Creato da delego.in.te il 13/10/2012

Lamine sovrapposte

Flusso laminare - Flusso il cui comportamento è determinato dalle forze di attrito interno. Nel flusso laminare, a differenza del flusso turbolento, gli strati infinitesimi di fluido scorrono dolcemente uno sopra l’altro, senza che avvenga alcun rimescolamento, neanche a livello microscopico. (treccani)

 

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Il paradiso dei writers

Post n°87 pubblicato il 03 Giugno 2013 da delego.in.te
 


Musica: Afrika Bambaataa - Freestyle

Da molti mesi, sempre più spesso, a Milano e dintorni, vengono fermati ed identificati writers provenienti dalle più svariate nazioni. Più che artisti, sono soprattutto quelli che imbrattano i treni, creando ingenti danni. L'ATM (Azienda Trasporti Milanesi) spende 600 mila euro l'anno per la manutenzione dei mezzi, di cui 400 mila euro per eliminare i graffiti dai treni. I vertici dell'azienda di trasporti hanno un sospetto sempre più forte: «L'assenza di una legislazione dura attira i writer dall'estero».

Arrivano dal Nord Europa, dalla Spagna, dalla Grecia, dal Portogallo: «Questo - sostiene l'azienda - è quasi certamente dovuto al fatto che in Italia non rischiano l'arresto, al più vengono identificati e rilasciati a piede libero. Paradossale è quanto avvenuto, a novembre, nella stazione di Gorgonzola: un ragazzo è stato consegnato di sera alla polizia e la mattina dopo stava già cercando di "assaltare" un altro treno».

In rete girano, addirittura, «manuali» e «vademecum» delle tecniche d'assalto alla rete metropolitana milanese: i writers condividono la mappa delle stazioni vulnerabili, la lista delle griglie d'areazione scollegate dai sistemi di sicurezza, gli orari di attivazione delle linee elettriche e i turni delle ronde.

Che dire? Si parla di detassare il lavoro per attirare gli investimenti, che ormai c'è più turismo nelle ex-aree industriali tedesche riqualificate che a Pompei, perchè non organizzare questo turismo spray?

Si potrebbero punire quelli che imbrattano soltanto, ma organizzare spazi e festival o manifestazioni o concorsi per quelli bravi.

Tra l'altro il "graffitismo" ha ormai una bell'età. Nato alla fine degli anni '60 per mano di un ragazzo di New York che girava tutto lo stato apponendo la sua firma "Taki 183", reso famoso da un articolo del New York TimeEvolvendosi nei disegni durante gli anni '70 per poi esplodere negli anni '80. Veicolato dalla musica Rap, dalla Break Dance e dalla cultura Hip Hop, passando per Africa Bambata che fonda a New York nei primi anni '80, la "Zulù nation", una comunità internazionale per "la pace, l'amore, l'unità e il divertimento". Poi trasformata in arte grazie al fenomeno Keith Haring, morto a soli 32 anni e le cui opere sono superquotate, ma lui è una delle poche eccezioni.


Una componente che ha sempre accompagnato i graffitari è l'illegalità. Sono nati anche per questo. Per sfidare la legalità e l'ordine metropolitano. I graffiti sono diventati un'emergenza per le maggiori capitali del mondo. Tra criminalizzazione e integrazione, le amministrazioni metropolitane devono fare i conti con le bande, i teppisti, gli artisti. New York, Parigi e Londra hanno messo a disposizione vecchi muri e palazzi dove si possono realizzare i graffiti. Ma il problema resta perché i tags (le firme in gergo) non possono essere recintati ed invadono continuamente spazi.

In Italia arrivano negli anni '80, ma esplodono negli anni '90 con il movimento studentesco della "Pantera" ed il graffitismo diventa l'espressione dei centri sociali. Il movimento hip-hop in Italia legato ai centri sociali ha una forte caratterizzazione politica, a differenza di quello americano che era soprattutto legato alle bande ed ai nuovi gangster. L'hip hop ed il graffitismo continua ancora ad esistere, ma ha perso già da molti anni la sua forza dirompente. Per quanto mi riguarda avrebbe senso in paesi o società che non l'hanno ancora conosciuto.

