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ÐEINAUTI

Solo in quanto gli uomini riescono ad offrire ebbrezza agli Dèi possono pretendere di attrarli sulla terra

 

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Fucsia Più di due trolley

Post n°2222 pubblicato il 04 Giugno 2019 da misteropagano
 

 

 

 

«Posso? »

«Non riesco a metterlo su »

Tre cingalesi attraversano il corridoio tra i sedili. Immagino i loro treni carichi. Non si lamenteranno se non trovano posto qui, pensavo. Perchè identificare la maggioritaria etnia di Ceylon in quei tre passeggeri, così  convinta. Indiani almeno. Con trolley. Forse per l'altezza, non esagerata, e non come gli africani. Ovunque borse da viaggio.

«Viaggiare è ancora legale»

«Non è una critica.»

L'indomani dell'ergastolo di Innocent Oseghale il pusher nigeriano che aveva violentato, ucciso vilipeso, distrutto e occultato Pamela in due trolley per gettarla in strada, i trolley, scusate, mi stavanosulcazzo.  E a vedere come il mio vicino se lo teneva stretto per non farmelo sbattere addosso, non gli davo torto. Non poteva sapere i miei pensieri.

«Sicura che stia comoda?»

«Si»

Ripenso a quella stupida sul bus intromessasi a forza. Che non sa cosa vuol dire scavalcare trolley per timbrare un biglietto in una obliteratrice che non funziona. Chi riesce appare un eroe instupidito; mi guarda con aria di sfida. Che ne sai tu del viaggiare, le rivolgo mentalmente - . In quale trolley potresti finire.

La stazione sa di cibo orientale, un puzzo cosmopolito tra viaggiatori unici, con la testa solo nelle loro valige: sostano, ostacolano, intruppano. Altre bimbe da sezionare. Coi pensieri annacquati e trasparenti come un brodo di dado.

«Week end lungo?»

«si» - risponde.

Sorrido e prendo appunti delle spighe di grano e della malva nella città. Una inurbanizzazione puntinata da rifiuti di strada. Le persone non mi sembrano così interessanti come all'Estero. E non è più nemmeno l'Estero di anni fa.

In bermuda, e pettorali prominenti, sfoggiati, un afro americano passa tra i numerosi cinesi, al palo l'indonesiana al cellulare trasmettere informazioni alla sua banda. Sono i suoi occhi a tradirla, studia con scatti veloci tutto ciò che la circonda. tutti parlano lingue di cui non sappiamo nulla.

Troppi pensieri per avere da fare. Ma è il corpo che mi avvisa delle reazioni necessarie, e sembrano troppo lente. Dovessi sfuggire ad un pericolo, non ne sarei certa. I luoghi sono belli. Le persone, affatto.

«Roma?»

Si.

Annuisco.

 

 
 
 
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