Luna Park Mentale

NON CHIAMATELO UN RITORNO

Per come mi ero congedato nel post precedente sembrava che stessi li li per morire o chissà cosa. Tranquilli, sono sempre i migliori quelli che se ne vanno, ecco perchè sono ancora qui..

Ho avuto un pò di giorni per riflettere su un tot di cose. No, non sto a snocciolarvi qui ragionamenti o pensieri pseudo-esistenziali o riflessioni di cui probabilmente non ve ne frega un cazzo: questo è nato come spazio di cazzeggio e tale rimarrà. Voglio solo parlarvi della cosa che più mi piace fare: suonare, mettere i dischi, fare il dj o come cazzo vi pare.

Un mestiere che viene visto come qualcosa di alieno, criticato dai genitori ("quand'è che ti trovi un lavoro serio" è la frase più gettonata), criticato dai "musicisti puri" (dai rockettari duri e puri a quelli che sentono solo un tipo di musica, tutta gente col prosciutto davanti agli occhi che non ha l'apertura mentale per accettare altri suoni oltre ai loro). Un mestiere che ti porta a vivere di notte, e sembrare un rincoglionito la mattina dopo quando vai sul posto di lavoro "normale" con 3 ore di sonno sulle spalle.

Certo, c'è tanta immondizia in giro nei locali, ma quello è in tutte le cose della vita: chi lo fa con passione e non solo per atteggiarsi lo riconosci. Come riconosci chi ne capisce di musica e chi invece passa solo merda senza un minimo di gusto.

Da quando da piccolo scratchavo (per chi non sapesse cosa vuol dire cliccate qui) coi dischi di musica classica di mia nonna (e venivo regolarmente cazziato) a oggi ne ho fatta di strada. Non sarò famoso ma non me ne frega niente: a me piace mettere i dischi. Ho fatto serate con 30 persone e serate con 2000. Suonato a feste di 18, 40, 60 anni, fiere, raduni, sfilate di moda. In locali enormi e stupendi e in bettole grandi quanto la cucina di casa mia. Sulla spiaggia con 40 gradi e sotto la pioggia col freddo polare. Con impianti di 40 watt e altri di 5000. Ho avuto come pubblico sia fighetti che tamarri della peggior specie. Ma ogni volta è bella come la prima. La prima fu in un negozio abbandonato con i piatti poggiati su una fornello a gas, i dischi saltavano ogni volta che qualcuno urtava la postazione ed era talmente buio che la gente non si riusciva a guardare in faccia. L'ultima non lo so quando sarà, forse tra un mese, un anno, chissà. Per ora mi diverto ancora, e la gente con me.

Chiamatelo ricoglionimento, io lo chiamo amore per la musica.

vivo come un povero stronzo, sempre a zonzo
faccio questo e quello poi alla fine taglio corto
già, la mia faccia non va bene, non mi spalmo le creme
questa traccia non ti preme, non mi taglio le vene
perchè se tanto mi faccio in quattro, mi pento
se ci rinuncio e non mi sbatto...sempre peggio
poi mi illudo che non cresco e non voglio andare a letto presto
e faccio tardi e dopo scrivo questo
da quando vivo così, mi fingo libero

(Bassi Maestro - Senza te)

Da domani si torna a cazzeggiare promesso..


P.S. Un grazie a chi è passato e ha lasciato saluti quando non c'ero.. grazie sinceri..