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Taranto, lo scontrino è omofobo: È bufera!

Brutta avventura per un gruppo di ragazzi omose$$uali in una pizzeria in provincia di Taranto. Le scuse del gestore non sono bastate. E l'immagine è diventata virale tra mille polemiche. ( Ed io non la definirei brutta avventura... ma inequivocabilmente segno di inciviltà bella e buona!)

La bufera parte dalla provincia di Taranto e diventa virale sul web (e quindi in tutto il mondo). Tutta colpa di un'espressione usata da un cameriere di un ristorante di brindisi che, chissà come mai, finisce scritta a chiare lettere sullo scontrino della pizzeria: "Mi raccomando, so' xxxxxxxx...". (Scusate ma mi rifiuto anche solo di copiare e riportare le parole vergognose usate!)

LO SCONTRINO  (foto brindisioggi.it)

Siamo in una pizzeria della provincia di Taranto. Il cameriere prende le ordinazioni di alcuni ragazzi omose$$uali. E gli scappa il commento decisamente infelice. I ragazzi forse lasciano correre (Segno di grande civiltà e maturità!!!) . Se non fosse che, al termine del pranzo...i ragazzi chiedono il conto. E la sorpresa li lascia a bocca aperta: il commento del cameriere compare scritto addirittura sullo scontrino.

I ragazzi pagano il conto, escono dalla pizzeria e vanno direttamente alla redazione di brindisioggi.it, per fare pubblicare la foto dello scontrino incriminato. L'immagine, manco a dirlo, ha suscitato polemiche infinite.

( E a mio avviso è il minimo per un comportamento del genere)

A quel punto, il gestore del locale è corso ai ripari, chiedendo pubblicamente scusa dell'accaduto. Aggiungendo, imbarazzato, di non sapere come giustificare il comportamento del suo cameriere. Scuse rivolte a uno dei ragazzi che avevano pranzato nella pizzeria. Che, però, non hanno accettato le scuse, facendo pubblicare in Rete lo scontrino. (Le scuse quando si offende pesantemente devono essere solo il primo step per poi fare ammenda dei propri errori pubblicamente!)

Poi il gestore del locale ha fatto anche sapere ai ragazzi di aver licenziato il cameriere del commento offensivo: "Non è proprio nel nostro costume utilizzare espressioni e modi di questo tipo", ha spiegato. "È stato un errore, uno scherzo tra il cameriere e il pizzaiolo (uno scherzo? Una volta si sostituiva sale con zucchero e cavolate varie e adesso per "scherzo" si insulta la gente?! Mah!!! ) Un commento, ha aggiunto il gestore, trascritto per errore sullo scontrino. Chi ci conosce sa bene che il nostro è un locale che accoglie tutti, tantissimi tipi di gente senza alcuna discriminazione. Comunque, il cameriere è stato licenziato, abbiamo preso le distanze. Ora non sappiamo che altro poter fare in più"

Direi io : Fare ammenda realmente? Organizzare e sostenere eventi contro l'omofobia? Qualcosa di più efficace che lasciare un padre di famiglia (anche se offensivo, del suo aver perso il posto ne piange le conseguenze anche, anzi principalmente, la famiglia, oltre al chiaro esempio di inciviltà!) al quale potrebbe semplicemente servire un po' di esperienza presso le associazioni che combattono tutto l'anno contro l'omofobia!

Le parole sono belle, licenziare qualcuno è facile, per togliersi dagli impicci poi!

Fatti e non Parole!

Dimostrazioni! Le scuse servono i primi 5 secondi e rimangono li se non sono seguite da efficaci azioni volte a dissociarsi palesemente da questo malcostume purtroppo ancora molto in voga degli epiteti, indipendentemente da : Razza, Religione, Famiglia, Gusti se$$uali, inclinazioni, Genere e forma aggiungerei! Si la "forma"... Sei cicciotto? Sei un Ciccione di XXXX, sei piatta, sei "prosperosa" , sei magro/a sei un chiodo o anche peggio!

Ognuno e' libero di ESSERE quello che vuole e che più lo fa star bene!

Basterebbe ricordarsi che:

"...la nostra LIBERTA' finisce dove inizia quella ALTRUI..."

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