustificazione o una specie di solidarietà oggettiva tra un percorso individuale e chi vuol restituirlo per frodare l'esperienza. Almeno per immaginarlo - il percorso - dovrebbero portare le loro esperienze concrete, i loro  segni, senza adagiarsi sulle storie altrui allo sfinimento.

Se piuttosto che dettagli dovesse trattarsi di archetipi invece, se non capite, arrivederci.

Alcuni dettagli, ben precisi riscontrati nelle biografie decane,  indicano precisamente chi legge attentamente i miei spazi e specula sulle mie parole per fare danno al pensiero . Così vale anche per novelle signorine scoperte a sermoneggiare biografie non autorizzate che invito se non personalmente coinvolte a tirarsi fuori.

È il caso che vi facciate le biografie vostre. Quanto ai  fraseggi altri hanno già preso la via, aspettiamo solo l'arrivo. 😎

Così il bruto

così lo stanco eroe

così sia .

░๓░

ost pervenuta

CIRCO DOCUMENTABILE