Donna, lavoro e casa

La violinista che ha commosso il maestro Riccardo Muti è disoccupata a 31 anni

Sul sito www.ansa.it ho letto una storia che ha dell'incredibile e che fotografa benissimo la situazione occupazionale (e culturale) dell'Italia di oggi.

''La faccia pulita dell'Italia, il punto da cui partire per ricostruire tutto''. Così Riccardo Muti, nei giorni scorsi a Spoleto parlava dei ''suoi'' ragazzi, quelli dell'orchestra della Cherubini, selezionati tra i migliori in campo da commissioni di livello internazionale, e che ''quest'estate sono disoccupati e ognuno si troverà un lavoretto, magari da bagnino o cameriere, mentre arriva in Italia da Oltreoceano un'orchestra giovanile straniera''. (fonte: ANSA)

Queste sono le parole di Riccardo Muti, che parla poi, nel prosieguo dell'intervista, di una violinista, Roberta Mazzotta, che ha 31 anni e che quindi lascerà l'orchestra di giovani ideata dallo stesso maestro per sopraggiunti limiti di età. 

Adesso questa ragazza è disoccupata, nonostante la giovane età e un curriculum artistico di tutto rispetto (non è da tutti suonare con il maestro Muti). Lei racconta, sempre nell'intervista pubblicata dall'ANSA:

''La cosa che mi fa rabbia è che tanta gente che arriva ad avere un curriculum così, e non è da tutti suonare con Muti, in teatri importanti, non viene riconosciuto, l'amarezza mi fa pensare che sarei potuta rimanere a casa in tutti questi anni e adesso sarebbe la stessa cosa...Cosa dovrebbe cambiare? Non si decidono le priorità, si parla di disoccupazione e poi chiudono i teatri, tagliano i fondi, è normale che le orchestre non sopravvivano, ne risente la musica, ne risente il paese. Però sembra che della qualità e della cultura non interessi a nessuno''.

Io non aggiungo altro. Non servono, purtroppo, parole, serve davvero cambiare rotta.

Buona serata! Marion

(di ANSA.it)