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Commenti al Post:
misteropagano
misteropagano il 04/06/13 alle 00:31 via WEB
ah ahha aa ...bello bello...il sound..quanto ai luoghi lontani...siamo o nn siamo architetti dei sogni? bax.nuit®
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 04/06/13 alle 21:07 via WEB
Io sono un architetto che sogna... di avere un po' più di lavoro... :)
Anche tu sei un'architetto o sei solo una che sogna?
Mi sento un po' Marzullo.
 
   
misteropagano
misteropagano il 04/06/13 alle 22:00 via WEB
come "progettista" di grafiche mi sento un pò architetto, ma tu come marzullo sicuro che il cappello nn ti schiacci la piega;)^?
 
Odile_Genet
Odile_Genet il 04/06/13 alle 11:33 via WEB
Sono ancora una volta d'accordo con te, tutto ciò che imbratta, che danneggia è da biasimare e punire, mentre festival ed eventi vari vanno benissimo.
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 04/06/13 alle 21:17 via WEB
Io ricordo che all'inizio i graffiti venivano fatti soprattutto sui muri di cemento delle periferie o sotto le metropolitane, adesso vedi solo firme anche su edifici di pregio o addirittura sulle vetrine o sui furgoni. A vedere solo firme, dopo un po' ti rompi...
Io sono un po' contrario alle punizioni, ma se in effetti fai danni è giusto che paghi le conseguenze.
Mi viene in mente il figlio 17enne di un mio amico che aveva scritto sul cancello di una villa "... ti amo". Non era un writer, solo che il proprietario l'ha beccato e per evitare la denuncia ha dovuto risarcire 300 Euro. Naturalmente ha pagato il padre. :)
 
   
Odile_Genet
Odile_Genet il 05/06/13 alle 08:02 via WEB
Quindi il figlio non ha imparato nulla :)
 
     
delego.in.te
delego.in.te il 05/06/13 alle 08:59 via WEB
Ha imparato. Si è preso un cazziatone di quelli mai visti.
 
gaza64
gaza64 il 05/06/13 alle 21:15 via WEB
A me sono sempre piaciuti, forse per quella vitalità con cui riescono a rianimare luoghi solitamente ingrigiti dal degrado, dalla sporcizia e dall'indifferenza di quanti, altrimenti, non si soffermerebbero mai a guardare...Li trovo giovani come i baci che la gioventù si scambia a prescindere dalle convenzioni, e colorati come solo chi ha ancora la forza di sperare, colora. E rubati al tempo che non li cancella e soprattutto donati: perché non appartengono al mercato della merce esposta e ad un'anima sola non ancora corrotta...Bravi:)
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 05/06/13 alle 22:10 via WEB
I graffiti piacciono anche a me, come mi piacciono anche i murales (quelche tempo fa ho fatto un post - Corri a guardarlo). Alcuni graffiti sono bellissimi, altri molto divertenti. C'è un graffito sui muri che costeggiano la linea che facevo sempre per andare a lavoro, ogni volta che lo vedo mi viene da ridere (soprattutto quando il treno si ferma o rallenta in corrispondenza). É una firma. Le lettere sono fatte con dei cazzi (scusa la parola) che si intrecciano. Mi fà morire.
Quello di cui parlavo all'inizio del post sono quei graffiti fatti sui treni, che non mi dispiacciono del tutto, ma alcuni ricoprono totalmente i finestrini, per non parlare delle semplici firme che di artistico non hanno niente, e spesso le trovi anche sui monumenti. Sono un po' come quegli idioti che incidono il loro nome o la data sulle statue o addiritura su certi affreschi. In quel caso è solo vandalismo e idiozia. Io mi sono sempre chiesto che esigenza ha questa gente di firmare in continuazione sui muri?
In effetti sono d'accordo con te e sono anche contrario all'arresto, ma gli artisti sono pochissimi.
 
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